Da Budapest arrivano messaggi di solidarietà tra i piloti delle Rosse più famose d’Italai: ovvero Ferrari e Ducati, per voce di Fernando Alonso che difende Valentino Rossi: “Non conosco i problemi della Ducati, ma vediamo anche noi le gare in TV. Vale fa sempre il massimo come noi, ma in alcune gare c’è l’occasione per vincere, altre volte no. Rossi è 9 volte campione del mondo e non ha niente da dimostrare. Non deve fare l’ingegnere. Quando avrà la moto giusta vincerà“.
Intanto Loris Capirossi ha annunciato che non andrà in Superbike dopo l’addio alla MotoGp, come invece scelto altri piloti del calibro di Max Biaggi, Carlos Checa e Marco Melandri. “Un paio di squadre si sono interessate a me per passare al Mondiale Superbike, ma sono io che davvero non ho voglia di passare in quella serie”, ha detto il 38enne bolognese. “Ci sarebbe molto da imparare, mettendosi in gioco, lottando contro piloti più motivati, non ha molto senso. Il mio sogno è invece quello di continuare in MotoGP o forse smettere, non lo so. Quando tornerò dopo la pausa estiva a Brno dirò qualcosa di più sui miei progetti per il futuro perché in questo momento la moto non è purtroppo molto competitiva e lottiamo molto per stare con i primi. E’ molto faticoso”. Capirossi ha raggiunto quota 322° con il Gran Premio a Laguna Seca lo scorso fine settimana, ma ha ammesso che inizia ad essere stanco, a sentire il peso degli anni sulla Ducati di cui dispone il suo team, la Pramac. “Non mi piace come sto guidando e quest’anno sembra sempre di avere un problema in qualche parte, senza contare gli infortuni che si fanno sentire. Questo è un buon momento per capire cosa farò in futuro. Dopo 22 stagioni con un sacco di vittorie e podi non devo dimostrare a nessuno quello che è il mio potenziale. Voglio solo una buona moto e godere di correre”, ha concluso Capirossi.
Carlos Checa, in sella alla sua Ducati dell’Althea Racing è stato il pilota più veloce al termine della prima sessione di qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna, nona prova del Mondiale Superbike “monogommato” Pirelli, in programma domenica sul rinnovato circuito inglese di Silverstone. Lo spagnolo, leader attuale della classifica piloti nel mondiale, ha fermato il cronometro sul tempo di 2’05″477, precedendo l’altra sorprendente Ducati (Supersonic Racing Team) di Maxime Berger (2’05″870). Terzo tempo per la Kawasaki di Tom Sykes (2’05″899). Prima delle Aprilia Racing in gara, é stata quella di Leon Camier, quarto a quasi mezzo secondo. Dopo essere stato il più veloce nelle libere del mattino, John Hopkins ha invece classificato la sua Suzuki del Samsung Crescent Racing al quinto posto; davanti a quella del Team Alstare di Michel Fabrizio (2’06″023). Settimo tempo per Jakub Smrz (Ducati Team Effenbert-Liberty Racing), poi a seguire la prima delle Yamaha, quella dell’irlandese Eugene Laverty. Solo nono tempo per Max Biaggi. Il campione del mondo della Aprilia Alitalia Racing Team ha ottenuto 2’06″044. Decimo tempo per la BMW di Leon Haslam. Tredicesimo Ayrton Badovini con la moto bavarese del team italiano e davanti alla Yamaha di Marco Melandri.
John Hopkins pilota americano della Samsung Crescent Racing Suzuki, ha sorpreso tutti nelle prime prove libere a Silverstone dove ha conquistato il miglior tempo. Alle spalle della wild card Hopkins, troviamo Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team), primo tra gli inglesi e Jakub Smrz (Team Effenbert – Liberty Racing Ducati). Con il quarto tempo é arrivato James Toseland (BMW Motorrad Italia SBK Team), rientrato dopo un lungo infortunio. I piloti impegnati nella lotta per il titolo sono ancora molto indietro: Carlos Checa (Althea Racing Ducati) ha il quinto tempo, meglio di Marco Melandri (Yamaha World Superbike team), 14° e di Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team), 16°.
