Aci – Istat: incidenti moto 2010, calano feriti e vittime

Statistiche e dati confortanti che arrivano freschi dall’Istat: l’esito dell’analisi condotta in sinergia con Aci, infatti, dice che nel 2010 (dati raffrontati con il 2009) gli incidenti che hanno coinvolto un mezzo di trasporto a motore con due ruote e i centauri sono diminuiti notevolmente.

A rendere noti i risultati è stata l’Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori) che ha dettagliato casistica e percentuale. Nello specifico si è appurato il coinvolgimento di 74.367 due ruote in incidenti stradali, con una riduzione del 9% sul 2009.

Istat, benzina e gasolio: ottobre di rincari

Immancabile, il dato Istat ad accertare che anche nel mese di ottobre la benzina ha subito rincari notevoli che viaggiano – se si tiene conto del valore relativo allo stesso mese del 2010 – su percentuali a due cifre.

Nello specifico, nel corso della mensilità appena trascorsa il prezzo della benzina è cresciuto del 17,8% (dal +16,3% di settembre) su base annua, mentre è salita dello 0,8% su base mensile.

Il prezzo del gasolio per i mezzi di trasporto non s’è voluto scostare – nemmeno lui – dall’ulteriore aggravio: +21,2% (dal +19,2% di settembre) su base annua, +1,7% sul piano congiunturale.

Aci – Istat: incidenti stradali 2010

Aci e Istat hanno reso noto il rapporto che ha per titolo e argomento “Incidenti stradali 2010” con cui si è mappato e fatto la foto alla situazione legata alle vittime stradali nel corso dell’annualità che ha preceduto. Nella circostanza, dai risultati si evince un allarme legato alle vittime sulle strade che aumentano soprattutto tra i giovani.

Nel dettaglio: aumentano i decessi tra i conducenti di minicar (indice di natalità dall’1,1 del 2009 all’1,3 ogni 100 veicoli coinvolti in incidente stradale) è si registra il primato – amarissimo – dell’incidenza di morti e feriti tra la fascia di età che va dai 20 ai 24 anni: 282 morti e 25.885 feriti.

Rispetto ai motorini, anche qui dati purtroppo in crescita: l’incidenza passa dallo 0,8 allo 0,9 (0,7 per le auto); per moto e biciclette, indici di 1,8 e 1,7. I deceduti per incidenti con motorino sono stati 889, le vittime cicliste 263 e i decessi per incidenti in ciclomotore 192.

Quel che si evince: il rischio morire in un incidente in moto (circa 20 morti ogni 100 mila veicoli) è più del doppio di quello che si registra in auto

Istat, nel 2010 lo 0,6 % in più di moto circolanti in città

Nonostante la crisi economica nel 2010 i dati forniti dall’Istat fanno sorridere gli amanti delle due ruote che hanno visto un incremento rispetto alle auto dell0 0,6%. Praticamente  ogni mille abitanti sono state acquistate 131 moto. Sono 10 i capoluoghi di provincia che nel 2010 hanno fatto registrare più di 700 autovetture per mille abitanti, in particolare: Viterbo (755), Latina (731,1), Frosinone (728,8), L’Aquila (727,2), Catania (718,4), Potenza (714,1), Vibo Valentia (707), Olbia (702,9) e Nuoro (700,9). Questi dati devono però far riflettere il sistema urbanistico, infatti il cittadino è stufo di aspettare tanto tempo alla fermata dell’auto, e siccome il traffico nei centri urbani delle grandi città è troppo caotico, e il prezzo della benzina sta salendo sempre di più, allora la scelta di un piccolo sacrificio economico verte per la moto, o scooter. Viaggiare con tranquillità, evitare le ore in mezzo allo smog, e soprattutto cercare di risparmiare nei consumi, unendo quindi l’utile al dilettevole ecco spiegato il motivo per cui la maggior parte degli utenti sceglie le due ruote alla macchina, pur mettendo in preventivo il rischio che corrono ogni giorno.