Motomondiale, le classifiche della MotoGp, della Moto2 e della 125cc dopo il Gp di Aragon. E anche ieri boom di ascolti

Ennesimo boom di ascolti per il Motomondiale: al Gran Premio d’Aragona, la classe MotoGP ha ottenuto ben 5.015.000 telespettatori con il 31,69% di share sul target commerciale; la classe Moto2 ha raggiunto il 15,04% di share sul target commerciale con 1.790.000 telespettatori totali; la classe 125 ha conquistato il 12,07% di share sul pubblico attivo con il 794.000 telespettatori.

Ora diamo un’occhiata alle classifiche del Motomondiale della classe MotoGp dopo il Gran Premio di Aragona, tredicesimo appuntamento della stagione.

La classifica piloti: 1. Jorge Lorenzo (Spa) 284 punti. 2. Dani Pedrosa (Spa) 228. 3. Casey Stoner (Aus) 155. 4. Valentino Rossi (Ita) 140. 5. Andrea Dovizioso (Ita) 139. 6. Ben Spies (Usa) 131. 7. Nicky Hayden (Usa) 125. 8. Randy De Puniet (Fra) 81. 9. Marco Melandri (Ita) 74. 10. Marco Simoncelli (Ita) 74. La classifica costruttori: 1. Yamaha 293 punti. 2. Honda 265. 3. Ducati 195. 4. Suzuki 72.

Diamo uno sguardo anche alla classifica generale del mondiale piloti della Moto2 dopo il Gp di Aragon 2010. Il leader della classifica Toni Elias ha tagliato il traguardo al quarto posto, lo spagnolo del team Gresini Racing Moto2 mantiene ugualmente e saldamente la leadership nel mondiale con 224 punti. Al secondo posto troviamo con la Suter Julian Simon a quota 148. Vicinissimo allo spagnolo, la Speed up del “nostro” Andrea Iannone che è in terza posizione con 144 punti, dopo aver trionfato sul tracciato spagnolo di Aragon. Quarto posto infine per Thomas Luthi (130 punti), davanti a Simone Corsi del team JIR (108 punti).

Ecco invece la Classifica Piloti della 125cc: 1. Nicolas Terol Peidró Aprilia 208; 2. Pol Espargaró Derbi 202; 3. Marc Márquez Alenta Ktm 197; 4. Bradley Smith Aprilia 144; 5. Sandro Cortese Honda  118; 6. Efren Vazquez Rodriguez Derbi 110; 7. Esteve Rabat Bergada Aprilia 108; 8. Tomoyoshi Koyama Honda  102; 9. Randy Krummenacher Aprilia 79; 10. Daniel Webb Aprilia 71.

Moto Gp, Rossi guarda a Misano: “La mia M1 lì é andata sempre fortissimo”. Intanto il Motomondiale fa il pieno di spettatori in Tv

Il “Dottore” Valentino Rossi, a distanza di sole 24 ore, torna a parlare del Gp di Indianapolis, conclusosi per il pilota di Tavullia con un grigio quarto posto: “Mi manca il fiato – ammette sinceramente Rossi – dopo metà gara non ce la facevo più. La gamba e la spalla vanno anche bene, ma bisogna avere pazienza. Voglio vincere qualche gara prima della fine della stagione e sono sicuro che la Yamaha farà il massimo per aiutarmi, ma non bisogna avere fretta“. Il Motomondiale nel prossimo weekend farà tappa a Misano: “A Misano la mia M1 è sempre andata bene e spero di fare una buona gara, ma questa è una parte della stagione dove tutti vanno bene, anche la Honda e la Ducati funzionano bene, quindi magari ci potrà essere un pò più di bagarre e spero di poter andare meglio al Santa Monica. Ma è soprattutto la Honda che va meglio di noi, nelle piste dove ci si immette sul rettilineo da un tornantino stretto e li noi soffriamo. A Indy ho visto Dovizioso ed è andato forte, se avessimo il nuovo motore non cambierebbe molto, perchè ha solo un cavallo e mezzo in più e a noi ne servirebbero 10, però… A Misano, comunque, mi aspetto naturalmente una buona accoglienza e vorrei invitare tutti a Tavullia nel week end di gara perchè abbiamo organizzato una serie di eventi e di feste molto divertenti“.

IL MOTOMONDIALE FA IL PIENO DI ASCOLTI – Intanto ieri il Gp di Indianapolis, undicesimo appuntamento con il Motomondiale 2010, ha fatto registrare l’ennesimo boom d’ascolti per la classe MotoGP, che si è aggiudicata la prima serata di Canale 5: la vittoria di Dani Pedrosa, con la sorprendente gara di Ben Spies – che, partito dalla pole, ha conquistato la seconda posizione – e il quarto posto di Valentino Rossi, hanno incollato al televisore ben 4.445.000 telespettatori con una share del 24.63% sul target commerciale. Dati che registrano una crescita rispetto al G.P. di Indianapolis 2009, quando la MotoGP ottenne 4.315.000 telespettatori. Alle 21.44 la gara ha raggiunto il picco massimo di 4.760.000 telespettatori. Molto bene anche gli ascolti per la classe Moto2 che ha ottenuto il 12.59% di share sul target commerciale con 1.566.000 telespettatori. Anche in questo caso dati in crescita rispetto al G.P. di Indianapolis 2009, quando la 250 aveva ottenuto 1.447.000 telespettatori, mentre la classe 125 ha raggiunto il 6.89% di share (623.000 telespettatori).

Infine “Fuori Giri”, l’approfondimento condotto da Franco Bobbiese, conquista 1.442.000 telespettatori con l’8.52% di share sul target 15-64 anni. In day time, “Grand Prix” ha realizzato il 12.57% di share (896.000 telespettatori).

