Lucchinelli, che tragedia: muore il figlio in un incidente stradale

Cristiano Lucchinelli

Il 2017 non è decisamente un anno fortunato per chi ama i motori e, in modo particolare, le due ruote. Un’altra tragedia sconvolge il mondo delle corse. Dopo l’incidente che è costato la vita a Nicky Hayden, un altro personaggio del circuito del Motomondiale subisce un grave lutto. Questa volta a perdere la vita è stato Cristiano Lucchinelli, 36enne figlio di Marco, il famoso campione del mondo nella classe 500 nel 1981.

Valentino Rossi, per scendere in pista al Mugello si attende l’ok dei medici

Valentino Rossi, per scendere in pista al Mugello si attende l'ok dei medici

Valentino Rossi al Mugello? Le speranze sono ancora completamente intatte. Anche se ovviamente si tratterà di un Gran Premio davvero molto complicato per il nove volte campione del mondo. L’incidente di giovedì scorso, durante un allenamento con la moto da cross nella pista Cavallara, ha lasciato diversi strascichi sulla salute del campione. Infatti, ha trascorso anche una notte in ospedale. Nessuna frattura, ma le botte al costato e all’addome sono davvero dolorose.

Agrigento morti due 15 enni Alfa contro 3 scooter

Uno scontro tremendo ed a rimetterci la vita sono stati due giovani di appena 15 anni, è accaduto in Sicilia, ed esattamente ad Agrigento. Una Domenica calda come tante altre, quando all’improvviso arriva la sera e ovviamente i ragazzi cominciano a mettersi in moto per poter affrontare la notte ed evitare di stare a casa per via dell’afa. A rompere il silenzio della notte un forte boato, e quando i soccorsi arrivano la scena è raccapricciante. Un’Alfa Romeo ha centrato in pieno tre scooter e per due ragazzi non c’è stato nulla da fare, il primo è morto subito dopo un volo di 100 metri, il secondo è deceduto in seguito alle gravissime ferite riportate, anche perché il motorino ha preso fuoco. Altre 5 persone sono state portate in Ospedale e sono gravi. La statale SS40 è stata riaperta dopo la chiusura al traffico.

 

 

Sicurezza moto, Rossman Project, idea geniale per evitare l’urto contro i guardrail

Le barriere stradali, meglio conosciute come guardrail, spesso sono cause di incidenti gravissimi per i motociclisti, sono state argomento di discussione nel 2010 alla Fiera Ecomondo di Rimini, dove Rossman Project avrebbe trovato la soluzione per salvare l’incolumità dei centauri caduti. Si tratta di applicare al guardrail un dispositivo costituito da una specie di materasso, esterno, riempito di plastica granulare riciclata, per attutire il colpo nel caso in cui un motociclista venga coinvolto in un incidente. Rossman Project per questa nuova invenzione ha vinto il premio a Modena 2010 ed è stato selezionato per il Working Capital – Premio Nazionale per l’Innovazione 2011, che si terrà a Torino il prossimo mese.

Motomondiale, la Moto2 recupera Wilairot: il thailandese lascia l’ospedale

Dopo due settimane dal terribile incidente motociclistico, in cui ha tragicamente perso la vita un suo amico, Ratthapark Wilairot ha lasciato l’ospedale di Bangkok sulle sue gambe. Dopo i primi, grandissimi momenti di paura, il pilota thailandese della Moto2 sembra infatti essersi lasciato il peggio alle spalle e adesso può concentrarsi sulla riabilitazione. Stando alle notizie che arrivano dall’altra parte del mondo, “Feem” è già salita in sella, anche se solo di una cyclette per 30 minuti di allenamento al giorno. La sua squadra, il team spagnolo Stop and Go si è detto comunque fiducioso sul fatto che Wilairot possa presto tornare in pista e prepararsi per il via della nuova stagione. “Speriamo che sarà al top per iniziare il campionato 2011 e ribadiamo il nostro appoggio affinché superi nel modo migliore e più veloce possibile questo momento difficile della sua vita”, hanno fatto sapere.

