MotoGp Qatar 2010, Stoner in testa nelle seconde libere

stonerSul circuito di Losail, e in attesa delle qualifiche ufficiali, è ancora in testa la Ducati di Casey Stoner tallonata dalla Yamaha di Valentino Rossi. Jorge Lorenzo solo quinto mentre ultimo della griglia è Marco Melandri.

STONER Casey Ducati Marlboro Team 1 00:01:55:501
ROSSI Valentino Fiat Yamaha Team 2 00:01:55:841
DE PUNIET Randy LCR Honda MotoGP 3 00:01:56:350
DOVIZIOSO Andrea Repsol Honda Team 4 00:01:56:569
LORENZO Jorge Fiat Yamaha Team     5 00:01:56:646
KALLIO Mika Pramac Racing Team     6 00:01:56:664
SPIES Ben Monster Yamaha Tech 3 7 00:01:56:678
CAPIROSSI Loris Rizla Suzuki MotoGP 8 00:01:56:713
PEDROSA Daniel Repsol Honda Team 9 00:01:56:736
EDWARDS Colin Monster Yamaha Tech 3 10 00:01:56:776
HAYDEN Nicky Ducati Marlboro Team 11 00:01:56:786
SIMONCELLI Marco San Carlo Honda Gresini 12 00:01:56:796
BAUTISTA Alvaro Rizla Suzuki MotoGP 13 00:01:56:972
ESPARGARO Aleix Pramac Racing Team 14 00:01:57:024
BARBERA Hector Paginas Amarillas Aspar     15 00:01:57:272
AOYAMA Hiroshi Interwetten Honda MotoGP 16 00:01:57:371
MELANDRI Marco San Carlo Honda Gresini     17 00:01:57:513

MotoGp Qatar 2010, Yamaha: Rossi e Lorenzo dopo le libere

rossi_lorenzoCasey Stoner è il fulmine di velocità che si sapeva ancor prima di mettersi a girare sulla pista di Losail mentre per la Yamaha la stagione comincia all’inseguimento. Valentino Rossi (terzo parziale il suo) e Jorge Lorenzo (buon secondo tempo) non sono affatto meravigliati del livello qualitativo garantito dall’australiano e dalla Ducati, da sempre una scheggia in Qatar.

In attesa delle qualifiche ufficiali, entrambi i centauri Yamaha hanno espresso il proprio giudizio rispetto a quanto vissuto nel corso del venerdì. Le libere di Rossi non lasciano particolarmente entusiasta il numero 46:

“Speravo di andare un pochino meglio, come tempo sul giro non è male perché più o meno sono andato come nei test, ma la moto scivola tanto soprattutto dietro e dobbiamo cercare di migliorare un po’ perchè non riesco a guidare proprio bene. Il distacco dall’australiano sembra essere lo stesso dell’ultimo giorno di test, in realtà è peggio. Perché lui l’ultimo giorno aveva girato con la gomma morbida, mentre io non l’avevo usata. Stoner ha fatto questo tempo con la gomma dura quindi il distacco è peggiore. Noi dobbiamo fare il nostro lavoro e andare un po’ più forte di così perché ce la possiamo fare e poi dopo vediamo”.

MotoGp, -3 al Qatar: Rossi non fa pronostici

valentino_rossiMancano tre giorni per la prima della MotoGp 2010, in programma sul circuito del Qatar, e il detentore del titolo mondiale 2009 – Valentino Rossi – non si sbilancia. Sarà dura, anche per il fatto che il numero degli avversari competitivi è aumentato considerevolmente. The Doctor evita di sbilanciarsi e, rispetto alla gara in programma in notturna sul circuito di Losail, allarga considerevolmente il ventaglio dei favoriti:

“Il livello della MotoGp di quest’anno è stellare. Su 17 piloti, 13 sono campioni del mondo. In Qatar, Stoner e la Ducati vanno sempre fortissimo, Jorge Lorenzo è osso durissimo nonostante la mano in non buone condizioni. Anche Ben Spies, che ha vinto la Superbike lo scorso anno senza conoscere le piste, ha proprio in questa capacità di adattamento immediato una delle qualità migliori”.

MotoGp Qatar 2010: Capirossi nel libro dei Record

loris-capirossi-rizla-suzukIl Qatar per Loris Capirossi è un appuntamento significativo. Non solo perchè a Losail prenderà il via la stagione 2010 di MotoGp che vede ancora protagonista (per il dodicesimo anno consecutivo) il nostro Capirex ma anche per il fatto che, tanta esperienza alle spalle, ha consentito a Capirossi di raggiungere un record importante. Meritato, viene da aggiungere con stima. In Qatar, infatti, il centauro della Suzuki taglierà il traguiardo delle 300 gare in MotoGp: apparentemente, tuttavia, Capirossi presta poca attenzione alle statistiche personali e prova a fare il punto della situazione a pochi giorni dal semaforo verde:

Rossi: “Estoril, da dimenticare!”; Lorenzo gioca: “Secondo al Mondiale mi sta bene”

jorge-lorenzoLa cavalcata che ha portato Jorge Lorenzo a vincere l’appuntamento all’Estoril è stata memorabile. Per lo spagnolo, certo, che ha inflitto agli avversari distacchi enormi; per il secondo arrivato, Casey Stoner, che meglio di così non poteva fare; per Dani Pedrosa, a cui il terzo posto va più che bene. Punto.

Nulla da scrivere sul libro dei ricordi più belli, invece, per Valentino Rossi che, al contrario, una batosta come quella della MotoGp in Portogallo non l ricorda di sicuro. Noi, a memoria – ma siamo andati a spulciare i numeri – non la ricordiamo di certo. Vale che si becca 23 secondi dal primo, quasi il doppio rispetto a quei 13 secondi che nel 2008 – MotoGp Qatar – gli rifilò Casey Stoner. Uno dei punti più bassi della carriera che coincide anche con la fine di un mondiale che, a questo punto, si riapre per davvero. Diciotto punti sono una stupidaggine. La franche zza di Rossi in sala interviste è quella che riconosciamo al talento di Tavullia da che lo conosciamo:

“Poche volte sono stato così in difficoltà nella mia carriera. Qui, per la verità, ero in difficoltà anche l’anno scorso: riuscii a salire sul podio solo grazie alla caduta di Dovizioso. Abbiamo iniziato le prove con uno svantaggio di tre, quattro decimi al giro e ce lo siamo portati dietro fino alla gara. Abbiamo sbagliato la messa a punto: la gomma posteriore, identica a quella dei miei avversari, si è scaldata troppo e così non avevo più aderenza nel momento di massima piega. Non è stato un problema della copertura, ma di bilanciamento della moto che l’ha fatta lavorare nella maniera sbagliata. Salire sul podio sarebbe stato meglio per tanti motivi, non solo perché avrei conquistato tre punti in più. Ma a Indianapolis, dove ero caduto, era andata molto peggio: bisogna accontentarsi”.

Una parte che non compete al 46Yamaha: quella di chi è costretto a guardare le imprese degli altri. Una faticaccia. Di tutt’altro umore, invece, è Jorge Lorenzo. Maturo e fiero per la quarta vittoria stagionale.