La Ducati nel 2012 confermerà il duo Rossi-Hayden

”L’obiettivo e’ essere competitivi. Valentino Rossi resta la nostra prima scelta. Discuteremo del rinnovo del contratto nel 2012, ora e’ troppo presto. Ma la tendenza e’ confermare il binomio Rossi-Hayden”. Valentino Del Torchio, presente all’incontro con la stampa durante la quale Valentino Rossi ha dichiarato che gli piacerebbe chiudere la carriera in Ducati firmando un nuovo contratto biennale, ha dunque aperto a questa ipotesi, rispondendo ad domanda diretta sulla frase pronunciata dal Dottore in merito al suo futuro. ”Il 2012 penso sara’ un buon anno’‘, ha poi aggiunto.

”L’Honda ha alzato l’asticella ma spero che le saremo piu’ vicini a Sepang”. Nicky Hayden si mostra fiducioso sulla nuova Ducati Desmosedici, convinto che sarà più facile da guidare e che possa riscattare l’amaro 2011. ”Siamo una squadra forte, l’unica con due campioni del mondo. L’anno scorso non e’ stato un anno ok, eppure c’era comunque un atmosfera perfetta ai box. Sono felice di stare qui, non mi lamento del mio ruolo”.

MotoGp, Dovizioso pensa al futuro: sarà LRC oppure Yamaha?

Quale sarà il futuro in MotoGp per Andrea Dovizioso? Il pilota della Honda ufficiale HRC, il prossimo anno non avrà più il suo posto, visto che il team giapponese per problemi economici e contenere i costi di gestione, rinuncerà alla terza moto con il romagnolo escluso visto che la Honda punterà tutto sul duo formato dal probabile futuro campione del mondo Casey Stoner e il “veterano” hondista Dani Pedrosa. Per lui, dunque, molto probabilmente si apriranno le porte di un team satellite della Honda, ma non è totalmente da escludere il fatto che Dovizioso possa abbandonare la casa dell’ala e puntare ad approdare alla rivale Yamaha o ad altre scuderie. La Tech3, che utilizza la Yamaha M1, il prossimo anno vedrà infatti la partenza dell’anziano Colin Edwards e ha bisogno di un sostituto valido da affiancare al giovane inglese Cal Crutchlow. Oltre a Dovizioso, al team di base a Le Mans pensano anche ad Alvaro Bautista, così come anche all’americano John Hopkins e al francese Randy De Puniet, della Ducati Pramac. Il manager di Dovizioso, Simone Batistella ha anche parlato con il team Aspar che gestisce in MotoGP la Ducati Mapfre e la Suzuki.

ACCORDO POSSIBILE CON LA LCR – Ma i vertici della HRC non disperano sul fatto che alla fine possa essere trovato un accordo con Lucio Cecchinello, patron della scuderia LCR e impedire quindi il passaggio del pilota di Forlì alle casi rivali. “Sappiamo che la prima opzione di Lucio è Dovi e stiamo cercando di chiudere questo accordo. Non è un compito facile, ma stiamo facendo del nostro meglio per mettere insieme le posizioni“, ha spiegato Livio Suppo, manager della HRC. “Speriamo che i partner di Lucio si rendano conto di avere una grande opportunità di fare un grande passo il prossimo anno dopo una stagione difficile. Come HRC stiamo cercando di aiutarli quanto più possibile sul lato tecnico per fornir loro il supporto completo e spero saremo in grado di farlo. Ognuno sta facendo del proprio meglio, tra cui Andrea“, ha concluso Suppo. La LCR proviene tra l’altro da un annus horribilis a causa delle difficoltà incontrate dallo spagnolo Toni Elias, che il prossimo anno tornerà in Moto2, dove lo scorso anno conquistò il titolo iridato.

