Dopo aver conquistato una splendida vittoria in solitaria sul tracciato di Misano Adritatico nell’ultimo appuntamento del motomondiale della MotoGp, il Gran Premio di San Marino e della Riviera Adriatica di Rimini, il pilota spagnolo della Yamaha e campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo, ha riaperto di fatto i giochi per il titolo piloti 2011, tornando a mettere pressione al leader attuale della classifica piloti, l’australiano della Honda, Casey Stoner, apparso nell’ultimo gran premio stranamente fuori forma. Per Lorenzo però, i punti da recuperare sono ancora tanti e lo spagnolo si é accorto che, per continuare ad alimentare le speranze di mantenere il titolo mondiale MotoGP, non potrà commettere altri passi falsi. Tra questi però, rischia di essercene già uno sengato sul calendario, esattamente al 2 ottobre: data in cui é in programma il discusso Gran Premio del Giappone sul tracciato di Motegi. Il problema però, non é di quelli semplici da gestire, visti i grandi timori espressi dalla maggior parte dei piloti, per i rischi sulla salute che potrebbero derivare dal trascorrere 4 giorni in un sito ad appena 130 km di distanza dalla centrale nucleare di Fukushima, fortemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami che colpirono il Giappone nello scorso mese di marzo. Dunque, alla fine, lo spagnolo come molti altri piloti, potrebbero decidere di non gareggiare, a differenza di altri, come ad esempio Casey Stoner, che nonostante si sia subito detto contrarissimo ad andare in Giappone, molto probabilmente sarà costretto a farlo dalla stessa Honda, proprietaria del circuito e che ha già ufficialmente dichiarato di aspettarsi che tutti i piloti sotto contratto con la casa giapponese, rispettino gli accordi gareggiando a Motegi. La gara é stata spostata in un primo momento da aprile a ottobre per i danni subiti dopo il terremoto, ma i piloti della MotoGP non sono convinti che il luogo sia sicuro e hanno espresso in varie occasioni l’intenzione di non correre. Il pilota della Yamaha, dunque, si trova nella difficile situazione di dover decidere se rischiare di subire danni fisici dalle radiazioni oppure perdere punti preziosi e dire addio alle possibilità di rivincere il titolo mondiale.
DUBBI SUI RISCHI PER LA SALUTE – Lorenzo, comunque, ha ribadito che la sua decisione dovrà essere presa in completa autonomia, senza interferenza alcuna: “La mia decisione sul Giappone non deve essere basata sul campionato“, ha detto lo spagnolo come riferito dal sito motorcyclenews.com. «Se io sono davvero convinto di andare a Motegi, ci andrò. Se non vado non mi interessa il campionato, perché come ho detto sempre di quest’anno la mia prima priorità è la mia salute». Dal canto suo, la scuderia Yamaha ha già confermato che prenderà parte all’evento di Motegi, anche se Lorenzo o il compagno di squadra Ben Spies dovessero rifiutarsi di gareggiare. A prendere il posto dei piloti ufficiali saranno i collaudatori giapponesi.
Nel quartier generale di Yamaha Motor Racing nella giornata di ieri ha fatto visita un ospite d’eccezzione: il tre volte Campione del Mondo, Wayne Rainey. Una delle più grandi leggende viventi del motociclismo mondiale, ha trascorso l’intera giornata in compagnia dei dipendenti di Yamaha Motor Racing, Yamaha Motor Italia e Yamaha Motor R&D Europa. E’ stato proprio Rainey poi, ad inaugurare ufficialmente la Boardroom che porterà il suo nome, prima di visitare l’impianto accompagnato dai due piloti ufficiali della scuderia Yamaha in MotoGp, Jorge Lorenzo e Ben Spies. La settimana scorsa invece, Rainey è tornato sul luogo del delitto per la prima volta: sul circuito di San Marino infatti, nel 1993 avvenne il tragico incidente che gli troncò la carriera: sono passati 18 anni da allora, ma la ferita sanguina ancora. Domenica scorsa, prima della partenza della gara MotoGP, Wayne è stato accolto da una vera e propria standing ovation da tutti i tifosi presenti sugli spalti del circuito di Misano Adriatico. Dopo aver assistito alla bella vittoria di Lorenzo, Rainey è salito sul podio con il Campione del Mondo in carica ed ha ricevuto il premio costruttori, sempre accompagnato dal grande affetto mostrato dal pubblico di Misano. “Mi ha dato immenso piacere l’aver trascorso del tempo qui al quartier generale”, ha dichiarato Wayne Rainey. “È affascinante capire ed osservare tutto quello che accade lontano dalla pista, rendendosi così conto di ciò che serve per gestire un team di successo oggi. Sono rimasto sorpreso dall’accoglienza positiva ricevuta da parte di tutti. Il weekend a Misano è stato fantastico, Yamaha mi ha accolto calorosamente ed è stato emozionante per me rivedere vecchi amici e facce conosciute. Sono onorato di far parte della famiglia Yamaha e tornerò di nuovo!”.