Dopo aver vinto il titolo nella 125cc lo scorso anno, era tra i piloti più attesi nella seconda stagione della Moto2. Ma dopo le prime tre cadute in altrettanti gran premi, qualcuno aveva messo in dubbio la possibilità di essere protagonista anche quest’anno. Il giovane spagnolo Marc Marquez ha però imparato ben presto dai propri errori commessi ed è tornato ad essere uno dei protagonisti del Campionato della classe intermedia. Le quattro vittorie e il secondo posto conquistati nei successivi cinque gran premi, hanno portato il pilota di Cervera fino ad ottenere il secondo piazzamento della classifica generale. “Il periodo pre-campionato è andato decisamente meglio di quanto ci aspettassimo. Iniziata la competizione, di certo non pretendevamo di raggiungere il livello dei test, ma neanche di cominciare con tre cadute. Da questo però abbiamo imparato, e con il duro lavoro i risultati hanno cominciato ad arrivare“. Indubbiamente, l’ambientamento nella nuova categoria non é stato dei più semplici. “Chiaramente è stato abbastanza difficile e c’è voluto del tempo, però con l’aiuto della squadra ne siamo usciti. Siamo consapevoli di essere alla prima stagione: siamo qui per imparare ed evitare che gli errori tornino a ripetersi“. Dal GP di Francia in poi, il vento é decisamente cambiato. “Ciò che è cambiato è che ora ho più chilometri sulle spalle, che conosco meglio la moto, che mi sento sempre più a mio agio e che sto seriamente cominciando a divertirmi. A questo va aggiunto il bel rapporto che si è creato fra me, la squadra e il mio compagno di scuderia“. Sono diversi i fattori che consentono di ottenere dei buoni risultati in gara. “Sia il buon ritmo che la piazza sullo schieramento iniziale, sono fattori importanti. Ci sono molti piloti nella categoria e nelle prove libere o nelle qualifiche c’è il rischio di finire lontani dalle zone in testa. Ciò porta poi ad uno sforzo maggiore per il recupero delle posizioni e ad un maggiore sforzo fisico che poi si ripercuote sulle prestazioni in gara“. In molti all’inizio pensavano ad un campionato equilibrato, invece sulla lunga distanza, Marquez e Bradl hanno fatto il vuoto. “Sinceramente pensavo ci fosse una maggior varietà, ma il ritmo con il quale sta affrontando la stagione Bradl è impressionante. Noi non dobbiamo arrenderci e dobbiamo impegnarci per mantenere il passo. Penso che nella seconda parte del Campionato ci sarà un numero maggiore di vincitori. Ci sono molti piloti che potrebbero vincere in qualsiasi momento: Luthi, De Angelis, Takahashi, Iannone, Aleix Espargaro e Julian Simon tra gli altri“. Infine, Marquez traccia un bilancio su questa prima parte di stagione. “Siamo molto soddisfatti di quanto fatto finora. Dobbiamo continuare in questa direzione per la prossima metà. Lo zero iniziale in classifica ora si sta facendo sentire, ma ci sta: è il primo anno, gli errori capitano e noi possiamo solo imparare ed evitare di ripeterli. Le potenzialità ci sono, quindi proveremo a far bene da qui alla fine del Campionato“.
Il Project Director MotoGP del Ducati Team, Alessandro Cicognani, ha tracciato un bilancio sull’inizio di questo 2011. “Diciamo soltanto che è stato un avvio complicato, ci aspettavamo molto di più, e invece ci sono stati alcuni problemi con il recupero della spalla di Vale e con la ricerca del giusto feeling fra Nick e la sua moto“. “Poi è arrivato qualche buon risultato, come per esempio il primo podio di Jerez con Nicky e quello di Le Mans con Vale..ma subito dopo è riapparsa qualche incertezza. Sono convinto che però ora, il ritmo raggiunto sia quello giusto; continueremo in questa direzione“, ha poi aggiunto. Cicognani ha dichiarato infine qual é il vero obiettivo del Ducati Team per questa seconda parte del Campionato. “Il nostro obiettivo è migliorare: giorno dopo giorno, gara per gara, vogliamo essere competitivi per la vittoria e ci impegneremo costantemente per arrivare a questo risultato” ha poi concluso.
