Moto 2, Marc Marquez porta la Honda Repsol sul tetto del Mondo

Il Team Catalunya Caixa Repsol ha finalmente potuto esultare grazie al successo conseguito dallo spagnolo Marc Marquez, che si è laureato campione del Mondo nella specialità della Moto 2. Il 19enne ha ottenuto il terzo posto nel Gp di Australia ottenendo così i punti necessari per diventare irraggiungibile. Il suo rendimento è stato eccellente con 8 vittorie su 16 GP ed ora Marquez è pronto per debuttare nella Moto Gp prendendo il posto di Stoner, e affiancando il suo connazionale Pedrosa.  “Sì, vincere questo titolo è stato molto importante. Lo devo ai miei sponsor, alla mia famiglia e anche a Emilio Alzamora: tutti hanno messo tanto impegno per farmi raggiungere questo successo. E soprattutto li ringrazio per il loro supporto in inverno, durante il mio recupero dall’infortunio: è stato molto difficile per me superare la delusione dovuta all’incidente. Ogni mattina mi svegliavo con l’angoscia, sperando di smetterla di continuare ‘vedere doppio’. Oltre a questo, non è facile resistere alla pressione quando sei sempre etichettato come ‘il favorito’. Era molto importante vincere dopo aver sopportato questa pressione tutto l’anno.”

 

 

Moto 2, Marquez salta il Gp di Valencia, non vede bene dopo una caduta

 Un altro campione di Moto, questa volta nella specialità Moto 2, si tratta dello spagnolo Marquez che non potrà far parte nel Gp di Spagna a Valencia a causa dei postumi di una caduta che gli ha colpito la parte interna dell’occhio. Lo spagnolo aveva avuto un incidente dove aveva sbattuto la testa (anche se fortunatamente con il casco che ne ha attutito il colpo), ed era in stato confusionale. Gli esami hanno evidenziato un fastidio alla membrana dell’occhio, ed infatti il pilota non riesce a vedere bene. I medici quindi gli hanno proibito di partecipare alla corsa nella sua terra, e la delusione è stata enorme. «Nessuno aveva più voglia di me di correre, ma con la salute non c’è niente da fare, soprattutto quando c’è di mezzo la vista. Non è una cosa grave, ma si risolverà in tempi lunghi. Io vado comunque a Valencia, perché i medici hanno comunque detto che c’è una piccolissima possibilità che le cose si risolvano in tempo per la gara».

 

Stock 1000, Danilo Petrucci campione italiano a Vallelunga

La categoria Stock 1000 ha premiato la Ducati di Danilo Petrucci, che sul circuito di Vallelunga ha conquistato il titolo nel settimo round, con una giornata di anticipo rispetto alla chiusura. Lo ha fatto con 21 punti di vantaggio dagli inseguitori. Invece è tutto rimandato il discorso all’ultima gara nelle altre categorie; nella Supersport ha vinto Dionisi, così continua il duello con Tamburini che ha 11 punti di vantaggio. Nella 125 GP con oltre 8 secondi di vantaggio il 15enne Romano Frenati si è imposto su tutti, mentre nella Superbike è giunto il primo successo di Federico Sandi. Le ultime categorie hanno visto le vittorie di Andreozzi nella Moto2 che così con questa vittoria ha rosicchiato qualche punto a Mattia Tarozzi, ed infine nella Stock 600 25 punti sono andati al russo Leonov. Il prossimo appuntamento è fissato per il 23 ottobre, per l’ultima tappa del Mugello dove ci saranno tutti i verdetti definitivi.

13 Settembre, in ricordo di Shoya Tomizawa, incasso devoluto ai famigliari

Il circuito Pole Mecanique d’Ales sarà il grande protagonista del palcoscenico del 13 Settembre, che vedrà i piloti della Moto 2 addentrarsi in una gara di solidarietà in ricordo dello sfortunato collega giapponese Shoya Tomizawa, deceduto in seguito ad un incidente di moto proprio un anno. Una ricorrenza che verrà celebrata con prove su gare in pista della classe 125, ma anche fotografie, video e lotterie proprio in memoria del giovane pilota nipponico morto sul campo di battaglia a Misano Adriatico. I biglietti costano 4 euro, e tutto il ricavato sarà devoluto ai genitori di Shoya.

