Inizia ancora una volta nel segno di Jorge Lorenzo, il weekend del Motomondiale della Moto Gp. Nella prima giornata di prove libere sul tracciato del Montmelò, dove domenica si disputerà il Gran Premio di Catalunya, settima prova del Mondiale, il pilota spagnolo della Yamaha ha voluto subito mettere le cose in chiaro: anche e soprattutto in Spagna, Lorenzo non ha intenzione di regalare nulla ai piloti avversari. Dunque come già successo la scorsa settimana in Olanda sul circuito di Assen, anche nelle prime libere del GP di Catalogna è lo spagnolo della Yamaha a fare il passo. Col tempo di 1’43″259 il leader iridato ha preceduto l’australiano Casey Stoner della Ducati di appena 153 millesimi.
L’australiano del team Ducati, ancora alle prese con qualche problema di sindrome compartimentale (Arm Pump), ha preceduto il duo del team Repsol Honda con Dani Pedrosa terzo e Andrea Dovizioso quarto. Quinto, grazie all’ultimo giro, Ben Spies (Monster Yamaha Tech3), ultimo dei piloti in gara in grado di abbattere la barriera dell’1’43, chiudendo a 6 decimi netti dal collega Yamaha.
Da segnalare l’eccellente prova fornita da Aleix Espargaró sesto con la sua Pramac Racing, mentre Randy De Puniet (LCR), Colin Edwards (Monster Yamaha Tech3) e Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) completano la top ten. Il suo compagno di squadra Marco Melandri, al rientro dall’infortunio alla spalla subito in Olanda, ha chiuso 14º. Nessun problema fisico invece per l’altro pilota spagnolo in gara, Alvaro Bautista, che è caduto con la sua Rizla Suzuki a circa metà sessione. Chiuderà 12º.
Chiudono la griglia i due giapponesi in gara: si tratta di Wataru Yoshikawa, sostituto di Valentino Rossi con la Fiat Yamaha, e Keosuke Akiyoshi, sostituto di Hiroshi Aoyama con la Interwetten Honda MotoGP. Per loro rispettivamente il 17º e il 16º tempo, entrambi a quasi 5 secondi da Lorenzo.
Toni Elias ha iniziato con il piede giusto il fine settimana che porta al Gran Premio Aperol de Catalunya della Moto2, che si correrà domenica 4 luglio. Il pilota di Manresa, così come il leader della Moto Gp Lorenzo e Marc Marquez in 125, corre di fatto in casa. Il leader del mondiale del team Gresini Racing ha ferma il cronometro a 1’48.425 nella prima giornata delle prove libere.
Marquez vola nella 125 – E’ la classe 125 ad aprire la prima giornata delle prove libere, sul tracciato del Montmelò per il Gran Premio Aperol de Catalunya. Un sole cocente è stato il protagonista assoluto per questa sessione d’apertura, fattore climatico che però non ha impedito a Marc Marquez (Red Bull Ajo Motorsport) di far segnare il miglior tempo di 1’51.219. Lo spagnolo, già vincitore degli ultimi tre gran premi, oramai non è più una sorpresa e alle sue spalle solo il britannico Bradley Smith, pilota della Bancaja Aspar, regge il passo (+0.2s). Il leader del mondiale Nico Terol (Bancaja Aspar) e il secondo della classifica generale Pol Espargaró (Tuenti Racing) completano una prima fila ancora del tutto virtuale. Alle loro spalle Efren Vazquez e, finalmente in posizioni di rilievo, Jonas Folger (Ongetta Team). Sandro Cortese (Avant Mitsubishi Ajo), Johann Zarco (WTR San Marino Team), Randy Krummenacher (STIPA-Molenaar Racing) e Esteve Rabat (Blusens-STX) completano la top ten di questa prima sessione. Il primo degli italiani Simone Grotzkyj (Fontana Racing) solo 16º. Le uniche cadute della sessione, hanno riguardato Pol Espargaró (Tuenti Racing) a 20 minuti dal termine, della wildcard Peter Sebestyen (Right Guard racing) e di Luis Rossi (CBC Corse). Nessuna conseguenza però per i tre protagonisti.
Dopo l’anticipazione data dal magazine inglese “Motorcyiclenews”, la MotoGp ripiomba nel vortice del mercato piloti, dopo la pausa dovuto agli impegni ravvicinati di Silverstone prima e di Assen poi, con il prossimo Gp di Catalunya che chiuderà il cerchio sui tre gran premi consecutivi, sul tracciato del Montmelò a Barcellona.
