MotoGp, nei test di Jerez per la CRT il più veloce é De Puniet

Al termine del day-2 dei test della MotoGP a Jerez, a cui hanno preso parte la Ducati e alcune scuderie della categoria CRT,  il pIù rapido per la categoria CRT è stato nuovamente Randy de Puniet, che con l’Aprilia ART del Team Aspar ha girato con il tempo di 1’40”9, seguito a 1”1 da Mattia Pasini con l’Aprilia del team Speed Master.

La novità di ieri è stata la presenza in pista dell’inglese James Ellison, che ha fatto il suo rientro nella MotoGP cinque anni dopo la sua ultima presenza.

Ellison ha cominciato a prendere confidenza con la ART del team Paul Bird Racing portando a termine 36 giri. Cadute invece per Aleix Espargarò, mentre Abrahams e Petrucci hanno distrutto le loro moto andate peraltro a fuoco.

MotoGp, Espargarò sostiene con fiducia le CRT

Il pilota spagnolo Aleix Espargarò, che scenderà in pista con l’Aprilia con i colori del team Aspar nella nuova categoria CRT della MotoGP, ha dichiarato al sito del Motomondiale le sue ambizioni per la stagione 2012.

«La MotoGP è il meglio, per il mio peso e la mia statura avrò meno problemi della Moto2»,

ha detto l’ex pilota della Pons.

La Bridgestone utilizzerà gli stessi pneumatici per le MotoGp e le CRT

La Bridgestone ha ufficializzato quella che era una decisione quasi scontata: la casa inglese non svilupperà pneumatici speciali per la nuova classe CRT che farà il suo debutto in MotoGP nel 2012.

«Abbiamo preso in considerazione l’introduzione delle moto CRT nello sviluppo delle gomme 2012 e abbiamo fatto in modo che questi pneumatici offrano lo stesso livello di prestazioni per tutte le moto sulla griglia di partenza»,

ha dichiarato al sito crash.net Tohru Ubukata, general manager della Bridgestone Motorsport.

Edwards indica la via alle nuove CRT: “Bisogna sviluppare l’elettronica”

Il pilota americano Colin Edwards non vede l’ora di tornare in pista per i primi test pre stagionali che si svolgeranno in Malesia sul tracciato di Sepang, in programma dal 31 gennaio al 2 febbraio prossimo, in sella alla sua nuova moto CRT Suter-BMW. Il texano della NGM Forward però, non si é ancora totalmente ripreso dai postumi dell’incidente occorsogli proprio a Sepang quel maledetto 23 ottobre in cui perse la vita Marco Simoncelli e in cui lui rimase coinvoltoferito nell’incidente mortale. «La spalla va bene, non è ancora al top, ma tutto sommato non mi lamento, vado a cavallo e continuo la preparazione fisica con l’obiettivo di riportare tutto alla normalità. Per i test l’aspetto principale sarà l’elettronica. La moto ha un grande potenziale, ma purtroppo siamo limitati, possiamo sfruttarne solo il 65% perché l’elettronica non è minimamente paragonabile a ciò a cui sono abituato. Riguardo ad aspetti come il rilascio dell’acceleratore e il controllo della trazione, siamo ancora in alto mare. Ogni volta che apportavamo anche solo un piccolo cambiamento all’elettronica, la moto migliorava, anche senza mettere mano alle geometrie della moto“, ha dichiarato Edwards.