Motomondiale, maledizione Moto2. Si schianta Wilairot, muore l’amico che era con lui

Il 2010 della Moto2 rischia di essere ricordato come uno degli anni più neri del mondo del motociclismo. Dopo la tragica morte di Tomizawa a Misano, un altro protagonista della “classe di mezzo” è stato vittima di un drammatico incidente. Ratthapark Wilairot, pilota tailandese, è infatti finito per essere ricoverato in gravi condizioni dopo essersi schiantato in moto per le strade di Chonburi, vicino casa, in cui ha perso la vita un amico, alla guida del mezzo. Wilairot ora si trova al “Bumrungrat Hospital” di Bangkok dopo essere stato soccorso in stato di incoscienza. Col passare delle ore la situazione però è leggermente migliorata e il talento del team Sag, quest’anno in gara con la Bimota, è stato in grado di parlare, anche se i medici emetteranno un bollettino soltanto domani, martedì 7 dicembre. Di certo un momento terribile per il 22enne Ratthapark, che solo la settimana scorsa aveva perso il padre dopo una lunga malattia.

Motociclismo, a Dubai muore il pilota Grosjean

Un motociclista svizzero e’ morto e un secondo versa in condizioni critiche dopo l’avvenuta collisione di ieri sul circuito di Dubai. Lo riporta il ”The National daily”. Pascal Grosjean, 39, svizzero, si legge, aveva appena vinto il Campionato Sportbike Gara 1 quando e’ stato colpito da dietro da un altro pilota, Tony Jordan. I due, dopo essere stati sbalzati a terra, hanno subito delle lesioni multiple e sono stati portati all’ospedale, ma Grosjean non ce l’ha fatta e Jordan e’ tutt’ora ricoverato in terapia intensiva. ”Il team dell’autodromo di Dubai e la comunita’ di motociclismo degli Emirati Arabi Uniti sono profondamente addolorati per la perdita enorme e porgono le loro sincere condoglianze alla famiglia di Pascal Grosjean e agli amici”, ha detto Hamish Brown, il dirigente generale della pista. Sempre nell’autodromo di Dubai, perse la vita il pilota belga Christophe Hissette, 29 anni, il 23 aprile scorso, quando la sua auto prese fuoco durante lo svolgimento di una gara.

Moto, in caso di incidente senza casco, l’assicurazione non risarcisce il danno subito

E’ giusto o no questo sarà eventualmente il giudice a deciderlo, fatto sta che se un motociclista fa un incidente senza indossare il casco, e anche con conseguenze letali, l’assicurazione non risarcisce nulla, semplicemente per il fatto che il pilota ha trasgredito la legge e quindi andrebbe punito. È di poco tempo fa la notizia drammatica di un ragazzo morto, in seguito a un incidente, perché viaggiava in moto senza casco. Viaggiavano in tre su uno scooter, ad Acerra (Napoli), e tutt’e tre senza casco: lui, un altro giovane in condizioni gravissime e un terzo illeso. Per la precisione, può verificarsi che, in un incidente in cui un motociclista senza casco è  coinvolto senza colpa, in quel caso l’Assicurazione farà di tutto per pagare, ma non è così breve la storia.  Serve una perizia da parte della Compagnia per dimostrare che il mancato uso del casco ha determinato l’aggravarsi delle ferite. Il rimborso, se non diventa pari a zero, comunque rischia di venire fortemente ridotto. In sintesi è quello che accade a dun automobilista che guida senza cintura, l’assicurazione ha dei forti dubbi a risarcire.

Moto Gp, Pedrosa alza bandiera bianca: “Quasi impossibile che possa rientrare in Malesia”

Sono oramai pochissime per Daniel Pedrosa le chance di poter vincere il Mondiale al posto di Jorge Lorenzo. La caduta di Motegi ha infatti finito di complicare una situazione di per sé già compromessa per il pilota spagnolo. Anche perché, a tutt’oggi, le condizioni fisiche dopo l’intervento chirurgico, non permettono al pilota di pensare di poter tornare in pista in Malesia, nonostante qualcuno ipotizzi un suo ritorno alle gare già a partire dal prossimo weekend con la gara di Sepang. E’ lo stesso pilota del team Repsol a spiegare alla stampa le sue condizioni. “Continuo ad avere la regione del collo e delle spalle rigida – dice – perciò l’obiettivo è quello di tornare in Australia. Ci sono pochissime possibilità che rientri in Malesia“. Il decorso post operatorio è comunque buono. “Oggi ho fatto un altro controllo – conferma il “Camomillo” – e si vede chiaramente che la placca della clavicola è ben fissata e che mi sto rimettendo bene dall’intervento“. La fisioterapia procede, ma i problemi per Dani non sono finiti. “Non posso ancora muovere il braccio autonomamente – racconta – ma con i massaggi sto migliorando. E’ un peccato che l’incidente sia capitato in un momento in cui stavamo raccogliendo risultati così buoni, ma dobbiamo accettarlo“.

