Superbike, Gp Sudafrica: Biaggi soddisfatto a metà. “Ho limitato i danni”

max_biaggi_assenUn weekend a metà per il pilota Max Biaggi, quello vissuto in Sudafrica sul circuito di Kyalami. Complessivamente il pilota romano ha perso 12 punti dal britannico, quasi quanti ne aveva guadagnati la domenica precedente sbancando Monza. “Haslam è stato bravo ed ha meritato” ha riconosciuto sportivamente Biaggi. “Ci ho provato anch’io ma la Suzuki aveva qualcosina in più. Kyalami non favoriva l’Aprilia ed essere riusciti a limitare il passivo va più che bene. Il cammino è ancora lungo e ci rifaremo presto”. La dodicesima sfida di stagione ha offerto uno spettacolo davvero fantastico per tutti gli appassionati.

Protagonista di giornata anche un ottimo Jonathan Rea (Honda), il più giovane in pista – 23 anni – che ha comandato la corsa di gara-2 dal secondo al ventiduesimo passaggio, resistendo brillantemente ai tentativi portati da Haslam e Biaggi. Nel penultimo giro però, Haslam ha calato l’asso e con una magia ha sorpreso il nordirlandese. Per Haslam, al primo anno da ufficiale in Superbike, si tratta del terzo successo iridato e del nono podio in dodici corse: un vero e proprio successo. La Suzuki ha così ripreso il comando nel Mondiale Marche, ai danni dell’Aprilia scivolata a -9 punti. Prossimo round del Mondiale lunedì 31 maggio a Salt Lake City, negli Usa.

Superbike, GP Sudafrica: Fabrizio vince in gara-1. Dominio Haslam in gara-2

Michel Fabrizio SBKNel Gp di del Sudafrica sul tracciato di Kyalami, il britannico Haslam è riuscito nell’impresa di riprendersi quasi tutti i punti che Max Biaggi gli aveva recuperato, grazie alla fantastica doppietta ottenuta lo scorso weekend nel Gp di Monza.

GARA-1 – In gara-1, c’è stato un predominio assoluto di Michel Fabrizio, che ha dominato per tutta la gara, consentendo a Carlos Checa (Althea Ducati) soltanto una volta di ridurre il vantaggio sotto il secondo. Il pilota del team Ducati Xerox, ha infatti disputato una gara impeccabile che gli ha regalato la tanto agognata prima vittoria della stagione. Lo spagnolo ha controllato la seconda posizione, dal primo all’ultimo giro, senza che mai nessuno potesse metterla in discussione. Completa il podio Leon Haslam (Suzuki Alstare) che guadagna tre punti nel mondiale nei confronti di Max Biaggi (Aprilia Alitalia), quarto. Nel confronto per la quinta posizione tra i piloti inglesi l’ha spuntata Jonathan Rea (Hannspree Ten Kate Honda), che ha raggiunto e superato senza apparente difficoltà i suoi avversari.

Moro Gp, Yamaha: Brivio entusiasta dell’inizio del Mondiale. “Sarà un campionato lungo e difficile”

brivio-rossi-480x325 okIl Mondiale 2010 non poteva iniziare nel migliore dei modi per la Yamaha. Nei due gran premi fin qui disputati nella MotoGP 2010, il primo in Qatar e il secondo in Spagna (ricordiamo che il Gran Premio del Giappone, non fu disputato per via della nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese, che bloccò i voli di tutta l’Europa: la gara sarà recuperata ad ottobre n.d.r.), sono state caratterizzate da due vittorie per il team Fiat Yamaha, che è in cima alla classifica mondiale: Jorge Lorenzo e Valentino Rossi sono dunque ripartiti da dove avevano terminato la scorsa stagione, anche se al momento le parti sono invertite.

Il team Manager di Rossi, Davide Brivio, si aspetta dunque un campionato lungo, difficile e molto complicato, come se non più del 2009, con il tesissimo interno alla casa giapponese.“Guardando la classifica è ovvio che i protagonisti sono Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, ma sono convintissimo che anche Casey Stoner e Dani Pedrosa stiano raggiungendo la forma migliore e diranno la loro sino alla fine della stagione. Come al solito saranno loro quattro i piloti da battere, anche se non escludo che qualcun altro rider possa aggiungersi nel corso della stagione come outsider. D’altronde il livello della competizione è maggiore rispetto allo scorso anno”.