UNICO PILOTA PER LA BMW – L’ex pilota della Yamaha Tech3 sarà l’unico pilota della BMW, che grazie al nuovo prototipo arriva nella classe regina. «Non mi dispiace essere l’unico pilota, a patto che lo svolgimento dei lavori non subisca battute d’arresto. Non penso sia qualcosa di complicato lo sviluppare una moto, basta focalizzarsi sull’aspetto da curare e lavorarci su. La cosa fondamentale è il tempo: riusciremo a risolvere ogni aspetto dello sviluppo in due settimane o finiremo con l’impiegare tre mesi per ottenere quanto desiderato? Il lavorare con BMW e Suter gioca a nostro favore sulla questione tempistica visto che saltiamo completamente il processo richiesto generalmente da una moto ufficiale. Guardo in avanti fiducioso per uno sviluppo rapido del nostro prototipo». Poi Edwards si é soffermato sulla reale competitività delle CRT, da molto piloti accusate di essere di molto inferiori alle MotoGP di serie: «In un mondo perfetto, se avessi a disposizione una moto con 250CV sulla quale è stata fatta ogni sorta di modifica da me ordinata, credo che le CRT potrebbero sorprendere tutti una volta entrate in azione su particolari circuiti. L’unica domanda ora è: riusciremo ad apportare tutti i cambiamenti che vorremo? Finché potremo crescere in termini di sviluppo e spingere la moto fino al limite, allora potremo lottare. Arrivati a quel punto, si, credo le CRT sorprenderanno molte persone su certe piste», ha infine concluso l’americano.

Nel Motomondiale 2012 ci sarà anche la neonata Avintia Racing

Nella MotoGP é nata la Avintia Racing, evoluzione dell’iberica By Queroseno Racing (BQR) che in questa stagione gareggerà nelle tre categorie del Motomondiale. Julian Simon sarà il pilota che prenderà parte al Mondiale della Moto2 mentre il connazionale Maverick Viñales sarà il pilota della nuova classe Moto3, unici piloti nelle rispettive categorie. Gli obiettivi sportivi sonon alquanto ambiziosi: la vittoria dei campionati di entrambe le categorie. Per la MotoGP, il team manager Raul Romer svilupperà il primo prototipo CRT nella sede di Barcellona, con l’obiettivo di creare una moto quanto più competitiva possibile. La squadra iberica porterà avanti lo sviluppo di un proprio telaio costruito in piena autonomia: il prototipo verrà realizzato nella sede di Barcellona e avrà un motore Kawasaki.

La Ioda Racing nella MotoGp con la nuova categoria CRT

La MotoGP vedrà nella prossima stagione molte nuove squadre partecipanti nella nuova categoria CRT e tra queste ci sarà anche l’italiana Ioda Racing. Il team diretto da Giampiero Sacchi, già nella Moto2 esordirà nella categoria Moto3, gareggerà dunque nella classe regina e come pilota avrà il giovane pilota italiano Danilo Petrucci, 21enne originario di Terni, campione italiano e vice campione del mondo della Superstock 1000 nel 2011. “E’ un progetto molto interessante ed una grande sfida”, ha dichiarato Sacchi in un’intervista rilasciata sul sito ufficiale della MotoGP, “ma devo ammettere che siamo messi a dura prova dal rispetto delle tempistiche. La speranza è essere pronti con la moto per i primi giorni di febbraio così da valutare esattamente il livello raggiunto nei lavori”. Dubbi ci sono invece, ancora per quanto riguarda il motore che sarà utilizzato dalla Ioda Racing. Se in un primo momento era stata avanzata la possibilità di un propulsore Aprilia, mentre adesso le ultime indiscrezioni ipotizzano un’accoppiata da Suter-BMW. Il sito della MotoGP parla invece di una moto CRT che sarà equipaggiata con un telaio di costruzione propria ed un motore Aprilia: ma l’ufficio stampa della Ioda non ha però né confermato né smentito la notizia. Molto probabilmente tutto sarà più chiaro a metà febbraio a Venezia.

Danilo Petrucci sarà il quarto pilota italiano nella MotoGp

E’ Danilo Petrucci il quarto pilota italiano in MotoGP, dopo Valentino Rossi, Andrea Dovizioso e Michele Pirro. Il pilota originario di Terni, classe 1990, vincitore nel 2010 del titolo italiano Superstock 1000 e nel 2011 secondo al mondiale STK 1000, gareggerà nella categoria CRT: sarà il primo pilota del Ioda Racing Project, team romano fondato da Giampiero Sacchi e sarà seguito dall’ex capo meccanico di Biaggi, Giovanni Sandi. La moto che guiderà Petrucci sarà una Suter-BMW, simile a quella del team NGM Forward dal campione americano Colin Edwards.

