MotoGp, la “nuova idea” di Nakamoto: “Spostiamo la gara a Suzuka”…

Il Gran Premio del Giappone continua ad essere al centro delle polemiche e la sua disputa è sempre più a rischio, visti anche i tanti timori, del tutto legittimi del resto, espressi dai piloti negli ultimi tempi, che non vogliono prendervi parte a causa del rischio radioattività, visto che Motegi dista appena 130 km dalla centrale nucleare di Fukushima, colpita dal devastante terremoto e tsunami che ha colpito il Giappone nello scorso mese di marzo. Proprietaria del circuito, é la casa giapponese della Honda, che non vuole per nulla al mondo perdere gli introiti derivanti dall’appuntamento del motomondiale. La nuova idea, che però come riportammo giorni addietro é già stata bocciata da alcuni addetti ai lavori, é quella di spostare l’evento da Motegi a Suzuka: è questo il pensiero del team principal della Honda HRC, Shuhei Nakamoto. La gara, già posticipata dal 24 aprile al 2 ottobre, secondo Nakamoto potrebbe essere salvata in questo modo, visto che il circuito di Suzuka, ha ospitato le gare giapponesi dal 1987 al 2003 e che dista più di 650 km dalla zona incriminata. “Io dico che potremmo spostare la gara di quest’anno a Suzuka e poi tornare a Motegi partire dal prossimo anno“, ha affermato Nakamoto in un’intervista rilasciata al settimanale Motosprint. “Inoltre, mi piace Suzuka: il circuito è più bello e più tecnico, ma la federazione internazionale ha tolto l’omologazione della pista di Suzuka, quindi ci sarebbe bisogno di una qualche dispensa, e dovrebbe essere fatta in fretta“.

PISTA DATATA MA EFFICACE – Come tutti sanno, Suzuka è un circuito molto bello e veloce, ed ospita le gare ufficiali della Formula Uno, ma da tanti anni non ospita le corse del Motomondiale. L’organo di governo del motociclismo, la FIM, privò dell’omologazione il tracciato di Suzuka dopo la morte di Daijiro Kato, che gareggiava con la Honda del team Gresini, durante la gara del 2003. “Tre anni fa la pista di Suzuka ha subito importanti ristrutturazioni al circuito, dai parcheggi alle vie di fuga e di servizio intorno alla pista“, ha continuato Nakamoto. “Il paddock è rimasto un po’ datato, ma solo per una volta non darebbe fastidio a nessuno. E la Otto Ore di Suzuka, che si tiene regolarmente, dimostra che anche le moto possono correre su quella pista“. Lo stesso Nakamoto non ritiene che il precedente della morte di Kato, avvenuta alla chicane prima del traguardo, possa fungere da cattivo presagio. “La chicane, che non è neppure più utilizzata dalla gara di Formula Uno, è stata modificata in tutta la sua area esterna“, ha concluso.

 

MotoGp, Nakamoto avvisa i piloti Honda in vista di Motegi: “Chi ha un contratto lo deve rispettare”

Continuano a tenere banco nel mondo della MotoGp, le vicende legate alla disputa del Gran Premio del Giappone. Come ampiamente previsto e preannunciato, la casa giapponese della Honda (proprietaria del circuito di Motegi, n.d.r.), ha ribadito una volta di più che si aspetta che tutti i suoi piloti, tra cui ovviaamente il leader attuale del campionato, l’australiano Casey Stoner, partecipino al Gp del Giappone della MotoGP previsto per il 2 ottobre prossimo. Anche se Casey Stoner ora sembra più possibilista sull’andare a correre sul circuito del Twin Ring Motegi, l’australiano nutre ancora delle forti perplessità in merito, a causa del timore di radiazioni proveniente dall’impianto nucleare di Fukushima, gravemente danneggiato durante il terremoto devastante e il conseguente tsunami che ha colpito il Giappone nel mese di marzo. Motegi dista infatti appena 130 km da Fukushima e dall’area inquinata in modo irreparabile dalle radiazioni. Ma il responsabile della HRC, Shuhei Nakamoto, da questo orecchio pare proprio non sentirci e si aspetta che tutti i piloti che sono legati da un contratto con la Honda, mantengano fede ai propri impegni. Oltre al leader del mondiale Stoner quindi, anche i suoi compagni di scuderia lo spagnolo Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, così come il pilota della Honda del team Gresini Marco Simoncelli, che è sotto contratto diretto della scuderia giapponese.
Queste le parole di Nakamoto che ha rilasciato una breve intervista al sito Motorciclenews: “Credo che tutti i piloti Honda, che hanno un contratto con noi, verranno a Motegi“. Il nipponico ha però escluso che la HRC abbia deciso quale azione intraprendere qualora un pilota dovesse rifiutarsi di onorare il suo contratto: “Ho spiegato i nostri piloti qual è la sanzione prevista sulla base del contratto. Vi sono sanzioni diverse, ma non so quale sarebbe la penalità giusta. Uno scenario possibile sarebbe quello di annullare il contratto ma la Honda non ha deciso ancora alcuna azione“, ha infine concluso il team boss della casa giapponese.

