Moto Gp, Dovizioso cerca il riscatto ad Indianapolis

Il pilota italiano della Honda Andrea Dovizioso giunge ad Indianapolis con il chiaro intento di dimenticare Brno: la brutta caduta che ha compromesso la sua gara nell’ultimo Gran Premio di Repubblica Ceca 2010 appartiene quindi al passato: ora il “Dovi” è concentrato solamente sulla gara americana. Lo scorso anno Dovizioso ottenne sul tracciato di Indianapolis un buon quarto posto, finendo fuori dal podio al termine di una gara non proprio esaltante, nella quale non riuscì mai a reggere il ritmo dei piloti di testa: quest’anno quindi avrà un motivo in più per dimostrare di poter essere veloce quanto il compagno di scuderia Dani Pedrosa. Dovizioso è chiamato tra l’altro ad invertire un trend che lo ha visto protagonista in negativo nelle ultime gare della stagione: sempre in affanno, mai davvero competitivo, a dispetto di una buona prima parte di stagione dove aveva fatto ben sperare. Di sicuro di mezzo ci sono le sempre più antipatiche voci di radio mercato, che non contribuiscono alla tranquillità del pilota, che sembra rischi di essere relegato il prossimo anno in una scuderia satellite per fare spazio a Casey Stoner. Ma ora Indianapolis, circuito dove lo scorso anno ha chiuso quarto, potrebbe aiutare il pilota forlivese a risalire la classifica.

Guardo sempre con buon occhio il GP di Indianapolis,” ha commentato Andrea Dovizioso, “Il tracciato MotoGP non è particolarmente interessante ma l’atmosfera è sempre speciale. Il circuito ha diversi tipi di superficie e lo scorso hanno ha reso il tutto abbastanza difficile, ma penso che con il pacchetto a disposizione ora, e specialmente con questa distribuzione dei pesi, le varietà di asfalto e i diversi livelli di grip non saranno un problema.”. “Se guardo indietro al Gran Premio di Brno devo ammettere che, eccetto il risultato finale, è stato un buon week-end,” ha continuato l’italiano della Honda, “Eravamo competitivi, il nostro passo di gara era buono ma il risultato non è arrivato. Quindi ora ci rechiamo ad Indy determinati a trasformare questa buona prestazione in risultato. Abbiamo bisogno di buone performance per il team e per la classifica.”

Moto Gp, il team Honda Gresini é pronto per Indianapolis

Il prossimo weekend ci sarà il Red Bull Indianapolis Grand Prix, seconda occasione per vedere all’opera i due piloti italiani Marco Melandri e Marco Simoncelli su un tracciato statunitense in questa stagione, dopo il Gp di Laguna Seca. I due italiani arrivano a questo appuntamento con stati d’animo differenti, ma entrambi motivati dalla voglia di far bene.

Marco Melandri, reduce da un buona prova nel GP di Repubblica Ceca vuole avvicinarsi ai migliori in classifica. “Dopo le prove deludenti del venerdì e del sabato a Brno la gara sul circuito della Repubblica Ceca mi ha ridato un pò di fiducia. Nella seconda parte sono riuscito a trovare quel giusto feeling con la moto che mi ha trasmesso un maggior entusiasmo per affrontare con più convinzione i test del lunedì durante i quali abbiamo fatto dei piccoli, ma significativi progressi“. “Lavorando sulle sospensioni siamo riusciti ad ottenere dei riscontri positivi che ci lasciano ben sperare per il continuo della stagione. Se riusciremo a lavorare ad Indianapolis con la stessa determinazione già dal venerdì, potremo fare un buon risultato in gara. Il circuito americano è alquanto difficile, bisogna guidare sciolti lasciando scorrere molto la moto pertanto riuscendo a trovare la giusta armonia con la mia Honda RC212V vorrei avvicinarmi sensibilmente al gruppo dei primi“.

