Yamaha chiede riduzione costi e sviluppo tecnologico

E’ vivace il dibattito nel mondo della MotoGp in vista del prossimo mondiale. Il team manager della Yamaha Lin Jarvis ha illustrato il pensiero della casa dei Tre Diapason sul momento attuale, con l’arrivo delle nuove CRT e la riduzione a solo 12 prototipi delle “factory”, due ruote prodotte dalle grandi case motociclistiche. «E’ piuttosto un momento critico e che noi tutti condividiamo la consapevolezza della necessità di apportare modifiche importanti per tenere sotto controllo i costi. Vogliamo anche vedere uno spettacolo migliore, quindi ci sono diversi problemi che dobbiamo affrontare e il più critico è la quantità di moto sulla griglia. Siamo giunti ormai nella più grande recessione economica dal 1930, quindi penso che lo stato è cambiato negli ultimi anni e tutti noi dobbiamo essere di mentalità aperta e pensare a quali cambiamenti intelligenti possiamo fare. Un equilibrio deve però essere mantenuto, perché se si toglie la necessità o la libertà di evoluzione tecnica, si perde uno dei motivi principali per cui sono qui i produttori», ha dichiarato il managing director della casa di Iwata.

PROBLEMA TECNICO – Per Jarvis, il vero problema non è quindi la presenza di moto CRT, ma il fatto che quest’ultime andranno a penallizzare la competizione pura, ovvero lo spirito che é alla base degli sport motoristici: tecnica e progresso tecnologico. «La MotoGP è utilizzata per formare ingegneri e spingerli a sviluppare nuove idee che possiamo in seguito utilizzare nella nostra produzione di serie. Se si toglie questa opportunità di apprendere e sviluppare nuove soluzioni tecniche, scompare anche una delle ragioni importanti per cui siamo qui e questo è anche pericoloso. Se hai un limite di giri al motore si ha la libertà di essere creativi nell’ambito di tale limite, ma se hai una centralina unica che controlla il motore si toglie la maggior parte della nostra libertà e creatività. L’elettronica è ormai dominante nello sviluppo dei veicoli moderni e penso che abbiamo bisogno di mantenerla. Ecco perché non è una soluzione facile: dobbiamo mantenere lo spazio per la creatività, ma mettere un tetto sui costi», ha concluso Jarvis.

Moto Gp, la Yamaha e Lorenzo allungano il loro rapporto di altri due anni sino al 2012

La Yamaha ha annunciato nella giornata di oggi il rinnovo del contratto per altri due anni con il pilota spagnolo Jorge Lorenzo, che correrà con la squadra ufficiale giapponese fino alla stagione 2012. Lo ha reso noto la Yamaha attraverso la diramazione di un comunicato ufficiale. Il 23enne maiorchino, che corre con Yamaha dal 2008, ha già trionfato sette volte in questa stagione ed e’ oramai lanciatissimo sulla strada della conquista del primo titolo iridato in MotoGP, avendo 56 punti di vantaggio sul secondo, l’infortunato e oramai fuori dai giochi Dani Pedrosa, ad appena cinqui Gran Premi dal termine del Mondiale.

Il Managing Director di Yamaha Motor Racing Lin Jarvis ha commentato soddisfatto l’esito della trattativa con il pilota spagnolo e il suo entourage: “Siamo molto soddifatti di questo accordo. Da quando e’ arrivato in Yamaha Jorge ha registrato grandi progressi ed è passato da essere il miglior rookie nel 2008, al secondo posto nel 2009 e giocarsi il titolo quest’anno. Sono particolarmente felice di aver chiuso l’accordo qui in Giappone così ora Jorge avrà la possibilità di concentrarsi esclusivamente sul campionato. Con soli 23 anni Jorge può vincere tanto con noi”.

Lo stesso Jorge Lorenzo ha poi aggiunto: “La mia prima scelta è sempre stata Yamaha e sono felice che tutto sia andato secondo i piani. Sono felice qui; ci sono grandi persone attorno a me e Yamaha mi supporta alla grande. Voglio ringraziare Lin Jarvis, che ha sempre creduto in me. Ora siamo concentrati sul Campionato e non vedo l’ora di iniziare la prossima stagione. So che anche Ben può fare tanto per Yamaha“.

