Motor Show Bologna, Dovizioso gareggerà al Memorial Bettega

Ha aperto i battenti il Motorshow 2011 di scena come sempre a Bologna, con il suo programma di gare e di esibizioni agonistiche caratterstica del mondo dei motori e Andrea Dovizioso, reduce dal Rally di Monza della settimana scorsa vinto da Loeb con un grande Valentino Rossi secondo, torna alla guida di una vettura da competizione su asfalto. Il forlivese sarà uno dei protagonisti che parteciperanno al celebre appuntamento del Memorial Bettega: il classico è nato a metà Anni ’80 ed è dedicato alla memoria di Attilio Bettega, pilota di rally con la Lancia che morì tragicamente nel 1985 a bordo di una 037 durante il Rally di Corsica. Dovizioso, che nella prossima stagione correrà in sella ad una Yamaha Tech3, in attesa di iniziare la stagione a due ruote con i test ufficiali di fine gennaio, segue l’esempio di Valentino Rossi e correrà con una Ford Fiesta RS. Dunque, dopo aver affrontato il campione del mondo WRC Sebastien Loeb a Monza, Dovizioso incrocerà altri piloti del mondiale rally: la Citroën porterà la DS3 di Petter Solberg, autore di numerosi podi negli anni scorsi, mentre la Ford, già vincitrice nel 2009, schiererà un’altra Fiesta per il pilota ufficiale WRC Jari-Matti Latvala, che ha vinto l’ultima gara in Galles.

Il “Monza Rally Show” dedicato al Super Sic

E’ imminente l’appuntamento con il Monza Rally Show che si svolgerà da giovedì 24 novembre a domenica 27 novembre sul rettifilo centrale dell’Autodromo di Monza, per l’occasione “vestito” con nuove varianti e chicanes. A sfidarsi sull’asfalto del circuito lombardo ci saranno i campioni di varie discipline motoristiche: dai Rally al Motomondiale, dal Turismo fino alla 24 Ore di Le Mans. Presenti tra gli iscritti, infatti, i vari Sébastien Loeb, Valentino Rossi, Dindo Capello, Dani Sordo, vincitore dell’edizione 2010, Andrea Dovizioso, Piero Longhi, Luca Rossetti, Paolo Andreucci, Alessandro Perico, Giandomenico Basso, Andrea Dallavilla, Bernardo Sousa, Aaron Burkart. A questo lungo e prestigioso elenco vanno aggiunti anche i due piloti della Moto2, Andrea Iannone e Claudio Corti, oltre a tanti altri protagonisti del mondo dei Rally e delle corse in pista come Tobia Cavallini, Corrado Fontana, Felice Re, Pierfranco Uzzeni, Lorenzo Bontempelli, Graziano Rossi, Max Beltrami, Fabio Francia.

QUEST’ANNO EVENTO DEDICATO A SIMONCELLI – La manifestazione di quest’anno avrà però un significato particolare: l’Automobile Club di Milano e l’Autodromo di Monza, d’accordo con i familiari di Marco Simoncelli, hanno infatti deciso di dedicare il Master Rally Show, la prova più spettacolare in programma nella tre giorni lombarda, a Marco Simoncelli, tragicamente scomparso lo scorso 23 ottobre al secondo giro del Gran Premo di Sepang in Malesia. L’evento lombardo ha deciso di onorare così la memoria del compianto pilota romagnolo, nel recente passato più volte presente come concorrente all’evento e grande appassionato di Rally: basti pensare che solo due mesi fa aveva provato in pista la Ford Fiesta WRC accompagnato dal campione filandese Mikko Hirvonen. «Con questa decisione intendiamo ricordare un protagonista delle edizioni più recenti della manifestazione, un campione straordinario che ha lasciato un grande vuoto nel mondo delle corse», ha dichiarato Geronimo La Russa, vice presidente dell’Automobile Club di Milano. Un modo come un altro per allievare il vuoto che ha comportato la perdita di un grande protagonista del mondo dei motori italiani e non solo.