Marco Simoncelli da parte sta vivendo una stagione positiva, ma per trovare continuità, dovrà per forza di cose fare bene nel circuito in cui trionfò lo scorso anno in 250. “Sono venuto via da Brno deluso per il risultato finale, ma soddisfatto per la prima parte di gara. Purtroppo il calo di potenza del motore nella seconda metà non mi ha permesso di essere altrettanto veloce e grintoso e questo mi ha lasciato l’amaro in bocca. In ogni caso non ci siamo persi d’animo ed abbiamo affrontato i test del lunedì con grande determinazione riuscendo a fare degli importanti passi avanti“. “Adesso abbiamo maggior confidenza con l’elettronica e possiamo interpretare meglio la gestione dei consumi. Sono dispiaciuto che la pioggia abbia interrotto anzitempo questi test determinanti per me e per il mio Team. Avevamo in programma anche interventi sulla ciclistica che purtroppo non siamo riusciti a portare a termine. Vado comunque ad Indianapolis con il giusto spirito, la pista mi piace e su questo circuito ho vinto la prima ed unica gara che si è disputata nella classe 250. Quest’anno mi aspetto di fare una gara positiva e di riuscire a terminare tra primi sei“.

E’ comunque fiducioso Fausto Gresini che nel recente passato ha potuto festeggiare grandi risultati su questo circuito. “Di Indianapolis abbiamo piacevoli ricordi perché lo scorso anno Alex De Angelis ha conquistato il secondo posto dietro a Jorge Lorenzo. È stato per lui il primo podio in MotoGP e per il Team San Carlo Honda Gresini il secondo podio della stagione dopo quello conquistato da Toni Elias a Brno“. “Quindi andiamo negli States confortati anche da questo bel ricordo. Inoltre siamo convinti che dopo i test fatti a Brno possiamo fare un importante passo avanti sia con Marco Melandri che con Marco Simoncelli. Dopo le prove effettuate sul circuito della Repubblica Ceca abbiamo migliorato il set-up della moto e riusciamo a gestire meglio il pacchetto di elettronica che abbiamo in dotazione da due Gran Premi, ma che fino ad ora non eravamo riusciti a sfruttare a pieno“.

Moto Gp, Hayden accoglie Valentino in Ducati: “Sarò un plus enorme per noi”. E Stoner guarda al Gp di Indy

Il pilota americano Nicky Hayden, dopo l’annuncio ufficiale, ha deciso di dare il suo personale benvenuto in Ducati al nuovo compagno di squadra Valentino Rossi, con il quale aveva già diviso il garage al tempo della Honda Hrc. “Non è semplice avere uno come Rossi dall’altra parte del box – dice il pilota statunitense in un articolo che firma per Sette, magazine del Corriere della Sera, in edicola giovedì – ma Vale ha un’esperienza incredibile, sa come far crescere una moto e credo che sarà un plus enorme per la Ducati e per tutto il nostro team. Penso che l’arrivo di Valentino in squadra sia fantastico per il nostro sport e per l’Italia, e per me non è sicuramente un problema, anzi, siamo già stati compagni di squadra e da lui ho solo imparato“.

Intanto però, in attesa dell’arrivo sulla Rossa di Borgo Panigale di Valentino Rossi e della prossima stagione, la Ducati è volata negli Stati Uniti per affrontare l’undicesimo round del mondiale MotoGP sul mitico circuito di Indianapolis. Il pilota australiano Casey Stoner, in procinto di raggiungere la Honda sua prossima scuderia non vede l’ora di correre a Indy, dove nel 2008 ha ottenuto il quarto posto in una gara fortemente condizionata dal maltempo. “Aspetto con piacere il GP di Indy perchè è una pista dove nel 2008 ci siamo trovati abbastanza bene, nonostante il tempo pazzesco – spiega l’australiano -, l’anno scorso sfortunatamente non c’ero, ma stavolta cercheremo di sfruttare al meglio il lavoro fatto nei recenti test di Brno, per quanto il tempo a disposizione sia stato molto poco. Venerdì inizieremo con la nuova forcella, che ci ha fatto una buona impressione, anche se rimane da decidere se poi la useremo in gara. Proveremo anche qualche regolazione per il posteriore provata nei test, ma che ha bisogno di ulteriori verifiche“.

Moto Gp, Rossi verso Indianapolis: “Mi sento ogni giorno più forte”