Brivio si voluto è anche soffermare su qualche dettaglio tecnico della M1, alla fine dei test spagnoli sul circuito di Jerez, sostenuti nei due giorni successivi alla gara: “Abbiamo provato qualcosa di nuovo a livello di motore, che è migliorato in accelerazione, anche se non sappiamo quando potremo utilizzare questa modifica, per via del regolamento sui motori”.  Davide Brivio è dal 2004 il team manager di Valentino Rossi e ha vinto ben quattro titoli insieme al pilota italiano. La speranza di entrambi è quella di centrare il quinto successo insieme. E oltre a questo, Brivio proverà in tutti i modi a trattenere Valentino Rossi in Yamaha, nonostante le offerte di altre squadre, Ducati in primis!

Moto Gp, Del Torchio non nega. Stoner ad un passo dalla Honda. E Rossi…

14323_Gabriele_Del_Torchio_nuovo_Amministratore_Delegato_Ducati okContinua a trovare conferme la notizia della settimana della Moto Gp: il passaggio di Stoner alla Honda a partire dalla prossima stagione, con il conseguente passaggio di Valentino Rossi alla Ducati. E’ stato lo stesso presidente della Ducati corse, Gabriele Del Torchio, ad aprire alla possibilità che il pilota australiano Casey Stoner, abbia già raggiunto laccordo con la Honda per la MotoGP 2011 e quindi al conseguente avvicendamento in sella alla Desmosedici, del campione del mondo della MotoGP, Valentino Rossi, attuale pilota della Yamaha M1.

In occasione della giornata “Ricerca, l’Italia che merita” organizzata dalla fondazione Telethon, il presidente della Ducati ha voluto dire la sua opinione in merito alla possibile partenza verso la Honda HRC, dell’attuale corridore delle Desmo, Stoner e della grana Valentino: “Rossi sulla Rossa, sarebbe una combinazione di colori fantastica… Noi parliamo con tutti, abbiamo sentito anche il manager di Lorenzo e stiamo parlando ancora, ma è troppo presto per dire qualunque cosa. Ho l’impressione comunque che siamo di fronte ad un’accelerazione e credo che entro l’estate i giochi saranno chiari e sapremo chi sarà con noi e chi no”.

Del resto appare fin troppo chiaro che se l’australiano avesse già firmato il contratto con HRC, la Ducati dovrebbe per forza di cose puntare ai piloti migliori del Motomondiale, per sperare di tornare a vincere il titolo senza il forte pilota australiano. La scelta del futuro “ducatista”, a questo punto, avrebbe un numero ristretto di candidati: Rossi, Lorenzo e Pedrosa, ovviamente in ordine di potenziale vincitore del titolo.

Ma Del Torchio ha tenuto a precisare che il rapporto speciale tra Borgo Panigale e il campione mondiale MotoGP 2007 Stoner,  il vincolo di gratitudine che li lega non è cambiato e non cambierà: “la Ducati e Stoner sono legati da un vincolo importante, perché lui ci ha aiutato a vincere il primo campionato del mondo nel 2007 e noi gli abbiamo messo a disposizione tutte le migliori tecnologie. Certo, siamo alla fine di un periodo contrattuale e trovo assolutamente normale che lui parli con altri, così è giarata questa voce della Honda, ma nulla più”.

Moto GP, la Honda e Suppo dietro al terremoto del mercato piloti

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Se qualcuno pensa che dietro tutto il trambusto creatosi in settimana nel mondo della Moto Gp, ci sia la regia occulta della Ducati, si sbaglia di grosso. Perché in realtà è la Honda HRC che sta agitando le acque della MotoGp: la casa giapponese infatti, ha deciso di dare un importante riassetto alla sua intera struttura, e dopo l’arrivo di Livio Suppo alla direzione marketing, non è un caso che  si siano visti segnali di grande cambiamento.

L’opzione fatta firmare a Casey Stoner per il 2011 che scade in luglio, in pratica subito dopo la gara di Laguna Seca, pare sia solo la prima mossa di una strategia ben più ampia: i bene informati, infatti, parlano di un certo nervosismo in casa Ducati, in quanto l’operazione messa in piedi dalla casa giapponese, oltre al pilota australiano, potrebbe veder coinvolti anche tre tecnici di fiducia di Casey, che anche Suppo conosce molto bene, visto che è stato nel cuore del team di Borgo Panigale fino all’ultima gara dello scorso campionato.