Superbike, la Kawasaki pensa ad futuro pieno di successi

Confermando il rispetto dell’impegno preso con il Mondiale Superbike, la Kawasaki ha reso noto che continuerà la partecipazione in questo Campionato anche nel 2012. Con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente le potenzialità della nuova Ninja ZX-10R, la Kawasaki ha deciso che nella prossima stagione eserciterà un controllo maggiore sul lavoro ingegneristico e sullo sviluppo strutturato della moto di riferimento. Dopo aver lavorato gomito a gomito con il Team Paul Bird Motorsport per le ultime tre stagioni, il rapporto con la squadra inglese nel Mondiale Superbike cesserà a conclusione della stagione 2011 ancora in corso. La Kawasaki ha però voluto elogiare gli sforzi di PBM, di tutto lo staff e dei piloti coinvolti in questi ultimi tre anni, attraverso le parole del Race Manager Ichiro Yoda. “Abbiamo apprezzato i tre anni passati assieme al Team Paul Bird Motorsport e vorremmo ringraziare in modo sincero il gruppo per il tempo, gli sforzi e la dedizione mostrati per il programma World Superbike di Kawasaki“. Dopo i ringraziamenti, ecco quale sarà la linea per il prossimo futuro. “L’obiettivo per il 2012 è di avere un controllo ancora maggiore dal nostro Quartier Generale in Giappone, che tornerà a prendere le decisioni. Il programma per il futuro comprende un numero di test molto maggiore e, da una prospettiva di tipo logistico, relativamente all’ambito europeo, la base operativa di Kawasaki WSB nel Vecchio Continente sarà vicina ai circuiti più importanti e con le condizioni meteorologiche più favorevoli, per ragioni puramente pratiche. Inoltre, questa nuova situazione dovrà andare di pari passo con i limiti di budget attraverso i quali l’azienda è costretta ad operare“. Ovviamente, il tutto é stato pensato per migliorare le prestazioni della Kawasaki, nella speranza di poter ottenere quanti più successi possibili nella prossima stagione. “Comprensibilmente, lo sviluppo di una nuova moto col fine di renderla potenzialmente vincente, unito al contemporaneo impegno sul palcoscenico mondiale, rappresentano una sfida notevole e per questo ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a farci arrivare a questo livello. Da parte nostra, speriamo che tutti i sostenitori del Mondiale Superbike saranno lieti di poter nuovamente rivedere in pista le Kawasaki nel 2012“.

MotoGp, per Dovizioso un futuro in Ducati?

Il suo futuro alla Honda in vista della stagione 2012, è ancora lontano dall’essere chiarito. Il pilota italiano Andrea Dovizioso, infatti, sa bene che i due leader Casey Stoner e Dani Pedrosa, sono ritenuti intoccabili dalla casa giapponese, che tra l’altro ha da tempo annunciato che nella prossima stagione, saranno solamente due i piloti che gareggieranno con la moto ufficiale, e non invece tre come accaduto in questa stagione. Dunqnue, non essendo una prima scelta nelle gerarchie della casa nipponica, il pilota italiano ha iniziato a guardarsi intorno per cercare la migliore soluzione per lui e per la sua carriera in vista della prossima stagione. Il Dovi attualmente occupa il terzo posto nella classifica piloti della MotoGp, anche se non è ancora riuscito ad ottenete una vittoria: di contro però, è anche vero che, fatta eccezione per la trasferta di Jerez, Dovizioso non ha mai terminato una gara oltre il quinto posto.

Una delle possibili ipotesi per la prossima stagione, risponde al nome della Ducati. La moto italiana potrebbe infatti essere una buona soluzione per Dovizioso, se non fosse che i risultati di questa stagione sportiva, hanno alzato una cortina di fumo e di dubbi sulle effettive potenzialità tecniche future della moto della casa bolognese nel motomondiale. Se anche un mostro sacro come Valentino Rossi sta incontrando grandissime difficoltà nello sviluppo della GP 11.1 e della GP 12.1, è chiaro che l’appeal della moto italiana é in netto calo e un pilota giudizioso come Dovizioso ci penserà due volte prima di direi si ad una proposta italiana.

Intanto, lo stesso Dovizioso si é espresso su un suo possibile approdo in Ducati, in occasione dell’inaugurazione dello show-room della Megabike a Roma: “Stiamo parlando anche con loro perché sono in un momento della mia carriera fortunato avendo la possibilità di parlare con Honda, Yamaha, Suzuki e Ducati”. Nell’intervista, pubblicata dal portale Gpone.com, Dovizioso ha anche affermato che è molto difficile al momento prendere la strada Ducati, soluzione certo intrigante, nonostante tutto, e nonostante il difficile momento agonistico di un grande come Valentino Rossi presso la stessa scuderia.