Il team al comando del Motomondiale 2010 della Moto Gp, la Fiat Yamaha, arriva al weekend del Gran Premio di Indianapolis forte della vittoria che ha già conquistato negli Stati Uniti in questa stagione sul circuito di Laguna Seca. Ed entrambi i piloti, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, sperano ovviamente in un risultato da vittoria, nel circuito che vanta le tribune più grandi del mondo. La stagione di Valentino Rossi, purtroppo condizionata dal gravissimo incidente del Mugello del giugno scorso, ha incontrato un nuovo momento-no nel Gran Premio della Repubblica Ceca sul circuito di Brno, dove ha chiuso in quinta posizione. Il Campione del Mondo in carica è sempre molto felice quando si tratta di correre in America ed è stato contento di salire sul podio a Laguna Seca lo scorso mese, appena nella sua seconda gara dopo la frattura della gamba. Ricordiamo che Valentino Rossi centrò una memorabile vittoria nel GP inaugurale di Indianapolis nel 2008, quando la gara fu investita dall’uragano Ike, mentre l’anno scorso scivolò mentre si batteva con il suo compagno di squadra, lo spagnolo Jorge Lorenzo, al momento leader indiscusso del Mondiale. “Indianapolis è un luogo speciale per me, perché è una pista sorprendente e, come sempre, è molto divertente correre in America. Conservo ancora grandi ricordi del 2008, quando vinsi sotto l’uragano Ike, anche se cerrtamente non è qualcosa che voglio ripetere!“, ricorda un sorridente Valentino. “Quest’anno arriviamo in una situazione molto diversa da quella dello scorso anno: sono quinto in campionato e ancora non al 100% delle mie condizioni fisiche, ma mi sento sempre più forte ogni giorno che passa. Brno è stata una gara certamente deludente ma il test ci ha aiutato a capire cosa è andato storto e siamo quindi fiduciosi che potremo essere di nuovo in buona forma a Indy“.

Moto Gp, Pedrosa ha Indianapolis nel mirino. “Spero in una vittoria”

Dopo l’ottimo secondo posto ottenuto sul circuito di Brno, alle spalle dell’imprendibile connazionale Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa si prepara a vivere il secondo week-end della stagione su suolo americano, con l’obiettivo di portare a casa una vittoria, visto il feeling mostrato lo scorso anno con il circuito di Indianapolis. Il pilota Honda HRC infatti, nella stagione 2009, dominò sullo storico circuito americano dalla prima sessione di prove libere al turno di qualifica, nel quale ottenne la pole position. Vantaggio che purtroppo venne gettato alle ortiche in gara, a causa di una scivolata nei giri iniziali, con conseguente risalita in sella e decimo posto finale. Epilogo analogo per il catalano ha avuto luogo nel precedente round a stelle e strisce di Laguna Seca, e per questo motivo il pupillo di Alberto Puig ha tutta l’intenzione di tagliare il traguardo, nella giornata di domenica, in prima posizione. “Andrò ad Indianaplis in un buon stato mentale”, afferma Dani Pedrosa, “mi sento pronto a finire il lavoro che non siamo riusciti a completare in gara lo scorso anno. Mi sono sentito molto a mio agio nel guidare ad Indy lo scorso anno. Sono stato al top della classifica dalla prima sessione di libere, ho ottenuto la pole position e l’unico errore fatto è stato in gara. Quindi spero questa volta di poter mettere assieme un week-end di gara solido ed ottenere un altro buon risultato. Siamo stati veloci e costanti nella scorsa gara di Brno, e proveremo a tornare subito sul passo giusto anche questo fine settimana. Sarà importante, come sempre, riuscire a trovare un buon set-up abbastanza rapidamente da venerdì, e penso che abbiamo una base utile dall’anno scorso, che ci permetterà di trovare la direzione giusta sin da subito. Eravamo pronti a vincere di nuobo a Brno e questo sarà il nostro obiettivo anche ad Indianapolis. Competere in America è diverso, il circuito è davvero stupefacente e mi sento molto bene a gareggiare negli Stati Uniti perché il supporto che ottengo qui è davvero positivo, quindi non vedo l’ora di scendere in pista”.

Moto GP, Lorenzo ha le idee chiare. “Arrivare a Valencia col titolo conquistato”. E intanto attacca Rossi: “Mi ha deluso dal lato umano”

Dopo la pausa, il Motomondiale torna ad occupare l’interesse di tutti gli appassionati sportivi. E a tenere banco è ancora una volta l’infinito duello tutto interno alla Yamaha. Il leader della classifica iridata MotoGP, Jorge Lorenzo ha espresso il desiderio durante un’intervista televisiva, che gli piacerebbe diventare campione del mondo ad Aragon, nel Gran Premio che si svolgerà il prossimo 19 settembre. Il pilota spagnolo del Team Fiat Yamaha, sa bene che si tratta di un’impresa quasi impossibile e allora, intervistato dal programma di TVE ‘Paddock GP’, ha detto di voler arrivare al Gran Premio di Valencia con il titolo di campione in tasca, teatro dell’ultima gara della stagione in corso che gli ha permesso di accumulare nelle prime dieci gare, ben 77 punti di vantaggio sul secondo in classifica, il connazionale della Honda Dani Pedrosa.