Questa offerta ai tre meccanici dunque, rafforza la trattativa che è stata portata alla luce dall’esperto giornalista Giorgio Terruzzi, responsabile motori di Italia 1, sul sito di Mediaset e che ha scatenato una serie di smentite e mezze conferme nel corso dell’intera settimana.

È curioso inoltre annotare come la Honda sia andata a cercare un pilota che negli anni scorsi è stato l’unico a saper domare il motore Ducati, certamente il più potente della Moto GP, ma anche molto brusco nell’erogazione dei cavalli. La HRC, infatti, quest’anno si è dotata di propulsori che hanno rinunciato alla guidabilità, visto che i tecnici hanno preferito puntare alla massima potenza. Un cambiamento di filosofia, ispirato da alcuni ingegneri Honda che erano impegnati in Formula 1, che poi sono stati trasferiti alla MotoGp.

Suppo, inoltre, sta trattando sottobanco con la Repsol, sponsor storico della HRC e fra i più remurenativi della MotoGp, il rinnovo della sponsorizzazione e ha pensato bene di mettere sul piatto un qualcosa di sostanzioso:  il nome di Stoner è certamente un buon argomento per chiudere la trattativa, anche se i dirigenti spagnoli vorrebbero che in squadra ci fosse un top rider iberico. Daniel Pedrosa, pertanto, potrebbe restare a danno di Andrea Dovizioso.

All’interno del team, invece, c’è chi considera ormai chiuso il ciclo dello spagnolo, imbattibile solo a tratti, e dovendo dare continuità alla squadra per il futuro, punterebbe sull’italiano che ha ancora buoni margini di crescita in MotoGp.

Moto Gp, Yamaha: Furusawa ha scelto. “Preferisco tenere Rossi rispetto a Lorenzo”

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In questi giorni il Motomondiale è stato scosso dal terremoto provocato dall’improvviso toto-piloti. Come scritto in questi giorni, per quanto ci riguarda, un polverone sollevato decisamente fuori stagione, e che rischia di minare la credibilità del Mondiale 2010, iniziato da appena due gran premi. E aperto ad ogni tipo di pronostico.

Dopo che nelle ultime 72 ore sono intervenuti un po’ tutti i protagonisti, chiamati in causa, quest’oggi anche la Yamaha ha voluto dire la sua. E ha deciso di farlo nella persona di Masao Furusawa, figura di riferimento della casa giapponese, che spiega come sia assoluta priorità della casa giapponese Yamaha, trattenere Valentino Rossi anche per il Mondiale 2011, in sella alla M1. Tra l’altro, a pensarci bene, é oramai dal lontano 2007, che non fa altro che parlare di un ipotetico passaggio del pilota australiano della Ducati Casey Stoner alla Honda, e di Valentino Rossi come suo naturale sostituto in sella alla Ducati di Borgo Panigale.

L’impressione è che, una volta azionato il meccanismo, sarà molto difficile fermarlo. A tutt’oggi infatti, non sono bastate le smentite autorevoli (ad esempio, Livio Suppo, manager del team Honda), perché i rumor di mercato si autoalimentano giorno dopo giorno, specialmente nelle settimane di pausa che intercorrono fra una gara e l’altra. E quando è lo stesso Valentino Rossi a smentire le voci di mercato (“Al 99% resto in Yamaha”), ecco allora che le voci di corridoio coinvolgono l’altro pilota del team Fiat Yamaha, Jorge Lorenzo, anche lui oggetto di interesse da parte di Ducati sin dalla scorsa estate.

Certo, però, che se a Furusawa si dovesse chiedere di scegliere fra i due piloti, il boss non avrebbe dubbi: “Li vogliamo entrambi ma la decisione spetta a loro. Ma se devo essere onesto, la mia priorità sarebbe tenere Valentino, piuttosto che Jorge” confessa Furusawa. “Ha lavorato davvero duramente in questi anni e ho davvero apprezzato il suo lavoro”. Parole impegnative ma che comporteranno ulteriori voci e ipotesi: dopo queste affermazioni, è chiaro che la Yamaha non si opporrebbe ad un addio del pilota spagnolo.

Moto Gp, parla Rossi: “Resto in Yamaha al 99%”

Rossi_italyDopo giorni frenetici, vissuti con le orecchie tese nel sentire le tante voci di radiomercato, anche Valentino Rossi prova a calmare un po’ le acque, confermando che la sua volontà è quella di rimanere in Yamaha anche per l’anno prossimo.