Dopo aver archiviato i primi dieci gran premi della stagione 2011, é tempo di bilanci in casa Suzuki. “Avvio difficile“, ha sibillinamente commentato il Team Manager di Rizla Suzuki, Paul Denning. “Non siamo neanche riusciti a scendere in pista per la prima gara di Qatar a causa dell’infortunio di Álvaro (Bautista). Il suo rientro ad Estoril è avvenuto molto prima di quello che ci saremmo aspettati, ma il processo di recupero e la ricerca della confidenza persa con la moto hanno richiesto parecchio tempo. Solo nel nono appuntamento del Sachsenring abbiamo visto un Álvaro con lo stesso ritmo mostrato durante i test invernali”. “La moto è giunta ad un buon livello di sviluppo: Suzuki ha svolto un gran lavoro con il forcellone e il telaio per migliorare il riscaldamento degli pneumatici e il grip generale. Il motore è competitivo, dobbiamo solo continuare a migliorare facendo piccoli passi alla volta“, ha proseguito Denning. “Ma il pilota riveste ancora un ruolo fondamentale nel conseguimento del risultato finale: se ha problemi fisici o se non è preparato a livello mentale, la performance ne risente“. “Ora siamo felici che Bautista sia tornato in perfetta forma fisica, pronto a correre dando il massimo. Abbiamo solo un pilota quindi diamo tutto il possibile per offrirgli le migliori condizioni. Lui è un grande professionista e vuole lottare per stare nel gruppo di testa con piloti come Simoncelli e Lorenzo, con i quali ha già avuto a che fare in passato in 250“. Questo per quanto concerne quanto visto sin qui. Sulla restante parte della stagione il Team Manager Suzuki ha poi aggiunto: “Se continuiamo a migliorare la moto e ad aumentare il feeling fra il mezzo e il pilota, speriamo di riuscire a raggiungere le zone alte. Abbiamo ancora diversi passi da fare per colmare il gap fra noi e le Honda o noi e le Yamaha. Proveremo ad avvicinarci il più possibile: siamo qui per fare bene e vedere dove possiamo arrivare“.
Per la nona prova il Campionato Mondiale Superbike arriva sul rinnovato circuito di Silverstone. Il circuito inglese, profondamente rinnovato nello scorso anno, considerato una delle “culle” del motociclismo britannico, sarà dunque il palcoscenico della nuova sfida tra il leader Carlos Checa (Althea Racing Ducati) e i suoi due più immediati inseguitori Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) e Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team). Lo spagnolo attualmente ha trenta punti di vantaggio sul Campione del Mondo in carica, cinquantatre sull’ex-pilota della MotoGP e che dovrà affrontare una nuova gara che sulla carta non appare troppo favorevole alla sua Ducati. Biaggi, dal canto suo, non ha mai vinto finora nella Superbike sul circuito inglese, mentre Melandri è alla sua prima gara con la R1 su questo tracciato.
Infront Motor Sports ha annunciato che la Pirelli sarà il fornitore ufficiale di pneumatici per il Campionato Mondiale Superbike, fino al 2015, in base al rinnovo dell’accordo tra le due aziende per i prossimi tre anni. Il contratto prevede anche la fornitura per il Mondiale Supersport, la Superstock 1000 e la Superstock 600. Il binomio tra la Pirelli e la IMS ha regalato al campionato in corso stabilità, qualità, competitività e correttezza, regalando uno dei valori fondanti della propria filosofia: la possibilità per tutti i team di lottare ad armi pari in termini di performance, servizio e costi. Paolo Flammini, CEO di Infront Motor Sports, ha dichiarato: “Siamo felici di poter rinnovare ulteriormente il nostro accordo con Pirelli, fino alla stagione 2015. Questi otto anni di lavoro insieme hanno portato risultati ben oltre le nostre aspettative. Ancora una volta possiamo contare su un Fornitore di pneumatici il cui impegno sul prodotto, sul servizio e sullo sviluppo non è secondo a nessuno. La presenza di sette Case Costruttrici nel Mondiale Superbike e le griglie di partenza piene in tutt’e quattro le nostre categorie richiedono il supporto di un’Azienda che sia eccellente sotto tutti gli aspetti e vogliamo ringraziare Pirelli per averci finora garantito tutto questo, attribuendo stabilità e costante crescita al Campionato”. “Pirelli festeggia la conferma in qualità di Fornitore Ufficiale di Pneumatici del Mondiale Superbike, il Campionato basato sulle moto di serie e quello più vicino alla passione dei fan. Le prestazioni e la qualità dei nostri pneumatici Diablo sono stati fattori chiave che hanno aiutato Infront a sceglierci nuovamente”, dice Uberto Thun, Managing Director della Divisione Moto di Pirelli Tyre. “Il rinnovo del contratto conferma ancora una volta la nostra passione e dedizione per il WSBK, per le competizioni sportive e per il continuo sviluppo dei prodotti, al fine di garantire e rendere disponibili i migliori pneumatici in gara e su strada”.