MotoGp, l’amicizia tra Aoyama e Yamamoto griffata Barcellona

Hiroshi Aoyama e Sakon Yamamoto non hanno in comune il sol fatto di avere le stesse origini: entrambi, ad esempio, vivono a Barcellona. Quando si incontrano per le ramlbas, i due si fermano spesso a discutere delle differenze che ci sono tra moto e auto da corsa. Aoyama, vive nella città catalana da 8 anni, ed ha spiegato che sia lui che Yamamoto nutrono grande rispetto ed ammirazione per il talento di uno e dell’altro nei rispettivi sport. “Lui fa tutto il possibile per guidare bene, ammiro questa cosa” ha dichiarato l’ex Campione del Mondo 250. Yamamoto, si è invece trasferito a Barcellona dopo averla vista per la prima volta nel 2006, è letteralmente rimasto a bocca aperta dopo aver visto per la prima volta il suo amico in pista. “Avevo un’idea generale di cosa fosse la MotoGP, ma non riuscivo a crederci quando l’ho visto in azione a quelle velocità. Penso sia molto dura sia fisicamente che mentalmente. Anche la F1 è tosta, ma credo che la MotoGP sia fisicamente più impegnativa. La gara dipende realmente dalle capacità dei piloti“. “Altra cosa da sottolineare è che nel motociclismo, se fai un errore, vai per terra” ha poi aggiunto il 28enne. “È assolutamente pericoloso. Quando ho raccontato a Aoyama come la pensavo, lui mi ha risposto che le macchine sono ancora più pericolose perché se vieni coinvolto in qualche incidente non puoi buttarti fuori dall’auto. Lui dice che sono pazzo, ma io dico che quello pazzo qui è lui!” I due amici, tra l’altro, sono rimasti profondamente segnati dalla recente tragedia che ha colpito il loro paese, il Giappone. Yamamoto è ben consapevole che , sebbene il peggio sia passato, c’è ancora molto lavoro da fare. “Ci sono parecchi problemi nel nord – Servirà molto tempo per riprendersi completamente. Dobbiamo guardare avanti ed essere positivi“. Aoyama ha invece appreso la notizia mentre era diretto in Qatar, per il primo appuntamento della stagione 2011, ed è mancato veramente poco ad un suo ritiro dalla gara. “Mi sono detto – potrei andare in Giappone, ma cosa posso fare, sono solo un pilota. Così ho pensato che se avessi fatto del mio meglio nel mio mondo, portando buone notizie in Giappone, avrei per lo meno rallegrato i miei cari in questo momento difficile“.

MotoGp, Stoner attacca il ‘Dottore’: “Rossi in Ducati grazie al mio addio”

Tornano le scintille tra Casey Stoner e Valentino Rossi. Nell’ultima puntata li avevamo lasciati nel Gran Premio di Spagna, quando il Dottore sul bagnato mando per aria Casey Stoner. L’incidente aveva infatti dato vita ad una nuova polemica con il pesarese, che era stato attaccato dall’australiano della Honda: “Valentino ha più ambizione che talento. Lui non è felice di come va la moto e non riesce a partire davanti ma noi gli abbiamo lasciato un’ottima moto, ma a questo punto bisognerà aspettare che la sua spalla migliori per vedere buoni sorpassi“. Rossi aveva replicato piccato: “Forse non sa esattamente chi sono io, ma ci sta, è arrabbiato. Quello che dice lui non mi interessa tanto“.