Sarà il Gran Premio di Catalunya a Barcellona che si corre in questo fine settimana, a chiudere la sequenza di tre gare consecutive del calendario del Motomondiale 2010 che ha portato i piloti dal tracciato di Silverstone a quello del Montmelò, passando per la tappa olandese di Assen. Settimo appuntamento stagionale dunque al Circuit de Catalunya: il programma ufficiale mantiene gli orari abituali europei, con il venerdì dedicato alle prime prove libere, il sabato per le qualifiche ufficiali e le gare domenica.
La MotoGp richia seriamente di trasformarsi in un monologo di qui alla fine del Mondiale. La sesta tappa di questo MotoGp 2010, si é disputata sull’oramai deturpato circuito olandese di Assen – oramai ridotto ad un ridicolo kartodromo e lontano parente del bellissimo tracciato che é stato sino a non molti anni fa – ed ha visto l’ennesimo e prevedibile trionfo dello spagnolo del team Fiat Yamaha Jorge Lorenzo, ormai lanciatissimo verso quello che sarà il suo terzo titolo mondiale, che ha praticamente ha già in tasca, mentre tra i principali avversari si è nuovamente rivisto un ottimo Pedrosa, giunto meritatamente secondo con la sua Honda, ed un finalmente ritrovato e positivo Casey Stoner che, se non avesse sbagliato la scelta delle gomme, avrebbe probabilmente contrastato fino alla fine il successo del Campione Maiorchino, invece di finire per accontentarsi della terza piazza, comunque un “successo” se si pensa che é il primo podio per l’australiano della Ducati.
La MotoGp é in crisi di ascolti. A dirlo senza possibilità di smentita alcuna, sono i dati dell’audience del Gran Premio d’Olanda corso ad Assen lo scorso weekend. In Italia il tonfo é davvero pesante, visto che si sono registrati picchi verso il basso mai accusati in precedenza. Questi i numeri implacabili: Assen 2010 MotoGP: 2.579.000, 16,79% di share. Nel 2009: 5.249.00, 31,69% di share: ma la debacle investe anche le altre due classi, la 125 e la Moto2 rispetto alla 250.
“Tre settimane sono passate dopo l’incidente e due da quando sono stato dimesso dall’ospedale, e io sono molto contento di come sta procedendo la mia guarigione. Mi sento molto meglio e sto iniziando a vivere una vita quasi normale, anche se per una vita del tutto normale dovrò aspettare fino a quando non sarò tornato sulla mia moto“.
Dopo la vittoria ottenuto ad Assen, possiamo tranquillamente affermare che adesso Jorge Lorenzo è probabilmente irraggiungibile per chiunque in classifica piloti. Il pilota spagnolo della Yamaha si è infatti aggiudicato con la solita autorità anche il GP d’Olanda e con altri 25 punti presi, ha scavato ulteriolmente il divario che pone fine alle residue speranze dei rivali, che volevano tentare di approfittare, soprattutto loro, dell’assenza di Valentino Rossi. Ne approfitterà senz’altro Lorenzo dell’assenza del campione italiano e compagno di squadra, visto che il titolo iridato della MotoGP è ormai saldamente nelle sue mani: Pedrosa adesso insegue a 47 punti.
“Bene così, ma adesso conta fare lo stesso in gara”. Jorge Lorenzo si gode l’ennesima pole ma preferisce non cantare ancora vittoria. Il primo passo però, fare una buona qualifica é sato fatto, e la missione è stata dunque compiuta alla perfezione. Resta l’esame della gara, ma proprio perché tutto sembra filare liscio, è meglio essere prudenti. “Il mio obiettivo minimo per domani sarà quello di finire sul podio ma se ci sarà la possibilità cercherò di vincere, magari con una buona partenza”. Jorge oggi si è messo alle spalle Randy De Puniet e Casey Stoner. Ma se per il primo si è trattato di un exploit che domani difficilmente potrà avere un seguito (“Domani punto al podio – ha detto il francese – sarebbe fantastico”), per il secondo è stata una giornata differente rispetto a ieri. “Non sono molto contento – ha detto contrariato dopo le qualifiche – ho avuto qualche problema con la moto: all’inizio con la frizione, poi quando ho cercato di fare l’ultimo giro di qualifica ho sentito un ritorno di fiamma e uno scoppio sotto di me, così sono rientrato. Spero che non ci siano problemi per la gara di domani”.
Il pilota spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo, alla fine della giornata era molto soddisfatto e tranquillo: “Giornata molto positiva, la moto si è comportata bene senza alcun particolare problema. La nuova curva? E’ molto veloce. Migliorare ancora comunque è possible, useremo le sessioni che mancano”. Sui pericoli della gara Jorge è apparso alquanto sicuro: “Da quello che si è visto sarà Stoner il più pericoloso”.
