MotoGp, l’elenco provvisorio dei piloti al Mondiale 2011

Mentre tutti gli appassionati delle due ruote sono in attesa dell’inizio della stagione 2011 del mondiale MotoGP, la Federazione Internazionale del Motociclismo (FIM) ha diramato oggi la entry list dei piloti della classe regina del Motomondiale. Diciassette i piloti partecipanti, con Honda e Ducati che saranno le uniche due case con la maggior presenza di moto nel paddock (ben sei piloti a testa). Parlando delle marche più prestigiose, c’è da sottolineare l’assenza di un main sponsor per quanto concerne il team Yamaha ufficiale, del campione del mondo in carica Jorge Lorenzo, che verrà chiamato dunque Yamaha Factory Racing. Tre le moto per il team interno della casa dell’ala dorata Repsol Honda Team, che verranno affidate ad Andrea Dovizioso (4), Dani Pedrosa (26) e Casey Stoner (27). Cambio di numero per Hector Barbera (Ducati Aspar Team), che passa dal 40 all’8.

MotoGP World Championship 2011 (L’elenco iscritti provvisorio)

1- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1
4- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V
5- Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1
7- Hiroshi Aoyama – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V
8- Hector Barbera – Aspar Team – Ducati Desmosedici GP11
11- Ben Spies – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1
14- Randy De Puniet – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11
17- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP11
19- Alvaro Bautista – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R
24- Toni Elias – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V
26- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V
27- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC212V
35- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1
46- Valentino Rossi – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11
58- Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V
65- Loris Capirossi – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11
69- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11

MotoGp, Dovizioso si rilancia per il 2011. “Per il titolo ci sarò anche io”

Timido e riservato? Chi l’ha detto? Andrea Dovizioso lascia la sua gara di drifting per presentarsi all’incontro con i tifosi organizzato dalla Gazzetta dello Sport al Motorshow di Bologna e – nell’ordine – riempie la sala, diverte e si diverte e, soprattutto, mette in fila una serie di risposte e osservazioni tutt’altro che banali. Su colleghi, emozioni, sorpassi, paternità e futuro.”Il 2011 si presenta come una stagione incertissima ma di sicuro molto bella ­ – attacca -. A giocarsi il Mondiale saremo in tanti e la nostra Honda reciterà da protagonista. Abbiamo già mostrato grossi punti di forza quest’anno e ora i tecnici stanno lavorando duramente per crescere ulteriormente, senza lesinare gli investimenti“.
Poi iniziano le domande, a cominciare da quella dove gli chiedono dove può migliorare. “Nella testa – risponde – la MotoGP è piena di talenti, alla fine la differenza la fa l’approccio alle gare, la concentrazione“. Poi si entra in casa Honda, per indagare i rapporti attuali con Pedrosa e quelli futuri con Stoner. “Con Daniel parliamo ogni tanto sul motorhome e qualche volta facciamo colazione insieme. Lui è molto chiuso, è una sua scelta. Ma è un bravo ragazzo e non è per niente stronzo. Ognuno ha il suo carattere: lui non fa tanta scena ma lo rispetto ed è uno a posto. Casey? Un talento incredibile, quando lo vedi in pista ci resti veramente male da quanto viaggia forte. Però è incostante, o almeno lo è stato con la Ducati che è una moto particolare. O vinceva o cadeva, vedremo come andrà alla Honda“. L’ennesima conferma di come in questo mondo l’amicizia non esiste. “Impossibile, l’ambiente è molto cambiato rispetto a tanti anni fa. Colpa dei soldi, negli sport dove ne girano meno si sta più insieme e ci si vuole anche bene mentre in F.1, ad esempio, è il contrario. A me dispiace molto perché, per come sono fatto io, vorrei tanto condividere con gli altri pilota la passione e il modo di viverla ad alto livello“.

