Nella Moto2 del 2012 tutti alla caccia dello spagnolo Marquez

Saranno cinque i piloti italiani nel prossimo campionato della Moto2. Andrea Iannone e Simone Corsi saranno i big della squadra italiana, che vedrà anche il ritorno di Roberto Rolfo e Claudio Corti oltre al sammarinese Alex De Angelis. Ancora senza moto, invece, Mattia Pasini, che però potrebbe accasarsi al team Sag. Ratthapark Wilairot é passato al team Gresini al fianco del britannico Rea così come ci sarà la centaura spagnola Elena Rosell. Rientra in Moto2 il campione del Mondo 2010 di Moto2 Toni Elias, mentre sale il campione in carica dell’ultima stagione nella 125, Nico Terol. Dopo la promozione in MotoGP del campione Stefan Bradl, Marc Marquez sarà l’uomo da battere. Pochi i volti nuovi: il giovanissimo Eric Granado, 15enne brasiliano del team JiR, che dovrà attendere la gara di Silverstone (e il compimento del 16° anno di età) per poter scendere in pista.

GLI ISCRITTI DELLA MOTO2 2012:

3 SIMONE CORSI ITA – IODA RACING PROJECT, IODA
4 RANDY KRUMMENACHER SWI – GP TEAM SWITZERLAND, SUTER
5 JOHANN ZARCO FRA – JIR Moto2, MOTOBI
7 ALEXANDER LUNDH SWE – MZ RACING TEAM MZ-RE, HONDA
8 GINO REA GBR – GRESINI RACING Moto2, MORIWAKI
9 KENNY NOYES USA – ARGUIÑANO RACING TEAM, TBA
12 THOMAS LUTHI SWI – INTERWETTEN-PADDOCK Moto2, SUTER
14 RATTHAPARK WILAIROT THA – GRESINI RACING Moto2, MORIWAKI
15 ALEX DE ANGELIS RSM – FORWARD RACING, SUTER
18 NICOLAS TEROL SPA – ASPAR TEAM Moto2, SUTER
19 XAVIER SIMEON BEL – TECH 3 RACING, TECH 3
24 TONI ELIAS SPA – ASPAR TEAM Moto2, SUTER
29 ANDREA IANNONE ITA – SPEED MASTER, FTR
30 TAKAAKI NAKAGAMI JAP – ITALTRANS RACING TEAM, KALEX
36 MIKA KALLIO FIN – MARC VDS RACING TEAM, KALEX
38 BRADLEY SMITH GBR – TECH 3 RACING, TECH 3
40 POL ESPARGARO SPA – PONS RACING PONS, KALEX
44 ROBERTO ROLFO ITA – TECHNOMAG-CIP, SUTER
45 SCOTT REDDING GBR – MARC VDS RACING TEAM, KALEX
47 ANGEL RODRIGUEZ SPA – SAG TEAM, FTR
49 AXEL PONS SPA – PONS RACING PONS, KALEX
57 ERIC GRANADO BRA – JIR Moto2, MOTOBI
60 JULIAN SIMON SPA – BQR, FTR
63 MIKE DI MEGLIO FRA – SPEED UP, FTR
71 CLAUDIO CORTI ITA – ITALTRANS RACING TEAM, KALEX
72 YUKI TAKAHASHI JAP – FORWARD RACING, SUTER
76 MAX NEUKIRCHNER GER – KIEFER RACING, KALEX
77 DOMINIQUE AEGERTER SWI – TECHNOMAG-CIP, SUTER
80 ESTEVE RABAT SPA – PONS RACING PONS, KALEX
82 ELENA ROSELL SPA – QMMF RACING TEAM, MORIWAKI
88 RICKY CARDUS SPA – QMMF RACING TEAM, MORIWAKI
93 MARC MARQUEZ SPA – MONLAU COMPETICION, SUTER
— DA DEFINIRE – SAG TEAM, FTM

