Telepass, aumento delle tariffe: cosa cambia per gli automobilisti italiani

 

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Negli ultimi mesi, l’annuncio dell’aumento delle tariffe di Telepass ha suscitato molte perplessità tra gli utenti italiani. Il telepedaggio, considerato per anni una soluzione comoda e accessibile per chi percorre frequentemente le autostrade, ha subito un significativo rincaro che non tutti i clienti sono disposti a sostenere.

Dal 1° luglio 2024, il canone base di Telepass è aumentato da 1,83 euro a 3,90 euro al mese, con una crescita superiore al 100%. Questo rincaro interessa principalmente gli utenti che utilizzano il piano standard, ma anche le altre opzioni, come il pacchetto Plus, non sono state risparmiate. Quest’ultimo, che offre un pacchetto più ampio di servizi, ha visto il canone mensile salire da 3 a 5,14 euro.

Le ragioni dietro a questi aumenti sono legate a costi operativi più elevati e a nuovi investimenti per migliorare l’infrastruttura e i servizi offerti. Tuttavia, per molti utenti, la giustificazione non appare sufficiente, soprattutto considerando che sul mercato esistono alternative più economiche e competitive.

Le difficoltà dei consumatori

Gli automobilisti hanno manifestato il loro malcontento attraverso forum e social media. Molti di loro si trovano a dover affrontare costi più elevati in un periodo già caratterizzato da un aumento del costo della vita, con carburanti, manutenzione e pedaggi che incidono pesantemente sui bilanci familiari.

Un utente medio, che percorre abitualmente le autostrade per motivi di lavoro o svago, potrebbe trovarsi a spendere fino a 47 euro all’anno solo per il servizio base di Telepass, senza considerare eventuali altri costi aggiuntivi. A questi si sommano le spese per i pedaggi, i parcheggi e altri servizi accessori, facendo lievitare ulteriormente il totale.

Questa situazione è particolarmente critica per chi utilizza il servizio quotidianamente per lavoro, come autotrasportatori, agenti di commercio o pendolari. Per loro, i rincari non rappresentano solo un peso economico, ma anche una necessità di riconsiderare la convenienza complessiva dell’utilizzo di Telepass rispetto ad altre opzioni.

Le alternative disponibili

In un contesto di insoddisfazione generale, alcune aziende concorrenti stanno guadagnando terreno offrendo soluzioni più economiche. Un esempio significativo è UnipolMove, che propone un canone mensile di 1,50 euro per il primo dispositivo, con il primo anno gratuito (grazie alla promo Black Friday fino al 10/12), e canone 0 per il secondo dispositivo . L’offerta ha attirato l’attenzione di molti utenti alla ricerca di alternative più sostenibili.

Anche MooneyGo si presenta come una scelta competitiva, pur offrendo una gamma di servizi meno ampia rispetto a Telepass. Questi nuovi player puntano su tariffe ridotte e promozioni accattivanti per conquistare quote di mercato e convincere gli automobilisti a cambiare operatore.

Un aspetto interessante delle nuove soluzioni è la loro trasparenza: molte di queste aziende forniscono informazioni chiare sui costi e sulle modalità di utilizzo del servizio, riducendo il rischio di sorprese sgradite per i clienti.

La reazione dei consumatori e il futuro del telepedaggio

Sebbene Telepass continui a detenere una posizione dominante nel mercato del telepedaggio, l’aumento delle tariffe potrebbe rappresentare una sfida per il futuro. L’insoddisfazione crescente ha spinto molti consumatori a rivalutare la loro fedeltà al marchio, optando per alternative più economiche e trasparenti.

Un’altra questione emersa riguarda la comunicazione degli aumenti. Molti utenti lamentano di non aver ricevuto informazioni chiare e tempestive sulle modifiche tariffarie, ritrovandosi con addebiti più alti del previsto sulle proprie fatture. Questo ha generato un’ondata di critiche sui social e ha spinto alcuni clienti a disdire il servizio, nonostante l’indubbia comodità del telepedaggio.