MotoGp, Rossi quarto all’Estoril. “Ora ho forza per guidare”

“Sono piuttosto contento. La condizione fisica della spalla è migliorata molto e questo mese di sosta mi ha aiutato anche se non sono ancora al 100%, ma andiamo nettamente meglio rispetto al Qatar e a Jerez. Sono molto contento perché rispetto alle prime due gare è la prima volta che tra le due sessioni miglioriamo di una posizione ed anche per quanto riguarda il tempo sul giro. Vuol dire che le cose vanno meglio”.  Queste il pensiero di un sorridente Valentino Rossi che ha commentato il quarto tempo ottenuto al termine delle due sessioni di prove libere del venerdì al GP del Portogallo. “Lunedì, nei test, proveremo le modifiche, mentre oggi abbiamo lavorato sul setting, sulla distribuzione dei pesi per aver un miglior grip sull’anteriore, ma sono contento perchè per la prima volta posso pensare a guidare e non a tenermi perchè non ho la forza. Siamo quarti e non siamo lontani dai primi tre e questo fa ben sperare per le qualifiche di domani“. Il “Dottore“, poi, ha anche risposto alle accuse di Casey Stoner, che ha imputato al Dottore di stargli in scia per copiare le traiettorie ed ottenere quindi un miglior tempo sul giro: “Se lui non vuole che lo segue nessuno, meglio che vada a correre da solo”, dice con un sorriso.

MotoGp, intervento riuscito per Pedrosa

Intervento perfettamente riuscito quello a cui é stato sottoposto Dani Pedrosa. Il pilota spagnolo della Repsol Honda Hrc “è stato operato con successo al Teknon Medical Centre di Barcellona, per eliminare la compressione dell’arteria succlavia sinistra”. L’intervento è stato portato a termine dal dottor Cesar Garcia-Madrid, chirurgo vascolare, e dal dottor Joaquim Casanas, traumatologo e chirurgo ortopedico, entrambi specialisti del Teknon Medical Centre. Per eliminare la compressione dell’arteria dal braccio sinistro del pilota, sono state rimosse la placca in titanio e le viti che la fissavano alla clavicola. “L’arteria succlavia – informa in una nota il team Repsol Honda – è stata anche separata dal tessuto fibrotico cicatriziale che circondava lo spazio costoclaveare. Durante l’intervento un’angiografia effettuata tramite accesso mininvasivo dall’arteria femorale, ha confermato il ripristino del normale flusso vascolare nell’arteria succlavia”. Dani Pedrosa sino a domani in ospedale dove sarà sottoposto ad un trattamento con anti infiammatori e analgesici per alcuni giorni. “La prossima settimana – conclude la nota – tornerà a visitare i dottori per determinare insieme a loro la situazione post operatoria e la riabilitazione in vista della sua partecipazione al Gran Premio del Portogallo che si terrà a Estoril l’1 maggio”.

Motomondiale 125cc, Marquez é Campione del Mondo. A Valencia vince Smith

Giornata storica a Valencia nell’ultimo appuntamento della stagione: Bradley Smith conquista la sua prima vittoria nella classe ottavo di litro interrompendo così un dominio dei piloti spagnoli che durava da 26 ben gare consecutive: il pilota britannico del team Bancaja Aspar Aprilia ha preceduto sul podio il compagno di squadra Nicolas Terol e lo spagnolo della Derby di Pol Espargaro. Grazie al quarto posto conquistato oggi, il giovanissimo spagnolo Marc Marquez – nato a Cervera il 17 febbraio 1993 – si laurea del Campione del Mondo.

Così come farà Smith, anche il neo iridato della Derby Red Bull saluterà la 125 per approdare in Moto2. Si tratta del più promettente talento spagnolo degli ultima anni. A Marc qust’oggi è bastato piazzarsi alle spalle di Smith, Espargaro e Terol, per portare a casa il suo primo titolo con l’obiettivo di ripetersi già il prossimo anno. Epilogo da dimenticare invece per i piloti italiani: l’unico a punti è Simone Grotskyj Giorgi, quattordicesimo.

Marquez, alla guida della sua Derbi numero 93, ha dominato l’intera stagione conquistando ben 10 vittorie e 12 pole position e ha chiuso con 310 punti precedendo Nico Terol. La straordinaria costanza di risultati aveva già condotto Derbi alla conquista del titolo costruttori nello scorso GP di Australia: “E stata una bellissima gara, abbiamo fatto un campionato molto buono – ha detto Marc Marquez – E’ successo di tutto in questa stagione ma alla fine abbiamo vinto e mi ricordo di tutta la gente che mi ha aiutato. Dedico questo successo a tutti loro”.

