Moto, immatricolazioni Europa: dal 2008 -300 mila unità

Tempi di crisi che diventano sempre meno prevedibili in senso negativo. Al peggio non c’è limite: la massima è stata sperimentata e confermata anche dal contesto a due ruote che, nel periodo a cavallo tra il 2008 e il 2011 ha perso il 25% del mercato europeo: a conti fatti, meno 300 mila immatricolazioni.

Nel lungoi periodo, quindi, è dramma tanto quanto nel più breve lasso di tempo compreso tra i primi otto mesi del 2011, nel corso del quale le immatricolazioni, pari a 879.773, sono diminuite del 6,27% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. I dati sono stati resi noti da Acem, Associazione europea dell’industria del motociclo, secondo cui a pesare in maniera significativa sarebbe la debolezza dei grandi mercati dell’Europa meridionale.

Qualche numero su tutti: -16,29% per l’Italia, la Grecia si attesta a un -26,42%, la Spagna se la cava leggermente meglio rispetto alla penisola (-16,61%). Tra gli Stati che tentano in maniera silente di risollevarsi, ci sono Germania (+1,73%), Francia (+2,43%), Belgio (+9,1%) e Svizzera (+7,43%). Nello specifico, rispettoi ai segmenti di settore, il calo notevole è quello delle moto (-7,69%, con una perdita di 48.509 unita). Immatricolazioni più che raddoppiate, invece, per le due ruote elettriche che raggiungono quota 11.000 unità.

ACEM, il nuovo presidente è Hendrik von Kuenheim

Hendrik von Kuenheim,  Direttore Generale di BMW Motorrad, è stato nominato nuovo Presidente dell’ACEM l’associazione europea dell’industria motociclistica, che rappresenta i costruttori di motociclette, di scooter, di tricicli e di quadricicli a livello europeo.Il nuovo direttore – come riportato da omimoto.it – si è detto entusiasta della carica e inizierà la nuova avventura il 1 Luglio. “Siamo tutti consapevoli che l’industria motociclistica in Europa sta affrontando una situazione di mercato molto difficile. A causa della crisi economica globale, il mercato europeo si è ridotto del 25% dal quarto trimestre del 2008. La nostra missione sarà quella di sottolineare e difendere le specificità di un’industria che ha radici profonde nell’economia europea.Nonostante condizioni economiche sfavorevoli, i costruttori dell’ACEM continuano ad essere all’avanguardia nell’innovazione per una mobilità più pulita e più sicura.

Moto news: dati vendite -27% nel 2009

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La crisi economica coinvolge anche il mondo delle moto con le vendite che sono scese del 27% nel complesso, con picchi di -32% per la categoria delle 50cc.  Insomma un colpo forte, che mette di fatto in ginocchio la componentistica. In Europa, il 10% circa delle aziende produttrici di componenti rischiano il fallimento, mentre sono già molte quelle che hanno chiuso le attività.

Questi i dati allarmanti presentati dall’Acem (Associazione Europea Costruttori Motocicli): va detto che l’Italia, grazie soprattutto agli incentivi del Governo, ha recuperato terreno e nell’ultimo mese ha fatto registrare un incremento delle immatricolazioni pari ad un +6,1%. Il segretario generale Jacques Compagne cerca di spiegare la situazione:

Moto: immatricolazioni primo trimestre 2009 -39%. Chiesti aiuti istituzionali

andare-in-motoLa crisi economica ha investito tutti i settori, nessuno escluso. Lo sanno bene i protagonisti delle due ruote che vivono – e pensiamo a tutti i marchi più importanti, da Aprilia a Ducati, da Piaggio a Kawasaki – tempi di magra. Gli incentivi governativi e istituzionali, a questo punto, diventano un must che garantirebbe alle aziende auna bella boccata d’aria ed è in questa direzione che va la richiesta delle maggiori compagnie di motoveicoli.

Sulla falsariga di quanto accaduto per il settore automobilistico, infatti, Stefan Pierer in qualità di Presidente di Acem, l’Associazione dei costruttori europei di motocicli (che rappresenta da sola il 90% delle aziende del settore, ovvero la quasi totalità), ha chiesto un intervento della Unione Europea. Galeotto l’incontro con il vice presidente della Commissione europea Gunter Verheugen.