“La situazione di Marco è ormai definita: con Nakamoto abbiamo parlato domenica sera, siamo a posto su una grandissima parte degli aspetti, specie quelli economici. Mancano solo alcuni dettagli, ma all’85, 90% Marco correrà ancora una stagione del Team Gresini con assistenza ufficiale Hrc: contratto annuale, secco, senza alcuna opzione“. E’ questo quanto dichiarato da Carlo Pernat, manager di Marco Simoncelli, che é intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per provare a fare il punto su alcune situazioni importanti legate alla MotoGp. Pernat ha parlato anche del prossimo addio di Capirossi: “Dispiace perché Loris è prima di tutto un amico, ha vinto tre mondiali ma ne poteva vincere molti di più. Ha fatto bene nella sua carriera. Ha ricevuto altre offerte, non solo dalla Moto Gp, ma anche dalla Superbike. Lui ha detto basta perché non si divertiva più. Mi sono commosso quando giovedì, durante una conferenza stampa con la Dorna, tutti i giornalisti del mondo hanno fatto un’ovazione per Loris“.
Al termine del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, Dani Pedrosa non si era detto del tutto soddisfatto dopo il secondo posto dietro allo spagnolo Lorenzo su Yamaha. Poi però, pensandoci a mente fredda, il pilota della Honda ha cambiato idea, dichiarando che si é trattato di un risultato molto positivo. “E’ stato un altro Gran Premio in cui le cose sono andate molto bene, ha detto lo spagnolo della Honda. “La verità è che il secondo posto in questo weekend a Misano è un ulteriore passo in avanti per continuare ad aggiungere fiducia alla mia stagione. Il team ha lavorato duramente per farmi fare una buona gara e salire sul podio alla fine della giornata è stato importante per mantenere la sequenza positiva dopo Indianapolis“. Il segreto del secondo posto, che ha confinato il leader del mondiale e compagno di scuderia al gradino più basso del podio, ha il suo segreto nel lavoro del team di Pedrosa e della cura di ogni minimo dettaglio. “Sapevamo quanto fosse importante per raggiungere la parte finale della gara con le gomme in ottime condizioni e abbiamo lavorato per tutto il week-end a tal fine. Abbiamo preso cura di ogni dettaglio e al riguardo credo che abbiamo avuto un buon set-up, abbiamo finito la gara con un buon risultato. Era molto difficile battere Jorge Lorenzo”.
Dopo aver preso visione delle ottime prestazioni fornite dalla Yamaha nei test di ieri con i nuovi motori 1000, le altre scuderie devono accellerare i tempi e correre ai ripari. Lo sa bene la Ducati, cha a partire da oggi e sino a giovedì, nel fortino del Mugello proverà a testare a lungo la moto che verrà nel 2012, ma soprattuto proverà a proseguire sulla strada tracciata a Misano, dove lo stesso Valentino Rossi, settimo, ha notato dei miglioramenti. Quindi, oggi sarà la volta del collaudatore Franco Battaini, poi (probabilmente già domani) toccherà a Valentino Rossi scendere in pista con la 1000 (si tratta dell’8° giorno di test per la Ducati, dei 10 permessi dal regolamento) che serve però da test da laboratorio anche per la 800: sotto la lente d’ingrandimento dei meccanici Ducati, vi é l’elettronica già per quest’anno e un nuovo telaio per il prossimo Mondiale. Come già anticipato tempo fa, la struttura di quest’ultimo dovrebbe essere in alluminio, ma sempre concettualmente uguale all’attuale, con il motore portante. Più avanti poi, dovrebbe anche arrivare quello di tipo tradizionale.
