Harley Davidson chiude l’azienda in Australia

Crisi, crisi, crisi: ormai questa parola la sanno dire pure i bambini di due anni, e, di fatto, è una realtà con la quale bisognerà convivere ora e in futuro.

Il problema riguarda tutto il Mondo non solo il nostro bistrattato Bel Paese: ne è un esempio quanto accaduto a Harley Davidson, una delle più grosse produttrici di moto, che nella zona di Adelaide in Australia manderà a casa 212 operai in seguito alla chiusura dell’azienda.

E’ stata una decisione difficile, fanno sapere dal gruppo, ma inevitabile.

MotoGp, Pedrosa deluso dall’Australia pensa alla Malesia

In attesa di approdare in Malesia, Dani Pedrosa rivive il film del GP di Australia, chiuso per lo spagnolo con un deludente quarto posto. «E’ stata davvero dura a Phillip Island, non mi sono sentito tranquillo per tutto il fine settimana», ha dichiarato lo spagnolo della Honda Repsol. «Appena scattati dal via ho quasi perso l’equilibrio, arrivando a mettere il piede sinistro a terra proprio mentre i semafori si spegnevano, una partenza da dimenticare. Nelle prime tornate non ho girato come avrei voluto, poi per fortuna ho recuperato un po’. Ho superato Andrea Dovizioso e lottato per un po’ con lui, ma la gomma anteriore era molto consumata negli ultimi giri. Appena ho provato a spingere, ho sentito l’anteriore cedere, quindi è stato per me impossibile non farlo passare». Archiviato l’appuntamento in Australia con il trionfo del compagno di squadra Stoner e con la battaglia persa con l’altro pilota Repsol, Dovizioso, Pedrosa è insieme all’ex campiona del mondo in carica Lorenzo, il grande deluso della gara australiana. E questo quando sono passate appena due settimane dalla vittoria a Motegi«Voglio al più presto mettermi alle spalle questo weekend e spero di fare meglio in Malesia. Faccio comunque le mie congratulazioni a Casey per il suo titolo: è stato il più forte in questa stagione, sempre sul podio, senza errori, quindi se lo merita», ha chiuso l’hondista.

MotoGp, tutta la felicità del campione del mondo Stoner: “E’ stata una giornata perfetta”

E’ ovviamente felicissimo l’australiano Stoner, nel giorno del suo 26° compleanno che gli ha regalato il secondo titolo mondiale dela sua carriera: “È stata la giornata perfetta – ha detto euforico -, non capita spesso di festeggiare il compleanno con il GP di casa, una vittoria e addirittura il titolo mondiale. Sono molto dispiaciuto per quanto è successo a Lorenzo, non era questo il modo in cui avrei voluto vincere il titolo, ma sono davvero felicissimo“. Tantissime emozioni e qualche brivido positivo, che lui stesso fa fatica a spiegare. “Ora ho talmente tante emozioni, che tutto mi straborda da dentro – ha detto -. Sono felice di aver vinto questa gara: è difficile che succeda qualcosa che mi colpisca di più di quanto ho fatto oggi“. Il secondo titolo in MotoGp, ha un sapore diverso rispetto al primo, conquistato nel 2007 con la Ducati. “Nel caso del primo titolo nessuno mi dava fiducia, era diverso, non sembrava fosse possibile, si diceva che era merito della moto. Poi è passato del tempo, sono qui alla Honda, mi sono ripetuto, ho avuto meno pressione anche perché qui c’è un gruppo comune, più ampio, e di risultato negativi, se così si può dire, abbiamo fatto solo dei podi“. Adesso, il prossimo traguardo é la paternità, che arriverà fra circa 4 mesi: “Forse l’unica cosa in cui potrò essere migliore rispetto a quanto fatto oggi. è una nuova sfida e sarà bellissima“.

MotoGp, Rossi e la Ducati verso Phillip Island: “La mano migliora costantemente”

Il Ducati Team è attualmente in viaggio verso il Pacifico per i due round che in appena due settimane porterà la carovana della MotoGp prima in Australia e poi in Malesia. Il Gran Premio australiano di Phillip Island è uno degli appuntamenti più attesi dai piloti della MotoGP perchè il tracciato che si trova sulla costa dello Stretto Di Bass è un circuito vecchia maniera, bellissimo da guidare e molto spettacolare. Unica eccezione nell’appuntamento del 2006, quando ottenne un quarto posto, il Ducati Team a Phillip Island è sempre stato presente sul podio. Il solo Valentino Rossi ha ottenuto qui ben sette successi in carriera conditi da altri sei podi. Il pilota italiano proviene da una prima stagione in Ducati molto complicata, e venerdì proverà la mano infortunatasi nella caduta in Giappone e cercherà di continuare la messa a punto della GP11.1. “A Motegi, nonostante l’esito della gara e quelle che si sono poi rivelate essere le conseguenze fisiche della caduta – afferma Rossi – abbiamo trovato diverse cose positive. Abbiamo lavorato bene sul bilanciamento e sulla messa a punto della moto e alla fine, sotto questo punto di vista, abbiamo vissuto uno dei fine settimana più positivi della stagione. Phillip Island è un’altra delle piste dove la Ducati è sempre andata forte, e anche io, quindi speriamo di riuscire a lavorare altrettanto bene che in Giappone. Per quanto riguarda la mano, è meno gonfia e c’è ancora qualche giorno prima di scendere in pista. Non resta che aspettare venerdì mattina per vedere come reagisce“.

Anche l’americano Nicky Hayden, compagno di Rossi e che domenica disputerà il suo 150esimo GP, ama molto il circuito Down Under tanto da detenerne il record sul giro (ottenuto nel 2008) e dove è salito tre volte sul podio. L’anno scorso con la Ducati ottenne un bel quarto posto. “Phillip Island è decisamente uno degli appuntamenti più belli della stagione – afferma l’americano – la pista è speciale sotto ogni punto di vista, è veloce, filante, divertente. Il meteo tuttavia è sempre un’incognita perchè puoi aspettarti qualsiasi condizione:  pioggia, raffiche di vento, gran freddo oppure sole. Casey ha sempre vinto con la Ducati e io sarei salito sul podio se non avessi lasciato la porta aperta a Vale per passarmi. In ogni caso è una pista buona per me e anche se so che non sarà semplice spero di far bene anche perchè Simoncelli che sta chiudendo il gap in classifica. Non è un pensiero incombente tuttavia, quello che mi piacerebbe davvero è un bel risultato domenica prossima“.

Stoner, tre volte di fila a Phillip Island sono un record. Nel 2010 l’avversario da battere?

stoner-rossi-phillip-islandLa vittoria di Phillip Island regala a Casey Stoner un frammento di posto nella Storia del motomondiale, visto che il successo sulla pista australiana fa il paio con le due affermazioni precedenti e consecutive dell’australiano sul circuito di casa.

Mai nessuno come lui: un contentino, visto che Stoner non può pensare in alcun modo di competere per la vittoria del Mondiale 2009, discorso quasi archiviato da Valentino Rossi che, grazie alla seconda piazza conquistata in Australia, si è sbarazzato in maniera pressochè definitiva dell’ombra di Jorge Lorenzo, unico in grado di intaccare la marcia trionfale del Dottore.

Casey Stoner, ovvero uno dei più grandi talenti che la MotoGp abbia sfornato negli ultimi anni, paga in maniera ovvia la pausa decisa a cavallo tra prima e seconda parte di stagione: non avesse saltato tre gran premi consecutivi, a quest’ora forse parleremmo di ben altro. Tant’è.