Marc Marquez è l’ultimo erede di una “famiglia” di grandi campioni che hanno corso e vinto con Derbi: Jorge Martínez ‘Aspar’ (32 vittorie su Derbi), Angel Nieto (30 vittorie), il giapponese Youichi Ui (11), Jorge Lorenzo (4) e il francese Mike di Meglio (4). Quest’anno Derbi aveva giàcelebrato un traguardo storico: quello delle cento vittorie nel Motomondiale, ancora grazie a Marquez che aveva trionfato ad agosto nel GP di Germania. Per la casa catalana, fondata a Martorelles nel 1922, e oggi parte del Gruppo Piaggio, quello conquistato oggi sulla pista di Valencia è il ventunesimo titolo mondiale sommando ai nove titoli marche i dodici allori conquistati dai piloti Derbi.

Moto Gp, Alonso accetta la sfida di Rossi del 2006. Ma con qualche riserva…

C_27_articolo_36839_GroupArticolo_immagineprincipaleNon sappiamo quanti di voi si ricorderanno della sfida che fu lanciata nel lontano 2006 da Valentino Rossi a Fernando Alonso per il titolo di “re dei motori“. Bene, dopo quattro anni sembra che lo spagnolo abbia deciso ad accettarla e così i due assi di manubrio e volante potrebbero davvero trovarsi di fronte guidando una F1, una MotoGP e una macchina da rally. “Un giorno la accetterò, perché no. Adesso che sono alla Ferrari sarebbe più facile. Qualcosa per lo spettacolo, ma nulla di serio”, ha ammesso Alonso in un’intervista al quotidiano spagnolo “As“. Alonso, comunque, preferisce mettere le mani avanti: “Lui ogni tanto fa un test sulla Formula 1 e se dovessi riuscire pure io a farne uno sulla moto, allora questa sfida si potrebbe fare. Certo, per me guidare una due ruote come fanno i piloti veri sarà impossibile. La vedo abbastanza difficile: magari la accendo e mi si spegne subito …”. E per quanto riguarda il confronto con la vettura da rally? “Non l’ho mai provata, però credo che ci vorrebbe qualche prova prima di guidarla”. Insomma, non siamo di fronte ad un vero e proprio “sì”, ma diciamo ad un “so” o un “nì”. Certo, il sempre più probabile passaggio di Valentino alla Ducati, faciliterebbe l’organizzazione di questo evento, con entrambi i piloti già vestiti di rosso. Appuntamernto al 2011, allora?

Di certo l’arrivo di Stoner in HRC sblocca definitivamente il moto-mercato, perchè ora la Ducati ha un posto libero e sembra che sia giunto il momento giusto per il matrimonio con Valentino Rossi. Il centauro di Tavullia, attualmente infortunato, è da sempre stato accostato al team di Borgo Panigale, ma stavolta sembra si farà davvero sul serio. Infatti, mai occasione più propizia di questa per coronare il sogno di tanti appassionati italiani: dopo i convincenti test di Misano, Rossi potrebbe addirittura rientrare in pista il prossimo weekend, quello del Sachsenring, ed é lì che potremmo assistere al clamoroso annuncio. Prima però, a inizio settimana, ci sarà il tempo per effettiare un altro test sulla M1 Superbike di ritorno da Brno, dove Valentino prenderà la decisione definitiva. Per quanto riguarda il contratto di Casey Stoner, si tratta invece di un biennale da 6 milioni e mezzo, senza opzioni, mentre per quello di Rossi si parla di 13 milioni a stagione con diverse opzioni. Non ci resta che aspettare ancora pochi giorni e poi sapremo tutto sia sul ritorno in pista di Rossi sia sul suo futuro alla Rossa.