 

MotoGp, Valentino Rossi show da Chiambretti: “La Canalis non me l’ha data”. E poi tutto su Ducati, Lorenzo e Superbike

Posso solo confermare che non me l’ha data“. Questa é solo una delle tante battute regalate da Valentino Rossi nel corso della registrazione della puntata del Chiambretti Night che andrà in onda in due serate venerdì e sabato. Il riferimento è la risposta che il “Dottore” ha dato al conduttore che gli chiedeva se fosse vero il flirt con Elisabetta Canalis. Naturalmente si è parlato moltissimo di moto e lil maggiore interesse di tanti milioni di tifosi, è l’attuale condizione della sua spalla: “Sono stato oggi dal dottore che mi ha operato alla spalla – ha detto – mi fa ancora male ma abbiamo capito perché. È colpa del tendine del bicipite che non è sceso come doveva. Mi fa ancora male, ci vorrà un po’ di tempo“. Lo scorso anno, Valentino al Mugello si ruppe anche tibia e perone. “Ma le ossa più simpatiche, in poco tempo si sistemano, invece la spalla…“. Vale ha parlato anche della paura: “La paura è importante per cercare di non esagerare: il nostro limite è un po’ più alto, ma ogni volta che si cade si sente paura“. “Dicono che so cadere bene, ma secondo me non è vero, è una questione di culo” ha aggiunto il pilota della Ducati, 32 anni appena compiuti, confermando però che per il suo futuro pensa alla Superbike. “Spero di restare ancora qualche anno in MotoGP, poi spenderò la pensione in Superbike“.

GLI ALTRI PILOTI – “Lorenzo? È un grande perché riesce a mettere d’accordo tutti, nel senso che sta antipatico a tutti. È forte, merita 9.5. Non dico sia intelligente perché intelligente è una parola grossa, diciamo che è furbo“. “Stoner come velocità e talento merita 10, ma come tattica e furbizia un po’ meno. È un matto che spesso rifà gli stessi errori, sarà il favorito del mondiale ma lo dico anche per portargli un po’ sfiga. Hayden è forte, merita 8, è veloce, è il mio compagno e quindi sarà il mio primo avversario. Il muro? Con Hayden non ci sarà, mentre con Lorenzo speravo di non insegnargli tutti i miei trucchi, è una cosa che ha portato tante polemiche, ma le cose comunque passavano dall’altra parte“. Infine un giudizio su Marco Simoncelli: “Merita 8.5, deve ancora dimostrare tanto, ha una Honda molto veloce e ci darà certamente del filo da torcere“.

IL PRESENTE IN DUCATI – Poi, ovviamente, una battuta sulla sua nuova vita in Ducati: “Ci ho pensato se restare in Yamaha o andare alla Ducati, era da anni che ci pensavo, ma questo era il momento giusto. Pentito? No, non abbiamo neppure iniziato. Come la prenderanno i giapponesi? Bisogna vedere come andrà a finire, se sarò davanti a loro l’avranno presa male, altrimenti la prenderanno bene“. Nel corso della trasmissione si è collegato anche l’altro Rossi nazionale, Vasco, grande tifoso del campione di Tavullia: “Per me Valentino è la libidine vivente, è il migliore” ha detto il cantante. Che poi ha chiesto al pesarese come andasse con la nuova moto: “Non siamo ancora pronti ma ci stiamo lavorando – ha detto Valentino – domenica e lunedì avremo gli ultimi test, vedremo di risolvere gli ultimi problemi“.

MotoGp, Biaggi lascia il dubbio: “Un mio ritorno? Vedremo…”

Per ora sto bene lì, ma lasciamo il dubbio…“. Così Max Biaggi, campione mondiale in carica di Superbike, risponde a chi gli chiede se un giorno tornerà a correre nella Motogp. Biaggi è stato premiato come top-rider l’altra sera ai Caschi d’oro di Motosprint, nella cerimonia al teatro delle Celebrazioni a Bologna. Il pilota romano ha anche rivelato un retroscena, legato alla Ferrari. “Nel 1998 mi chiamò Montezemolo e mi fece provare la rossa. Non feci neanche un brutto tempo a Maranello, allora lui e Jean Todt mi fecero una proposta: ora fai un anno con la Sauber, poi se va bene vieni in Ferrari. A quel tempo alla Sauber c’era Alesi. Pensai: se mi devo mettere a competere con uno forte come Alesi…“.