Le ultime anticipazioni sulle moto Suzuki 2025 aggiornate ad oggi

Diventa caldo il tema delle moto Suzuki 2025, secondo quanto raccolto di recente. Suzuki scalda i motori per EICMA 2024 dove presenterà diverse novità in anteprima per il 2025. Alla kermesse motociclistica internazionale, in programma dal 7 al 10 novembre, oltre a svelare i nuovi modelli Suzuki, ha proposto anche una panoramica dell’intera gamma con l’aggiornamento di alcune nuove colorazioni.

moto Suzuki 2025
moto Suzuki 2025

Focus sulle nuove moto in uscita nel 2025 in giro per il mondo

Fondamentale oggi concentrarsi sulle nuove moto in uscita nel 2025. Anche se siamo ancora all’inizio del 2024, l’attesa per le novità del mondo motociclistico nel 2025 è già febbrile. Vediamo insieme cosa ci riserva il futuro.

nuove moto in uscita nel 2025
nuove moto in uscita nel 2025

Gli aggiornamenti della Ferrari previsti per l’arrivo di Hamilton nel 2025

In tanti, già oggi, si chiedono quali saranno gli aggiornamenti della Ferrari in Formula 1, in vista del 2025 con l’arrivo di Hamilton a Maranello. L’emozionante e risicata vittoria di Monza avrebbe potuto trarre in inganno tutti i tifosi, facendogli credere che le prestazioni di due settimane fa fossero solo legate al tracciato e alla strategia perfetta messa in atto dagli ingegneri della Ferrari.

aggiornamenti della Ferrari
aggiornamenti della Ferrari

Le auto più attese del 2025 fino a questo momento

In tanti già oggi si chiedono quali siano le auto più attese del 2025, visto che tante case pare siano pronte a dare un forte segnle sia alla propria base di clienti, sia agli altri brand che operano in questo mercato. L’attesa per le novità automobilistiche del 2025 è già febbrile, con i produttori che promettono un mix entusiasmante di design innovativo, tecnologie all’avanguardia e sostenibilità.

auto più attese del 2025
auto più attese del 2025

Moto naked, quali sono le più diffuse in Italia

Sappiamo perfettamente come il settore delle moto naked sia particolarmente apprezzato e sono tanti i costruttori che si sono specializzati e che da diversi anni a questa parte cercano di proporre soluzioni sempre più innovative. È sufficiente dare uno sguardo ai dati di vendita per comprendere l’ottimo stato di salute e il notevole gradimento di tale genere di moto. La produzione italiana, nello specifico, può contare sulla presenza di alcuni marchi di alto livello.

Ducati Monster, ma anche le Aprilia Tuono e le Guzzi V7 si sono distinti sul mercato mondiale. A livello europeo, va detto che ci sono anche altri colossi che dominano il mercato, come ad esempio i modelli la nuova Ktm 990 Duke, la Bmw F900R e la spettacolare Triumph Street Triple 765.

In Giappone, invece, si risponde con dei modelli storici, come nel caso della gamma Z della Kawasaki, per non parlare della serie MT di Yamaha, come la Honda CB750 e la Suzuki Gsx-8s. Dando uno sguardo alla Aprilia Tuono 660 si può notare come questo modello è esattamente la trasposizione naked rispetto alla supersportiva RS 600. Lo spirito, infatti, è stato mantenuto intatto, ma c’è anche il medesimo motore a due cilindri parallelo frontemarcia da 660 cc. La potenza si spinge fino a 95 cavalli e una coppia massima pari a 67 Nm. Il telaio è stato realizzato in alluminio e va a sfruttare le performance garantite dal propulsore come elemento basico, integrandosi con un forcellone sempre in alluminio che si può regolare in base alle proprie preferenze.

Una delle principali caratteristiche della Bmw F 900R è indubbiamente il fatto di avere una linea che non si può proprio confondere. Si tratta di una naked il cui obiettivo è quello di garantire sempre una guida piacevole, anche con grande destrezza. Per potersi permettere tali peculiarità, la Bmw F 900R è dotata di un motore a due cilindri parallelo da 895 cc, in grado di garantire l’erogazione di 105 cavalli a 92 Nm di coppia massima. Per chi ha la patente A2, però, è possibile puntare anche su una versione depotenziabile, dotata di una potenza pari a 95 cavalli e 88 Nm di coppia massima.

Impossibile non parlare della Ducati Monster quando si fa riferimento alle naked. È uno dei modelli più simbolici di questa categoria e, con lo scorrere del tempo, l’evoluzione anche su questa moto è stata notevole, anche se è riuscita a conservare qualche peculiarità delle prime generazioni.