Con sette vittorie e tre secondi posti, il maiorchino infatti, diventa insieme a Mick Doohan e Giacomo Agostini, il terzo pilota nella storia del motociclismo ad aver completato le prime dieci gare della stagione, senza andare mai oltre la seconda posizione.

Super Lorenzo, durante una recente intervista televisiva, ha dunque voluto confidare i suoi prossimi sogni iridati: “Vorrei essere campione ad Aragon, ma sarà impossibile, perché ci sono ancora molte gare. Ma spero di vincere prima, così sarò più rilassato e potrò festeggiare a Valencia. Questa fin’ora è stata una stagione incredibile, ben oltre ciò che ho sognato. Pensavo di ottenere una vittoria più dell’anno scorso, ma abbiamo fatto dieci gare e ottenuto sette vittorie. Sarà molto difficile continuare in questa linea nelle ultime otto gare”.

Nei giorni scorsi inoltre il maiorchino aveva riservato parole di certo non al miele al suo compagno di squadra Valentino Rossi, oramai passato alla Ducati, con il quale nella prossima stagione si accenderà un duello che promette scintille. Non mi piace il muro – spiega il maiorchino – Mi sarei aspettato più da Rossi dal lato umano, un maggiore scambio di informazioni tecniche. Lui involontariamente mi ha fatto un favore però, perché la mia squadra ha fatto ancora meglio non avendo accesso ai dati delle telemetrie. Non mi sono mai sentito nervoso per l’idea di combattere contro Rossi. Sapevo che dovevo imparare, migliorare e lavorare duramente. Ho visto gare in TV da quando avevo 10 anni e ho imparato qualcosa dai piloti in ogni classe. Da Valentino ho imparato a gestire la gara”.

Difficile essere allo stesso tempo due cose differenti in questomondo: amici ed avversari. L’anno prossimo a dividere il box con Lorenzo ci sarà Ben Spies, Texas Terror, campione del mondo Superbike nel 2009 alla prima volta in sella su una Yamaha R1 e soprattutto sui circuiti europei. Lorenzo lo accoglie con parole positive: “Posso dire che avremo un buon rapporto io e Ben. Forse non saremo grandi amici, ma non ci sarà una parete del garage e non terremo segrete le nostre telemetrie”. Vedremo dopo le prime prove con una M1 ufficiale.

Moto Gp, Randy De Puniet torna a Brno dopo 18 giorni dall’incidente Sachsenring

Ad appena 18 giorni dallo spaventoso incidente in cui rimase coinvolto durante il GP del Sachsenring che gli causò la frattura della tibia e del perone della gamba sinistra, il pilota del Team LCR Honda MotoGP Randy de Puniet è pronto a tornare in pista già dal Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno. Il francese, che ha dimostrato di stare superando positivamente l’intervento chirurgico post gara di quasi due ore, durante il quale i medici gli hanno inserito un perno in titanio per riparare la frattura (come avvenuto anche per Valentino Rossi), ha iniziato fin da subito un intenso programma di riabilitazione per essere pronto per il GP della Repubblica Ceca il prossimo 15 agosto.

Ecco quanto dichiarato dal pilota francese Randy de Puniet. Era la prima volta dal mio debutto che seguivo un GP (Laguna Seca) in TV e non stato facile ma nello stesso tempo ho avuto la possibilit di riposarmi un po’. Un paio di giorni dopo l’intervento ho lasciato l’ospedale in Germania ed ho iniziato i trattamenti nella camera iperbolica all’Ospedale Saint Marguerite a Marsiglia seguito dallo staff del Dottor Mathieu Coulange. Questa macchina aumenta la pressione e il livello di ossigeno in modo da velocizzare la riparazione dei tessuti del corpo. Poi mi sono spostato a Cannes per proseguire la riabilitazione iniziando delle sedute di ultrasuoni che servono a rafforzare le ossa. Infine lunedì sono tornato a casa ad Andorra ed ho continuato con gli ultrasuoni in casa attraverso un apparecchio domestico e ho finalmente cominciato a fare sport. Tutti i giorni vado in palestra a fare bici e alleno la parte alta del corpo con esercizi specifici ed elastici. I dottori rimangono sempre stupiti dalla rapidità con la quale sto recuperando le forze e sinceramente sono sbalordito anche io! Ogni giorno che passa uso sempre meno le stampelle. Spero vivamente di poter scendere in pista a Brno… tuttavia la decisione finale spetterà al Medico del circuito e al Dottor Costa che esamineranno la mia gamba e le mie condizioni globali giovedì prossimo”.