La Yamaha lancia messaggi molto chiari in vista del Mondiale 2012. La casa giappone ed i suoi due piloti, nella giornata di ieri hanno fatto sul serio nei nuovi test con la nuova 1000. Unico giallo della giornata la non chiarezza sui tempi. Dopo la vittoria indiscutibile di Jorge Lorenzo ottenuto domenica al GP di San Marino, nel tredicesimo appuntamento del motomondiale, ieri mattina lo spagnolo ha continuato a spingere al massimo sul tracciato di Misano, quasi come se fosse ancora in gara: a fine giornata viene reso noto un tempo di 1’33”7, anche se sempre nella mattinata un’altra rilevazione ufficiosa parlava di 1’33”1, dunque ben 8 decimi meglio di quanto lo spagnolo aveva fatto in gara (record della pista) e in pratica identico alla pole position di Casey Stoner del sabato. Per la M1 era la seconda uscita con il prototipo 1000, questa volta a tempo pieno, dopo l’esordio sul circuito ceco di Brno.
ValentinoRossi al termine della gara di MotoGp del Gp di San Marino ha lanciato il suo guanto di sfida a super Sic usando l’arma dell’umorismo: “Sic è un bastardo, per ora devo solo prenderle senza poterle dare ma quando avrò una moto più competitiva gli darò una sportellata“. Per tutta risposta, Marco Simoncelli ai microfoni di Sky Sport ha immediatamente raccolto la sfida: “Non è la prima volta che ci diamo dei bastardi e sarebbe bello lottare con lui per il podio o per la vittoria. Con lui siamo amici ma in pista non ci sono amici e gli avversari sono tutti uguali“. E’ indubbio che Rossi stia avendo grandissime difficoltà, forse anche più del previsto, in sella alla Ducati e dalle parti di Borgo Panigale comincia a serpeggiare un po’ di nostalgia per Stoner. “Quella moto lì solo Casey riusciva a farla andare forte ma la Ducati si è concentrata troppo sulle sue vittorie e non sul capire perché gli altri facevano fatica e adesso si è trovata indietro e non ha sviluppato la moto come avrebbe dovuto“: questo il parere di SuperSic, al quale, in un prossimo futuro, non dispiacerebbe affatto misurarsi sulla Rossa del motomondiale, magari proprio fianco di Valentino Rossi. “Sarebbe bello, un team italiano con piloti italiani – ammette – La convivenza con Valentino? Nessun problema, sarebbe uno stimolo perché uno dei più grandi di sempre“. Ma ora c’é il futuro immediato che si chiama Honda, con la firma del rinnovo del contratto ormai vicino. “L’ufficialità ci sarà quando ci sarà la firma e per ora di firmato non c’é niente – precisa – Ieri c’é stato un altro incontro positivo, ci siamo avvicinati, è stato fatto un altro passo avanti. Diciamo che è fatta al 75-80%, siamo ai dettagli e il grosso e’ stato deciso“. Per quanto riguarda infine la lotta per il titolo iridato, il favorito di Simoncelli resta sempre Casey Stoner anche se ieri l’australiano è apparso stanco. “Ma le condizioni erano veramente terribili, sembrava di essere in Malesia – lo difende – E’ stata una gara veramente dura e sono convinto che Stoner il Mondiale ce l’abbia abbastanza in tasca”. Infine una battuta su Lorenzo: “i rapporti sono più rilassati ma non me ne frega neanche tanto di fare la pace con lui, non é neanche mio amico”. .
