Anche a in Repubblica Ceca risplende l’ardore e il coraggio di Toni Cairoli che ottiene il 50° successo firmando però una bella doppietta in entrambe le manches. Una volta partito subito in testa si è messo dietro Pourcel, arrivando al traguardo senza affanni. Più avvincente la seconda quando ha dominato il temuto Clement Desalle. effettuando il sorpasso decisivo al 12° giro. Terzo posto per il francese Pourcel. Tredicesimo posto invece per l’atro azzurro Davide Guarneri.
Classifica
MX1 – Grand Prix Race 2
1. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 39:46.055;
2. Clement Desalle (BEL, Suzuki), +0:04.170;
3. Christophe Pourcel (FRA, Kawasaki), +0:05.967;
4. Maximilian Nagl (GER, KTM), +0:07.078;
5. Rui Goncalves (POR, Honda), +0:10.275;
6. Tanel Leok (EST, Suzuki), +0:11.501;
7. Xavier Boog (FRA, Kawasaki), +0:22.578;
8. Ken de Dycker (BEL, KTM), +0:27.650;
9. Gregory Aranda (FRA, Yamaha), +0:29.445;
10. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +0:38.935;
et in Repubblica Ceca risplende l’ardore e il coraggio di Toni Cairoli che ottiene il 50° successo firmando però una bella doppietta in entrambe le manches. Una volta partito subito in testa si è messo dietro Pourcel, arrivando al traguardo senza affanni. Più avvincente la seconda quando ha dominato il temuto Clement Desalle. effettuando il sorpasso decisivo al 12° giro. Terzo posto per il francese Pourcel. Tredicesimo posto invece per l’atro azzurro Davide Guarneri.
Classifica
MX1 – Grand Prix Race 2
1. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 39:46.055;
2. Clement Desalle (BEL, Suzuki), +0:04.170;
3. Christophe Pourcel (FRA, Kawasaki), +0:05.967;
4. Maximilian Nagl (GER, KTM), +0:07.078;
5. Rui Goncalves (POR, Honda), +0:10.275;
6. Tanel Leok (EST, Suzuki), +0:11.501;
7. Xavier Boog (FRA, Kawasaki), +0:22.578;
8. Ken de Dycker (BEL, KTM), +0:27.650;
9. Gregory Aranda (FRA, Yamaha), +0:29.445;
10. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +0:38.935;
”Se vinco, non smetto”. E’ questa la promessa del pilota spagnolo Carlos Checa, attuale leader del Mondiale Superbike con i suoi 261 punti conquistati a bordo della Ducati. Il titolo iridato e’ dunque alla portata del 38enne pilota spagnolo del team Althea Racing. ”In Althea posso ancora fare molta strada, soprattutto se Ducati continua a darci supporto tecnico”, ha dichiarato Checa in un’intervista rilasciata a Riders Italian Magazine. La sua lunga carriera nel mondo delle due ruote, e’ stata condizionata dal terribile incidente avvenuto nel 1998: come ricordo di quel tragico evento, c’e’ una cicatrice enorme che dal pube arriva fino al petto: ”Io sono cambiato tanto dopo il mio incidente”. Mostra la lunga linea di punti che percorre la sua pancia: ”Quando mi sono risvegliato, dopo l’operazione, ho avuto un ictus. Non potevo muovermi, avevo tubi dappertutto, pero’ ero cosciente. Mi hanno somministrato grandi dosi di eparina, i medici non sapevano se la situazione si sarebbe risolta. Mi hanno operato nuovamente. E sono tutti rimasti sorpresi dal mio perfetto recupero”. ”Unico difetto – prosegue -: l’occhio sinistro che balla, ma la vista e’ ottima. Quando sono tornato a correre, Sito Pons voleva che rientrassi nel suo team, ma non ho voluto. Lui ha messo la sua azienda davanti alla mia vita. Volevo smettere. In quel periodo ho conosciuto il peggior nemico: la depressione. Mi ha aiutato Alberto Vergani della Nolan, che adesso e’ il manager mio e di Marco Melandri”.
Jorge Lorenzo vive con ansia i giorni che lo separano dalla sfida prevista in Repubblica Ceca sulla pista di Brno.