Assieme alle parole di Rossi, arrivano però anche quelle di Filippo Preziosi, che servono a chiarire, almeno un po’, tutta questa situazione. In sostanza, oltre alla proposta HRC per l’australiano, tutto il resto è rimasto fermo: “Con Filippo c’è un’ottima amicizia, che dura ormai da anni – ha detto Rossi – ma non ci sono trattative in corso con Ducati, al 99% rimarrò con Yamaha”.

La risposta di Preziosi conferma in toto le dichiarazioni rese dal 9 volte campione del mondo: “Con Valentino abbiamo parlato per un anno intero, ma ora c’è un possibilità davvero remota di averlo in Ducati. Abbiamo un ottimo rapporto, anche a livello personale, e confermo che non ci sono le condizioni per portare avanti delle trattative da quando Vale ha esplicitamente dichiarato di voler rimanere in Yamaha”.

Rumors placati definitivamente? Forse. Di certo c’è che bisognerà attendere le decisioni della Ducati per la prossima stagione. “Quando Livio ci disse di voler cambiare team, ha subito detto che avrebbe fatto di tutto per portarci via Stoner, e Casey ci ha già informato dei contatti che sta avendo con Honda. Sa che vorremmo continuare con lui ma per adesso ci concentriamo tutti sulla stagione e che sia a posto con la moto. Livio ha detto che ancora non è stato firmato nulla – precisa – è un amico, e gli credo”.

Per concludere, il progettista della D16, dimostra un interesse verso il compagno di Valentino, quel Jorge Lorenzo, tanto veloce quanto scomodo in un team di primedonne com’è il Fiat Yamaha, ritracciando la strada già percorsa la scorsa estate: “Lorenzo è un pilota molto interessante, è giovane ed è già in grado di stare in cima alla classifica. Comunque è troppo presto per parlarne, per chiarirci le idee dovremmo far passare l’estate”.

Moto Gp, la Ducati rischia grosso. Stoner andrà via, ma Rossi che farà?

rossi-stoner-duelloDopo gli ultimi giorni frenetici vissuti dalla Moto Gp, a causa delle tanti voci di mercato che si sono rincorse sulla prossima stagione, oggi che le acque sembrano si siano calmate, resta sospesa una domanda: perché tutto questo caos a Motomondiale appena iniziato? A chi è davvero convenuto alzare un simile polverone, con una stagione ancora tutta da vivere? Di certo possiamo affermare senza timori di essere smentiti, che non ci ha guadagnato la MotoGP: perché siamo a metà maggio e con sole due corse disputate, c’è il rischio concreto che certi “rumors” rendano il campionato 2010 molto poco credibile.

Certo, direte voi: siamo sempre di fronte a fior fiore di professionisti, che in gara riescono ad isolarsi da tutto e tutti, dando sempre grande spettacolo. Tutto giusto, tutto vero. Però, qualcosa possiamo comunque dirla dopo questi giorni. E cioè che se, come in tanti dando per certo, l’unica cosa stabilita (al di là della firma contrattuale) è che il futuro di Casey Stoner alla Honda dal 2011, la prima conclusione è che a rimanere con un pugno di mosche in mano è la Ducati. Perché per ora è certa di perdere un pilota dal presente e dal futuro comunque importante. Per entrare nell’incertezza più assoluta, visto che non è assolutamente scontato che Rossi a fine stagione lasci la Yamaha per accasarsi alla scuderia di Borgo Panigale.

Dunque dalle parti della scuderia rossa, l’aria non è proprio delle più serene. Sia per la MotoGP, ma anche per la WSBK, rischiano di entrare nel caos. La storia dei tanti dissapori tra la Ducati e Stoner, parte da lontano. Prima tappa, lo stop forzato del pilota australiano di fine luglio 2009, è stato l’inizio di un qualcosa che si è inceppato nel rapporto fra il “canguro” e il Team bolognese. E’ stato fatto il possibile (e l’impossibile) per tenersi stretti un fuoriclasse come il pilota australiano? Onestamente, non ce la sentiamo di rispondere di sì.