Moto Gp, a Motegi solo lacrime e rabbia per Pedrosa: “Non mi merito questo”. Rossi raggiante per il 1° posto, Lorenzo ora é più tranquillo che mai

E’ stata una giornata molto brutta. Si è trattato di uno strano incidente quando ero solo al secondo giro pieno. Ho provato a fermare la moto come al solito, ma ho sentito che c’era qualcosa di strano e non ho potuto fare altro che cadere. Mi sono accorto subito di essermi fatto male perchè avevo molto dolore“. Dani Pedrosa ha raccontato con queste parole il suo sfortunato incidente nel corso delle prove libere del GP del Giappone della MotoGP. “Cadendo ho preso un colpo forte alla caviglia sinistra e alla spalla. Gli esami hanno accertato la frattura alla clavicola sinistra. Una sfortuna perchè ultimamente stavamo ottenendo dei risultati molto buoni” prosegue il pilota della Repsol Honda Hrc. “La stagione era iniziata nel migliore dei modi. Ero in forma nei test invernali e abbiamo lavorato molto per raggiungere e mantenerci ai massimi livelli. Non sento di meritarmi questo. Dopo i controlli medici abbiamo deciso che la soluzione migliore era andare in Spagna dove verrò operato. Spero che vada tutto bene“.

Sono davvero felice, onestamente sono il primo a essere sorpreso – ha ammesso Valentino -. Mi aspettavo di soffrire tantissimo con la spalla e sono contento che invece tutto sia andato bene. Mi sono sentito a mio agio sulla moto sin dall’inizio e abbiamo fatto un gran lavoro col setting, ho usato il nuovo motore e la Yamaha è stata brava“. In particolare Rossi ha notato dei miglioramentiin quarta e in quinta e tutto sta funzionando al meglio. Lo so che oggi è solo venerdì ma era da tanto tempo che non ero davanti a tutti per cui cerco di godermi questa dolce sensazione. So che c’è il rischio di pioggia, sarebbe un peccato, ma se la pista sarà bagnata faremo del nostro meglio“. Un pensiero va anche allo sfortunato Pedrosa: “Mi dispiace per lui, è stato davvero sfortunato“.

L’infortunio di Dani Pedrosa spalanca ovviamente le porte verso il titolo iridato MotoGp a Jorge Lorenzo. “Ma non voglio pensare quali conseguenze possa avere la situazione di Dani – replica il pilota della Yamaha, leader in classifica -, mi dispiace per lui, è un brutto colpo di sfortuna farsi male a questo punto della stagione“. Lorenzo preferisce allora parlare dei progressi della sua moto. “Siamo andati molto meglio rispetto ad Aragon, il che è un sollievo, non ho avuto ancora il nuovo motore come Rossi ma spero di utilizzarlo presto. In ogni caso abbiamo perso molto meno in rettilineo rispetto alle ultime gare e abbiamo un’accelerazione migliore. Possiamo migliorare ancora un po’ la trazione in alcune parti del tracciato ma in generale è stata una giornata positiva e non sono troppo lontano da Valentino“.

Napoli, cadi con la moto tra l’immondizia, non ti spetta il rimborso, è polemica

Una importante notizia arriva da Napoli, un motociclista che cade mentre fa lo slalom fra i sacchetti dell’immondizia, cade facendo un bel volo, e procurandosi lesioni fisiche, non prende un euro di rimborso. Infatti, è davvero difficile ottenere un risarcimento dei danni subiti dal Comune. Bisogna dimostrare che avete fatto tutto il possibile per evitare l’immondizia,  massima prudenza, ed attendendo il verbale della Polizia. Serve l’atto di citazione davanti al Giudice di pace, in cui chiedete il risarcimento dei danni alla moto e delle lesioni fisiche. Il tutto comprovato con ampia documentazione. Attenzione infatti per la legge un conto è l’immondizia, un altro le buche.