MotoGp, Rossi rinuncia al sogno Formula 1. “Non correrò con la Ferrari”

Il Dottore, tra una prova e l’altra in quel di Valencia, torna a parlare del suo sogno nel cassetto: guidare un giorno per la scuderia di Maranello. Ma é un sogno che resterà tale, visto che il treno giusto è oramai già passato. “Ho firmato due anni con la Ducati e non penso che sia più possibile – ha ammeso l’azzurro, che a Valencia correrà l’ultima gara con la Yamaha – A 34 anni cosa ci vado a fare in F.1?

IL SOGNO INFRANTO – “Se ho ancora la testa alla Ferrari? Ho sempre detto la verità, potrei dire ‘mi sarebbe piaciuto’. Valentino Rossi, che domani chiuderà definitivamente la sua esperienza in Yamaha e correrà per i prossimi due anni con la Ducati, spegne dunque le speranze dei suoi tifosi di vederlo un domani anche al volante in Formula 1 con la Ferrari.

TROPPO VECCHIO – “C’era l’idea della terza macchina – spiega Rossi a Italia 1 – e io ero interessato, poi non si è fatta. Ho firmato due anni con la Ducati e non penso che sia più possibile. A 34 anni cosa ci vado a fare in F.1? Io volevo andarci per essere competitivo. Magari quando smetto con le moto mi piacerebbe correre in macchina, ma non in F.1 ma in qualche gara in altre categorie“.

FORZA ALONSO – Restando sempre in tema e parlando invece dell’avvincente mondiale di F.1, Rossi ha dichiarato: “E‘ davvero un bel campionato. La Red Bull ha fatto davvero una grande stagione e mi fa piacere per Mark Webber, che tutti consideravano una seconda guida e che invece e lì davanti. Alonso adesso ha più equilibrio tra talento ed esperienza e lo sta tirando fuori adesso perché all’inizio ha fatto qualche errore. Sono molto contento per Alonso, ma soprattutto per la Ferrari e per Domenicali, mancano ancora due gare. Speriamo che anche in Motogp il prossimo anno potremo assistere a un campionato così avvincente con 4-5 piloti nel giro di pochi puhti“.

Moto Gp, Valentino Rossi si racconta a 360° su “GQ”. Colleghi rivali, sulle sue idee per nuove regole, sul perché ha scelto la Ducati

Il campione di Tavullia Valentino Rossi (nella foto Ap/LaPresse), 31 anni e 9 titoli mondiali vinti in tutte le categorie, dall’esordio in 125 ad oggi, si racconta sulle pagine di “GQ” – che gli dedica la copertina in edicola da domani 1° ottobre – : dal gravissimo incidente del Mugello, alle verità che stanno dietro alle parole dei suoi colleghi, sul prossimo passaggio alla Ducati, ma soprattutto, per la prima volta, ipotizza le regole per una ipotetica MotoGp ideale. In copertina Rossi mostra la gamba incidentata scoperta, dove si possono vedere chiaramente le ferite causate dalla brutta caduta del Mugello.

Rossi e Stoner? Quando sei ferito e cominci a perdere sangue, i più giovani si sentono immediatamente più forti e pensano di poterti sbranare: è come nella giungla. Però mi piace. È giusto così. All’inizio, Lorenzo, come Stoner, diceva: ‘Ah, Valentino era il mio eroe, quando ero piccolo’, ma non è vero. Sono tutte palle. Io sono solo un ostacolo, un bersaglio. Come Biaggi lo era per me. Quando due persone lottano per lo stesso obiettivo, è normale che si odino a vicenda. Chi lo nega, mente. Non dico un odio omicida, ma violento sì. Perciò mi fa piacere che Stoner e Lorenzo dicano veramente quello che pensano di me. Perché è la verità“. Tanto per capirci: Lorenzo davanti alle telecamere aveva augurato a Rossi di guarire presto. Ma Valentino commenta con un laconico: “Che falso…“.