La Bridgestone analizza il Gran Premio degli Stati Uniti corso sul tracciato Laguna Seca. Hiroshi Yamada, Responsabile Bridgestone Motorsport: “Casey ha compiuto una performance impressionante ottenendo la prima vittoria a Laguna Seca dal 2007, anno in cui ottenne il titolo mondiale, e sono contento che la popolarità del Motomondiale sia in continua crescita negli Stati Uniti, con un record di presenze per l’intero weekend. Laguna Seca è l’unica gara del calendario in cui piloti gommati Bridgestone hanno ottenuto tutti e tre i gradini del podio ogni anno dal 2007, anche quando non eravamo gli unici fornitori di pneumatici, quindi è un tracciato che associamo sempre a bei ricordi. Sono soddisfatto delle performance della nostra selezione di pneumatici e della mescola più morbida per il posteriore e dalla prossima gara di Brno avremo a disposizione un’altra mescola per le rimanenti gare della stagione”.
Il Mapfre Aspar Team e la pilota Elena Rosell hanno trovato siglato un accordo di collaborazione sino al termine della stagione in corso. In questo modo, prima del prossimo GP di Aragón, Elena avrà il tempo di allenarsi girando con la Suter Moto2, per trovare la giusta confidenza con la moto. Dopo aver assistito al GP di Assen, Elena Rosell é giunta in quinta posizione nella sua ultima gara nel CEV Buckler.
Il pilota Marco Melandri ha rinnovato il suo accordo con la Yamaha e guiderà la YZF-R1 anche nel prossimo Mondiale Superbike 2012.
Toni Elias non é andato oltre il 13° posto nel decimo appuntamento del Campionato del Mondo MotoGP 2011, nel Gran Premio degli Stati Uniti sul circuito di Laguna Seca, mentre il suo compagno di squadra, la wildcard Ben Bostrom, dopo un’ottima partenza dall’ultima fila davanti a circa 52.000 tifosi, guadagnando un secondo solo nel primo giro. Purtroppo però, un problema con il cambio ha costretto la stella dell’AMA superbike ad abbandonare la gara: l’americano ha preferito rientrare al box anche per preservare le energie per il prossimo appuntamento SBK.
Nonostante il dolore, Loris Capirossi ha stretto i denti e completato i 32 giri previsti nonostante l’infortunio alla spalla destra. L’italiano ha concluso in dodicesima posizione, portando a casa quattro punti mondiali. Ora ci saranno due settimane di pausa che permetteranno ad entrambi i piloti del team Pramac Racing di recuperare al meglio per la gara in programma il 14 agosto a Brno, Repubblica Ceca.
“Rischio radiologico trascurabile“. E’ questa in estrema sintesi la conclusione a cui é arrivato lo studio sulla situazione ambientale della pista di Motegi (che a ottobre dovrebbe ospitare una tappa del Motomondiale), dopo il tremendo sisma che ha colpito il Giappone, danneggiando gravemente diversi centrali nucleari. Lo studio tecnico, 11 pagine redatte dall’Arpa dell’Emilia Romagna, ha analizzato le sezioni del circuito, le gradinate per il pubblico e l’albergo del tracciato, ed è stato diffuso in via ufficiale dalla Fim. La conclusione del report è riassunta nell’ultima frase: ”Sulla scorta della stima di dose effettuata si può senz’altro affermare che il rischio radiologico per un individuo della popolazione nell’intervallo temporale di svolgimento del GP risulta trascurabile”. Ecco il perché del via libera della Federazione internazionale al GP del Giappone messo in calendario il prossimo 2 ottobre. C’è però da dire che la relazione dell’Agenzia italiana considera però solo la zona di Motegi e non anche quella di Mito, la piccola cittadina dove la maggior parte degli addetti ai lavori alloggia durante il week end della gara. Nonostante la distanza tra le due località di Mito e Motegi sia di appena 50 km, i livelli delle radiazioni presenti in quella zona possono essere differenti e non compaiono nella relazione dell’Arpa. L’agenzia regionale, dietro suggerimento della Dorna (committente della ricerca), ha infatti presupposto che la maggior parte delle persone impegnate nel GP possano tranquillamente alloggiare nell’albergo del circuito. Dopo la diffusione ufficiale dei risultati, ora tutto torna nelle mani dei piloti, che durante la Safety Commission del GP di Germania avevano sottolineato di non essere intenzionati a gareggiare in Giappone. Tra i piloti che più sostengono di non voler disputare la gara ci sono Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Anche secondo Valentino Rossi sarebbe il caso di evitare di andare a Motegi, lo stesso dicasi per la maggior parte dei piloti di Moto2 e 125, preoccupati dalle conseguenze della possibile esposizione alle radiazioni provenienti dalla centrale di Fukushima, distante dal circuito poco meno di 180km.