Kawasaki svela al mondo la prima moto a idrogeno

Inevitabile parlare della moto del mondo. Stiamo facendo riferimento alla nuovissima Kawasaki Ninja H2 HySE. Si tratta di una due ruote che funziona a idrogeno. Sì, avete capito bene, dopo un elevato numero di indiscrezioni e di voci che si sono rincorse anche sul web, e vari brevetti che sono stati depositati, finalmente il marchio nipponico ha tolto i veli a questo nuovo gioiellino.

Si tratta, per chi ne avesse già sentito parlare, dello stesso prototipo che venne svelato nel corso dell’edizione 2022 di Eicma. È il prototipo del primissimo propulsore a combustione interna che può contare su un’alimentazione ad idrogeno. Tutto merito della presenza del motore Ninja H2 Supercharged, che va a sfruttare l’iniezione diretta e l’idrogeno in forma gassosa compressa alla stregua di vero e proprio carburante.

Il propulsore in questione era già stato rivelato insieme al prototipo di due ruote che dovrebbe montarlo. Si tratta di una Ninja H2 SX che è stata integralmente adeguata per poter integrare questa nuova motorizzazione. In base alle prime informazioni che sono state diffuse dovrebbe avere buona parte della componente tecnica condivisa con la gemella di serie.

Nel corso del mese di maggio 2023, Kawasaki aveva provveduto al lancio, mediante tutta una serie di domande di brevetto che sono state depositate presso i vari uffici preposti, del marchio denominato HySE. Si tratta di un marchio il cui logo è caratterizzato dalla presenza di una goccia di acqua su una moto.

Quello che fino a poco tempo fa era solamente un prototipo, ora è una moto a tutti gli effetti. Insomma, anche i sogni possono diventare realtà e Kawasaki sta cercando di realizzare il suo. Il colosso nipponico delle due ruote, infatti, ha portato a termine il primo test a livello mondiale di una due ruote a idrogeno. Si tratta, come detto in precedenza, della HySE. La dimostrazione è stata organizzata ovviamente in Giappone e le varie foto sono state pubblicate sui principali canali social della casa madre.

Uno degli aspetti che ha lasciato a bocca aperta tanti appassionati è indubbiamente rappresentato dall’aspetto esteriore, con delle linee decisamente futuristiche che caratterizzano questa due ruote. Una peculiarità di questa moto è senz’altro rappresentata dalle grosse valigie che sono state collocate ai lati, che non hanno più la destinazione d’uso precedente, visto che ormai si tratta di serbatoi che sono appositamente sviluppati per lo stoccaggio dell’idrogeno. Anche tutto il corpo della moto ha delle dimensioni di gran lunga superiori rispetto alla gemella.

Scommettere sui motori: come fare? Le principali giocate da realizzare

Il mercato dello sport è particolarmente vasto e, soprattutto all’interno del nostro paese, negli ultimi anni sta cambiando la percezione dello sport in generale, con un’attenzione che viene riservata non più soltanto al calcio, ma anche ad altri sport come il tennis, il basket e soprattutto i motori. Da sempre, l’Italia è un paese particolarmente appassionato del mondo a due ruote e a quattro ruote, come dimostrato anche dal gradimento dei tifosi italiani circa questo mondo che, anno dopo anno, permette anche di osservare cambiamenti e differenze tra piloti, scuderie e mezzi.

scommettere sui motori
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Cupra Tavascan, SUV elettrico ad alte prestazioni

La Cupra Tavascan è un SUV elettrico che si distingue per il suo design sportivo e aggressivo. Presenta linee filanti, un frontale imponente e cerchi in lega di grandi dimensioni. L’auto è disponibile in una varietà di colori, tra cui il caratteristico Cupra Copper. Vediamo quali sono le informazioni venute a galla fino a questo momento per il pubblico italiano

Cupra Tavascan
Cupra Tavascan

Felo Tooz, una nuova maxi tourer elettrica con frigo a bordo

L’edizione 2024 del Salone internazionale dell’auto di Bangkok ha rappresentato uno scenario perfetto per il lancio sul mercato di una moto che si appresta a diventare una vera e propria rivoluzione su due ruote. Stiamo parlando della Felo Tooz, ovvero una moto spinta da un sistema di propulsione elettrico, che porta in dote anche un gran numero di innovazioni.