Basti ricorda la corte serrata fatta allo spagnolo Lorenzo, l’irresponsabile richiesta fatta allora dal main sponsor (Stoner chieda scusa prima di rientrare a correre all’Estoril!) e le ripetute dichiarazioni (pro Rossi) di esponenti di primissimo piano (leggi Del Torchio), hanno ovviamente indispettito Casey. Ma il disegno che è alla base è molto più ampio. Perché non è un segreto che in tanti, e da tempo, vogliono portare nel 2011 Rossi in Ducati. In tanti sì, perché il guadagno sarebbe assicurato per diversi settori. Un colpo d’ala per risollevare la MotoGP in crisi, una scossa elettrizzante con una forte ricaduta d’immagine, di inestimabile valore, soprattutto per lo sponsor.

Se questo è l’obiettivo, è ovvio che Stoner diventa un ostacolo. Perciò meglio creare le condizioni per la sua uscita. Ma bisogna stare molto attenti. Perché se la Ducati non è certa delle mosse che ha studiato, potrebbe trovarsi a vivere un dramma sportivo, come tanti visti sin qui nel mondo dello sport: con Stoner che sbatte la porta e con Valentino che non la riapre.

Moto GP, Hayden sereno con la Ducati. “Mi sto divertendo molto”

hayden_ducati_dichiarazioniNello scorso fine settimana, la Superbike ha vissuto una giornata esaltante sul circuito di con Max Biaggi che, grazie alla doppietta di successi, è a soli 4 punti dal leader del Mondiale, Leon Haslam. Oltre ai moltissimi spettatori, vi erano anche dei personaggi del mondo delle due ruote, che non sono di certo passati inosservati: Troy Bayliss, Ben Spies e soprattutto Nicky Hayden.

Il pilota di Owensboro, Kentucky (USA), quinto in classifica piloti MotoGP con la Ducati ufficiale del team Marlboro, era presente per due motivi: come uomo immagine per la casa di Borgo Panigale, ma ancor più, per star vicino al fratello minore Roger, che corre in sella alla ZX-10R del team privato Pedercini. Il pilota americano, è stato intervistato da Jonathan Green per il sito OnTheThrottle.tv: “Kentucky Kid”, questo il soprannome di Hayden, ne ha approfittato per fare il punto della situazione sul suo cammino in Moto GP in sella alla Ducati.

Hayden ha sin qui ottenuto due quarti posti nelle due gare disputate quest’anno: un risultato positivo, visti i tanti problemi avuti dall’americano nella stagione di debutto in sella alla Desmosedici. I cambiamenti alla moto hanno sicuramente dato forza e fiducia all’iridato 2006, che lavora nel tentativo di conquistare quel paio di decimi che lo separano dal pacchetto di testa. “Finalmente mi sto divertendo, lo stare nelle posizioni di vertice vicino ai primi rende la vita migliore, sia in sella che non. Ho delle buone sensazioni al momento, la squadra sta lavorando bene per darmi tutto il supporto possibile e mi sta aiutando ad essere a mio agio quest’anno. La moto è molto differente da prima, certamente abbiamo fatto progressi, e fatto in modo che le cose andassero nella nostra direzione”.

Al momento Nicky Hayden si trova bene nell’ambiente della classe regina, ma lo statunitense non ha escluso un suo eventuale approdo in World SBK nel prossimo futuro, anche se al momento ha intenzione di restare nella Moto Gp per molti anni ancora. “Nonostante sia bello essere qui, far da spettatore e dare il mio supporto a Roger, è comunque difficile rimanere a guardare! Ho fatto da wild-card a Laguna Seca un anno (stagione 2002, quarto posto in gara uno e DNF in gara 2, caduta assieme a Noriyuki Haga), ma voglio stare in MotoGP, è la mia casa. Non che questo sia un brutto paddock, ho rispetto per questi ragazzi, chissà cosa può succedere in futuro ma per ora voglio fare in modo di restare in MotoGP per un bel po’ di anni, preferibilmente in questo team, e di essere sempre tra i primi”.

Moto GP, si scatena il mercato piloti. E la Ducati sogna Rossi

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Del Torchio, presidente Ducati: “Sarebbe fantastico”. Ma Jerry Burgess ribatte: “Meglio restare in Yamaha”

Radio mercato spinge Valentino Rossi sulla sella della Ducati per la prossima stagione agonistica. “Sarebbe una combinazioni di colori interessante, fantastica“. Si è espresso così il presidente Ducati, Gabriele Del Torchio, commentando le voci di radio mercato che danno il ducatista Casey Stoner, in scadenza di contratto, in trattativa o addirittura già legato alla Honda. Del Torchio ha anche aggiunto che è “normale che i team manager parlino” con i piloti, ma che nello stesso tempo, è anche “troppo presto per parlare” dei passaggi ad altre squadre.