Moto Gp, la Ducati smentisce l’accordo con Rossi. Sarà Cal Crutchlow l’erede di Valentino?

In merito alle recenti notizie e presunte dichiarazioni attribuite a Gabriele Del Torchio, presidente Ducati, apparse sul sito americano Cycle World e riprese da altri siti internazionali, Ducati Motor Holding pur confermando l’interesse nei confronti dei due piloti, ritiene che quanto erroneamente riportato debba ascriversi alle numerose interpretazioni e voci circolanti negli ultimi tempi“. È quanto ha tenuto a precisatre la casa di Borgo Panigale, comunicando “di non aver ancora concluso alcun accordo con i piloti Valentino Rossi e Nicky Hayden per la prossima stagione MotoGP“.

In ogni caso, più che una smentita quella di Borgo Panigale sembra in realtà più un rinvio, dato che l’accordo con Valentino Rossi sarà verosimilmente annunciato lunedì 16 agosto, il giorno dopo la gara di Brno. “Se e quando gli accordi verranno conclusi – precisa la nota – gli stessi saranno oggetto di un comunicato stampa ufficiale“.

Intanto in casa Yamaha si guarda al futuro. Certamente al dopo Valentino, visto che Lorenzo resterà la prima guida per la casa giapponese per molti anni ancora. E la seconda guida del Mondiale 2010, la Yamaha molto probabilmente la ha già in casa. Si tratta del giovane fenomeno inglese della Superbike Cal Crutchlow, che nello scorso weekend ha vinto per la prima volta in Superbike: non è un caso infatti che già si parli di riunioni con la Yamaha per un possibile approdo alla MotoGP nel 2011. L’uomo pole della stagione, ben cinque quelle ottenute dal giovane inglese sino a questo momento, sta maturando nella massima categoria delle di derivate serie, e tanti occhi degli addetti ai lavori sono puntati sulla sua carriera. Di certo però, la Yamaha dovrà pensarci bene: l’inglese infatti dimostra di avere un bel caratterino, che a 24 anni non gli impedisce di attaccare senza tanti giri di parole il suo team, dalle colonne del portale web www.crash.net. “La mia posizione in classifica non rispecchia il mio ritmo, lo sanno tutti. Fortunatamente anche Yamaha sa che io valgo di più” commenta Cal, poco modesto ma abbastanza realista, e continua: “Non ho problemi a fare giri veloci, ma Yamaha vede benisssimo come è difficile mantenere il ritmo per una intera gara. Non abbiamo avuto aggiornamenti quest’anno, ci hanno solamente messo 12CV in più nel motore che hanno peggiorato la situazione. Correre il mondiale senza ricevere nulla di nuovo è deludente. Le squadre che hanno un test-team sono Aprilia e BMW, e si nota quanto stanno crescendo. C’è bisogno di persone in sella alla moto in Giappone, ma costa milioni e non è nelle intenzioni di Yamaha investire così ora, quindi dobbiamo fare tutto noi in gara. Sto cercando di fare del mio meglio e credo che si veda”.

Che sia la mossa giusta per spedirlo in MotoGP, dove Yamaha spende e spande per far vincere la sua moto? Staremo a vedere.

Moto Gp, la bionda Elena Myers guiderà una Suzuki nei test di Valencia

Le avvenenti ragazze bionde presenti ad ogni Gran Premio e per tutti i weekend nei vari paddock del Motomondiale, non fanno oramai più notizia. Se però parlando di una “bionda” si tratta di una pilota e non di una “ombrellina“, allora il discorso cambia radicalmente. E’ quanto avvenuto sul tracciato di Laguna Seca, dove la bellissima Elena Myers ha preso il primo contatto con quello che lei sogna possa diventare prima o poi il suo nuovo mondo e ha avuto subito un fantastico regalo: la 16enne californiana, già una stella nel campionato americano Supersport, a fine stagione proverà avrà il piacere e l’onore la Suzuki GSV-R di Capirossi e Bautista sul circuito di Valencia.

