Vale la pena spendere più di una parola per raccontare la presentazione, svolta a Roma, del libro “La Sicurezza Stradale in Tasca”, opera riconducibile al giornalista Vincenzo Borgomeo e pubblicata da Newton Compton.
L’argomento è di quelli che richiede attenzione particolare da parte di tutti: cittadini, automobilisti, motociclisti, amministratori e – perchè no – gli stessi legislatori, chiamati a scrivere le regole che hanno l’intento di salvare delle vite umane.
Vincenzo Borgomeo è un giornalista specializzato, scrive da sempre di motori, automobili e motociclette ed è anche centauro che da sempre si spende per la sicurezza stradale e la salvaguardia di chi viaggia a bordo delle moto e dei ciclomotori. A intervenire nel corso dell’incontro di presentazione è stato Giordano Biserni, presidente dell’Asasp, l’associazione amici polizia stradale:
“Nello scorso fine settimana c’è stato il record delle vittime 2011 tra i motociclisti con 18 morti. Un numero che fa impressione, anche perch‚ rappresenta il 64 per cento delle 28 vittime totali sulla strada. Una percentuale non da poco. Nei soli fine settimana dello scorso giugno ne sono morti 52 e quasi 100 unendo i fine settimana di maggio e giugno”.
I numeri riportati da Borgomeo nell’opera che gli appartiene sono emblematici: i decessi sulle strade sono calati ,da circa 7.000 a 4.237 che significa un 39% in meno; a destare preoccupazione, semmai, è il numero quasi invariato nel tempo, dei morti tra conducenti e passeggeri di moto e ciclomotori.

La Campagna Nazionale per le stragi del sabato sera “Basta un Attimo” ha rilevato un dato inquietante: ogni settimana muoiono molti centauri a causa della velocità, ma soprattutto per colpa di auto che come impazzite colpiscono il bersaglio più vulnerabile, le moto. Il ministro Alfano ha lanciato l’allarme, dopo aver ricevuto notizia del tremendo bilancio di 21 morti nelle ultime due settimane di Giugno. Non solo su strade e autostrade, ma anche lungo arterie di montagna evidentemente meno battute. Le cause sono molteplici: la distrazione dell’automobilista, un sorpasso azzardato, mancanza di rispetto del codice della strada, parlare al cellulare mentre si guida, e soprattutto l’alcool quando si esce dalle discoteche e locali vari.