Non c’è proprio niente da fare: tra Lorenzo e Valentino Rossi non sembra esserci pace. Questa volta però, l’attacco non é di natura personale per il campionissimo di Tavullia, anche se lo riguarda da vicino: il nuovo attacco arriva stavolta al termine della premiazione del Gran Premio di Misano. Un’accusa ancora una volta dura com’é nello stile del maiorchino e che, vista anche la nazionalità (spagnola) del protagonista, non ci sorprende più di tanto. Il tutto accade al momento della premiazione e degli inni nazionali. “I tifosi di Valentino Rossi hanno dimostrato ancora una volta di non sapere neanche il significato della parola sportività. Hanno fischiato me e Stoner durante la premiazione e, cosa più grave, durante gli inni nazionali. Un gesto che lo stesso Valentino avrebbe sicuramente condannato. Non riescono ad accettare che qualcuno vada più forte del loro idolo”. Insomma, avevamo nostalgia di una nuova puntata di una telenovela senza fine che dura da almeno un paio d’anni. Parole queste riferite solamente alla stampa spagnola, ma che ovviamente sono state subito riportate dai media di tutto il mondo. Se davvero é successo questo, sentiamo di condividere il fastidio di Lorenzo. E nello stesso tempo, ne condividiamo il contenuto: si sa, noi italiani non siamo dei signori in quanto a sportività. Lo stesso Valentino, del resto, per anni é stato l’unico pilota a festeggiare ogni vittoria ottenuta nelle diverse serie, con dei teatrini che hanno messo in mostra il lato non proprio migliore del campione di Tavullia. Ciò detto, Jorge Lorenzo si può consolare con la vittoria ottenuta in sella alla sua Yamaha con la quale ha dominato il Gp di San Marino, tredicesimo appuntamento della stagione. “Sono contento, ho vinto due gare in Italia – ha dichiarato al temine della gara – lo scorso anno non ero riuscito. Ringrazio il team che ha fatto un grande lavoro per offrirmi una grande moto“.
E’ ovviamente un Lorenzo strafelice quello che si arriva ai microfoni di Italia1 al termine del Gp di San Marino vinto dallo spagnolo. “Sono contento, ho vinto due gare in Italia – afferma – lo scorso anno non ci ero riuscito. Ringrazio il team che ha fatto un grande lavoro per offrirmi una grande moto“. Secondo lo spagnolo Dani Pedrosa, protagonista di un eccellente sorpasso sul compagno di squadra Casey Stoner. “Alla fine ho visto che potevo prenderlo – afferma il pilota della Repsol Honda -. Lui cominciava ad andare un pò piano. Ieri la moto andava meglio, abbiamo fatto un cambio di forcella che non è andato bene. Sono contento e spero di far meglio nelle prossime gare“. Di tutt’altro umore, ovviamente, il leader del Mondiale Stoner. “Onestamente sono contento di essere arrivato sul podio – ammette l’australiano – nella prima parte c’era qualche goccia d’acqua, non volevo spingere, poi la pista si è asciugata, la moto andava bene, mi sentivo a mio agio, ma dopo ho sentito stanchezza, non riuscivo più ad attaccare. Queste ultime corse sono state particolarmente dure, non ho ancora recuperato il fuso orario da Indianapolis, non ho dormito molto da allora e sono arrivato qui stanco“.
Lo spagnolo Jorge Lorenzo trionfa nel Gp di San Marino e della Riviera di Rimini, tredicesimo appuntamento del Motomondiale, classe MotoGp lasciando alle sue spalle, oltre alla polvere, le due Honda ufficiali del connazionale Dani Pedrosa e dell’australiano Casey Stoner, leader attuale della classifica iridata, partito in pole position. Quarto posto per Simoncelli, quinto Dovizioso. Settimo Rossi che ha mostrato confortanti segnali di ripresa, alle spalle di Spies sull’altra Yamaha ufficiale. Capirossi costretto al ritiro sulla sua Pramac, così come Hayden su Ducati.
L’australiano Casey Stoner con la sua Honda ufficiale ha ottenuuto la pole position del Gp di San Marino e della Rviera di Rimini sul tracciato di Misano Adriatico, tredicesimo appuntamento del Motomondiale, classe MotoGp. La prima fila è completata dallo spagnolo Jorge Lorenzo su Yamaha, secondo, e dall’altro spagnolo Dani Pedrosa, anch’egli su Honda. Solo 11° Valentino Rossi su Ducati.
