Ancora una brutta notizia per tutti gli amanti delle due ruote, a conferma del fatto che la stagione 2011 sarà a lungo ricordata come una delle peggiori di sempre. Infatti, dopo mesi di voci, conferme e smentite, oggi è arrivata l’ufficialità del ritiro (momentaneo o meno non é ancora chiaro) del Team Suzuki dal Mondiale MotoGP. Una scelta ben precisa arrivata – come confermato anche dalla stessa marca nipponica – a causa dalla recessione economica e dai problemi derivati dopo i disastri naturali che hanno colpito il Giappone in questo maledetto 2011. Ecco di seguito il comunicato ufficiale diramato nella giornata di oggi. “La Suzuki Motor Corporation ha deciso di sospendere temporaneamente la sua partecipazione alle corse del campionato della MotoGP a partire dal 2012. Questa sospensione è causata dalla necessità di far fronte a situazioni difficili causate principalmente dalla recessione prolungata nei paesi sviluppati, un apprezzamento storico di Yen giapponese e ripetuti disastri naturali. Con l’obiettivo di un ritorno in MotoGP nel 2014, Suzuki si concentrerà ora sullo sviluppo di una macchina da corsa competitiva per questa categoria. Suzuki continuerà l’attività di motocross e il supporto alle attività di corsa su strada con moto di serie, ottenendo l’omologazione FIM e la cooperazione come fornitore delle sue parti racing nei kit di sviluppo”.
BAUTISTA ALLA HONDA DEL TEAM GRESINI: MA CHE FINE FARA’ DE PUNIET? – Il pilota spagnolo, unico centauro della Suzuki del 2011, fiutando l’aria di smobilitazione si è già accordato con la Honda del team Gresini, mentre resta momentaneamente senza una sistemazione il francese Randy De Puniet, che nella due giorni di test di Valencia aveva provato la vecchia Suzuki. Il centauro francese dovrà ora cercarsi una nuova sistemazione, cosa non del tutto semplice visti i tempi che corrono. Una decisione, quella della Suzuki, che riduce ulteriormente il numero delle moto ufficiali – con sole tre grandi marche (4 Honda, 4 Yamaha e 4 Ducati) – per un 2012 che vedrà anche la novità dei motori 1000cc.
Dopo aver centrato il traguardo delle 200 gare proprio domenica scorsa, senza alcun preavviso, nella giornata di venerdì, il Campione del Mondo Superbike 2004 e 2007 James Toseland, ha annunciato il suo ritiro con effetto immediato dalle corse. Il trentenne di Sheffield è giunto a questa amara ma appare inevitabile decisione, dopo l’ennesimo consulto specialistico con il Dottor Mike Hayton, specializzato in chirurgia della mano e dei polsi. “Il 2011 è stato un anno durissimo per me, e questa settimana una delle più dure della mia vita, ma i consigli degli esperti hanno reso chiaro il fatto che la mia caduta di Aragón ha causato una disabilità permanente, il che vuol dire che non sarò mai più in grado di correre in modo competitivo, a questi livelli“.
Durante la consueta conferenza stampa del giovedì, che apre le porte al week end del Gran Premio di Misano, un Loris Capirossi visibilmente emozionato, ha confermato il proprio ritiro una volta che sarà conclusa la stagione MotoGP 2011. Durante la conferenza stampa del Gran Premio Aperol di San Marino e della Riviera di Rimini, é stato lo stesso Capirossi ad ufficializzare ai media l’intenzione di far calare il sipario sulla sua lunga ed illustre carriera al termine di questo suo 22º Campionato del Mondo. Il pilota del team Pramac Racing ha dichiarato: “È un momento particolare della mia carriera, e la decisione che ho preso è stata partorita dopo tante, tantissime riflessioni. Sono contento, dopo 25 anni, di cui 22 di motomondiale di arrivare a dire basta col sorriso sulle labbra, anche se è dura pensare che l’anno prossimo non guiderò più una moto“. Poi, i ringraziamenti di rito: “Devo ringraziare tantissime persone che per tutti questi anni mi hanno seguito, incoraggiato, motivato, anche il team Pramac, che mi ha dato l’ultima opportunità di guidare una moto“. Il rimpianto, vero, é di non aver ancora ottenuto un buon risultato in questa stagione decisamente sfortunata. “Dispiace, quest’anno, di non aver portato a casa un buon risultato, ma confido nell’ultima parte del mondiale. Motegi, Philip Island e Sepang sono i miei circuiti preferiti, lì ho vinto tante gare“. Ma a sei gara dal termine, un obiettivo é ancora raggiungibile: “Il centesimo podio che rincorro è difficile da agguantare, ma ci crederò fino alla fine“. Infine, Capirex non ha ancora deciso cosa farà da grande: “Per quanto riguarda il mio futuro, poi, non ho ancora le idee chiare, l’unica cosa certa è che non sarò più un pilota. Nella vita, arrivare a prendere una decisione del genere non è facile, soprattutto dopo tanti anni. Ma so a cosa vado incontro, sono sicuro che la mia nuova vita sarà entusiasmante come quella che ho fissato fino a ora“. Alla fine é stato praticamente impossibile per il 38enne trattenere le lacrime alle quali è poi seguita una standing ovation da tutta la sala stampa riunita per la press conference. Capirossi debuttò sulla scena mondiale nel 1990, conquistando il suo primo titolo 125 all’età di 17 anni e difendolo anche nella stagione successiva. Si ripetè poi nel 1998 quando vinse il mondiale 250.
E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno la decisione della casa giapponese, che ha lasciato a bocca aperta tutti gli addetti ai lavori. Con una nota apparsa sul proprio sito ufficiale infatti, la Yamaha ha annunciato il ritiro a fine stagione dal Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli. Evidentemente sconvolto, anche il pilota italiano Marco Melandri, che era sul punto di annunciare il rinnovo per il 2012 con la squadra ufficiale dei Tre Diapason: “Emotivamente sono distrutto. Troverò un’altra moto, ma finalmente mi sentivo a casa. E’ un po’ come essere lasciato dalla ragazza“. “Ero appena rientrato a casa dall’Inghilterra e mi sono messo un po’ a riposare. Dopo un’ora mi sono svegliato e ho trovato tre chiamate sul mio cellulare, il mio manager, Dosoli e Koerkamp. Ho capito subito che qualcosa non andava. E infatti, nel giorno in cui avremmo dovuto annunciare ufficialmente il mio rinnovo, mi sono trovato seduto per terra. Stavamo lavorando benissimo e si erano creati dei legami forti. Avevo trovato quello che cercavo“, ha dichiarato un distrutto Melandri in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Decisione incomprensibile per Marco Melandri, in quanto, come rivelato dallo stesso pilota “stavamo già parlando con i giapponesi per preparare la nuova moto e avevamo appena programmato un test a settembre per il 2012“. Il ritiro della Yamaha è la conseguenza della grave crisi economica: nella nota infatti si legge che “vi è stata una profonda revisione delle operazioni di marketing che includono le attività sportive“. Troppo alto del resto si é rivelato essere l’investimento di 4 milioni di euro l’anno. Ora, il futuro di Melandri è più incerto che mai, ma le offerte non mancano e non mancheranno: “Ci sono già degli scatenati che si sono fatti vivi. La Bmw è sempre stata interessata, così come l’Aprilia che potrebbe sostituire Haga. Ma non è escluso nemmeno un ritorno in MotoGP“, ha dichiarato il manager di Macio, Alberto Vergani.