Insomma, la giovane Elena (nel nome il destino di una donna che ha già cambiato una volta il corso della storia n.d.r.) ha iniziato il conto alla rovescia che la porterà all’8 novembre, il giorno dopo la chiusura del campionato 2010 (il 7 novembre si chiude il Mondiale 2010), quando chiuderà la visiera del casco per provare l’emozione unica di guidare una MotoGP. La sua presenza nel box del GP degli Usa, in visita alla squadra giapponese (corre nell’Ama Pro Racing proprio con la Suzuki), ha subito dato i primi positivi riscontri, tanto che il team manager Paul Denning le ha fatto la grande promessa. Che per una donna “normale” sarebbe quella di contrarre matrimonio sull’altare di una bellissima chiesa, ma che per la Myers sarà quella di salire in sella a una delle moto più veloci del mondo. “E’ incredibile, provare una MotoGP anche se solo per qualche giro sarà l’esperienza più folle della mia vita. Mi piacerebbe arrivare a correre lì un giorno”, ha detto. Certo che per rimpolpare la griglia della classe regina non ci potrebbe essere scelta più gradita. Per tutti i tifosi e gli addetti ai lavori.

Moto Gp, Stoner salirà sulla “sua” Honda già a novembre

Era una delle notizie attese dopo l’ufficialità della firma del contratto: l’attuale pilota della Ducati Casey Stoner (dalla prossima stagione in sella alla Honda) ha programmato con i suoi nuovi datori di lavoro di HRC, il primo test in sella alla RC212V, che non tarderà ad arrivare. Appena il pilota australiano scenderà dalla sella della Ducati per l’ultima gara della stagione, a Valencia, salirà sul cavallo giapponese per qualche giro sulla stessa pista ed iniziare a prendere confidenza con la nuova moto.

La conferma é arrivata direttamente dal team manager Alessandro Cicognani, che ha accettato la richiesta della Honda di impegnare Stoner sulla nuova due ruote già nelle ventiquattrore ore seguenti alla fine del campionato, il 7 novembre: “Casey sarà libero di girare con la Honda nei test di Valencia. Il lunedì dopo la gara comincia praticamente il campionato 2011, quindi non abbiamo nessun problema a lasciarlo libero”, ha commentato.

Normalmente i contratti della maggior parte dei piloti scadono con la fine dell’anno solare, ma a quanto pare sembra che in Ducati lascino libertà ai piloti, anche nell’ultima parte della stagione invernale, libera dal contratto e dagli accordi con gli sponsor. L’ormai accertata investitura in rosso per il “Dottore” Valentino Rossi potrebbe quindi vedere il suo debutto durante gli stessi test di inizio novembre, in seguito, ovviamente, alla comunicazione ufficiale del suo ingaggio con la Ducati.

D’altronde, valutando con lungimiranza e intelligenza il lavoro che attende i team per il Motomondiale del 2011, ha molto più senso sciogliere i legami dei piloti con i team e gli sponsor legati al marchio già dal giorno dopo il termine del campionato. Intanto, in attesa che Lorenzo vinca con la sua Yamaha il suo primo titolo Mondiale nella Moto Gp, in tantissimi attendono la stagione che verrà, perché senz’altro sarà rivoluzionaria ed è dunque bene che tutti i piloti su una nuova moto comincino il loro lavoro già dall’inverno, e non solo dopo capodanno.

Superbike, Crutchlow fa il fenomeno e ottiene una strepitosa doppietta a Silverstone. Biaggi limita i danni mantiene 60 punti su Haslam

Un ottimo Cal Crutchlow, britannico di 24 anni e vera rivelazione del Mondiale della Superbike 2010, ha letteralmente dominato il decimo round del campionato corso a Silverstone. E’ stata una giornata difficile invece, per il capoclassifica iridato Max Biaggi (Aprilia) arrivato quinto e sesto ma che mantiene sempre a + 60 i punti di vantaggio sul rivale per il titolo Mondiale Leon Haslam (Suzuki), oggi giunto prima terzo e poi quarto al traguardo. Il vantaggio del Corsaro è dunque ancora solido anche perché adesso mancano solo tre round (sei gare) alla fine del Mondiale, con 150 punti ancora in palio.