LE NOVE CRT – Le moto della categoria CRT sono dotate di un telaio artigianale e motori derivati dalla serie. I team saranno sette, con nove piloti in sella. Questo l’elenco: team BQR con moto FTR-Kawasaki, piloti Yonny Hernandez e Ivan Silva; Aspar Team, su Aprilia, con Randy De Puniet e Aleix Espargarò; Gresini Racing con moto FTR-Honda, pilota Michele Pirro; Paul Bird Motorsport su Aprilia, pilota James Ellison; NGM Forward Racing su Suter-BMW, con Colin Edwards; Ioda Racing Project con Danilo Petrucci e infine l’abruzzese Speed Master Team su FTR-Aprilia, pilota l’australiano Anthony West.

Il team Aspar difende la sua Aprilia CRT RSV4

Il team spagnolo Aspar che nella prossima stagione correrà in MotoGp con le nuove moto di categoria CRT, attraverso il direttore sportivo Gino Borsoi, ha rispedito al mittente le critiche sulla legittimità della sua Aprilia RSV4. La Aspar ha impiegato una RSV4 molto simile a quella che corre nel Mondiale Superbike durante i test a Valencia nello scorso novembre e questo ha sollevato diverse polemiche, con i critici che hanno dichiarato che essendo la moto di produzione Aprilia, non avrebbe dovuto essere considerata come una CRT (e dunque “artigianale” e soggetta ad agevolazioni nel prossimo campionato) ma come una moto “factory”, perché realizzata da un grande costruttore. «Non capisco perché qualcuno si lamenti con noi», ha dichiarato Borsoi in un’intervista con la rivista spagnola Motociclismo.«Molte persone, quando la Moto2 ha esordito, ha iniziato a lavorare con uno standard Honda e poi ha costruito un telaio proprio. Noi stiamo facendo la stessa cosa, né più né meno. Abbiamo dovuto cominciare con qualcosa di familiare di sapere quale direzione prendere. Si tratta di presentare un progetto alla Commissione Grand Prix e si deciderà se la moto è CRT o una moto factory. Faremo tutto nel rispetto delle regole». Borsoi, dunque, sostiene che la Aspar rispetterà ijn toto i regolamenti CRT. «Ciò che distingue il concetto di CRT nella MotoGP è che il motore non è un prototipo, ma deriva dalle due ruote che si possono acquistare nei concessionari. Il telaio della moto CRT potrebbe essere fatto da Aprilia, da un altro costruttore o anche dal team Aspar stesso e sarebbe di proprietà della squadra. Il design del telaio stesso è probabile che verrà usato per tutti i progetti CRT con un motore Aprilia perché non c’è tempo di sviluppare telai singoli per ogni squadra», ha concluso Borsoi.

Nella MotoGp 2012 possibilità tempi qualifica anche nel warm up

Tra le tante novità previste dalle nuove regole che entreranno in vigore nella prossima stagione, la FIM e la Dorna hanno reso note una serie di modifiche per quanto concerne le procedure della sessione di qualifica per la MotoGP nel 2012. La Federazione motociclistica e la società che organizza il Motomondiale intendono infatti favorire quanto più possibile la neonata categoria CRT, consentendo la possibilità di sfruttare anche il warm up come sessione per ottenere un tempo valido per la gara. In pratica, tutti quei piloti che non riusciranno a qualificarsi nella prima sessione del sabato, avranno la possibilità di qualificarsi per la griglia “se otterranno un tempo uguale o migliore al 107% del tempo del pilota più veloce nel warm-up“. Sino all’ultima stagione, questa regola esisteva solo per le sessioni di prove libere mentre ora sarà applicata a tutte le sessioni.

UN’AIUTO PER LE NUOVE CRT – La MotoGP il prossimo anno accoglierà, oltre alle 12 moto ufficiali, 9 moto CRT di costruzione artigianale: attualmente la differenza sui tempi tra le due categorie si aggira sui 2”5. Ma anche qualora il divario fosse ridotto nei test invernali, si corre seriamente il rischio di avere una griglia di partenza priva di molte nuove moto. Ma riuscendo ad usufruire anche del warm up per qualificarsi, quando i piloti scendono in pista con un assetto da gara e il pieno di benzina, é concreta la possibilità di recupero delle CRT, linfa vitale per alzare il livello dello spettacolo in pista.