Felo Tooz

Tecnologia e creatività al potere con questa due ruote, in grado di garantire un’esperienza touring che non conosce veramente paragoni. Tante le caratteristiche innovative di questa moto, anche dal punto di vista del design. Da notare come, per le sue dimensioni corpose, abbia numerosi punti in comune con la Goldwing Honda, anche se in realtà qui siamo di fronte alla maxi tourer elettrica di maggiori dimensioni in tutto il pianeta.

Stando alle varie indiscrezioni che si stanno rincorrendo online, basate in modo particolare su quanto è stato anticipato dallo stesso marchio thailandese, la Felo Tooz è in grado di coprire la bellezza di 720 chilometri con una sola carica. In questo modo, si possono affrontare anche dei viaggi particolarmente lunghi senza patemi o ansie di qualsiasi sorta.

Una moto che è in grado di raggiungere tranquillamente i 200 chilometri orari. Di conseguenza, è facile intuire come la Felo Tooz permetterà a chi la guiderà di godere di prestazioni di livello elevato. Inoltre, il sistema di supporto garantito alla ricarica Type2, permette alla batteria di ricaricarsi dal 20% all’80% nel giro di una ventina di minuti. Ed è chiaro che i tempi di ricarica ne beneficiano incredibilmente.

Uno schermo di notevoli dimensioni, simile a quello montato su tante auto, grande all’incirca 12 pollici, va ad arricchire questa moto, mettendo a disposizione di chi la guida un’esperienza di guida super tecnologica. Basti pensare come la moto in questione è dotata pure di un sistema di navigazione integrato, che rende il viaggio molto più semplice, dato che riesce a trasmettere sempre info e dati precisi e aggiornati.

Tramite la presenza di un completo sistema di connettività e la dotazione di numerose app multimediali, c’è la possibilità di eseguire l’accesso alle varie funzionalità dello smartphone, con la gestione possibile direttamente tramite il cruscotto della moto. Un’esperienza di guida premium che viene arricchita anche dalla presenza di una spettacolare telecamera che funziona a 360 gradi. Da notare anche un frigorifero particolarmente ampio, caratterizzato da una capienza di ben 8 litri, oltre che un innovativo sistema audio surround contorniato dalla bellezza di sei altoparlanti.

Bezzecchi resterà con VR46 o no, ecco tutti i rumors

Come si può facilmente intuire, nel giro di poco tempo, nonostante il Mondiale sia solo all’inizio, le voci già impazzano. La stagione 2024 ha da pochissimo preso il via, ma il motomercato è sempre molto ricco di notizie ed è già piuttosto florido.

bezzecchi

A quanto pare, il team VR46, che a partire da questa stagione è stata ribattezzata Pertamina Enduro VR46 Racing Team, potrebbe subire un gran numero di cambiamenti. Per questa squadra si tratta della terza stagione di fila potendo contare sull’equipaggiamento firmato Ducati: ebbene, a quanto sembra, potrebbe anche essere l’ultima stagione marchiata Ducati, mentre il futuro potrebbe parlare diversamente, con il logo Yamaha pronto a prendere le redini da questo punto di vista.

La compagine di Valentino Rossi ha fatto il suo esordio in MotoGp due anni fa, quando lanciò in pista la Ducati Desmosedici, con degli attori protagonisti come Luca Marini e Marco Bezzecchi, che hanno ben figurato e hanno lasciato anche delle speranze interessanti per i fan italiani. Tra l’altro, per chi non lo sapesse, Luca Marini è il fratello del ben noto campionissimo Valentino Rossi. Grandi i risultati che sono stati raggiunti, in modo particolare per Bezzecchi, e per questo c’è notevole soddisfazione nel team. Tre gran premi portati a casa, tredici volte a podio e addirittura il terzo posto al termine della stagione.

Tutto bene per il momento, ma in tanti si chiedono se il matrimonio tra Bezzecchi e la VR46 continuerà o meno. A quanto pare, c’è un problema di fondo da risolvere, dal momento che il numero 72 pare proprio che voglia comunque ascoltare altre offerte prima di prendere una decisione. Va detto, infatti, che già durante la scorsa estate Bezzecchi aveva detto di no a un’offerta della Ducati, che lo avrebbe messo sotto contratto, ma poi spostato nel team Pramac.

Bezzecchi, invece, ha scelto di proseguire con il team V46, chiaramente potendo contare su una Desmosedici. Va detto, però, che si tratta di una Desmosedici GP23 e non del modello GP24, che invece viene “domato” da Jorge Lorenzo e da Franco Morbidelli. Quindi, dietro l’angolo Bezzecchi si troverà di fronte all’ennesima decisione da prendere.