Se Valentino potesse inventare un nuovo campionato motociclistico queste sarebbero le sue regole. “Innanzitutto il numero giusto di concorrenti sarebbe 24 o 26. Al momento io terrei i quattro tempi, perché se è vero che a tutti piacciono le 500 due tempi, il mondo ormai viaggia con il quattro tempi, purtroppo. Io credo che la cilindrata giusta sia 1000 cc, non 800 cc; con un limite di 16.000-17.000 giri al minuto, e non di 19.000 come adesso, in modo che le moto non possano arrivare a 360 km/h. Secondo me, 320 km/h possono bastare. Bisognerebbe poi togliere molta elettronica e molti accorgimenti di aiuto alla guida – continua Rossi – Si potrebbe tenere un po’ di controllo sulla trazione, un piccolo aiuto, perché le moto sarebbero potentissime, ma io vorrei un quarto dell’elettronica che usiamo adesso. Sai, ora noi possiamo impostare la potenza, il gas e il controllo di trazione a ogni curva, per ogni marcia. La moto sa esattamente dove si trova, sulla pista, e quindi sfruttando l’elettronica puoi adattarla in modo che percorra ogni curva alla perfezione. Il controllo di trazione lo terrei, madovrebbe essere fisso, non adattabile a ogni tipo di curva. E niente controllo anti-impennata, niente controllo in frenata: così vedremmo bellissime impennate, grandi derapate in zona di frenata e gare più combattute. Per me, il campionato migliore sarebbe questo. E per gli pneumatici? Massima apertura. La concorrenza tra i diversi produttori è positiva. Jorge Lorenzo più forte, psicologicamente, di Biaggi e Gibernau? Il fatto è che i miei rivali di adesso, soprattutto Lorenzo, Pedrosa e Stoner, sono di una nuova generazione e sono più veloci di Sete e Max. Non ho dubbi su questo. Fra i tre, Lorenzo mi pare il più equilibrato“.

Rossi ha poi voluto spiegare cosa lo ha spinto a lasciare la Yamaha per approdare in Ducati: “La Ducati è italiana, come me. Se volessi inseguire il record di Agostini, resterei con la Yamaha, perché sarebbe più facile. Di certo, il movente non è il denaro, perché alla Ducati mi daranno esattamente quello che avrei preso alla Yamaha. Non ho mai scelto la moto con cui correre sulla base dei soldi. La Yamaha mi aveva fatto un’offerta. Io sono andato alla Ducati e ho detto: ‘Vi va bene questa cifra?’. Loro hanno risposto di sì, e la questione si è risolta. È stato facile. È più la voglia di provare sensazioni nuove, a spingermi“.

Superbike, Biaggi indeciso sul futuro. “Aprilia mi ha chiesto di continuare, devo ancora decidere”

E’ una vittoria dal sapore particolare, perchè è arrivata in età un po’ matura, sono padre da un anno e ho stemperato i vecchi atteggiamenti da ragazzino“. Max Biaggi, intervenuto questa mattina alla trasmissione Radio Anch’io Lo Sport su Radiouno, ha commentato così il titolo vinto nel mondiale Sbk, monogommato Pirelli, ottenuto ieri sulla pista di Imola, quinto della sua importante carriera nelle due ruote. “La maglietta celebrativa? Voleva essere spiritosa, senza polemiche o sassolini. Ho scritto i 10 motivi che mi hanno consentito di arrivare a questo: ho smentito Enzo Ferrari che diceva che quando un pilota diventa padre perde un secondo a giro. Non ho festeggiato più di tanto, ma non ho voluto mancare alla cena celebrativa. Con l’Aprilia è stata una vittoria tutta italiana, ottenuta in poco tempo dopo che da 6-7 anni non partecipava al mondiale Sbk. Noi siamo sponsorizzati da marchi italiani. Il mio futuro? Ci sto pensando, l’Aprilia vorrebbe che continuassi con loro ed è la mia seconda famiglia visto che ho vinto con loro 4 dei miei 5 titoli“.

Ma il pilota romano, ha anche un’altra passione: per il calcio e la sua Roma. “E’ un periodo un po’ complicato per la Roma, c’è qualcosa che nel gruppo non è più idilliaco come prima“. E’ questo il pensiero di Max Biaggi, molto amico di Francesco Totti e da sempre tifoso della squadra giallorossa. “Nell’ambiente della Roma è cambiato l’allenatore – ha spiegato il pilota dell’Aprilia sempre durante la trasmissione su Radiouno, Radio Anch’io Lo Sport -, si è passati da Spalletti a Ranieri e i risultati sono stati sempre eccellenti, quando le cose andavano bene. Credo molto nel gruppo e nella squadra, i giocatori fanno la differenza, e sicuramente questi ragazzi hanno le qualità per portare la Roma fra le prime tre in campionato“.