Moto 2, ad Assen in Olanda ci sarà una donna, Elena Rosell

Sul circuito di Assen in Olanda sabato prossimo ci sarà anche una donna, si tratta di Elena Rosell che si cimenterà nella Moto 2. Prenderà il posto di Julian Simonh della scuderia Aspar.  La sua esperienza è incredibile, da quando ha otto anni che guida la moto ma di certo questa sarà una grande soddisfazione. “Non riesco ancora a credere alla possibilità che ho davanti.  In tutta questa settimana sono circolate ipotesi su una mia partecipazione a una gara con il Team Mapfre Aspar, e la verità è che ho vissuto molto nervosamente nella speranza che si concretizzasse. Si tratta di un’opportunità che stavo aspettando da quando ho iniziato a correre in moto. Sono impaziente di affrontare il Gran Premio d’Olanda per iniziare a crederci”.

Moto 2, A Jerez, impresa di Andrea Iannone, che vince partendo undicesimo

Se non si tratta di una grande impresa poco ci manca, Andrea Iannone da 11° in griglia di partenza vince sul circuito spagnolo di Jerez e si piazza al primo posto nella classifica nella Moto 2. Secondo posto per lo svizzero Thomas Luthi e per l’italiano Simone Corsi. Mattia Pasini conclude la sua gara al 13° posto, e Claudio Corti arriva 21°. Un incidente ha coinvolto Jules Cluzel e Marc Marquez. Chiude sesto lo spagnolo Julian Simon, seguito da Alex De Angelis e dall’altro inglese Kev Coghlan.

Moto 2, Ratthapark Wilairot coinvolto in un incidente stradale, è grave, ma non in pericolo di vita

Sono ancora gravi le condizioni del pilota di Moto 2 di Chon Buri, Ratthapark, che è rimasto vittima nella notte in uno spaventoso incidente stradale in Thailandia. Il ventiduenne sedeva sul sellino posteriore della moto di un amico quando i due hanno avuto un incidente. Il guidatore purtroppo è morto, mentre Ratthapark ha perso conoscenza. I dottori hanno detto che è sveglio e cosciente e che un prossimo bollettino medico sarà diramato nella giornata di domani. Il ragazzo ha già perso il padre la scorsa settimana per un tumore a soli 48 anni.
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Morte Tomizawa, De Angelis e Redding distrutti dal dolore:”che strano destino, noi illesi a 240 km orari, lui riposa in pace”

 

Anche Alex De Angelis ha voluto commentare la perdita del giapponese Tomizawa, anche perché è stato proprio lui e Redding in modo del tutto involontario a dargli il colpo di grazie.”Sono devastato, me lo sono visto davanti e non ho potuto far altro che prenderlo in pieno. La cosa incredibile è che io sono rimasto illeso, nonostante fossi caduto in terra 2 40 km orari, mentr elui purtroppo riposa in pace. Sono vicino alla sua famiglia, sono distrutto, non ce la faccio nemmeno a parlare. Anche Redding non riesce a trattenere le lacrime:”Incredibile me lo sono visto davanti e l’ho visto morire, aveva gli occhi sporchi di sangue fuori dalla visiera, sembrava un animale colpito da un auto in strada. E’ stata una fatalità, come ha detto anche Rossi, questi sono i rischi di chi sceglie questo mestiere”.

Gp Misano, aperto il dibattito: valeva la pena continuare la corsa dopo la morte di Tomizawa?

E’ indubbiamente il caso del giorno la morte del giapponese Tomizawa, avvenuta in diretta Tv a causa dell’incidente che lo ha visto protagonista colpito dalle moto di De Angelis e Redding, che lo hanno massacrato. In questi casi, come accade anche nel calcio in caso di lutto prima dell’evento, vale la pena continuare lo spettacolo, oppure è giusto fermare la corsa e rinviarla? Ne hanno parlatio Claudio Macchiagodena, medico della Clinica Mondiale:”Abbiamo pensato di fermare la gara perché era pericoloso, ma i piloti sono stati raggiunti immediamente. Non ho chiesto alla Direzione Gara le bandiere rosse perché non mi avrebbero aiutato col mio lavoro, avremmo ritardato l’intervento dell’ambulanza. Dietro le protezioni della pista avevamo un ambulanza con respiratore e abbiamo iniziato subito una cura intensiva. Era importante avere la ventilazione e due medici presenti. Arrivato al centro medico le condizioni del giapponese erano critiche e lì abbiamo proseguito la cura intensiva”. Gli fa eco Paul Butler, Direttore di Gara: “Credo che per prima cosa sia necessario stare vicino alla famiglia, agli amici e al team di Tomizawa. Il Dottor ha spiegato la situazione molto chiaramente. Il mio lavoro è decidere quando usare o meno le bandiere rosse, sulla base delle indicazioni che ricevo. L’intervento medico è stato molto rapido ed efficiente visto che il punto dell’incidente era pieno di servizi medici: ambulanze e dottori. Non hanno corso rischi gli altri piloti, quindi non c’era ragione per la bandiera rossa.”