Già Luca Marini aveva scelto di cambiare lidi, sposando il progetto di Honda, che gli ha effettivamente garantito una moto ufficiale, con uno stipendio più alto e anche l’opportunità, con le sue scelte, di incidere sullo sviluppo della moto. È chiaro che sarebbe difficile anche per Bezzecchi rifiutare di fronte a un’offerta del genere.

Aprilia, gli obiettivi sono ambiziosi per il 2024

La coppia di piloti è rimasta la stessa e si tratta di due atleti che in pista vanno veramente forte, ovvero Maverick Vinales e Aleix Espargarò. Stavolta, però, l’Aprilia ha tutta l’intenzione di puntare al titolo, anche puntando su una moto notevolmente differente in confronto a quella usata durante il Mondiale 2023.

Aprilia ha tolto finalmente i veli alla nuovissima Aprilia RS-GP all’interno del meraviglioso paddock del Qatar. Le colorazioni sono piuttosto sobrie, ma al contempo non mancano aggressività ed eleganza. Quest’anno il Mondiale prenderà il via dal Qatar, ma già emergono le caratteristiche principali di questa moto, in modo particolare l’innovazione ed è un concetto che prosegue ormai da diversi anni.

Aprilia RS4 50 Replica

Proprio in riferimento ad elementi di innovazione, ci ha pensato l’ingegnere Albesiano a raccontare quelle che sono le più gustose novità. Infatti, è stato fatto un vero e proprio studio aerodinamico particolarmente approfondito. Si può evidenziare un concetto totalmente differente rispetto al passato dell’ala anteriore, ma la grande attenzione della ricerca si può notare anche nella parte posteriore, che è stata in tutto e per tutto rinnovata. Anche il telaio presenta notevoli differenze in confronto al passato, esattamente come pure il forcellone, tanti elementi del motore e pure l’elettronica. Si tratta di una moto che presenta, in effetti, un gran numero di novità. E a tale evoluzione garantirà un notevole contributo anche il tester, ovvero Lorenzo Salvadori, che potrà contare su una wild card per i GP di Jerez, Mugello, ma anche Assen.

Notevole soddisfazione per questa nuova moto da parte dei piloti. Sia Espargaro che Vinales sono molto contenti del materiale che hanno a disposizione. Espargaro ha messo in evidenza, durante un’intervista, come il progetto sia cresciuto in maniera importante. Non solo, dato che ha ammesso di essere davvero orgoglioso del lavoro che è stato fatto e del salto di qualità raggiunto. Espargaro è convinto che si tratti del team più forte avuto già da otto anni a questa parte, ovvero da quando ha fatto il suo esordio in Aprilia. Insomma, un team che è pronto per combattere. Maverick Vinales, dal canto suo, ha supporto quanto è stato detto da Espargaro, mettendo in evidenza come ogni volta che i due piloti sono scesi in pista, sono stati riscontrati dei notevoli passi in avanti. La novità è probabilmente quella di essere finalmente competitivi, come non mai e l’obiettivo diventa, in effetti, quello più alto possibile, ovvero vincere il Mondiale.

MotoGp, dal calendario sparisce il Gp di Argentina

Un vero e proprio peccato, ma dalla stagione che inizierà è stato tolto un Gran Premio. Stiamo parlando dell’appuntamento che si svolgeva di solito sul tracciato di Termas de Rio Hondo, in Argentina. La situazione non solo politica, ma anche di economica, sta vivendo su regimi elevatissimi di instabilità. Di conseguenza, gli organizzatori argentini non riescono più a garantire il normale lavoro svolto annualmente.

zarco MotoGP

Di conseguenza, nella stagione che prenderà il via a breve, non ci sarà più alcun GP di Argentina, che inizialmente era stata fissata nel fine settimana tra il 5 e il 7 aprile. Per colpa delle circostanze economiche e politiche, quindi, la situazione ha reso impossibile organizzare un simile evento.

All’interno del calendario 2024 il GP di Argentina lascerà un vuoto che non verrà colmato da nessuno. Quindi, ci sarà un totale di 21 gare e non più 22. Il mondiale di motociclismo prenderà il via a partire dal weekend dell’8 e 10 marzo. Il rombo dei motori partirà con il GP del Qatar, mentre l’atto con cui si concluderà la stagione è il GP di Valencia, in Spagna, che si disputerà nel weekend tra il 15 e il 17 novembre.