Motomondiale, Gp d’Aragona: nella 125cc trionfa Espargarò, Teròl é secondo. Disperazione Marquez: abbattutto alla prima curva da un “folle” Krummenacher

Colpo di scena nella prima gara ufficiale sul tracciato di Alcaniz. La vittoria è infatti andata a Pol Espargaro, grazie all’inattesa caduta di Marc Marquez, leader del Mondiale. Il GP d’Aragona della classe 125 ha dunque reso ulteriormente più aperto questo finale di stagione. Decisiva si è rivelata la prima curva dopo il rettilineo di partenza: lo svizzero Randy Krummenacher (poi sanzionato con la bandiera nera) ha infatti infilato un avversario tagliando la traiettoria ideale e nel rientrare in pista ha steso proprio il leader iridato della Derbi. Un episodio davvero incredibile. Marquez a quel punto ha disperatamente cercato di ripartire, ma per lui non c’è stato niente da fare: mentre gli addetti alla sicurezza gli portavano via la moto, il giovane spagnolo si è lasciato andare a gesti di totale disperazione.

D’altronde come dargli torno? Uno zero nella casella dei punti al termine di un Gran Premio, specialmente in questa fase delicatissima della stagione, del resto è piuttosto pesante. Ora infatti, la classifica dice Nico Terol 208, Pole Espargaro 202 e Marc Marquez 197. Il nuovo capoclassifica è stato battuto in volata da un ottimo Espargaro, che nell’ultimo giro ha aspettato il momento giusto e ha portato l’attacco decisivo proprio nelle ultime due curve dal traguardo: davvero una bellissima manovra. A seguire Vazquez, Cortese e Koyama. Il primo degli italiani è stato Ravaioli, 18°.

Ecco la classifica piloti del Motomondiale della classe 125 dopo il Gran Premio di Aragona, tredicesimo appuntamento della stagione: 1. Nicolas Terol (Spa) 208 punti. 2. Pol Espargaro (Spa) 202. 3. Marc Marquez (Spa) 197 punti. 4. Bradley Smith (Gbr) 144. 5. Sandro Cortese (Ger) 118. 6. Efren Vazquez (Spa) 110. 7. Esteve Rabat (Spa) 108. 8. Tomoyoshi Koyama (Jpn) 102. 9. Randy Krummenacher (Svi) 79. 10. Danny Webb (Gbr) 71.

Questa invece la classifica costruttori: 1. Derbi 285 punti. 2. Aprilia 251. 3. Honda 17. 4. Ktm 6. 5. Lambretta 1.

Moto Gp, Rossi é tornato al Mugello di notte 100 giorni dopo l’incidente. Domenica c’é il Gp d’Aragona: “Il tracciato mi piace”

Prima di partire per il weekend che condurrà al Gran Premio d’Aragona, Valentino Rossi ha espresso le sue impressioni sulla gara che lo attende: “Il circuito mi piace, l’ho già provato in sella ad una R1 – ammette il centauro di Tavullia – penso che sarà un vero banco di prova, è divertente e veloce. Non vedo l’ora di guidare la mia M1 lì. Mi sento più forte e più in forma ogni giorno che passa, così potrò puntare al podio anche questa volta. Misano? E’ stato un weekend triste, domenica prossima speriamo di correre tutti in memoria di Tomizawa“.

Intanto, il “Dottore” ha compiuto due giri di pista al Mugello, esattamente 100 giorni dopo l’incidente del giugno scorso: Valentino Rossi è tornato sulla pista toscana perché oggi era impegnato in un evento promozionale. Il primo dei due giri di pista, col buio e a fari accesi in sella ad una Yamaha Super Tenerè stradale, è scattato alle 19.40 quando sulla pista stava cadendo una leggera pioggia. Ad accompagnare sul circuito il ‘Dottore’ c’erano anche Giacomo Agostini e Kevin Schwantz più una sessantina di fortunati appassionati vincitori di un concorso. “Mai provato il Mugello di notte – ha commentato a fine esibizione Rossi – Il Mugello è sempre bello, più che spettacolare in queste condizioni particolari“. Poi il campione di Tavullia ha liberato una grande risata, che ha nascosto chissà quale scongiuro impronunciabile ai microfoni, quando gli è stato chiesto cosa ha pensato quando è transitato sulla curva Biondetti, dove il 5 giugno cadendo si procurò la frattura di tibia e perone. Poco prima dei giri di pista Valentino ha incontrato il direttore dell’autodromo Paolo Poli per un ringraziamento a tutto lo staff del circuito, staff medico in testa, per come venne soccorso al Gp d’Italia. “Se sono potuto tornare così presto a correre – ha aggiunto Rossi – è perchè il professor Roberto Buzzi che mi ha operato al Cto di Firenze ha fatto un lavoro perfetto. Solo così è stato possibile un recupero eccezionale“.