Moto Gp, la Ducati smentisce l’accordo con Rossi. Sarà Cal Crutchlow l’erede di Valentino?

In merito alle recenti notizie e presunte dichiarazioni attribuite a Gabriele Del Torchio, presidente Ducati, apparse sul sito americano Cycle World e riprese da altri siti internazionali, Ducati Motor Holding pur confermando l’interesse nei confronti dei due piloti, ritiene che quanto erroneamente riportato debba ascriversi alle numerose interpretazioni e voci circolanti negli ultimi tempi“. È quanto ha tenuto a precisatre la casa di Borgo Panigale, comunicando “di non aver ancora concluso alcun accordo con i piloti Valentino Rossi e Nicky Hayden per la prossima stagione MotoGP“.

In ogni caso, più che una smentita quella di Borgo Panigale sembra in realtà più un rinvio, dato che l’accordo con Valentino Rossi sarà verosimilmente annunciato lunedì 16 agosto, il giorno dopo la gara di Brno. “Se e quando gli accordi verranno conclusi – precisa la nota – gli stessi saranno oggetto di un comunicato stampa ufficiale“.

Intanto in casa Yamaha si guarda al futuro. Certamente al dopo Valentino, visto che Lorenzo resterà la prima guida per la casa giapponese per molti anni ancora. E la seconda guida del Mondiale 2010, la Yamaha molto probabilmente la ha già in casa. Si tratta del giovane fenomeno inglese della Superbike Cal Crutchlow, che nello scorso weekend ha vinto per la prima volta in Superbike: non è un caso infatti che già si parli di riunioni con la Yamaha per un possibile approdo alla MotoGP nel 2011. L’uomo pole della stagione, ben cinque quelle ottenute dal giovane inglese sino a questo momento, sta maturando nella massima categoria delle di derivate serie, e tanti occhi degli addetti ai lavori sono puntati sulla sua carriera. Di certo però, la Yamaha dovrà pensarci bene: l’inglese infatti dimostra di avere un bel caratterino, che a 24 anni non gli impedisce di attaccare senza tanti giri di parole il suo team, dalle colonne del portale web www.crash.net. “La mia posizione in classifica non rispecchia il mio ritmo, lo sanno tutti. Fortunatamente anche Yamaha sa che io valgo di più” commenta Cal, poco modesto ma abbastanza realista, e continua: “Non ho problemi a fare giri veloci, ma Yamaha vede benisssimo come è difficile mantenere il ritmo per una intera gara. Non abbiamo avuto aggiornamenti quest’anno, ci hanno solamente messo 12CV in più nel motore che hanno peggiorato la situazione. Correre il mondiale senza ricevere nulla di nuovo è deludente. Le squadre che hanno un test-team sono Aprilia e BMW, e si nota quanto stanno crescendo. C’è bisogno di persone in sella alla moto in Giappone, ma costa milioni e non è nelle intenzioni di Yamaha investire così ora, quindi dobbiamo fare tutto noi in gara. Sto cercando di fare del mio meglio e credo che si veda”.

Che sia la mossa giusta per spedirlo in MotoGP, dove Yamaha spende e spande per far vincere la sua moto? Staremo a vedere.

Moto Gp, Capirossi lascerà la Suzuki. Honda Lcr o Ducati Pramac Racing il suo futuro

Il campionato della MotoGp 2010 è in pieno corso d’opera, ma come avviene da almeno due mesi a questa parte, purtroppo le gare non sono più le dirette protagoniste. Infatti continuano ad imperversare i tanti rumors, come se il campionato si fosse concluso già da un pezzo e fossimo al mese di novembre o dicembre. In pratica tutte le scuderie sono costantemente attive, più che nei paddock per il perfezionamento delle moto, col fine di allestire un roster competitivo in vista della prossima stagione. Il colpo Stoner (che passerà alla Honda a partire dal prossimo championship) è stato il segnale che è funto da apripista ad una serie di ufficializzazioni che si susseguiranno a partire dai prossimi giorni. Le trattative più importanti riguardano, manco a dirlo, i top team. Valentino Rossi passerà certamente in Ducati, mentre Loris Capirossi potrebbe dire addio alla Suzuki.