La domanda che si fanno i tanti appassionati è se mai si potrà tornare a correre in Argentina. Ebbene, la risposta per il momento è che la decisione riguarda solamente il Motomondiale del 2024, quindi, la speranza è quella di poter reinserire questo appuntamento nel calendario già a partire dal prossimo anno.

Non possiamo far altro che dare un’occhiata alla scaletta degli appuntamenti del Motomondiale per il 2024. Come abbiamo detto in precedenza, per la partenza si dovrà guardare al Qatar, con il 10 marzo che scatterà il primo GP. Due settimane dopo, a Losail, in Portogallo, ci sarà il GP di Portimao, il secondo della stagione. Si proseguirà con due GP ad aprile, ovvero ad Austin, negli Stati Uniti, il 14 aprile e il 28 aprile a Jerez, in Spagna.

A maggio si correranno due GP storici: il 12 maggio prenderà il via quello di Francia, a Le Mans, mentre il 26 maggio si disputerà il GP di Catalogna, a Montmelò. Tre appuntamenti a giugno, ovvero al Mugello il 2 giugno, a Sokol il 16 giugno e ad Assen il 30 giugno. Un solo GP in Germania a luglio, mentre ad agosto si correrà a Silverstone e in Austria. Gp di Aragon il 1° settembre, mentre l’8 settembre si correrà a Misano. GP India e GP di Indonesia il 22 e il 29 settembre, a ottobre si correrà in Giappone, Australia e Thailandia. Infine, si chiuderà la stagione con il GP di Sepang il 3 novembre e il 18 novembre a Valencia.

Ducati in Moto3, l’idea che presto potrebbe diventare realtà

L’ad di Ducati, ovvero Claudio Domenicali, ha parlato senza mezzi termini delle prospettive per il marchio di Borgo Panigale. Come si può facilmente intuire, non è uno di quei manager che parla solo ed esclusivamente di meri e freddi numeri, dal momento che le moto sono sempre state la sua grande passione. Basti pensare come pure la sua tesi di laurea è incentrata sulla Ducati.

Ducati Pramac

Al giorno d’oggi, Domenicali è il numero uno dell’azienda di Borgo Panigale, ma le sue emozioni continuano a fuoriuscire e ad emergere quando si parla di due ruote e si possono ritrovare un po’ in tutti i prodotti Ducati.

Domenicali mette a fuoco il momento molto positivo per la Ducati, dopo il titolo vinto in MotoGp da parte di Pecco Bagnaia. Un progetto che sta dando i frutti di un lavoro che parte da lontano. L’arrivo di Gigi Dall’Igna, infatti, risale al 2013, annata in cui la squadra sembrava in tremenda difficoltà. Domenicali dà grande merito al lavoro svolto da Dall’Igna, che è stato in grado di valorizzare le persone all’interno del team.

I risultati che vengono ottenuti oggigiorno non solo altro che la conseguenza di quel lavoro, con una grande crescita da parte della squadra dal punto di vista della continuità. Grande merito va dato anche al fatto di insistere e puntare sempre al massimo anche quando i risultati erano già buoni. In effetti, la Ducati ha sfiorato il titolo mondiale in svariate occasioni e di conseguenza c’era la consapevolezza di essere molto vicini all’obiettivo e continuando a lavorare in quel modo, prima o poi anche il tabù del Mondiale sarebbe caduto.

Il progetto legato alle moto da cross farà in modo che Ducati possa attirare senza dubbio dei nuovi clienti e probabilmente ci si avvicinerà notevolmente all’obiettivo delle 100 mila moto vendute ogni anno. Domenicali, però, vuole subito mettere in chiaro alcune cose, sottolineando come la Ducati resterà pur sempre un’azienda di medie dimensioni. L’obiettivo non è quello di crescere ancora di più, dal momento che si vuole sempre prediligere un rapporto diretto e speciale con i propri clienti.

Proprio in riferimento al progetto delle moto da fuoristrada, ecco che emerge un altro tema centrale tra i rumors dell’ultimo periodo, ovvero la possibilità di usare il monocilindrico da cross per realizzare un motore da Moto3. Domenicali strizza all’occhio anche a questa possibilità, sottolineando come se Ducati volesse entrare in Moto3, ci vorrebbe pochissimo tempo per poter lanciare una moto competitiva oltre a un propulsore decisamente rapido.