L’australiano Casey Stoner torna ad essere il più veloce nell’ultima sessione di prove libere del Gp di San Marino, prima delle qualifiche per la pole position del pomeriggio. Il leader attuale della MotoGp, con la sua Honda ufficiale ha fatto registrare il miglior giro con il tempo di 1’33″567 davanti al compagno di squadra spagnolo Dani Pedrosa (1’33″666). Terzo tempo per l’altro spagnolo Jorge Lorenzo (1’33″890), anche lui davanti allo statunitense compagno di scuderia Ben Spies (1’34″285), entrambi su Yamaha. Andrea Dovizioso ha chiuso con il sesto tempo davanti all’altra Honda del team Gresini di Marco Simoncelli. Valentino Rossi su Ducati peggioria ancora, chiudendo con il dodicesimo tempo, staccato di 1″366 da Stoner. Soltanto sedicesimo Loris Capirossi sull’altra Ducati del team Pramac.
Durante la consueta conferenza stampa del giovedì, che apre le porte al week end del Gran Premio di Misano, un Loris Capirossi visibilmente emozionato, ha confermato il proprio ritiro una volta che sarà conclusa la stagione MotoGP 2011. Durante la conferenza stampa del Gran Premio Aperol di San Marino e della Riviera di Rimini, é stato lo stesso Capirossi ad ufficializzare ai media l’intenzione di far calare il sipario sulla sua lunga ed illustre carriera al termine di questo suo 22º Campionato del Mondo. Il pilota del team Pramac Racing ha dichiarato: “È un momento particolare della mia carriera, e la decisione che ho preso è stata partorita dopo tante, tantissime riflessioni. Sono contento, dopo 25 anni, di cui 22 di motomondiale di arrivare a dire basta col sorriso sulle labbra, anche se è dura pensare che l’anno prossimo non guiderò più una moto“. Poi, i ringraziamenti di rito: “Devo ringraziare tantissime persone che per tutti questi anni mi hanno seguito, incoraggiato, motivato, anche il team Pramac, che mi ha dato l’ultima opportunità di guidare una moto“. Il rimpianto, vero, é di non aver ancora ottenuto un buon risultato in questa stagione decisamente sfortunata. “Dispiace, quest’anno, di non aver portato a casa un buon risultato, ma confido nell’ultima parte del mondiale. Motegi, Philip Island e Sepang sono i miei circuiti preferiti, lì ho vinto tante gare“. Ma a sei gara dal termine, un obiettivo é ancora raggiungibile: “Il centesimo podio che rincorro è difficile da agguantare, ma ci crederò fino alla fine“. Infine, Capirex non ha ancora deciso cosa farà da grande: “Per quanto riguarda il mio futuro, poi, non ho ancora le idee chiare, l’unica cosa certa è che non sarò più un pilota. Nella vita, arrivare a prendere una decisione del genere non è facile, soprattutto dopo tanti anni. Ma so a cosa vado incontro, sono sicuro che la mia nuova vita sarà entusiasmante come quella che ho fissato fino a ora“. Alla fine é stato praticamente impossibile per il 38enne trattenere le lacrime alle quali è poi seguita una standing ovation da tutta la sala stampa riunita per la press conference. Capirossi debuttò sulla scena mondiale nel 1990, conquistando il suo primo titolo 125 all’età di 17 anni e difendolo anche nella stagione successiva. Si ripetè poi nel 1998 quando vinse il mondiale 250.
Dopo il passo falso compiuto nel Gp di Indianapolis, che ha regalato una fetta in più di titolo iridato a Casey Stoner, il Campione del Mondo in carica. lo spagnolo Jorge Lorenzo, prova a rientare in corsa tornando su un circuito che per lui rappresenta un passato ricco di successi: il tracciato di Misano. Il maiorchino in carriera ha sin qui ottenuto tre secondi posti consecutivi nella massima categoria. Quando mancano sei round al termine del Campionato, Lorenzo si trova a 44 punti dal leader della classifica generale Casey Stoner. “Spero di lasciarmi al più presto l’ultima gara alle spalle. Adesso andiamo diretti a Misano, una pista che mi piace e dove ho vinto e conquistato diversi podi. Con il mio team cercheremo di tornare al top per continuare a lottare in questo finale di Campionato!”. Questi i propositi del campione del mondo in carica in vista del Gp di Misano.