
Chris Vermeulen è tornato in sella ad una Superbike, ma il suo ritorno è durato soltanto mezzo giro a causa delle impervie condizioni atmosferiche. Dopo quattro stagioni complete in MotoGP, l’australiano ha infatti provato la Kawasaki ZX-10R in Giappone, ad Autopolis, in una sessione di test assieme al collaudatore Akira Yanagawa.
“Era così freddo che nella prima giornata non sono neanche riuscito a fare un giro – ha detto Vermeulen – Nessuno ha provato a girare perché la temperatura non è salita oltre il grado ed era veramente un freddo terribile! Nella seconda giornata è andata un po’ meglio. Sono uscito intorno all’una del pomeriggio e c’era anche il sole, la temperatura dell’aria era intorno ai sette gradi, quella dell’asfalto quattordici. Sono sceso in pista per sistemare manubri, pedane e sella”.
Vermeulen proverà nuovamente la Kawasaki ZX-10R nelle giornate del 30 novembre e dell’1 dicembre, sul circuito di Cartagena in Spagna.



La Yamaha F28 ha visto la sua apparizione al Salone di Tokio. La sigla FZ indica le moto nude e quell’8 piazzato sarà sicuramente oggetto di discussione. Il motore infatti è un 4 cilindri che raggiungerà gli 800 cc. La gamma è completata da 4 cilindri da 600 cc, la Xj6, Sportiva da 800 cc con la FZ8, maxi con la FZ1. Di certo sarà una moto molto più sportiva, ma al momento non sappiamo il prezzo e la casa non ha offerto altre informazioni. Dovremo quindi attendere, ma intanto la Yamaha ha continuato a colpire, nonostante la sua assenza al Salone Eicma di Milano, in Giappone però ha fatto davvero la consueta bella figura.



Fresco del Titolo di Campione italiano della Classe Stock 600, Andrea Boscoscuro si è concesso solo il tempo di un festeggiamento con gli amici e il Fan Club prima di volare in Australia. Il giovane campione vicentino che l’anno prossimo gareggierà nella neonata Classe Moto2 nel Campionato spagnolo, il CEV, rientrerà in Italia dopo la metà di gennaio.
Il Canada è in rivolta, dopo la decisione presa dal ministro dei trasporti della provincia del Quebec, avrebbe proposto la legge obbligatoria di usare il casco per tutti i ciclisti, anche per quelli più giovani, per tentare di ridurre gli incidenti, che anche nel campo delle due ruote sono frequenti.