Intanto è ufficiale: Loris Capirossi non sarà al via del Gran Premio d’Aragona della MotoGP, in programma domenica prossima. Il pilota della Suzuki ha infatti subito la scorsa settimana una chirurgia ricostruttiva al dito mignolo della mano destra a San Marino dopo che si era ferito al dito in una caduta al primo giro della gara a Misano. “Sono estremamente deluso, avrei voluto correre, ma il chirurgo mi ha consigliato un’altra settimana di riposo – ha ammesso Capirex – sarò comunque al via per le tre gare del mese prossimo. Nel frattempo faccio i miei migliori auguri ad Alvaro Bautista, spero che porti a casa un buon risultato perchè il team ne ha bisogno“.

Motomondiale, la Dorna ha mentito sull’orario della morte di Tomizawa. La vergogna del “markenting” della morte

Come oramai è noto, é stata aperta un fascicolo d’indagine per omicidio colposo a danni di ignoti, a seguito della morte del pilota giapponese Shoya Tomizawa, avvenuta secondo le fonti ufficiali alle 14:19 di domenica 5 settembre. Il primo dato che trapela dall’autopsia però, è che proprio l’orario della morte non corrisponda a quello riferito dai medici: il pilota giapponese sembra infatti arrivato cadavere al “Ceccarini” di Riccione.

Il decesso è dev’essere quindi avvenuto in ambulanza, prima della fine dello “show” di Moto2, prima dei festeggiamenti sul podio, prima dell’avvio della gara di MotoGp. Dunque, secondo questa ricostruzione, tutti sapevano fuorchè il pubblico che è rimasto a seguire una gara e poi la successiva, aspettando di sapere un’unica notizia: una notizia che, purtroppo, in molti sapevano ma che sembra, per un macabro gioco di “marketing”, sia stata trascinata volutamente sul finale della giornata per il piacere della suspance, ma soprattutto dell’audience, per lasciare tutti incollati davanti alla televisione…fino alla fine.

Alla Procura di Rimini, che ha aperto l’inchiesta sulla morte di Shoya, sembra dunque chiaro che la Dorna, organizzatrice del motomondiale, abbia mentito volutamente sull’orario del decesso, posticipandolo all’arrivo del corpo del pilota all’ospedale (orario più o meno corrispondente al termine delle gare sul circuito di Santamonica a Misano Adriatico).

La polemica dunque è lungi dal volgere al termine: è giusto fermarsi, tutti, e chiedersi se mandare avanti lo show della moto Gp come nulla fosse, anche di fronte alla morte di un giovane pilota, sia la scelta migliore da fare. È giusto permettere i festeggiamenti al termine della gara di Moto2 come della successiva? Tra le domande e le discussioni le indagini continueranno a fare il loro corso. Dall’autopsia si è inoltre avuta la certezza che Tomizawa è morto a causa di uno schiacciamento della cassa toracica e degli organi interni in seguito al passaggio sul suo corpo delle moto di Alex De Angelis e Scott Redding. E il dito a questo punto, viene puntato contro questi ultimi indagati per omicidio colposo, ma solo come ‘atto dovuto’. Certamente però, non potranno essere loro il capro espiatorio di tutto questo, anche perché a quella velocità non avrebbero potuto far nulla per evitare il giovane pilota. Perchè se Lorenzo e Valentino Rossi hanno affrontato la loro gara con la consapevolezza di aver perso un amico, il pubblico si è visto costretto a vederli correre per riuscire, anch’esso, a conoscere la verità. E tolta la dignità alla morte di un pilota, gli organizzatori del Motomondiale sono riusciti, invece, a trovare l’audience, quello che sembrava l’unico risultato sperato…