Lorenzo é rimasto dov’era, alla Yamaha, e per Andrea è ancora lui il favorito d’obbligo per il titolo 2011. “Jorge non è il mio preferito, da quando ci sfidavamo nella categorie inferiori, si sa. Però quest’anno non c’è veramente niente da dirgli: ha dominato e ha meritato tutto ciò che ha conquistato. Se Rossi non si fosse fatto male? Beh, lì qualcosa è cambiato, a livello psicologico, per tutti. Ma resto convinto che lo spagnolo sarebbe diventato iridato ugualmente. E per il 2011 è ovviamente in pole“. Fa differenza dunque lottare contro Valentino rispetto a un altro pilota. “Certo. Siamo tutti condizionati, dal passato, dai rapporti umani, dalla situazione, quando proviamo un sorpasso a un pilota invece che a un altro. Forse con lui di più perché, se lo batti, hai un riscontro mediatico immediato, anche se lo fai per il 5° posto. E magari in un’altra occasione sei arrivato 2° e non ti filano perché non c’è in ballo lui. Questo è un po’ ingiusto“.  Finale più intimo, da papà, con una domanda classica. Come si comporterebbe con un figlio se volesse correre? “Beh, io ho una figlia che tra poco compie un anno. Se in futuro nascesse un maschio e poi appassionasse alle moto non so davvero come mi comporterei. Il rapporto tra padri e figli, parlo di chi è arrivato a questi livelli nel mio sport, è sempre molto difficile. I genitori spingono i ragazzi, anche per troppo amore, e poi finisce che si discute tanto. Non è un bene. Però, visto che va sempre così, ho paura di fare la stessa fine“.

Moto Gp, Lorenzo a Motegi senza rischi: “Non farò pazzie, ma lotterò per il podio o la vittoria”

La MotoGP in questo weekend è di scena a Motegi, prima tappa di tre che potrebbero regalare il nome del prossimo Campione del Mondo. Il favorito è ovviamente Jorge Lorenzo che però tiene a precisare: “Non sono a mio agio, ma la posizione in classifica è buona. Non siamo a posto tecnicamente: c’è un piccolo divario in termini di potenza, ma l’ultima evoluzione del motore dovrebbe riportare le cose a posto. Quindi vorrei lottare per il podio o magari per la vittoria“. Lo spagnolo della Yamaha quindi continua: “Sto pensando al Campionato, anche se credo che ci sarà da correre molto forte. Cercherò comunque di non fare pazzie per mantenere il vantaggio in classifica“. Ma nel weekend di Motegi ci saranno sia Dani Pedrosa, che proverà ad ostacolare nuovamente la corsa di Lorenzo verso il titolo, e Casey Stoner che vorrà sicuramente provare il bis dopo il successo di Aragon: “I cambi apportati alla moto in Spagna speriamo funzionino anche qui. A Motegi siamo sempre stati abbastanza veloci in passato, ma dovremo lottare come sempre e vedere come andrà la gara“.

Infine, ha chiuso il classico meeting del giovedì, l’unico pilota giapponese della MotoGP, Hiroshi Aoyama, che ha finalmente recuperato dopo l’infortunio alla schiena e che garaggerà con un pensiero fisso nella testa: “L’obiettivo a Motegi sarà quello di correre per la top ten, ma soprattutto per Shoya Tomizawa, che so avrebbe voluto correre come nessun’altro il GP di casa“.

Il calendario provvisorio del 2011 – La Fim ha reso noto il calendario provvisorio 2011 del Campionato del Mondo MotoGP. Si comincerà il 20 marzo in Qatar e sarà una gara in notturna. Il 6 novembre l’ultima gara a Valencia sulla pista Ricardo Tormo. Questo il calendario: 20 marzo: Qatar-Losail; 3 aprile: Spagna-Jerez; 24 aprile: Giappone-Motegi; 1 maggio: Portogallo-Estoril; 15 Maggio: Francia-Le Mans; 5 giugno: Catalogna-Catalunya; 12 giugno: Gran Bretagna-Silverstone; 25 giugno: Olanda-Assen; 3 luglio: Italia-Mugello; 17 luglio: Germania-Sachsenring; 24 luglio: Stati Uniti-Laguna Seca; 14 agosto: Repubblica Ceca-Brno; 28 agosto: Indianapolis-Indianapolis; 4 settembre: San Marino & Riviera di Rimini-Misano; 18 settembre: Aragon-(MotorLand); 16 ottobre: Australia-Phillip Island; 23 ottobre: Malesia-Sepang; 6 novembre: Valencia-Ricardo Tormo-Valencia.

