Christini AWD moto Enduro

Il nome forse non vi dirà molto ma se siete appassionati di enduro non potete che continuare a leggere questo articolo. Le enduro a trazione integrale non sono una novità assoluta: a parte la proposta Yamaha 2-Trac di quasi-serie degli ultimi anni, a cavallo fra 80 e 90 i fratelli Savard, transalpini, furono pionieri della tecnologia. La loro Savard 2×2 arrivò addirittura a correre il Guidon d’Or, la gara sul circuito di Carole che diede il via al fenomeno Supermotard, nelle mani di Randy Mamola.

Qualche difetto però ha sempre contraddistinto i progetti che si affacciavano alla scena in questo ambito. Fino ad oggi. Ovviamente, grazie alla condivisione delle esperienze maturate nel corso degli anni, si è giunti a delle conclusioni che pare abbiano risolto gran parte dei problemi.

Avventura enduro a due passi da casa

Come si può vivere una eccitante avventura a bordo della propria moto enduro senza percorrere grosse distanze e senza ricercare percorsi troppo pericolosi e fuori dalla nostra portata? Semplice, basta recarsi presso la vecchia ferrovia Capranica-Civitavecchia, il cui tracciato sembra adattarsi perfettamente alle nostre richieste.

Una ferrovia mai utilizzata (e su questo potrebbero intervenire gli inviati di Striscia la notizia, ma non è questo il motivo del nostro interessamento), un tracciato in terra battuta per lo più ancora piuttosto percorribile, che incontra lungo il suo percorso vecchie stazioni abbandonate, tunnel al buio e paesaggi mozzafiato.

Moto Beta gamma RR Enduro a 2T 250cc e 300 cc

Betamotor ha presentato la nuova gamma dei modelli RR Enduro a 2 T da 250 e 300 cc in vendita al prezzo di 7850 e 7950 Euro.

Caratteristiche tecniche diverse, il telaio è derivato dal motore a 4 Tempi con carburatore installato Keihin PWK 36, in grado di ottenere prestazioni importanti.

Enduro Camp 2012 a Salice Terme

Appassionati di Enduro, tutto pronto per partecipare all’Enduro Camp 2012 che, con Fabio Fasola, arriva a Salice Terme, alle porte di Milano.

Il noto trainer darà tutte le spiegazioni del caso per svelare tutti i trucchi per poter rendere appassionante una categoria molto complessa.

Ktm EXC 200 moto Enduro

Marca leader nel settore delle moto da enduro, l’Olandese “Volante” KTM, campione del mondo di Cross grazie anche alla prestazioni del nostro pilota Antonio Cairoli, propone nelle moto da enduro il modello 200 EXC un connubio tra la maneggevolezza di una 125 e la potenza e le performance di una 200. Moto adatta a tutti gli appassionati di moto dalle forti sensazioni di guida estrema e difficoltosa, la Ktm EXC 200, ci regala davvero delle grandi sensazioni, anche per affidabilità e per la componente tecnica ed elettronica. La combinazione ideale tra l’estrema maneggevolezza di una 125 e la potenza del motore di una 250 Enduro.

HM Moto raddoppia, Locusta e City da 4225 euro

Enduro, cross e Trial, il repertorio della HM Moto si arricchisce di altre due interessanti proposte, si tratta della Locusta e la , con motori rispettivi di 125 e 200 cc, che saranno presenti al salone EICMA di Milano. La Locusta pesa solo 114 Kg, ed è adatta per chi volesse tentare le arrampicate del moto alpinismo. Così come la City, dispone di un motore mono cilindrici a 4 Tempi, con distribuzione SOHC a 4 valvole, ed adottano il raffreddamento a liquido. Sono alimentati da un carburatore Keihin a valvola piatta con diametro da 30 mm e l’avviamento è elettrico. Il prezzo è di 4.025 euro per la 125 cc e di 4.225 euro, con due colori a scelta verde e bianco/nera. A differenza della City che è una moto ad uso cittadino, con la sella più bassa. Un solo colore grigio ad un prezzo leggermente superiore di 100 euro per la versione 200 cc (4325 euro).

Moto Enduro, il rischio maggiore è il filo spinato che può uccidere

Abbiamo spesso parlato in questa rubrica delle insidie che possono nascondere per i motociclisti delle buche, strade impervie etc, oggi vogliamo affrontare un perico0lo che riguarda gli enduristi. Il rischio maggiore è trovare nelle corse in montagna o tra i boschi il filo spinato che purtroppo può anche uccidere, come è accaduto in passato  a Marco Badiali, un ingegnere di 48 anni residente a Vignola, ucciso proprio da un filo teso tra due pali di una strada sterrata. Altri pericoli sono i chiodi sparsi per terra oppure le macchie di olio, tutte insidie che in caso di caduta possono avere delle gravi conseguenze. Però uno strano filo metallico che legato tra un albero diventa un boomerang per l’endurista in quanto in caso di mancata segnalazione rischia di tagliarsi la gola e morire soffocato all’istante.

Accessori moto Enduro

EnduroSono uscite con l’arrivo della Primavera i nuovi accessori adatti per gli amanti della moto enduro. La gamma del kit RR 4T MY 2010 dedicati alle sospensioni, reparto fondamentale in una moto da off-road, con centralina a doppia mappatura ed il set adesivi. Il kit completo della Forcella Marzocchi Silver, che migliora la stabilità ed il controllo nella guida estrema. Inoltre le nuovissime piastre fresate CNC consentono l’ottimale regolazione dell’offset , con un prezzo pubblico di 1.980 euro. La Molla Ammortizzatore che permette di regolare velocemente il precarico sfruttandone l’intero range, che viene 128 euro. Infine i Kit Adesivi Racing, prezzo al pubblico 80 euro

Copenaghen, prima competizione internazionale delle Enduro elettriche

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Ai margini della conferenza Onu di Copenaghen sul problema dell’inquinamento e dell’ecologia del mondo delle due ruote, si è svolta nella città della capitale danese una corsa di tre giorni della Moto Enduro in versione elettrica.

La prima competizione internazionale (patrocinata dalla FIM) per moto elettriche da fuoristrada dalla lunga durata di 72 ore con trasferimenti e prove cronometrate. Per la prima volta si sono viste moto enduro elettriche pilotate da grandi campioni, e tra questi i Joel Smets, il 5 volte campione mondiale di cross nella 500.

I piloti hanno definito “incredibile” l’esperienza vissuta e nessuno si è più ricordato di guidare una moto elettrica, ma tutti hanno pensato solo a dare il gas, si fa per dire… La gara è stata vinta dal francese Flamment. L’autonomia è ancora un po’ troppo limitata, e nel bosco le colonnine per ricaricare non ci sono.