Scattato alla partenza davanti a tutti grazie alla quinta superpole conquistata in stagione, Cal Crutchlow, il talento emergente della Yamaha, ha centrato la prima doppietta della sua giovane carriera nella stagione d’esordio in Superbike. In precedenza infatti, il pilota britannico aveva conquistato quattro podi ma aveva anche sbagliato molto (tre scivolate).

Sulla pista di casa il talento della Yamaha ha però finalmente cambiato marcia battendo due volte il tenace nordirlandese Jonathan Rea (Honda) e mostrando a tutti il suo grande talento. Crutchlow ha preso il volo anche grazie all’apporto di Valentino Rossi che ha provato la Yamaha R1 a Brno, durante la convalescenza dal grave infortunio subito al Mugello, dando alla squadra della Superbike le indicazioni necessarie per risolvere finalmente il problema di eccessivo consumo di gomma che aveva rallentato il britannico nelle prove precedenti.

Biaggi, come previsto alla vigilia del weekend britannico, ha guidato sulla difensiva e ha complicato la sua giornata commettendo due errori (uno per gara) che lo hanno ulteriormente allontanato dal’obbiettivo Haslam. Nessuna novità intanto riguardo la complicata trattativa per il rinnovo con Apriliama noi vogliamo Max e lui vuole restare con noi quindi troveremo un compromesso” ha assicurato il responsabile corse di Noale Leo Mercanti. La Superbike va ora in vacanza fino al 5 settembre quando tornerà con il GP di Germania al Nurburgring. Seguiranno infine Imola (26 settembre) e Magny Cours (3 ottobre).

Superbike, Gp Gran Bretagna: Crutchlow conquista la pole a Silverstone. Biaggi 8°, Haslam 7°

Il pilota italiano Max Biaggi (Aprilia), leader incontrastato del Mondiale della Superbike, domani partirà in seconda fila con il sesto tempo nel Gran Premio di Gran Bretagna che si correrà sul tracciato di Silverstone. Il romano partirà proprio dietro il britannico Leon Haslam (Suzuki), l’unico che può ancora (più in teoria che in pratica) portargli via il titolo Mondiale mai vinto sino ad ora da un pilota italiano. A quattro gran premi dalla fine (Silverstone domani, Nurburgring, Imola e Magny Cours) Biaggi ha infatti accumulato 68 punti di vantaggio su Haslam, con altri 200 ancora a disposizione dei due piloti. Domani in gara partirà ancora una volta davanti a tutti il sempre più sorprendente Cal Crutchlow, il 24enne pilota inglese originario di Coventry, che lo scorso anno ha letteralmente dominato il Mondiale Supersport (medie cilindrate) e al primo anno in Superbike sta facendo faville.

L’ex calciatore delle giovanili dell’Aston Villa ha infatti firmato la quinta Superpole in stagione (su dieci tentativi) con uno strepitoso 2’04”091 che gli sarebbe valsa un’ipotetica quinta posizione sulla griglia di partenza della MotoGP che qui ha fatto tappa nel giugno scorso. In quella occasione Jorge Lorenzo era partito davanti con 2’03”308 guidando il prototipo Yamaha M1. Crutchlow invece ha fatto il fenomeno con la R1, copia della maxi stradale con la quale il texano Ben Spies ha conquistato il titolo nel 2009. Ed è ovviamente uno dei pezzi pregiati del mercato piloti: la Yamaha gli ha già offerto la MotoGP del team satellite Tech3.

Biaggi ha corso non pochi rischi quando per poco non é finito fuori in Superpole (ottavo e ultimo tempo), ma ha superato lo scoglio guadagnando una seconda fila che sarà determinante per tenere sotto controllo il rivale Haslam. “Qui l’Aprilia soffre molto le sconnessioni dell’asfalto, stiamo cercando di limitare i danni” ha spiegato Max. Intanto non si é ancora sbloccata la trattativa per il rinnovo del contratto con l’Aprilia che sembrava scontato e invece si è incagliato sull’entità dell’ingaggio per i prossimi due anni.

Moto Gp, Capirossi lascerà la Suzuki. Honda Lcr o Ducati Pramac Racing il suo futuro

Il campionato della MotoGp 2010 è in pieno corso d’opera, ma come avviene da almeno due mesi a questa parte, purtroppo le gare non sono più le dirette protagoniste. Infatti continuano ad imperversare i tanti rumors, come se il campionato si fosse concluso già da un pezzo e fossimo al mese di novembre o dicembre. In pratica tutte le scuderie sono costantemente attive, più che nei paddock per il perfezionamento delle moto, col fine di allestire un roster competitivo in vista della prossima stagione. Il colpo Stoner (che passerà alla Honda a partire dal prossimo championship) è stato il segnale che è funto da apripista ad una serie di ufficializzazioni che si susseguiranno a partire dai prossimi giorni. Le trattative più importanti riguardano, manco a dirlo, i top team. Valentino Rossi passerà certamente in Ducati, mentre Loris Capirossi potrebbe dire addio alla Suzuki.

