Mick Doohan a Phillip Island su Repsol Honda RC213V MotoGp

Sarà senza alcun dubbio un momento da incorniciare non solo perché l’evento consentirà di tornare ad ammirare uno dei campioni più grandi del contesto del motociclismo ma anche perché consentirà di fare un salto nei ricordi notevole e piacevole.

Arriva la notizia che il 5 volte Campione del Mondo della 500cc, Mick Doohan, scenderà in pista a Phillip Island durante il fine settimana di Gp d’Australia, alla fine di ottobre, con una Repsol Honda RC213V MotoGp per una serie di giri di dimostrazione.

A renderlo noto è lo stesso Doohan che afferma:

500 Gp, Mick Doohan testimonial di uno spot australiano sulla sicurezza:”No place to race”

Mick Doohan il campione della 500 Gp è stato il testimonial ufficiale scelto per uno spot sulla sicurezza stradale della Motor Accident Commission australiana. Il penta campione ha avuto nella sua carriera diversi infortuni, e proprio per questo è stata la persona adatta per questo tipo di dimostrazione. No place to race, fa notare le notevoli differenze che ci sono tra il correre in pista e il farlo su strada. Una serie di scivolate in gara, con protagonisti i più famosi piloti della MotoGP che, invece di terminare nella sabbia, fanno una brutta fine cadendo contro alberi, pulmann etc… Qualche polemica è stata riservata per ia dell’abbigliamento che non è tecnico ed adatto per guidare una moto, ma Mick ha risposto con la classe del campione, è una dimostrazione che serve a far vedere come è diverso cadere su pista rispetto ad un incidente su strada, che può avere delle conseguenze completamente diverse.

Moto Gp, il rientro record di Rossi ha illustri precedenti. Da Doohan a Gramigni, in tanti sono tornati vincenti

0L577ADA--620x300Dopo il test mercoledì scorso sostenuto da Valentino Rossi sul circuito di Misano, avvenuto appena 32 giorni dopo la rottura di tibia e perone della gamba destra riportata nella gravissima caduta nelle prove libere del GP d’Italia al Mugello, molti tifosi non sono affatto convinti che la scelta del pilota italiano sia la migliore in assoluto. In tanti infatti sono spaventati dalla pericolosità di questa prova. Il test di Misano ha infatti da un lato dimostrato che il Dottore può guidare una moto, ma dall’altro ha anche messo in evidenza che é grande l’incognita su una sua reale e immediata competitività in una gara della MotoGP. D’altronde, lo stesso Brivio ha dichiarato che prima dovranno passare due gara di “assestamento”, poi solo dalla terza il pilota italiano potrà inziarea ad attaccare.

Ma non c’è solo Valentino Rossi nell’elenco dei piloti che hanno bruciato le tappe dopo il grave infortunio della frattura di tibia e perone: sono infatti molti i corridori del passato che hanno bruciato le tappe del recupero. Basti pensare al più volte iridato, Mick Doohan, dopo l’incidente subito ad Assen. Il più illustre e vincente pilota di moto di tutti i tempi è sicuramente l’australiano pluricampione iridato, Mick Doohan, che ad Assen rischiò addirittura l’amputazione della gamba, ma grazie all’intervento del Dottor Costa, tornò molto prima del previsto e per fortuna scongiurò l’idea di perdere l’arto per sempre. Oppure basti pensare all’incidente subito da Alex Gramigni che nel 1992 dopo essersi fratturato tibia e perone, rientrò riuscendo nell’impresa di vincenre il mondiale della 125cc con l’Aprilia. Oltre ai due illustri colleghi che lo precedono, c’è da ricordare anche la caduta di Max Sabbatani al Mugello, incidente molto simile a quello di Doohan. Anche Max finì per rientrare prima del previsto. Vedere Rossi girare su una YZF-R1 WSB ha infatti acceso le fantasie di molti appassionati, soprattutto della SBK. Non sarà di certo la prova di Misano di ieri ad ostacolare la trattativa tra Rossi e la Ducati di Borgo Panigale (vista anche l’ufficialità della firma di Stoner con la Honda), ma sicuramente la Yamaha farà tutto il possibile per trattenere il pesarese che, nonostante il test a porte chiuse, ha attirato su di sè l’attenzione di tutti i media del mondo.

Moto Gp, Yamaha: Rossi vuole tornare già a Misano. Prossimo il ricovero al centro di Ravenna

incidente_valentino-_Tornare a correre in sella alla sua Yamaha M1 a Misano Adriatico. E’ questo il sogno nel cassetto, ma mica poi tanto, di Valentino Rossi. L’appuntamento, a pochi chilometri dalla cittadina di Tavullia, casa del “Dottore” è previsto in calendario per il fine settimana del 5 settembre. Un ritorno che inevitabilmente finirebbe per riempire di giallo il “Misano World Circuit“, già preso d’assalto dai tifosi lo scorso anno, quando il pilota della Yamaha vinse alla sua maniera il Gran Premio, sfoggiando un casco raffigurante un asino per auto prendersi in giro,  sull’errore commesso nell’appuntamento precedente di Indianapolis e frutto di diversi critiche da parte della stampa e degli addetti ai lavori che indispettirono non poco Valentino. L’altra ipotesi paventata sul rientro del pilota italiano in una gara ufficiale, per il Gran Premio del Portogallo, in programma il prossimo 31 ottobre.

