La black box per moto è utile?

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Kymco lancia un nuovo prodotto per le due ruote: una scatola nera che sia in grado di attivarsi soltanto al momento della collisione recuperando tutte le informazioni registrate prima del sinistro. Un’utilità che naturalmente non si esaurisce a questa prima cosa. 

La scatola nera, per le auto e per le moto desta sempre problemi legati alla privacy: perché installare un dispositivo che ci controlla al volante o in sella? La risposta è duplice: in primo luogo il dispositivo non controlla sempre e poi si ottengono dei vantaggi che fanno passare in secondo piano l’aspetto privacy.

Prima di tutto infatti si ottiene una maggiore precisione in caso di sinistro, perchè al momento della collisione, la scatola nera si attiva e recupera informazioni su accelerazioni, frenate, impatto e tutto quel che è utile alla ricostruzione della dinamica dell’incidente. I dati della scatola nera non possono essere portati in giudizio ma di certo sono un deterrente per chi cerca di frodare le polizze.

Il secondo aspetto positivo è la riduzione dei costi dell’assicurazione perché funge anche da deterrente per i guidatori, che in sella, sapendo di essere monitorati, è più facile che siano prudenti. Poi c’è anche la questione del DDL concorrenza che ha introdotto questa clausola di risparmio per chi accetta la scatola nera. Valida per tutte le assicurazioni.

In più la scatola nera Kymco aggiunge rilevazioni GPS utilissime nel caso di furto della vettura o della moto. Il GPS consente di trovare immediatamente il veicolo rubato, scoraggiando così i ladri alle prime armi. Che pensate di questa iniziativa?

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