Il Motomondiale é in crisi di ascolti e di interesse. E non basterà il ritorno di Rossi a salvarlo

moto gp2La MotoGp é in crisi di ascolti. A dirlo senza possibilità di smentita alcuna, sono i dati dell’audience del Gran Premio d’Olanda corso ad Assen lo scorso weekend. In Italia il tonfo é davvero pesante, visto che si sono registrati picchi verso il basso mai accusati in precedenza. Questi i numeri implacabili: Assen 2010 MotoGP: 2.579.000, 16,79% di share. Nel 2009: 5.249.00, 31,69% di share: ma la debacle investe anche le altre due classi, la 125 e la Moto2 rispetto alla 250.

Siamo dunque in presenza di dati che, molto probabilmente, in qualsiasi azienda (così come anche in politica, ma forse non in Italia) porterebbero alle immediate dimissioni della dirigenza. Infatti, in appena tre gare corse nell’arco di soli venti giorni, il castello di carta costruito dalla Dorna e sostenuta da diversi media (a cominciare da chi in Italia gestisce i diritti tv) è miseramente crollato.

Chi ha invece sostenuto esattamente il contrario manifestando una chiusura mentale davvero incomprensibile, è stato inequivocabilmente smentito dai fatti e dai numeri. Indubbiamente nello sport la presenza del “fenomeno” (vedi Rossi) è fondamentale. Di contro lo é ancora di più l’eroe e l’antieroe (vedi Lorenzo). Ma non è altrettanto vero che una sola “stella” possa da sola reggere il gioco. Ovvio, però, che il problema non é certamente di oggi: negli ultimi anni la miopia della gestione del motomondiale, ha portato al suicidio un campionato storico, di straordinaria bellezza ed efficacia sotto il profilo tecnico, tecnologico, agonistico, industriale e commerciale.

Tra l’altro, gli spunti positivi sono davvero pochi e di rilevanza mediocre: parliamo della copertura televisiva (davvero internazionale e tecnicamente di altissimo livello) e dall’impegno sulla sicurezza (anche se a scapito della bellezza dei tracciati e dall’abbassamento qualitativo dei circuiti, ridotti a serpentine anonime, quasi da go kart). Ma la griglia con 15 piloti partenti ha spento la MotoGP. La Moto2, che doveva sostituire la 250 e rilanciarla si è già sgonfiata. La 125 è stata dissanguata. Ora, il trend negativo avrà un’ovvia la risalita, parlando solamente di audiance, grazie al rientro in pista di Valentino Rossi, che però fungerà solo da effetto placebo. Con il serio pericolo che chi é responsabile del decadimento della MotoGp ci si aggrappi, pensando di aver risolto tutti i problemi.

Infine un’ultima considerazione: perché Assen fa comunque il pieno di spettatori mentre in Italia milioni di “appassionati” fuggono dalla tv? La risposta é alquanto semplice, ma soprattutto molto triste: perché in Olanda e altrove la passione è sempre stata costruita sul motociclismo come sport in quanto tale, non sull’immagine effimera che può dare di sé: quindi sulle corse e su tutti i suoi protagonisti, diversi, ovviamente, col cambiare degli anni. Nel Belpaese invece, si punta solo sull’involucro di cartapesta, sul “personaggio”, spremendolo come un limone. Quando poi il limone non dà più neppure una goccia (euro), lo si getta e si spegne la tv. Il motociclismo, le ferite se le dovrà poi leccare da solo. E gli appassionati, gabbati, si addormenteranno sul divano.

Moto Gp, boom di ascolti in Italia per Le Mans. E cambiano le quote dei bookmaker

n509927_MOTOGP01_26.slideshow okBoom d’ascolti su Italia 1 per la gara della classe MotoGP a Le Mans, sede del Gp di Francia, l’evento televisivo più visto della giornata. La volata di Jorge Lorenzo, che conquista il gradino più alto del podio dopo l’inaspettata caduta del ‘ducatista’ Casey Stoner, incolla al televisore 5.813.000 telespettatori, con il 38.24% di share sul target commerciale (ascolti in crescita rispetto al Gran Premio di Francia 2009, quando la MotoGP aveva ottenuto 5.392.000 telespettatori pari a uno share del 35.77% ). Alle ore 14.13, il momento del sorpasso di Valentino Rossi su Lorenzo fa raggiungere un picco di 6.155.000 telespettatori.

Doppio colpo di Jorge Lorenzo a Le Mans: con il successo in Francia il pilota spagnolo consolida il primato in classifica piloti e diventa il favorito dei bookmaker nelle scommesse sul titolo iridato. La quota di Lorenzo va giù da 3,25 a 1,80, scende anche quella di Valentino Rossi, secondo in Francia, che passa da 2,20 a 2,10. Annata nera per Casey Stoner, che in Francia è rimasto a secco: ne risente la quota dell’australiano, schizzata da 6 a 20 contro 1.

La classifica della classe MotoGp dopo 3 delle 18 gare in calendario:
1. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha 70 punti
2. Valentino Rossi (Ita) Yamaha 61
3. Andrea Dovizioso (Ita) Honda 42
4. Dani Pedrosa (Spa) Honda 40
5. Nicky Hayden (Usa) Ducati 39
6. Randy De Puniet (Fra) Honda 26
7. Marco Melandri (Ita) Honda 21
8. Colin Edwards (Usa) Yamaha 16
9. Marco Simoncelli (Ita) Honda 16
10. Hector Barbera (Spa) Ducati 15.