MotoGp, Nakamoto avverte Stoner: “Attenzione a Lorenzo”

Se non fosse per la presenza di quel “fastidioso” Jorge Lorenzo, la Honda avrebbe già messo in ‘bacheca’ il titolo della MotoGP 2011. Ma lo spagnolo della Yamaha, campione del mondo in carica, venderà cara la pelle. Lo sa molto bene anche Shuhei Nakamoto, vice presidente del team Hrc Honda e guida del team ufficiale. “Lorenzo è un avversario fortissimo, non mollerà. Un solo errore potrebbe compromettere la lotta per il titolo. Affrontiamo ogni gara cercando di evitare ogni sbaglio che potrebbe costarci punti importanti“: questo il monito indirizzato ai tre piloti della Honda ufficiale, Stoner, Pedrosa e Dovizioso. “Honda ha vinto finora sette gare su dieci. Considerando che lo scorso anno abbiamo vinto in totale quattro gare, potrebbe pensare che il titolo sia alla nostra portata“, ha aggiunto. E’ chiaro, comunque, che al momento l’unico veramente in grado di battere Lorenzo nella corsa al titolo iridato di numero uno della MotoGp, è proprio l’australiano di casa Honda, Casey Stoner. “Nonostante gli ottimi risultati – ha precisato Nakamoto – Casey ha ancora dei problemi fisici, postumi della caduta in prova ad Assen e sente dolore quando guida. Queste due settimane di pausa arrivano al momento, giusto, Casey ne potrà approfittare per recuperare la piena forma“. In questo caso, una grossa mano al pilota australiano, potrebbe arrivare proprio dal compagno di team, Dani Pedrosa. “Approfittando anche alle vacanze estive, Dani potrà allenarsi e tornerà presto in piena forma. Sono sicuro che nelle prossime gare vedremo dei bei duelli tra Dani, Casey e Jorge, tre piloti forti capaci di vincere“: non si è quindi voluto sbilanciare più di tanto Nakamoto, parlando di giochi di squadra. Nakamoto, comunque, conserva un piccolo sogno per quest’anno: “Quando vedremo un podio tutto Honda? La competizione è molto forte così non sarà facile, ma è un sogno che stiamo rincorrendo da tempo e nelle prossime gare daremo il massimo per realizzarlo e conquistare il titolo iridato“.

MotoGp, Honda in difficoltà: “Abbiamo materiale solo per Gp Qatar ed Jerez”

Al momento abbiamo tutto il necessario per il GP del Qatar e per quello di Jerez ed e’ presto per preoccuparsi di questo“. Shuhei Nakamoto, Executive Vice President della Honda Racing company, lancia l’alllarme parlando dell’attuale situazione del team in vista dell’inizio del motomondiale il 20 marzo in Qatar. “Sicuramente la situazione in Giappone e’ molto difficile ed i nostri pensieri vanno a tutte le persone che sono state colpite direttamente da quanto accaduto. Per quanto riguarda l’HRC, fortunatamente non abbiamo subito grossi danni, ma al momento e’ difficile lavorare nella nostra sede. Un problema e’ rappresentato dalla situazione dei nostri fornitori. Alcuni al momento non possono lavorare per i danni subiti e se le cose non torneranno alla normalita’ in alcune settimane, dovremo gestire al meglio i ricambi che abbiamo. In ogni caso, tutti in Giappone stanno facendo del loro meglio per risolvere la situazione e confido che tutti insieme riusciremo a risollevarci al piu’ presto“. Nakamoto ha anche voluto commentare anche la decisione di posticipare ad ottobre il Gp del Giappone di Motegi. “E’ stata sicuramente una decisione corretta. L’asfalto della pista di Motegi ha subito alcuni danni cosi’ come le tribune, ma sono sicuro che riusciranno a sistemare le cose al meglio“.

MotoGp, Nakamoto sulla Honda: “Molti piccoli miglioramenti”

La positivissima sei giorni vissuta in Malesia, ha sicuramente dato ragione al lavoro svolto in HRC durante tutto l’inverno, e durante l’ultimo test, motogp.com ha raggiunto il vice presidente di HRC Shuhei Nakamoto, che ha parlato dei progressi del suo prototipo. “È difficile da spiegare! Abbiamo provato tante cose diverse, ma tutto quello che abbiamo provato ha avuto solo piccoli miglioramenti,” ha detto. “L’anno scorso, durante la seconda parte, i nostri risultati non sono stati malvagi, almeno fino all’infortunio di Dani a Motegi. A quel punto abbiamo trovato la direzione giusta per lo sviluppo della moto e abbiamo potuto lavorare con telaio, motore, impianto elettrico, sospensioni, freni ecc…Da lì in poi tutto è migliorato leggermente, ma c’è molto da fare“. Una delle cose che sicuramente ha aiutato il lavoro della casa giapponese è stato il parere quasi unanime dei tre piloti, ha detto Nakamoto. “Le indicazioni sono molto simili, tutti i piloti hanno un programma quasi identico e tutti i piloti lamentavano problemi comuni. Si lamentano di stabilità in frenata, e ci stiamo concentrando per sistemare questa parte. Abbiamo provato il controllo di frizione e motore, ed è sempre meglio ma c’è ancora lavoro da fare,” ha concluso.