In fermento il mercato dei piloti della MotoGP. Il debuttante brasiliano della MotoGP Diogo Moreira. Il suo compagno di squadra della LCR Honda, il veterano Johann Zarco. Il campione del mondo Superbike in carica della Yamaha, Toprak Razgatlioglu. Il debuttante della Ducati, vincitore della gara del 2025, Fermin Aldeguer.

Indicazioni interessanti dal mercato dei piloti della MotoGP
Si tratta di un quartetto di piloti, due dei quali devono ancora prendere parte a una gara MotoGP e uno ne ha disputate solo 20, che rappresentano la calma in quello che sarà sicuramente un mercato piloti MotoGP tempestoso l’anno prossimo; Moreira, Zarco, Razgatlioglu e Aldeguer sono gli unici quattro piloti che hanno contratti che durano fino al 2027.
Il gioco annuale delle sedie musicali della MotoGP è un’avventura esplosiva anche nei momenti migliori, ma l’imminente decisione di abbandonare i motori da 1000 cc che hanno spinto la MotoGP dal 2012 in favore di nuove moto da 850 cc equipaggiate con i nuovi pneumatici Pirelli per il 2027 alza la posta in gioco per tutti gli altri piloti.
Fabio Quartararo, campione del mondo 2021 per Yamaha, ha conquistato un solo podio in un Gran Premio nelle ultime due stagioni, rafforzando allo stesso tempo il suo status di miglior pilota in griglia dopo Marc Marquez. La stagione 2025 di Quartararo, nono in campionato, sembra un errore di battitura rispetto ai magri risultati di un trio di colleghi sulla stessa macchina che languiscono tutti tra gli ultimi cinque nella classifica dei 22 piloti a tempo pieno di questo sport.
Quartararo è stato lautamente pagato, mentre la Yamaha stava perdendo terreno ma, a 26 anni e dopo tre stagioni difficili, ha tutta la leva per tenere testa alla Yamaha. Mano sul cuore, il francese probabilmente non vuole andarsene, ma potrebbe doverlo fare se vuole riconquistare le glorie del passato, dato che la Yamaha sembra lontana – forse più lontana – che in qualsiasi altro momento dal 2022, quando Quartararo era in testa alla corsa al titolo a metà strada prima di essere falcidiato da Francesco Bagnaia e dalla Ducati.
Da allora la Ducati non ha praticamente smesso di vincere, ma non c’è garanzia che questa tendenza continui, visti i cambiamenti radicali previsti per il 2027 e il divieto di gran parte delle innovazioni aerodinamiche e dei dispositivi di regolazione dell’altezza da terra che hanno sostenuto la marcia del marchio italiano da vincitore occasionale di gare a potenza del paddock.
La Honda, un tempo dietro alla Yamaha in quella che veniva chiamata con disprezzo la “Coppa del Giappone”, mentre le case automobilistiche europee erano in ascesa, è in marcia. KTM ha una giovane stella in Pedro Acosta, ma non ha vinto dalla fine del 2022 e si trova nuovamente in difficoltà finanziarie.
Aprilia ha il campione del mondo 2024 Jorge Martin, che ha trascorso due terzi di questa stagione infortunato mentre inizialmente cercava di sottrarsi a un contratto biennale per trasferirsi altrove, prima che la complessità e la sanzione finanziaria per farlo lo facessero cambiare bruscamente idea. Ogni altra squadra sposterebbe le montagne per Quartararo se si liberasse delle molle, e “El Diablo” deve prendere una decisione importante che avrà ripercussioni su tutta la griglia.
Considerata la crescente frustrazione del francese, questa decisione potrebbe arrivare prima del previsto.