Questo il comunicato ufficiale della casa giapponese: “Yamaha Motor Co. Ltd è felice di comunicare l’accordo raggiunto con Jorge Lorenzo con lo spagnolo che rimarrà con la casa giapponese per i prossimi due anni”.

Moto Gp, Yamaha: Rossi deve decidere il suo destino. Restare o andare in Ducati

valentino_rossi_campione_2009_01Il tragico incidente patito al Mugello, rischia di complicare e non poco il futuro di Valentino Rossi, che al suo rientro si troverà davanti ad una sorta di bivio della carriera. Da un lato, la convivenza con lo spagnolo Lorenzo sembra definitivamente giunta al termine, per ovvie e varie ragioni: i rapporti da sempre tiepidi tra i due piloti, le questione economica visto che la Yamaha che non é in grado di sostenere l’ingaggio pesante di due piloti di primo piano, il fatto che lo spagnolo è, per motivi strettamente anagrafici, più giovane e integro fisicamente del pilota pesarese e inoltre potrebbe vincere il mondiale 2010 diventando di fatto il nuovo uomo forte della Yamaha.

Se poi a tutto ciò andiamo ad aggiungere il pensionamento di Masao Furosawa e la sua sostituzione con Lin Jarvis, diventa evidente che a questo punto Rossi, potrebbe pensare seriamente di passare alla Ducati, dove potrebbe inoltre portare con sé i suoi uomini più fedeli e sarebbe accolto come un re anche dal main sponsor Marlboro, il che gli offrirebbe la possibilità di effettuare ulteriori test con la Ferrari F10 e la possbilità di smettere definitivamente con le moto (forse nel 2013) per passare appunto in F1 o nei rally.

Rossi, dal canto suo, ha sempre ribadito la volontà di rimanere in Yamaha, e certamente non lascerà facilmente a Lorenzo la moto che ha contribuito a sviluppare in maniera notevole da renderla, in pratica, la migliore del mondo.  Comunque, al di là delle tante ipotesi, il momento della verità sta per arrivare e tra poco più di un mese si chiariranno definitivamente tutti gli scenari Yamaha per la prossima stagione: i sicuro tutto il mercato piloti sarà fermo fino alla scelta del centauro di Tavullia e di sicuro sarà poi condizionato in modo forte da questa scelta stessa.  Rossi in Ducati sarebbe l’ideale, soprattutto visto il quasi certo addio dell’australiano Stoner: con le rosse di Borgo Panigale il pesarese potrebbe ritrovare nuovi stimoli e regalare grosse soddisfazioni ai tifosi italiani, finalmente non più divisi tra “rossisti” e ducatisti.

Moto Gp, Yamaha e Jarvis indecisi per il dopo Rossi. Brivio: “Riabilitazione procede bene”

mo_Rossi_M1_Portrait_YamahaDopo il gravissimo incidente occorso a Valentino Rossi nel secondo turno di libere sul circuito del Mugello, lo scorso sabato, e che ora terrà il pilota Fiat Yamaha fuori dal Mondiale per almeno quattro mesi (secondo il parere dei medici che lo hanno operato), era ovviamente inevitabile che partisse il “toto-sostituto” del 31enne di Tavullia.

Sono già tanti i nomi circolati nelle ultime ore, tra i quali ovviamente quello di Ben Spies (il quale non sembra il candidato favorito per l’ambita sella). Qual è allora la vera strategia della Yamaha? Al momento é giusto ribadire che nessuna decisione è stata presa, stando anche a quanto dichiarato da Lin Jarvis, managing director di Yamaha Motor Racing, il quale ha spiegato il punto dell’attuale situazione nella casa giapponese. “Yamaha al momento sta considerando le varie opzioni per rimpiazzare Valentino Rossi”, ammette Lin Jarvis, responsabile Yamaha Motor Racing. “Dato il nostro accordo di partecipazione IRTA siamo obbligati a schierare un pilota in sostituzione dopo non più di due Gran Premi persi: questo vuol dire che dobbiamo trovare un pilota da schierare per il GP di Catalunya. Al momento non abbiamo un piano prefissato, decideremo nelle prossime settimane dopo aver valutato tutte le possibili soluzioni”. Come già dichiarato nei giorni scorsi, sia a Silverstone (20 giugno) che ad Assen (26 dello stesso mese), il Fiat Yamaha Team porterà in gara una sola YZR M1 affidata a Jorge Lorenzo.

