Dottor Costa, dopo anni ecco tutta la verità su Valentino Rossi!

Dottor Costa Rossi

Un po’ tutti erano a conoscenza dei rapporti non proprio perfetti tra Valentino Rossi e il Dottor Costa. Cerchiamo di comprendere, però, quali siano realmente le motivazioni che hanno portato ad incrinare così tanti rapporti tra due protagonisti, seppur in modo diverso, dell’universo della MotoGp. È stato proprio il Dottor Costa, all’interno del suo libro “Magic Marquez” a mettere in evidenza quello che è successo con Valentino.

Motociclismo, il dottor Costa si ritira (ma lui non sa niente, poi smentisce)

Il dottor Claudio Costa sta al motociclismo come vi stanno icone e piloti che hanno lasciato impronte indelebili nel contesto professionistico delle due ruote.

Quindi, la notizia avrebbe fatto scalpore e avrebbe dato il là a un tributo doveroso e necessario. Già, perché nel corso della giornata si sono rincorse voci che parlavano di un addio di Costa alla clinica mobile di cui è patron e che gestisce da 35 anni garantendo soccorso ai piloti in gara all over the world.

In realtà, è stato un fraintendimento che ha fatto seguito alle parole pronunciate dallo stesso nel corso di una serata organizzata a Imola all’interno della sede del Panathlon Club. Nello specifico, Costa ha affermato:

Moto Gp, Yamaha: Edwards o McCoy i papabili sostituti di Valentino Rossi

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Dal giorno dell’incidente cha visto protagonista in negativo il pilota della Yamaha Valentino Rossi, é partito il toto piloti per il possibile sostituto del pesarese. In questi giorni Colin Edwards é stato indicato come uno dei possibili sostituti dal Gran Premio di  Barcellona in avanti di Valentino Rossi, con la seconda Yamaha YZR M1, vuoi per la sua esperienza, vuoi per l’ampia conoscenza di tutto il team Fiat Yamaha (ha infatti corso ininterrottamente con la squadra ufficiale Yamaha dal 2005 al 2007).

Il problema principale al momento però, riguarda la condizione fisica del due volte iridato della Superbike, che proprio in occasione del Gp del Mugello ha lamentato un forte dolore all’avambraccio destro a cominciare dal Warm Up di domenica mattina. In gara non è andata poi tanto meglio, visto il 13° posto finale sul traguardo.

Il “Texas Tornado”, così soprannominato dai suoi tifosi, è stato curato in Clinica Mobile con fisioterapia dedicata e non sembrano esserci particolari preoccupazioni in vista di Silverstone. Con due settimane di sosta Edwards confida infatti di ritrovare la forma fisica migliore per le tre gare consecutive che porteranno la MotoGP da Silverstone a Barcellona passando per Assen.

Ma non c’è solo Edwards nei pensieri della Yamaha. Il pilota Garry McCoy e la Fb Corse hanno infatti trovato un accordo per separarsi consensualmente. Il pilota australiano, il cui obiettivo era quello di rientrare in MotoGP, contava molto sulla moto della Fb Corse, ma al momento attuale il progetto della Oral engineering è ancora poco sviluppato e un suo debutto nella MotoGP è tutt’altro che sicuro. Ed ecco che allora proprio l’ex pilota della Yamaha 500 potrebbe essere il giusto sostituto dell’infortunato Valentino Rossi in sella alla Yamaha M1 del Team Fiat Yamaha. Ecco le le parole del pilota McCoy. “Il mio obiettivo è quello di tornare al campionato del mondo. Ho pensato che la FB Corse era pronta a fare il passo ma fino ad ora non sono riusciti a farlo. Speriamo che presto, sarò in grado di aggiornarvi con ulteriori notizie”.

Simoncelli cade, polso fratturato: una vite salverà l’esordio in Qatar?

simoncelliL’inizio – ahinoi – sarà in salita, ma il campione “vero” è quello capace di emergere dalle difficoltà, più forte di quanto già non fosse prima; il campione del mondo in carica della 250, Marco Simoncelli, avrà – da oggi – l’occasione per dimostrarsi all’altezza delle aspettative che il titolo gli ha cucito addosso. Infortunatosi cadendo sabato pomeriggio alla “Cava”, il paradiso della derapata controllata per Valentino Rossi “and Friends”, Simoncelli dice di aver capito subito che la situazione del suo polso fosse compromessa: “Ho capito che era grave”. Certo, forse il buon Marco non s’immaginava di rischiare di “bucare” l’esordio in Qatar e nemmeno di dover finire sotto i ferri.