Valentino Rossi:”quello che è accaduto ieri a Tomizawa, è l’alto rischio che corriamo noi piloti, quello di venire centrati da altri colleghi durante una caduta, è davvero terribile morire così”

Valentino Rossi è molto affranto dopo la notizia della morte del giapponese Tomizawa in Moto 2, e conferma che il Gp di ieri del Misano di San Marino passa sicuramente in secondo piano. “Purtroppo quando si vedono immagini del genere non resta altro che riflettere, ma non c’è rimedio, è l’unico rischio che corriamo noi piloti che facciamo questo sport, che per noi è anche un mestiere per altro molto ben pagato. La sfortuna ti si abbatte contro, o meglio è il destino che vuole così, c’è poco da fare, tu cadi sperando di non farti male, poi però ti arrivano dietro moto a 250 km orari che ovviamente non possono prevedere la caduta, e il dramma è sotto gli occhi di tutti”.

Motomondiale, Gp di Germania: Simone Corsi primo nelle libere della Moto2. Nella 125 Marquez é di un altro pianeta

n512248_CORSI01.preview_bigSessione di prove libere del venerdì alquanto movimentata per la Moto2. In un pomeriggio caratterizzato dalle cadute (saranno ben nove alla fine con l’aggiunta anche di un’uscita di pista) sono due i piloti che rimangono saldamente in sella alla propria moto e che si giocano la vetta della classifica dei milgiori tempi: Simone Corsi su JiR Moto2 e Gabor Talmacsi (Fimmco Speed Up), si sono infatti contesi la leadership di giornata fino all’ultimo giro, con l’italiano poi bravo ad imporsi con il tempo di 1’26.306. Dietro all’ungherese secondo, centra la terza piazza Alex Baldolini con il Caretta Technology Race Dept che accusa appena 306 millesimi di ritardo dal connazionale. Risultato importante per l’italiano, visto che si tratta del miglior piazzamento stagionale nelle libere, mentre alle sue spalle completa la top six il terzetto spagnolo formato da Julian Simon, Toni Elias e Alex Debon. Dunque tutti i migliori della Moto2, ad eccezione di Tom Luthi solo 15º, si ritrovano nelle prime dieci posizioni con Gadea, Rolfo, Tomizawa e Iannone che chiudono questa prima top ten virtuale del venerdì. Per quanto riguarda invece le nove cadute, apparentemente tutte senza conseguenze, gli involontari protagonisti sono stati: Toni Elias (Gresini Racing), Valentine Debise (WTR San Marino), Yuki Takahashi (Tech3 Racing), Julian Simon (Mapfre Aspar), Ratthapark Wilairot (Honda Thai Ptt), Joan Olivè e Kenny Noyes (Jack-Jones by Antonio Banderas) e Yonny Hernandez (Blusens STX).

n512223_MARQUEZ01_5.preview_bigNella 125 Marquez vola, Terol out – Le prime prove libere dell’eni Motorrad Grand Prix Deutschland si aprono con una cattiva notizia: Nico Terol infatti non prende parte a questa sessione, a causa dei forti dolori che il viaggio verso il Sachsenring ha accentuato all’altezza delle vertebre fratturate. Lo spagnolo é così costretto a lasciare, almeno per il momento, campo e pista libera agli spagnoli Marquez ed Espargaró: domani Terol prenderà una decisione definitiva su una sua presenza o meno nel Gp di Germania. E così, é nuovamente il giovane 17enne Marc Marquez a non lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di rimettere il suo nome davanti a tutti nella classifica dei tempi, con la sua velocissima Derbi Red Bull Ajo Motorsport. Per lui il tempo di 1’27.435 con cui precede per ben 8 decimi proprio il primo rivale per il titolo Pol Espargaró (Tuenti Racing).
Efren Vazquez (Tuenti Racing) completa le prime tre posizioni, mentre i piloti di casa Jonas Folger (Ongetta Team) e Sandro Cortese (Avant Mithsubishi Ajo), insieme a Tomoyoshi Koyama (Racing Team Germany), chiudono la top six della 125. Con gli italiani ancora tutti lontani dalla top 10, da sottolineare l’ottava piazza di Bradley Smith, addirittura a più di un secondo e mezzo dalla vetta.