Il team Aspar difende la sua Aprilia CRT RSV4

Il team spagnolo Aspar che nella prossima stagione correrà in MotoGp con le nuove moto di categoria CRT, attraverso il direttore sportivo Gino Borsoi, ha rispedito al mittente le critiche sulla legittimità della sua Aprilia RSV4. La Aspar ha impiegato una RSV4 molto simile a quella che corre nel Mondiale Superbike durante i test a Valencia nello scorso novembre e questo ha sollevato diverse polemiche, con i critici che hanno dichiarato che essendo la moto di produzione Aprilia, non avrebbe dovuto essere considerata come una CRT (e dunque “artigianale” e soggetta ad agevolazioni nel prossimo campionato) ma come una moto “factory”, perché realizzata da un grande costruttore. «Non capisco perché qualcuno si lamenti con noi», ha dichiarato Borsoi in un’intervista con la rivista spagnola Motociclismo.«Molte persone, quando la Moto2 ha esordito, ha iniziato a lavorare con uno standard Honda e poi ha costruito un telaio proprio. Noi stiamo facendo la stessa cosa, né più né meno. Abbiamo dovuto cominciare con qualcosa di familiare di sapere quale direzione prendere. Si tratta di presentare un progetto alla Commissione Grand Prix e si deciderà se la moto è CRT o una moto factory. Faremo tutto nel rispetto delle regole». Borsoi, dunque, sostiene che la Aspar rispetterà ijn toto i regolamenti CRT. «Ciò che distingue il concetto di CRT nella MotoGP è che il motore non è un prototipo, ma deriva dalle due ruote che si possono acquistare nei concessionari. Il telaio della moto CRT potrebbe essere fatto da Aprilia, da un altro costruttore o anche dal team Aspar stesso e sarebbe di proprietà della squadra. Il design del telaio stesso è probabile che verrà usato per tutti i progetti CRT con un motore Aprilia perché non c’è tempo di sviluppare telai singoli per ogni squadra», ha concluso Borsoi.

Superbike, la Kawasaki pensa ad futuro pieno di successi

Confermando il rispetto dell’impegno preso con il Mondiale Superbike, la Kawasaki ha reso noto che continuerà la partecipazione in questo Campionato anche nel 2012. Con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente le potenzialità della nuova Ninja ZX-10R, la Kawasaki ha deciso che nella prossima stagione eserciterà un controllo maggiore sul lavoro ingegneristico e sullo sviluppo strutturato della moto di riferimento. Dopo aver lavorato gomito a gomito con il Team Paul Bird Motorsport per le ultime tre stagioni, il rapporto con la squadra inglese nel Mondiale Superbike cesserà a conclusione della stagione 2011 ancora in corso. La Kawasaki ha però voluto elogiare gli sforzi di PBM, di tutto lo staff e dei piloti coinvolti in questi ultimi tre anni, attraverso le parole del Race Manager Ichiro Yoda. “Abbiamo apprezzato i tre anni passati assieme al Team Paul Bird Motorsport e vorremmo ringraziare in modo sincero il gruppo per il tempo, gli sforzi e la dedizione mostrati per il programma World Superbike di Kawasaki“. Dopo i ringraziamenti, ecco quale sarà la linea per il prossimo futuro. “L’obiettivo per il 2012 è di avere un controllo ancora maggiore dal nostro Quartier Generale in Giappone, che tornerà a prendere le decisioni. Il programma per il futuro comprende un numero di test molto maggiore e, da una prospettiva di tipo logistico, relativamente all’ambito europeo, la base operativa di Kawasaki WSB nel Vecchio Continente sarà vicina ai circuiti più importanti e con le condizioni meteorologiche più favorevoli, per ragioni puramente pratiche. Inoltre, questa nuova situazione dovrà andare di pari passo con i limiti di budget attraverso i quali l’azienda è costretta ad operare“. Ovviamente, il tutto é stato pensato per migliorare le prestazioni della Kawasaki, nella speranza di poter ottenere quanti più successi possibili nella prossima stagione. “Comprensibilmente, lo sviluppo di una nuova moto col fine di renderla potenzialmente vincente, unito al contemporaneo impegno sul palcoscenico mondiale, rappresentano una sfida notevole e per questo ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a farci arrivare a questo livello. Da parte nostra, speriamo che tutti i sostenitori del Mondiale Superbike saranno lieti di poter nuovamente rivedere in pista le Kawasaki nel 2012“.