Quanto al comportamento tenuto da Stoner, il presidente della rossa ha giudicato “assolutamente normale” il contatto con altre scuderie. D’altronde anche la stessa casa di Borgo Panigale, non se ne sta con le mani in mano: “Sta parlando con tutti“, ha ammesso Del Torchio, compreso il manager di Jorge Lorenzo, anche “se è troppo presto per dire qualcosa“. Per il numero uno della Ducati, “i giochi saranno molto chiari” solo entro la fine dell’estate, quando saranno chiari i programmi e le scelte delle squadre.

Ma la notizia che ieri ha di fatto aperto ufficialmente il motomercato 2011, ricordiamo che alla fine di questa stagione scadranno i contratti dei “fantastici 4”, vale a dire Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa e Casey Stoner (il cui passaggio di Stoner alla Honda sarebbe un ritorno visto che ci ha già corso nel 2006, anche se con la struttura clienti di Lucio Cecchinello), ha registrato anche altri commenti. Ad esempio Jerry Burgess, capotecnico e guru australiano che segue Rossi sin dal suo passaggio alla classe regina, nonchè campione del mondo con Wayne Gardner e Mick Doohan, capotecnico di Freddie Spencer e meccanico di Randy Mamola, preferisce andare controcorrente, augurandosi che Rossi rimanga in Yamaha. “Sarei molto più “comodo” con lui in Yamaha che altrove se posso essere egoista. Ci sono un sacco di persone che vorrebbero vederlo finire la carriera in Yamaha. Masao Furusawa l’ha detto molte volte. Da un punto di vista del marketing sarebbe ricordato come un pilota Yamaha. Se invece cambiasse moto sarebbe solamente una parte molto breve della sua carriera e non può avere successo. La perdita per la Yamaha sarebbe grande, ma per equilibrio di una parte della squadra si potrebbe puntare su un pilota giovane. In un rapporto normale il giovane dovrebbe essere preso in consegna da chi ha più esperienza, ma non è il caso di Jorge (Lorenzo). Nel 2011 vedrei bene Valentino (Rossi) e Spies, ma andrebbe bene anche essere una coppia formata da Rossi e Lorenzo oppure Spies e Lorenzo”.

Dal 15 maggio il Campionato Italiano Moto Cross a Santa Barbara

moto_club_pellicorseIl Moto Club Pellicorse presenta una delle gare più importanti del panorama nazionale che andrà in scena nella seconda metà di maggio, il Campionato Italiano Moto Cross che si svolgerà sullo storico Crossdromo Santa Barbara. Due giornate di Motocross da non perdere, dal 15 al 16, dove  saranno di scena 200 piloti iscritti ad un’interminabile serie di gare di moto cross. Una competizione che metterà a confronto le categorie MX1 che MX2, tutte organizzate dal sodalizio Moto Club Pellicorse in collaborazione con il promotore FX Action. Il presidente Giorgio Sardi ammette: “Nell’attesa di poter vedere nuovamente un mondiale al Santa Barbara, noi con coscienza e lungimiranza pensiamo al presente cercando di distinguerci su ogni ordine di evento”.

Moto Gp, la Suzuki scopre la nuova Silverstone

suzuki_silverstone_2Sono stati i due piloti del team giapponese Rizla Suzuki della MotoGP, l’italiano Loris Capirossi e lo spagnolo Alvaro Bautista, ad inaugurare il rinnovato tracciato del circuito inglese di Silverstone, che quest’anno tornerà a ospitare il Motomondiale, a distanza di ben vent’anni di assenza, il prossimo 20 giugno 2010.

Silverstone ha un fascino e una storia inimitabili: ricordiamo infatti che fu proprio su questo circuito che si svolse, nel lontano 13 maggio 1950, la prima gara del campionato del mondo di Formula 1. È la sede storica ed attuale (dopo alcune interruzioni) del Gran Premio di Gran Bretagna di Formula 1, e da giungo tornerà ad essere a disposizione anche della Moto Gp.

I due piloti, nella giornata di oggi, hanno percorso diversi giri con due Suzuki GSX-R 1000 stradali con colorazione Rizla, venendo accompagnati da Tommy Hill (pilota Crescent Suzuki, leader del British Superbike) e addirittura dall’attuale commentatore della MotoGP sulla BBC Steve Parrish, il quale è salito in sella ad una Suzuki RG500, storica moto che aveva gareggiato nella “vecchia” Silverstone tra gli anni ‘70 e ‘80.

