Nuova YZF-R1 di Yamaha, che capolavoro!

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Che capolavoro, la nuova YZF-R1 messa in campo dalla Yamaha e frutto di un dispendioso lavoro dei tecnici del gruppo motociclistico. Un assaggio? Eccolo: motore di derivazione MotoGP 998cc raffreddato a liquido, 4 cilindri in linea, 4 valvole DOHC, 182 CV (133.9 kW) a 12.500 giri/min, corsa corta, alesaggio maggiorato, alesaggio x corsa 78.0 mm x 52.2 mm, albero motore a croce, intervalli di accensione irregolari (270º – 180º – 90º – 180º), nuovi pistoni in alluminio forgiato, cilindro “closed-deck” con riporto ceramico, bielle cementate ottenute per frattura (fracture split).

Ma non solo: la nuova YZF-R1 è tutta da scoprire ed apprezzare per le caratteristiche che la compongono.

La Moto fa bene! Al cervello

cervello“Vai piano, ché è pericoloso”. Oppure: “Stai attento, ché a poggiare su due ruote sole è un attimo finire in terra”. Quante volte le vostre anziane nonne, oppure l’ormai leggendario cuore di mamma, vi avranno ripetuto queste raccomandazioni con l’intento di tenere a bada (con quali esiti?) la vostra irrefrenabile voglia di velocità. “La moto è pericolosa”, e poi “Quando si cade ci si fa male molto più di quanto sia possibile farsene stando comodamente seduti al volante di un’automobile” e così via, sono frasi usate molto spesso, e non certo a sproposito. Quello che però le vostre nonne, o madri, non sapevano, era che guidare una motocicletta sembra possa fare molto bene al cervello.

SBK, GP Phillip Island: Haga show, Spies fa paura, Biaggi lotta ed è terzo

noriyuki-hagaVi ricordate la storia del “Brutto anatroccolo”? Schernito da tutti i suoi simili per la goffaggine ed i lineamenti, consumò la propria rivincita dopo che il tempo lo ebbe tramutato in magnifico cigno. Bene, ora provate a trasportare questa storia fino ai giorni nostri, precisamente alla prima tappa del campionato del Mondo Superbike: capirete la portata dell’impresa – oltre alla gioia che ne dev’essere conseguita – compiuta dal giapponese Noriyuki Haga, portacolori del team Ducati. Partito dalla quarta fila, frutto delle disastrose qualifiche di ieri, Haga ha rimontato fino ad attestarsi in vetta alla classifica piloti grazie al primo ed al secondo posto ottenuti nelle due manches odierne. Mica male, no?

Happy birthday Valentino: Rossi tra Yamaha e il sogno di un figlio

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Dopo aver raggiunto obiettivi insperati e importantissimi, Valentino Rossi sta per tagliare il traguardo dei 30 anni, quello in cui viene naturale mettere in fila le prime analisi e valutazioni. Nato il 16 febbraio del 1979, Vale ha concesso un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport nel corso della quale ha confessato sogni e desideri, speranze e rimpianti.

“La prima considerazione – dichiara il campione di Tavullia – è che a 30 anni non si è affatto vecchi, anzi. Rispetto a quello che pensavo 10 anni fa, mi sento davvero un ragazzino e so che posso permettermi di sognare ancora un sacco di cose. Tempo ce n’è. Lo dimostra la società: a trent’anni le persone sono ancora in casa da sole o con i genitori e alla famiglia ci si pensa dopo. Il primo bilancio dice proprio questo: dal punto di vista professionale grandi traguardi, dal punto di vista personale mi manca praticamente ancora tutto”.

Il Rossi pensiero è un flusso che spazia a 360°.