Il Motomondiale é in crisi di ascolti e di interesse. E non basterà il ritorno di Rossi a salvarlo

moto gp2La MotoGp é in crisi di ascolti. A dirlo senza possibilità di smentita alcuna, sono i dati dell’audience del Gran Premio d’Olanda corso ad Assen lo scorso weekend. In Italia il tonfo é davvero pesante, visto che si sono registrati picchi verso il basso mai accusati in precedenza. Questi i numeri implacabili: Assen 2010 MotoGP: 2.579.000, 16,79% di share. Nel 2009: 5.249.00, 31,69% di share: ma la debacle investe anche le altre due classi, la 125 e la Moto2 rispetto alla 250.

Siamo dunque in presenza di dati che, molto probabilmente, in qualsiasi azienda (così come anche in politica, ma forse non in Italia) porterebbero alle immediate dimissioni della dirigenza. Infatti, in appena tre gare corse nell’arco di soli venti giorni, il castello di carta costruito dalla Dorna e sostenuta da diversi media (a cominciare da chi in Italia gestisce i diritti tv) è miseramente crollato.

Chi ha invece sostenuto esattamente il contrario manifestando una chiusura mentale davvero incomprensibile, è stato inequivocabilmente smentito dai fatti e dai numeri. Indubbiamente nello sport la presenza del “fenomeno” (vedi Rossi) è fondamentale. Di contro lo é ancora di più l’eroe e l’antieroe (vedi Lorenzo). Ma non è altrettanto vero che una sola “stella” possa da sola reggere il gioco. Ovvio, però, che il problema non é certamente di oggi: negli ultimi anni la miopia della gestione del motomondiale, ha portato al suicidio un campionato storico, di straordinaria bellezza ed efficacia sotto il profilo tecnico, tecnologico, agonistico, industriale e commerciale.

Tra l’altro, gli spunti positivi sono davvero pochi e di rilevanza mediocre: parliamo della copertura televisiva (davvero internazionale e tecnicamente di altissimo livello) e dall’impegno sulla sicurezza (anche se a scapito della bellezza dei tracciati e dall’abbassamento qualitativo dei circuiti, ridotti a serpentine anonime, quasi da go kart). Ma la griglia con 15 piloti partenti ha spento la MotoGP. La Moto2, che doveva sostituire la 250 e rilanciarla si è già sgonfiata. La 125 è stata dissanguata. Ora, il trend negativo avrà un’ovvia la risalita, parlando solamente di audiance, grazie al rientro in pista di Valentino Rossi, che però fungerà solo da effetto placebo. Con il serio pericolo che chi é responsabile del decadimento della MotoGp ci si aggrappi, pensando di aver risolto tutti i problemi.

Infine un’ultima considerazione: perché Assen fa comunque il pieno di spettatori mentre in Italia milioni di “appassionati” fuggono dalla tv? La risposta é alquanto semplice, ma soprattutto molto triste: perché in Olanda e altrove la passione è sempre stata costruita sul motociclismo come sport in quanto tale, non sull’immagine effimera che può dare di sé: quindi sulle corse e su tutti i suoi protagonisti, diversi, ovviamente, col cambiare degli anni. Nel Belpaese invece, si punta solo sull’involucro di cartapesta, sul “personaggio”, spremendolo come un limone. Quando poi il limone non dà più neppure una goccia (euro), lo si getta e si spegne la tv. Il motociclismo, le ferite se le dovrà poi leccare da solo. E gli appassionati, gabbati, si addormenteranno sul divano.