Nel frattempo continua tranquilla la degenza del pesarese. Non è escluso infatti che già nei prossimi giorni, Valentino possa decidere di affidarsi alle cure del Centro iperbarico Centro cura ferite difficili di Ravenna. Già nel 1992 infatti, il centro ospitò il campione di motociclismo, l’australiano Mick Doohan, che rimase gravemente ferito in un incidente in pista ad Assen. Doohan, di cui all’inizio si temeva addirittura l’amputazione della gamba destra, fu rimesso in piedi dal centro, talmente bene che dopo quell’intervento vinse per ben cinque volte consecutive il titolo mondiale della classe regina.

Moto GP, si scatena il mercato piloti. E la Ducati sogna Rossi

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Del Torchio, presidente Ducati: “Sarebbe fantastico”. Ma Jerry Burgess ribatte: “Meglio restare in Yamaha”

Radio mercato spinge Valentino Rossi sulla sella della Ducati per la prossima stagione agonistica. “Sarebbe una combinazioni di colori interessante, fantastica“. Si è espresso così il presidente Ducati, Gabriele Del Torchio, commentando le voci di radio mercato che danno il ducatista Casey Stoner, in scadenza di contratto, in trattativa o addirittura già legato alla Honda. Del Torchio ha anche aggiunto che è “normale che i team manager parlino” con i piloti, ma che nello stesso tempo, è anche “troppo presto per parlare” dei passaggi ad altre squadre.

Quanto al comportamento tenuto da Stoner, il presidente della rossa ha giudicato “assolutamente normale” il contatto con altre scuderie. D’altronde anche la stessa casa di Borgo Panigale, non se ne sta con le mani in mano: “Sta parlando con tutti“, ha ammesso Del Torchio, compreso il manager di Jorge Lorenzo, anche “se è troppo presto per dire qualcosa“. Per il numero uno della Ducati, “i giochi saranno molto chiari” solo entro la fine dell’estate, quando saranno chiari i programmi e le scelte delle squadre.

Ma la notizia che ieri ha di fatto aperto ufficialmente il motomercato 2011, ricordiamo che alla fine di questa stagione scadranno i contratti dei “fantastici 4”, vale a dire Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa e Casey Stoner (il cui passaggio di Stoner alla Honda sarebbe un ritorno visto che ci ha già corso nel 2006, anche se con la struttura clienti di Lucio Cecchinello), ha registrato anche altri commenti. Ad esempio Jerry Burgess, capotecnico e guru australiano che segue Rossi sin dal suo passaggio alla classe regina, nonchè campione del mondo con Wayne Gardner e Mick Doohan, capotecnico di Freddie Spencer e meccanico di Randy Mamola, preferisce andare controcorrente, augurandosi che Rossi rimanga in Yamaha. “Sarei molto più “comodo” con lui in Yamaha che altrove se posso essere egoista. Ci sono un sacco di persone che vorrebbero vederlo finire la carriera in Yamaha. Masao Furusawa l’ha detto molte volte. Da un punto di vista del marketing sarebbe ricordato come un pilota Yamaha. Se invece cambiasse moto sarebbe solamente una parte molto breve della sua carriera e non può avere successo. La perdita per la Yamaha sarebbe grande, ma per equilibrio di una parte della squadra si potrebbe puntare su un pilota giovane. In un rapporto normale il giovane dovrebbe essere preso in consegna da chi ha più esperienza, ma non è il caso di Jorge (Lorenzo). Nel 2011 vedrei bene Valentino (Rossi) e Spies, ma andrebbe bene anche essere una coppia formata da Rossi e Lorenzo oppure Spies e Lorenzo”.

Andrea Boscoscuro verso la Moto 2, Australia prima tappa

andrea-boscoscuroFresco del Titolo di Campione italiano della Classe Stock 600, Andrea Boscoscuro si è concesso solo il tempo di un festeggiamento con gli amici e il Fan Club prima di volare in Australia. Il giovane campione vicentino che l’anno prossimo gareggierà nella neonata Classe Moto2 nel Campionato spagnolo, il CEV, rientrerà in Italia dopo la metà di gennaio.

Lo scopo del viaggio non è una semplice vacanza ma l’occasione per imparare la lingua straniera, mantenersi in allenamento sfruttando il clima mite e conoscere l’ambiente del motociclismo australiano che ha dato i natali ai “duri” del motociclismo come Mick Doohan, Wayne Gardner, Troy Bayliss e non per ultimo Casey Stoner.

Durante questi mesi invierà le proprie impressioni su di un continente cosi lontano a noi ma che può offrire importanti spunti di riflessione:

Lorenzo: “E se fosse Valentino Rossi a copiare me?”

jorge_lorenzo_estorilChissà quanto ha aspettato, in silenzio, il momento di poter parlare per esternare ai quattro venti tutto ciò che – causa una soggezione necessaria e dettata dalla verità incontrovertibile dei risultati, che hanno sempre dato ragione a Valentino Rossi – avrebbe voluto gridare a squarciagola.

E’ bastata una vittoria, con dominio assoluto per carità, a Jorge Lorenzo per mettergli in moto una lingua che, andasse così veloce anche la sua moto nel corso degli ultimi appuntamenti mondiali, sarebbe titolo assicurato. Ha cantato Jorge Lorenzo, e per farlo ha scelto le pagine del numero odierno di Riders Italian Magazine, nel quale pare che lo spagnolo si lasci andare a uno sfogo eccessivo.