In Italia un morto ogni otto ore per incidenti stradali che coinvolgono mezzi a due ruote. Cifre che pongono l’Italia sul tetto d’Europa in fatto di decessi su strada. È questa la tragica denuncia del segretario generale dell’Ania, Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, Umberto Guidoni, che spera nell’entrata in vigore della nuova normativa in fatto di codice della strada per arginare questo brutale fenomeno.
Queste nuove regole riguarderanno, così come abbiamo già discusso nei giorni scorsi, riguarderanno moto e motocicli.
Nonostante le nostre strade siano intasate da migliaia di auto che scorazzano, a volte senza nemmeno fare troppa attenzione, indisturbate nei meandri urbani, da un rapporto stilato da Federpneus (Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici) su un’elaborazione di dati Isfort, emerge una classifica dei mezzi di trasporto più amati dagli italiani e, a sorpresa, al primo posto non risulta l’automobile, bensì la moto, seguita a ruota dalla bicicletta.
È la prima volta che un governo agisce deliberatamente contro l’incremento dell’utilizzo di moto. È quanto successo in Yemen, dove per limitare la diffusione dei mezzi a due ruote nel Paese, il governo ha adottato delle misure restrittive, sanzioni più dure per chi viola le regole.
Un mese nero come quello di Giugno non si vedeva ormai da diverso tempo e, purtroppo, con l’arrivo dell’estate e delle vacanze, il settore delle moto rischia per l’ennesima mensilità il collasso. Alcuni numeri che vanno a descrivere la drammatica situazione economica del mese che si è appena concluso. Chi sta peggio sono i motori oltre i 50 cc con un 33,4% di vendite in meno rispetto a maggio. Crollano anche gli scooter (del 34,6%) meno evidente la crisi delle moto, calo dell’11%; infine i 50 cc si attestano a un -14%. La spiegazione del calo è evidente e sta tutta nella mancanza di incentivi che in un momento di crisi potevano fornire la soluzione ideale per allettare e stimolare l’interesse del cliente.
Secondo una ricerca fatta dalla MAIDS il 70% degli incidenti mortali riguardano i motociclisti, che spesso vengono a contatto con le automobili in schianti da film horror.