Moto 2, Mugello 2010: Iannone vince senza fatica. Stupendo Corsi, da 26° a 3°

n510447_IANNONE01_4.previewAndrea Iannone ha dominato e vinto il Gran Premio d’Italia Tim sul Gp del Mugello. La partenza é fulminante per due piloti Fimmco Speed Up: Iannone che mantiene la prima posizione e Gabor Talmacsi che dalla settima passa alla seconda piazza. Bene Elias terzo, male De Angelis solo nono. L’abruzzese ha sette decimi di vantaggio dopo un solo giro sul primo rivale e il suo ritmo di gara è quasi un secondo più rapido degli inseguitori. Prima caduta per Lukas Pesek con la Matteoni CP Racing, lo imita poco dopo Anthony Delhalle (BQR Blusens).

Lanciato in una folle rimonta, Jules Cluzel perde però il controllo della sua Suter Forward Racing ed è fuori dalla gara. All’inseguimento di Iannone ci sono almeno 10 piloti, tra cui Corsi e Luthi che sembrano in recupero. Fuori purtroppo Mattia Pasini quando era 28º e Raffaele De Rosa. A meno di otto giri dal termine Iannone ha però addirittura 7″ di vantaggio e continua a girare su tempi inferiori a quelli del gruppo che lo segue. In lotta per il podio anche Sergio Gadea, Toni Elias e Tomizawa. Cadono anche Mike di Meglio (Mapfre Aspar) e Ratthapark Wilairot (Honda PTT Thai).

Vince dunque a mani basse Andrea Iannone, autore di una gara perfetta e corsa in perfetta solitaria, senza errori e senza rivali fin dai primi metri. 25 punti che portano il nostrano abruzzese tra le prime piazze della classifica mondiale. Pazzesca anche la gara di Simone Corsi, 26º in griglia di partenza e già a nove giri dal termine in lotta per il podio. Chiude terzo con un altro grande passo in classifica generale. Sul podio anche Sergio Gadea con la Tenerife 40 Pons dopo un arrivo al fotofinish. Per 15 millesimi fuori dal podio Thomas Luthi con la Interwetten Moriwaki con Toni Elias e Shoya Tomizawa che completano la top six del Gran Premio d’Italia TIM.

Moto Gp, Mugello 2010: Rossi e Lorenzo dominano le libere del venerdì

0L3HOHSG--300x145Un affare per due. Almeno per il momento. E come tra l’altro pronosticato da tutti gli addetti ai lavori sin dall’inizio della settimana. Valentino Rossi e Jorge Lorenzo hanno subito chiuso davanti a tutti le prove libere del venerdì. I due piloti della Yamaha hanno infatti dominato la prima sessione di prove libere del GP d’Italia che si correrà domenica sul circuito toscano dle Mugello. Il pesarese, che perl’occasione ha sfoggiato un nuovo curioso taglio di capelli stile mohicano, ha girato in 1’49″751, unico sotto la barriera dell’1’50”.

A seguire il compagno di squadra spagnolo Lorenzo (1’50″120) e un ottimo Loris Capirossi (1’50″359). L’imolese della Suzuki ha perso però il controllo della moto ad appena un minuto dalla fine delle prove, finendo la sua corsa nella ghiaia. Dietro di lui si é piazzata la Yamaha di Colin Edwards e la prima Honda ufficiale di Daniel Pedrosa. Solo settimo tempo per un ancora opaco Casey Stoner su Ducati. Ottavo Andrea Dovizioso, 12° Marco Simoncelli, 13° Marco Melandri.

In Moto2 ottima prestazione di Alex De Angelis. Il sanmarinese del Team Scot ha corso in 1’56″422 precedendo lo spagnolo Sergio Gadea, Julian Simon e il nostro Andrea Iannone. A seguire Bradl e Cluzel. Tredicesimo tempo per Mattia Pasini. In 125 miglior tempo per il solito Pol Espargaro, in grande forma dopo le due vittorie consecutive in Spagna e Francia. Lo spagnolo della Derbi ha corso in 1’59″542 precedendo di 58 millesimi l’Aprilia di Nico Terol e quella del britannico Bradley Smith (a oltre 6 decimi). Poi Efren Vazquez a oltre otto decimi. Dietro di loro l’Aprilia dello svizzero Randy Krummenacher, quindi gli spagnoli Marc Marquez, Esteve Rabat e il tedesco Sandro Cortese. Sul fronte italiano buo 16° tempo per Luigi Morciano, davanti a Alessandro Tonucci. Armando Pontone è 21°, Riccardo Moretti 23°, Lorenzo Savadori 25°.