Superbike, la Ducati annuncia il ritiro dal 2011. Del Torchio: “Scelta strategica”

La notizia del giorno nel mondo delle due ruote, ha davvero del clamoroso e dell’inaspettato: la Ducati ha infatti ufficializzato il ritiro dal Mondiale Superbike a partire dal 2011 come casa ufficiale. La casa di Borgo Panigale si limiterà dunque alla fornitura di moto ai team privati. La notizia, come avviene spesso in questi casi, è destinata a suscitare vastissimo clamore.

La Ducati si può dire sia un delle case madri della Superbike: la scuderia italiana ha infatti preso parte in forma ufficiale a tutte le edizioni del Mondiale delle derivate dalla serie, cioè a partire dal 1988 ad oggi, conquistando ben 29 titoli iridati in 22 edizioni: 13 piloti e 16 Marche. Ma la notizia, seppur amara e clamorosa, non giunge completamente inaspettata per gli addetti ai lavori. Già nelle scorse settimane infatti, Borgo Panigale aveva minacciato di uscire se la FIM e la Infront non avessero fatte proprie alcune modifiche regolamentari che la Ducati riteneva necessarie per adeguare le prestazioni della 1198R alle quattro cilindri. Una specie di ultimatum insomma, che ha trovato in pieno riscontro nella decisione di oggi.

La stessa Infront, tra l’altro, aveva confermato l’eventualità attraverso il direttore sportivo Paolo Ciabatti. Il regolamento però, al momento sembra essere soltanto una giustificazione, e sarà interessante leggere nel comunicato quali sono le reali motivazioni che sono alla base di tale scelta. In realtà la Ducati, da molto tempo non ha più un interesse commerciale a far correre la 1198R e, con Noriyuki Haga e Michel Fabrizio ampiamente sotto le aspettative di inizio stagione, avrebbe avuto la necessità di investire per rifondare una squadra che dopo la partenza dell’ex responsabile Davide Tardozzi, adesso in Bmw, non è stata più se stessa. Meglio quindi prendersi un anno sabbatico in attesa dell’arrivo della nuova Superbike che debutterà nel 2012 con 2V completamente riprogettato e telaio monoscocca in alluminio.

Nella nota diffusa in giornata dalla Ducati il presidente e amministratore delegato Gabriele Del Torchio ha dichiarato: “Questa decisione deriva da una precisa scelta strategica della casa di Borgo Panigale, che vuole incrementare ulteriormente il contenuto tecnologico dei propri modelli di serie previsti in uscita sul mercato nei prossimi anni. Per raggiungere questo obiettivo le risorse tecniche dell’azienda, fino a oggi impegnate nella gestione del team ufficiale SBK, verranno dedicate allo sviluppo della nuova generazione di moto supersportive, sia in versione omologata che nella derivata dedicata alle competizioni SBK“.

MotoGp, 20 piloti dal 2011?

rossistonerLa notizia viene rilasciata da Vito Ippolito, presidente in pectore della Fmi (Federazione motociclistica internazionale): nella prossima stagione di MotoGp, dovrebbe essere oramai certo l’incremento dei piloti – e, di conseguenza, delle moto – che prenderanno il via al Mondiale. A favorire tale ipotesi, il fatto che i costi sobbarcati dai team per lo schieramento di una moto dovrebbero abbassarsi notevolmente – come da regolamento, ndr.