Del resto l’esperienza di Capirex presso la squadra di Paul Denning, si è rivelata quantomai deludente e non sarà di quelle da ricordare nella lunga carriera del pilota italiano. Approdato in Suzuki nel 2008, il buon Loris non è però riuscito a riportare alcun risultato degno di nota. Molteplici difficoltà tecniche, affiancate dalla quasi totale assenza di investimenti importanti da parte della casa giapponese, hanno complicato non poco e fatto naufragare sul nascere il piano di rinascita di un team che fino a qualche tempo fa sembrava tra i più agguerriti.

 Ed è proprio questa carenza cronica di risultati e di progettualità che ha indotto il pilota bolognese a guardarsi intorno, in vista della prossima stagione. Al momento sarebbero due sono le piste che in potrebbero concretizzarsi. La prima porta direttamente al team Honda Lcr di Lucio Cecchinello, che sarebbe ovviamente ben lieto di avere in squadra un rider serio e navigato del calibro di Loris. L’altra pista (più probabile) invece porta invece direttamente al team Ducati Pramac Racing, che secondo gli addetti ai lavori sarebbe pronto a fare carte false pur di mettere sotto contratto il veterano della MotoGp.

Moto Gp, Rossi pronto a tornare al Sachserning. Brivio parla del futuro: “Vorremmo restasse alla Yamaha”

af087818308f3f35f5bc8f7082fdacecIl pilota italiano del Fiat Yamaha Valentino Rossi sta finalmente tornando in pista e le notizie che arrivano dal circuito della Repubblica Ceca di Brno non possono che far tornare a sognare i tifosi. Ad appena un mese e una settimana dopo il gravissimo incidente del Mugello, Valentino è infatti già in pista. Il GP della Germania sul tracciato del Sachserning non è più un miraggio, ma la decisione arriverà solo nella giornata di domani.

Ma nononstante i grandi progressi del “Dottore“, non é tutto é rosa e fiori. Ciò che infatti fa stare in pensiero i tifosi del Dottore, sono le voci sul futuro di Valentino Rossi: “Adesso c’è da pensare al presente, il futuro è lontano qualche mese“. Queste le parole pronunciate da Davide Brivio che ha risposto così, a Sky Sport 24, a un domanda sulla prossima destinazione di Valentino Rossi, che sembra sempre più vicino al passaggio alla Ducati. “Sono momenti delicati e importanti, solo lui deve dire cosa ha intenzione di fare – afferma il team manager della Yamaha -. Noi lo vogliamo trattenere, vorremmo che la squadra rimanesse sempre così e lui lo sa, però la decisione è solo sua. Adesso pensiamo alle prossime gare, all’imminente, speriamo ci dica presto cosa ha intenzione di fare“.

A questo punto però, in molti addetti ai lavori si chiedono: ma che fine farà ora lo stesso Brivio. “Io in Ducati? Di questo non ho mai parlato con nessuno, non lo so – dribbla Brivio -. Poter scegliere dove andare sarebbe già un grande privilegio, ma è molto presto davvero. La prima cosa è capire cosa lui vorrà fare, poi si muoveranno tutti di conseguenza, non lo so. Abbiamo tempo“. Di certo c’è che, per il momento, Casey Stoner ha già firmato per la Honda, cosa che ha aperto le danze al mercato dei piloti, che coinvolgerà senz’altro anche lo stesso Rossi. E non solo…

Moto Gp, Ducati: Stoner avrebbe firmato con la Honda. L’annuncio già in serata?

casey_stoner_motogp_2010Il tempo al condizionale nel titolo è d’obbligo, visto che fin quando qualcosa di realmente ufficiale non verrà diramato da Honda, non potremo usare altri tempi della lingua italiana che esprimonon meno certezza. Fatto sta, però, che la bomba è stata lanciata, e bella grossa, da Hellforleather, che a suo dire, tramite un informatore interno è riuscito ad avere la conferma della firma di Casey Stoner con la casa giapponese. Verità o meno, non è una news da strapparsi i capelli nè che ci lascia chissà quanto sorpresi, visto che l’arrivo della fatidica sigla di cui si mormora da almeno un paio di mesi, era solo questione di tempo. Sempre secondo quanto dichiarato da Hellforleather, sembra che la comunicazione ufficiale della chiusura del contratto tra Casey Stoner e la Honda, dovrebbe arrivare oggi stesso, nella tarda serata. Sarà nostra premura tenervi aggiornati in caso di comunicazioni ufficiali.