Sembra finalmente essere giunto il momento in cui toccherà al pilota australiano della Ducati, Casey Stoner, la parte del “guastafeste” per lo spagnolo Jorge Lorenzo nel prossimo fine settimana di Assen. Dopo le prime prove libere del GP d’Olanda infatti, lo spagnolo della Yamaha ha sì fatto registrare il miglior tempo in 1’35”169, ma l’australiano della Ducati è staccato di appena 11 millesimi. Un inizio che trova conferma, almeno in parte, in quello che Lorenzo già aveva dichiarato ieri in conferenza stampa, e cioè che gli avversari non sono poi così lontani dalle sue prestazioni come invece può sembrare dando un’occhiata alla classifica del motomondiale. Solo in parte però, perché l’avversario più vicino in classifica (si fa per dire, visto che parliamo sempre di 37 punti di svantaggio) è quell’Andrea Dovizioso che oggi ha fatto segnare solo il quinto tempo a 7 decimi dal leader iridato spagnolo, preceduto anche dall’americano Nicky Hayden su ducati e da Colin Edwards. Se non altro ha però messo nuovamente dietro Daniel Pedrosa. Poi c’è la sorpresa Espargaro che ha fatto meglio di Ben Spies, Marco Simoncelli e Marco Melandri.
Nel Gran Premio di Gran Bretagna, sul tracciato di Silverstone, Jorge Lorenzo ha corso una gara pulita, lineare, perfetta, andando in solitaria sin dal primo giro e staccando tutti. Per la classifica mondiale il concetto è praticamente identico. Solito copione anche per lo spagnolo Dani Pedrosa, che lamenta i soliti problemi di trazione e anche senza la pressione di Valentino, perde un’altra grande occasione di riscatto, oltre che una bella manciata di punti preziosissimi in un’annata potenzialmente buona per il titolo. Probabilmente però, lo spagnolo della Honda, nonostante i primi due giri corsi in un testa a testa con Lorenzo, ha anche risentito mentalmente della caduta durante le qualifiche.
“Abbiamo fatto una grande gara, considerando che la situazione non era facile per l’asfalto freddo. Una vittoria molto importante anche per il campionato. Sono molto contento“. Jorge Lorenzo ha commentato così la vittoria nel giorno del ritorno della MotoGP a Silverstone. “È stato un week end molto buono. Alla fine ho guidato molto deciso e ho potuto prendere un grande vantaggio” ha aggiunto lo spagnolo, leader al momento incontrastato della classifica, che guida con ben 37 punti di vantaggio sul secondo che ora è Dovizioso.
Come previsto alla vigilia, sarà ancora una volta lo spagnolo Jorge Lorenzo, a partire in pole davanti a tutti nel GP di Gran Bretagna con la sua Yamaha, sul nuovo tracciato di Silverstone. Il leader del Mondiale, su una pista nuova per tutti e difficile, sia per le buche che per le sconnessioni presenti sull’asfalto, ha preceduto l’ottimo e sorprendente francese Randy De Puniet, con la Honda del team di Cecchinello, e lo spagnolo Dani Pedrosa, entrambi caduti nel finale della sessione. Grande paura soprattuutto per lo spagnolo della Honda: nella scivolata infatti, la moto gli ha dato una grossa botta alla gamba prima di picchiare dritta contro le barriere. Il pilota è stato subito portato via in barella, ma poi ha per fortuna raggiunto a piedi il centro medico, camminando da solo dopo il trasporto in ambulanza. Alla fine il responso per lui è confortante: si tratta solo di contusioni alle ginocchia, domani dovrebbe esserci. Quarto tempo per Andrea Dovizioso, quinto Hayden, sesto Stoner. Ottavo Melandri, nono Simoncelli, e solo 14° Capirossi.
Al termine delle qualifiche, Jorge Lorenzo è abbastanza soddisfatto dopo la prima pole della stagione: “Non ho ancora visto in quali tratti della pista sono veloce e in quali meno – ha detto -. Le gomme morbide si scaldano un po’ lentamente e quindi le ho usate con cautela. Il mio obiettivo era proprio di sfruttare la moto e provare ad andare forte senza rischi e ci sono riuscito. Domani la gara sarà difficile perché ci sono molte Honda che vanno veloce e non solo Dani ma anche De Puniet“. E proprio il francese del team di Lucio Cecchinello, racconta la sua scivolata nel finale: “Sono caduto mentre stavo andando molto forte. A metà circuito sono entrato in curva troppo forte e ho commesso un errore, scivolando – spiega -. Questa pole la sentivo alla mia portata, ma comunque meglio cadere oggi in qualifica che domani in gara. La moto, infatti, sarà a posto per domani“.