E’ stato interessante scoprire Silverstone anche se in un giorno riservato alla stampa”, ha dichiarato Loris Capirossi. “Sono rimasto davvero impressionato dal lavoro che hanno fatto: ci sono un paio di curve veloci, penso sarà davvero bello correr qui. I tifosi saranno vicini alla pista, per cui potranno godersi appieno lo spettacolo“.

Gli fa eco il compagno di squadra Alvaro Bautista, che anche per via della sua giovane età, si è divertito molto a scoprire i segreti della rinnovata Silverstone con la Suzuki GSX-R 1000 stradale, aspettando di salire in sella alla GSV-R MotoGP. “La pista è molto bella e veloce. Ci sono curve lente, ma nel complesso è da velocità media elevata. Ci sono degli avvallamenti, ma credo che quando arriveremo qui per il GP sarà tutto a posto. Credo sarà una bella gara perchè i punti di sorpasso ci sono eccome…”.

Superbike, Biaggi trionfa a Monza. Doppietta storica per il pilota romano su Aprilia

300x200-images-stories-news-202_r05_race2_podiumMONZA, 9 maggio 2010 – Max Biaggi ha scritto una pagine indelebile della sua carriera motociclistica, vincendo entrambe le gare del Gp di Monza del Mondiale 2010 della Superbike. Con la sua Aprilia, il pilota romano ha letteralmente dominato il GP d’Italia: ora, in classifica pilota, si è portato ad appena tre punti dal capofila del Mondiale Superbike, Leon Haslam (Suzuki). Biaggi, grazie alla doppietta odierna, è arrivato a quota otto vittorie in Superbike, di cui quattro solo nel 2010: prima di Monza infatti, il pilota romano aveva travato la doppietta anche a Portimao (Portogallo). In carriera dopo la doppietta di oggi, in tutto fanno 50 vittorie tra Motomondiale e Superbike. La fantastica Aprilia RSV4, ha fatto il suo dovere quest’oggi, partendo a razzo in maniera impeccabile dalla pole, in entrambe le gare, lasciando così solo le briciole agli avversari. Nella prima gara il podio è stato completato dalle Yamaha di Toseland e Crutchlow, che hanno dato una grossa mano al fuoriclasse italiano, relegando al quarto posto il principale rivale di Biaggi in classifica generale, il pilota Haslam. L’Aprilia ha pure piazzato, in gara-1 il giovane Leon Camier (al debutto su questo tracciato) al quinto posto.

Gara-2 – La seconda gara è stata diversa dalla prima, sin dalla partenza: infatti si è aperta con una drammatica caduta al via, che ha tolto di scena James Toseland (Yamaha), Jonathan Rea (Honda) e Ruben Xaus (Bmw). A quel punto, l’unico pilota in pista in grado di impegnare l’Aprilia, è stata la Yamaha di Cal Crutchlow, finchè il quattro cilindri giapponese non ha ceduto, tradendo e provocando la scivolata (per fortuna senza conseguenze) del 24enne britannico. A quel punto, anche gara-2 per Max era fatta. Leon Haslam ha invece tenuto una condotta di gara, improntata a limitare i danni, conquistando il secondo posto, davanti all’australiano Troy Corser, che ha regalato il primo storico podio Mondiale alla Bmw. Male invece la Ducati: Michel Fabrizio, partito in prima fila, ha fatto 7° in gara-uno e poi è caduto.

 “È stata una giornata fantastica” ha dichiarato Biaggi ai microfoni a fine gara-2. “Grazie ai tecnici che hanno realizzato quest’Aprilia straordinaria, con questa marca mi trovo bene (ha vinto quattro mondiali in 250GP, ndr) e magari avrei dovuto tornaci prima. Bel colpo, ma il cammino è ancora molto lungo“. Domenica nuovo appuntamento: la Superbike vola in Sud Africa, nube del vulcano islandese permettendo. Gli organizzatori seguono la situazione e per adesso lo svolgimento della corsa è confermato.