La notizia vera però, quella che ancora brancolava nel dubbio, riguarda il futuro compagno di Casey per il prossimo anno sulla Rossa, visto che non paiono dubbi sulla conferma per lo spagnolo Dani Pedrosa. Che più che per motivi tecnici, restarà in sella alla sua moto per il semplice ma non trascurabile fatto, che lo sponsor Repsol rimarrà sulle carene della RC212V e quindi avanzerà la pretesa di un pilota iberico in sella, unico modo per far continuare il sodalizio delle due grosse aziende.

Altra domanda: quale sarà con questa mossa il destino di Andrea Dovizioso? Di certo, come detto, non c’è ancora nulla. Ma dopo gli ottimi risultati dell’ultimo periodo e la conduzione di uno sviluppo più che buono della 800, sarebbe davvero un peccato vederlo scaricato così su due piedi e rimesso su un difficile mercato piloti, dove le moto ufficiali sembrano ormai tutte prenotate. Non é però da scartare comunque la possibilità, già subdorata più volte in passato, di una possibile terza ufficiale HRC con sponsor differente.

MotoGp, Yamaha: Rossi torna in pista domani. Ezpeleta (CEO) annuncia: “Sarà in pista al Sachsenring”. E il passaggio in Ducati é sempre più vicino

motogp-chute-rossiIl ritorno di Valentino Rossi è molto più vicino di quanto sin qui ipotizzato da tutti gli addetti ai lavori. E se a dir lo é il numero 1 del Motomondiale in persone, bisogna crederci per forza. Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo “AS” infatti, Valentino Rossi potrà tornare in pista già a partire dal prossimo Gran Premio in calendario: ovvero quello in programma il prossimo 18 luglio al Sachsenring: ad anticiparlo è proprio Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna Sports, che ha ricevuto buone nuove al riguardo. “Valentino Rossi correrà in Germania. L’ho saputo ad Assen e questa è una grande notizia. La MotoGP senza Rossi sappiamo che è una situazione temporanea. Sarà diverso quando deciderà di ritirarsi perchè partiremo in campionato sapendo che non ci sarà più a correre“.

Ezpeleta però, non nasconde più di qualche preoccupazione sullo stato di salute di Rossi, anche per via della spalla infortunata durante un allenamento con la moto da cross, ma nello stesso tempo finisce anch’egli risucchiato nel vortice del moto mercato. Infatti Ezpeleta anticipata una tematica del prossimo Motomondiale del 2011: il sempre più probabile passaggio del “Dottore” alla Ducati di Borgo Panigale. “Rossi in Ducati? Non abbiamo calcolato l’impatto mediatico di una simile notizia, ma sicuramente con una moto competitiva potrà far bene. Valentino è Valentino, specie in questo genere di sfide“.

Il passaggio di Vale alla Rossa della MotoGP sarebbe un modo per ributtarsi nella mischia, un tentativo di ritornare in auge, dopo il pesante infortunio che ha unto la scintillante figura del campione italiano. Inoltre, qualora Valentino giungesse in Ducati, avrebbe l’occasione di rincorrere il sogno di tre moto diverse, tre marche diverse, con cui aver vinto il motomondiale. Notizia dell’ultima ora: a detta del refolo di voci che giunge da Catalunya, mancherebbe sempre meno ad una firma ufficiale del contratto da 15 milioni di euro a biennio per garantirsi un Rossi alla Rossa. Un altro successo di Filippo Preziosi?

E proprio in serata arriva una notizia che conferma l’imminente ritorno di Rossi in pista. A poco più di un mese dall’incidente del Mugello il pilota italiano tornerà in pista domani a Misano in sella a una Yamaha R1 di serie. La notizia è ormai ufficiale. Il pesarese, ovviamente, non guiderà la sua M1 ma una moto stradale, per verificare le sue condizioni fisiche dopo la doppia frattura, esposta, di tibia e perone della gamba destra. Non è escluso che possa provare un comando del freno posteriore a mano, del tipo di quello utilizzato da Mick Doohan dopo l’incidente di Assen ed oggi usato da diversi piloti, fra i quali per esempio Andrea Dovizioso, sulla sua Honda. Rossi proverà, pare, nel pomeriggio inoltrato, a porte chiuse. Verso la serata sarà diramato un comunicato stampa con le dichiarazioni del pilota.