Del resto l’esperienza di Capirex presso la squadra di Paul Denning, si è rivelata quantomai deludente e non sarà di quelle da ricordare nella lunga carriera del pilota italiano. Approdato in Suzuki nel 2008, il buon Loris non è però riuscito a riportare alcun risultato degno di nota. Molteplici difficoltà tecniche, affiancate dalla quasi totale assenza di investimenti importanti da parte della casa giapponese, hanno complicato non poco e fatto naufragare sul nascere il piano di rinascita di un team che fino a qualche tempo fa sembrava tra i più agguerriti.

 Ed è proprio questa carenza cronica di risultati e di progettualità che ha indotto il pilota bolognese a guardarsi intorno, in vista della prossima stagione. Al momento sarebbero due sono le piste che in potrebbero concretizzarsi. La prima porta direttamente al team Honda Lcr di Lucio Cecchinello, che sarebbe ovviamente ben lieto di avere in squadra un rider serio e navigato del calibro di Loris. L’altra pista (più probabile) invece porta invece direttamente al team Ducati Pramac Racing, che secondo gli addetti ai lavori sarebbe pronto a fare carte false pur di mettere sotto contratto il veterano della MotoGp.

Moto Gp, Yamaha: Valentino incorona Lorenzo. “Ha meritato il titolo mondiale”

Il pilota spagnolo della Yamaha, Jorge Lorenzo, è stato e sarà senza ombra di dubbio il dominatore assoluto della prima parte della MotoGP 2010. Il pilota maiorchino infatti, nonostante l’infortunio patito nel pre-campionato durante i test, ha messo insieme 6 vittorie e 3 secondi posti in nove gare, un ruolino di marcia a dir poco fantastico. Molti addetti ai lavori però, sostengono che l’infortunio di Valentino Rossi al Mugello gli abbia notevolmente facilitato il compito; sarà pure vero, anche se non ne avremo mai una riprova pratica, ma dietro al maiorchino della Yamaha c’è il vuoto, e visto che si sta parlando comunque di piloti del calibro di Casey Stoner, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso, i meriti di Lorenzo sono comunque innegabili. Ora ad “incoronare” Lorenzo arriva anche il compagno di squadra Valentino Rossi: ecco le parole rilasciate all’edizione online di “AS”, dal “Dottore“.

E’ difficile dire quello che sarebbe successo con me in pista tutto l’anno, ma non si può rimproverare un pilota che ha vinto sei gare, è stato secondo nelle altre tre senza mai cadere. In questo momento, Lorenzo merita il titolo in grande stile. Con me in pista sarebbe stato più difficile psicologicamente, ma lui merita il titolo al cento per cento”.

Stoner contro la Bridgestone – Arriva dopo il Gp di Laguna Seca lo sfogo di Casey Stoner, il pilota australiano della Ducati, che si scaglia contro il produttore di gomme Bridgestone, e che riflette l’opinione della maggior parte dei piloti della classe regina. Del resto come non essere d’accordo con l’australiano alla luce dei numerosi incidenti che hanno caratterizzato finora la stagione 2010?  Nelle ultime gare ben due piloti, il campione del mondo Valentino Rossi e De Puniet, a causa delle gomme “dure come il marmo” e quindi difficili da portare in temperatura, sono caduti procurandosi fratture importanti alle gambe. “A causa della crisi economica, la Bridgestone sta cercando soprattutto di risparmiare denaro e questo non aiuta a risolvere il problema delle gomme che in certi frangenti sono pericolose” , ha dichiarato il pilota Ducati. ”La gomma morbida va bene in quasi tutte le condizioni, quindi c’è qualcosa che non va. Infatti la “dura” è di marmo! Molti piloti usano la morbida proprio per questo, e per il fatto che è dura abbastanza per non andare in crisi mai, nemmeno quando l’asfalto è molto caldo. Non va bene perché è imprevedibile, in quanto non trasferisce il calore dalla parte dura a quella più morbida”.