MotoGp, Simoncelli: “Per vincere serve pazienza”

marco-simoncelliLa dura vita in MotoGp. Per informazioi chiedere a Marco Simoncelli, vincitore della 250 nel 2008 e dalla prossima stagione pilota del team Gresini nella classe regina. Il riminese, classe 1987, potrebbe essere uno dei futuri candidati alla vittoria in MotoGp, anche se per il momento sta iniziando a conoscere la sua nuova moto. “All’inizio dell’esperienza in 250 – ha dichiarato Simoncelli – era tutto complicato, soprattutto il primo anno: poi c’è stato un netto miglioramento e spero che la stessa cosa possa accadere in MotoGp”. “Spero di imparare in fretta a guidare nella nuova categoria – ha proseguito l’iridato del 2008 –, ma so che serve pazienza. In tutte le categorie è relativamente facile raggiungere un certo livello, ma per fare davvero bene serve che tutto funzioni alla perfezione: il pilota, ma anche la moto”. Per il 22enne di Cattolica, è pronta la Honda RC212V, la stessa moto che nel 2009 era guidata da Dani Pedrosa (terzo nello scorso campionato con 234 punti, maturati anche grazie alle vittorie a Laguna Seca e Valencia, quando ha preceduto Valentino Rossi).

MotoGp, ufficiale: Melandri con Honda Gresini dal 2010

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Si attendeva solo l’ufficialità di una notizia che era nell’aria da qualche giorno: quella cioè legata a Marco Melandri, che fa ritorno nel Team San Carlo Honda Gresini per la prossima stagione.

Dopo un fitto corteggiamento reciproco, l’indiscrezione è stata confermata dai diretti interessati. Melandri aveva già fatto parte della scuderia nelle annate comprese tra il 2005 e il 2007; poi le parentesi, per la verità non troppo felici, in Ducati e in Kawasaki.

Nel cumulo delle deu recenti esperienze, il pilota emiliano ha collezionato 5 vittorie e 17 podi. Il primo a prendere la parola davanti ai microfoni è stato proprio il proprietario del team Fausto Gresini che non è stato affatto avaro di complimenti e che ha mostrato pienamente tutto il suo entusiasmo:

Marco Melandri a cuore aperto: “Vicino alla Honda Gresini”

melandriPer Marco Melandri il mondiale 2009 di MotoGP sulla Kawasaki Ninja ZX-RR in quota all’Hayate Racing Team è stato finora un groviglio agrodolce di emozioni.

Per il pilota italiano, reduce da una passata estate davvero travagliata e nel corso della quale sembrava dovesse mettere da parte ogni speranza di correre nella classe regina, la prima parte di stagione non è da incorniciare ma neppure da buttare via.

Va detto che le ambizioni della scuderia per la quale corre non sono certo delle più elevate, motivo per cui il podio conquistato nei primi dieci appuntamenti stagionali va addirittura oltre ogni più rosea previsione. Non solo: per il ravennate, che è settimo nella classifica piloti, anche 79 punti messi in cascina con il secondo posto di Le Mans che resta il risultato da battere o eguagliare.

Marco Melandri scoraggiato: “A Laguna Seca è andata male”

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Più di uno i motivi di insoddisfazione per Marco Melandri alla fine del Gran Premio di Laguna Seca, nel quale il centauro italiano non ha affatto brillato.

La decima posizione finale, infatti, non è affatto un palliativo per Melandri, a cui serve come il pane un’iniezione di fiducia tale da garantirgli voglia ed energie.

Le stesse che, venendo meno i risultati, cominciano a scemare.