Ordine di arrivo

Gara uno (18 giri, km. 103,986): 1. Biaggi (Ita-Aprilia) in 31’07”044 media 200,504 km/h; 2. Toseland (GB-Yamaha) a 0”247; 3. Crutchlow (GB- Yamaha) a 0”297; 4. Haslam (GB-Suzuki) a 0”958; 5. Camier (GB-Aprilia) a 4”493; 6. Xaus (Spa-Bmw) a 7”343; 7. Fabrizio (Ita-Ducati) a 7”369; 8. Corser (Aus-Bmw) a 9”344; 9. Sykes (GB-Kawasaki) a 15”338; 10. Guintoli (Fra-Suzuki) a 16”671; 11. Haga (Gia-Ducati) a 16”921; 16. Scassa (Ducati) 17. Lanzi (Ducati).

Gara due (18 giri): 1. Biaggi in 31’07”122 media 200,496 km/h; 2. Haslam a 4”547; 3. Corser a 5”469; 4. Camier a 10”267; 5. Sykes a 15”561; 6. Haga a 15”816; 7. Guintoli a 15”861; 8. Smrz (Cze-Ducati) a 20”977; 9. Byrne (GB-Ducati) a 21”920; 10. Scassa a 21”974.

La classifica del Mondiale piloti (dopo 5 round su 12): 1.Haslam punti 181; 2. Biaggi 178; 3. Rea e Checa 110; 5. Toseland 106; 6. Haga 100; 7. Corser 92; 8. Camier 72; 9. Guintoli 70; 10. Crutchlow 65; 11. Fabrizio 62; 16. Lanzi 26; 18. Scassa 16; 24. Baiocco 1.

Il Mondiale costruttori: 1. Aprilia 184; 2. Suzuki 181; 3. Ducati 149; 4. Honda 119; 5. Yamaha 113; 6. Bmw 95; 7. Kawasaki 37.

Moto GP, Simoncelli attacca Bautista e Barbera. “Sono scorretti e bugiardi”

simoncelli-2008Il Mondiale è appena iniziato, ma i piloti si danno già battaglia dentro e fuori il paddock. E’ il casa del pilota italiano della Honda Gresini, Marco Simoncelli, che in una recente intervista, rilasciata sulle pagine del settimanale “Max”, ha pensato bene di attaccare senza mezzi termini, i piloti spagnoli che partecipano alla MotoGP 2010. L’ex centauro della Gilera 250cc, ha dato una definizione che senz’altro non farà piacere leggere ai piloti iberici, definiti come “rider senza coraggio in pista e soprattutto come persone bugiarde”.

Il corridore italiano della Honda, non ha tra l’altro avuto alcun problema, a fare direttamente i nomi e i cognomi dei suoi bersagli, scagliandosi con decisione contro l’atteggiamento di Hector Barbera e Alvaro Bautista, ex rider della classe 250 cc: “Sono dei bugiardi, dicono quello che gli fa più comodo e non sono per nulla coraggiosi, anzi, sono proprio delle femminucce. In Australia nel 2008, Bautista ha cercato di farmi cadere, ma ha calcolato male ed è caduto lui, poi Barbera proprio non lo sopporto”.

Un’ antipatia che ha dunque radici lontane nel tempo: una rivalità risalente ai tanti duelli vissuti negli anni della 250cc, dove i tre, sin dal primo giorno nemici dichiarati, se le sono date in pista di santa ragione in più di un’occasione. E se qualcuno pensava che, una volta fatto il salto nella classe regina, i tre litiganti avrebbero deposto l’ascia di guerra, bhé, leggendo le dichiarazioni del pilota emiliano, tali pensieri sono andati completamente disattesi. E’ pur vero che la logica del buon senso, imporrebbe l’uso di toni leggermente più bassi nella contesa verbale, soprattutto perchè a differenza della Moto 2 e della classe 125, la Top Class ha ovviamente una risonanza mediatica maggiore.

Comunque, al di là di una rivalità dura a morire, resta il fatto che il miglior modo a disposizione di Simoncelli, per ribattere alle presunte scorrettezze dei rider iberici, è quello di chiudere ogni Gran Premio davanti, evitando così il rischio concreto, di trasformare una rivalità sportiva in una sorta di battaglia in pista, che oltre a ritrovare l’eco dell’epico scontro tra Max Biaggi e Valentino Rossi, potrebbe mettere a rischio l’incolumità degli stessi piloti.

Ultima annotazione: “Super Sic”, forse, allo stato attuale delle cose, farebbe meglio a preoccuparsi delle prestazioni della sua , apparsa decisamente in difficoltà nei primi due appuntamenti del Motomondiale 2010, invece di impegnare le proprie energie mentali a giudicare le scorrettezze altrui.