La riabilitazione di Valentino procede molto bene, è tranquillo, sfoglia i giornali. Ora devo solo aspettare la dimissione. Vorrebbe andare a casa prima possibile, ma sa bene che la cosa più importante è, come consigliano i medici, lo scongiurare le infezioni“. Lo ha dichiarato il team manager della Yamaha, Davide Brivio, che questa mattina si é recato in visita per circa un’ora presso il Cto di Careggi, a Firenze, dove da sabato è ricoverato Valentino Rossi dopo l’incidente nelle libere del Gp d’Italia. “In ospedale è come se fosse in pista, perchè c’è tanta gente che vuole vederlo e salutarlo, mentre lui ha assoluto bisogno di riposo – ha aggiunto Brivio – la cosa che ci preme come Yamaha è che si rilassi in questo periodo anche se lui firmerebbe autografi a tutti da qui fino a Natale“.

MotoGp: Rossi e Yamaha, manovre di rinnovo contrattuale

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Yamaha e Valentino Rossi in quella che si annuncia una lunga trattativa per il rinnovo del contratto del pesarese. La MotoGp ha nel centauro di Tavullia il suo leader incontrastato ed è proprio questo dettaglio non da poco che mette Rossi – corteggiatissimo da Ducati – nelle condizioni di dettare qualche legge alla scuderia nipponica. Il punto di partenza per la trattativa inerente al rinnovo è che Rossi non sia affiancato da Jorge Lorenzo. Condizione tuttt’altro che garantita dai vertici del club che, per bocca del direttore sportivo Lin Jarvis, fanno sapere:

“Ci siamo mossi con anticipo per intavolare un discorso con il nostro pilota per il 2011, sappiamo che ormai è un mercato libero e che le nostre rivali, Ducati in primis, potrebbero tentare di arrivare a Vale, in scadenza di contratto dopo il 2010, come del resto gli altri big, cioè Lorenzo, Pedrosa e Stoner. Io ho fiducia nel fatto che Rossi voglia chiudere la sua carriera con noi, ma nessuno può sapere cosa succederà. Di certo, non sarà Rossi a dettare gli scenari della scuderia: semmai il suo contributo, preziosissimo, sarà volto a rendere il marchio sempre più vincente”.

Valentino Rossi post Sepang, l’intervista integrale

rossi-malesia-gallina-vecchiaDopo essersi confermato campione del Mondo di MotoGp nell’anno 2009 grazie al terzo posto di Sepang su circuito Malesiano, Valentino Rossi ha spaziato a 360 gradi rispetto a ciascuna delle tematiche affrontate nel corso dell’anno.

Una sorta di confessione che siamo in grado di proporvi integralmente. Si comincia con una riflessione rispetto ai nove mondiali messi in cantiere:

“Nove campionati del mondo sono un gran risultato, sono felicissimo! Voglio davvero ringraziare tutti, iniziando dagli uomini Yamaha, Furusawa-san, Lin Jarvis, Davide Brivio e tutti i miei ragazzi, Jeremy in particolare. Non ci sarei riuscito senza di lui, è un po’ come se fosse il mio papà delle moto! Devo anche ringraziare la mia famiglia e i miei amici, Stefania, Graziano, Uccio, Albi…sono tantissimi! Tutto il team, Yamaha e Bridgestone; insieme abbiamo fatto un gran lavoro ed è sempre un piacere correre con queste persone”.

Si prosegue con la spiegazione dello scenario scelto dal suo entourage per richiamare il trionfo. La gallina vecchia che fa buon brodo: