HX275 Switchblade, il casco della IXS al prezzo di 149 Euro

L’azienda IXS, una delle più importanti sul mercato per la vendita dei caschi, propone HX275 Switchblade al prezzo di 149 Euro. Un prodotto molto efficace per la sicurezza del centauro che lo indossa, realizzato con le moderne tecnologie. La calotta è in policarbonato con due prese d’aria, una frontale ed una sul mento, con un estrattore d’aria sulla parte superiore, in grado quindi di far circolare bene l’aria. Gli interni sono estraibili e lavabili, mentre la visiera esterna presenta trattamenti antigraffio ed antinebbia. Inoltre è presente anche il visierino che ha una doppia funzione, quella di sostituire gli occhiali da sole sotto al casco, e riparare dalla troppa luce. Il casco Switchblade può essere venduto con tre colori diversi: bianco con grafiche grigie e nere, nero lucido con grafiche grigie e bianche o nero opaco, con quattro taglie che vanno dalla XS,S, M, e XL.

Casco, il continuo uso può causare l’otite?

Una notizia arriva dall’ Inghilterra e potrebbe (se confermata) mettere in apprensione tutti i motociclisti, secondo un gruppo di ricercatori dell’University di Bath, il casco potrebbe causare l’otite, a causa del fruscio aerodinamico generato attorno al mezzo, ma anche per via del rumore dei giri del motore che andrebbe a superare il livello di sicurezza del nostro orecchio. La prova è stata effettuata in una galleria con il forte  vento, nella quale è stato posizionato un manichino che indossava il casco, aggiungendo dei microfoni attorno al casco e sulle orecchie del manichino. I risultati sono pubblicati sul Journal of the Acoustical Society of America.Di certo questa è una notizia che non farà piacere ai motociclisti, già alle prese con un mezzo che soprattutto durante il grande caldo è difficile da sopportare, ma che salva la vita in caso di incidenti, e pazienza se il nostro udito potrebbe un po’ calare, non si diventa sordi solo per questo motivo…

Sicurezza, l’UPI lancia l’allarme:”molti incidenti gravi per ciclisti e motociclisti, causati per l’assenza del casco

Una delle cause che purtroppo determina la strage sulle strade ed autostrade italiane è la mancanza, oppure l’errato utilizzo del casco. Il caldo torrido di questi giorni per molti motociclisti e ciclisti, è infatti duro da soffrire, e spesso viene voglia di guidare anche per un solo attimo senza l’utilizzo del membro che potrebbe invece salvare la vita. I dati degli ultimi sinistri parlano chiaro, la maggior parte delle vittime non avevano il casco legato sulla testa e cadendo pesantemente al suolo hanno riportato fratture interne cerebrali fino al decesso. Per rendere quindi più sicura la passione per le due ruote l’UPI, ufficio prevenzione infortuni, ha lanciato una massiccia campagna di sensibilizzazione all’uso del casco protettivo: “Per guidare e pedalare sicuri, è indispensabile disporre dell’equipaggiamento giusto. Per legge sono obbligatori in particolare le luci, i catarifrangenti, freni in buono stato e un campanello. L’upi raccomanda a bambini e adulti di portare un casco, che permette di attenuare notevolmente gli effetti di eventuali incidenti. Una guida previdente e attenta ai pericoli abbinata a un comportamento corretto e rispettoso permette di giungere a destinazione in tutta sicurezza”.

Shark, casco speciale Race-R Pro, dedicato ai piloti Randy e De Puniet

La Shark Helmets ha appena realizzato una nuova grafica bianca ed il numero 14 del suo casco di punta, dedicato ai due piloti Randy de Puniet. Si chiama Race-R Pro è composto da fibre di gamma superiore. Tra le sue caratteristiche principali la calotta del sistema di ventilazione che prevede prelevatori  d’aria su bocca, con filtro anti inquinamento integrato, e ben sette estrattori d’aria. Oltre al marchio Shark ben esposto la visiera è di color bianco e nero con il bordo rosso che ne testimoniano la sua aggressività.

Cassazione, in caso di incidente senza casco, il premio da pagare è nettamente inferiore

Usare il casco quando si è in moto è di vitale importanza non solo per la propria incolumità ma anche ai fini di un eventuale incidente, infatti la Cassazione ha deciso e confermato il fatto che in caso di sinistro se il motociclista non ha usato il casco, l’ammontare del risarcimento sarà nettamente inferiore al danno subito. Questa la nota della Cassazione: “L’omesso uso del casco protettivo da parte del conducente di un motociclo può essere fonte di corresponsabilità della vittima di un sinistro stradale per il danno causato a se stessa ove il giudice di merito accerti in fatto che la suddetta violazione abbia concretamente influito sulla eziologia del danno, costituendone, appunto, un antecedente causale”.In teoria in questi casi il rimborso potrebbe addirittura non pervenire, se proprio l’assenza del casco derivasse tutto il danno subito.

Harley Davidson, un set completo giacche, casco e maglie, a partire da 200 euro

Pink Label Collection 2011 della Harley Davidson, dove possiamo trovare giacche per il tempo libero, camicie, maglie, e gli accessori borse e guanti. Casual Jacket è la prima novità, giacca in puro cotone in tessuto poliestere, con all’interno un  cappuccio sotto la giacca. Il collo è alla coreana con bottone singolo. La chiusura principale e dei polsini è con zip. La giacca è corredata di due tasche con cerniera, due sul petto ed una interna. La giacca è disponibile in nero nelle taglie dalla XS alla 2XL. Prezzo al pubblico, 200,00 euro.

Ospedale amico, messi all’asta i caschi autografati di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo

Un’asta on-line con i caschi autografati di Lorge Lorenzo e Valentino Rossi, sono stati messi in palio all’Ospedale Amico, in occasione dell’incontro “Un Mondo Chiamato MotoGP”,. E’ stata una bella serata con racconti, immagini e solidarietà per l’ospedale amico de La Nostra Famiglia, svoltosi lo scorso 26 novembre a Bosisio Parini, che ha visto la partecipazione di Yamaha Factory Racing Team che ha donato all’Associazione due esclusivi caschi. La Nostra Famiglia, con i suoi Centri di Riabilitazione e quattro Poli Ospedalieri, ogni anno si fa carico di più di 30.000 bambini, ragazzi e giovani con disabilità. I soldi ricavati dall’asta serviranno per 243 posti letto, di cui 90 per ricoveri in Day Hospital e 12 ambulatori, rivolti a bambini e ragazzi con malattie neurologiche, autismo, disturbi dell’apprendimento e dell’emotività e con ritardo mentale.

Acerbis, con la linea Condor l’abbigliamento è completo: maglia, pantaloni e casco a prezzi vantaggiosi

L’azienda Acerbis fornisce soltanto ottimi prodotti di qualità nell’abbigliamento per chi va in moto, e con linea “Condor” viene garantita la completezza degli abiti con maglia, pantaloni e casco. La prima è in tessuto poliestere con taglio manica raglan, e ha il classico collo a”V” i polsini in tessuto elasticizzato da inserire sotto i guanti. Colore blu e taglie dalla M, con grafiche aggressive, grazie soprattutto al grosso teschio stilizzato nella sezione anteriore che occupa gran parte della superficie. Il prezzo al pubblico è di 44,95 Euro. I pantaloni sono realizzati in poliestere 600D con inserti di pannelli in Nylon 840D e 500D. Hanno un tessuto particolare che resiste alle abrasioni sul ginocchio, mentre la chiusura avviene tramite cerniera e microregolazione in plastica. Disponibile nel solo colore blu, ha taglie che vanno dalla 28 alla 38, e un prezzo al pubblico di 119,95 €. Il casco ABS “Condor” ha la calotta è in ABS, e l’imbottitura è removibile in EPS traspirante e anallergica. La chiusura avviene tramite un cinturino a doppio anello, mentre la visiera è regolabile. E’ disponibile solo in blu e le taglie vanno dalla XS alla XXL, al prezzo di 109,95.

Moto, in caso di incidente senza casco, l’assicurazione non risarcisce il danno subito

E’ giusto o no questo sarà eventualmente il giudice a deciderlo, fatto sta che se un motociclista fa un incidente senza indossare il casco, e anche con conseguenze letali, l’assicurazione non risarcisce nulla, semplicemente per il fatto che il pilota ha trasgredito la legge e quindi andrebbe punito. È di poco tempo fa la notizia drammatica di un ragazzo morto, in seguito a un incidente, perché viaggiava in moto senza casco. Viaggiavano in tre su uno scooter, ad Acerra (Napoli), e tutt’e tre senza casco: lui, un altro giovane in condizioni gravissime e un terzo illeso. Per la precisione, può verificarsi che, in un incidente in cui un motociclista senza casco è  coinvolto senza colpa, in quel caso l’Assicurazione farà di tutto per pagare, ma non è così breve la storia.  Serve una perizia da parte della Compagnia per dimostrare che il mancato uso del casco ha determinato l’aggravarsi delle ferite. Il rimborso, se non diventa pari a zero, comunque rischia di venire fortemente ridotto. In sintesi è quello che accade a dun automobilista che guida senza cintura, l’assicurazione ha dei forti dubbi a risarcire.

Moto Gp, Lorenzo a 360° su “Oggi”. “Ho messo pressione a Rossi”. “Mourinho ha i ‘cojones’, da Biaggi ho imparato a guidare”

Io ho giocato sempre pulito, senza trucchetti. Però è vero: andando sempre più veloce, ho costretto Valentino Rossi a prendere rischi sempre più grandi. Le moto e lo sport sono così: nessuno dura per sempre. Ma sono sicuro che Vale, in Ducati, sarà ancora competitivo“. Lo ha dichiarato Jorge Lorenzo in un’intervista rilasciata al giornalista Valerio Staffelli per il settimanale ‘Oggi’, in edicola da domani. Il pilota spagnolo ha inoltre rivelato che da alcuni mesi frequenta uno psicologo sportivo: “Quando mi vede schiacciato dalla pressione, lui mette su un video di Tomba alle Olimpiadi invernali di Lillehammer del 1994. La prima manche scese malissimo e fece il dodicesimo tempo – aggiunge -. Nella seconda venne giù come un treno: non aveva nulla da perdere, rischiò tutto, sfiorò la vittoria. Ecco, nei momenti difficili mi ispiro a quella seconda manche“.

Poi il pilota spagnolo si è lasciato andare alla valutazione di due personaggi sportivi da lui molto amati. Primo tra tutti, l’allenatore del Real Madrid José Mourinho:  Lorenzo rientra tra quelli che lo Special One lo ammirano. “Amo le persone che hanno carattere, ambizione, cojones. E lui ne ha da vendere, di cojones“.

Domenica scorsa invece, Lorenzo ha telefonato a Max Biaggi, fresco iridato della Superbike per fargli i complimenti. “Ho sempre ammirato Biaggi per il suo stile di guida pulito e preciso, fin da quando ero piccolo e ne ero tifoso – ha detto -. Sembrava sempre che non forzasse, ma alla fine era davanti nella lista dei tempi. Se oggi io guido in questo modo è forse anche per questo, con una condotta che chiamo ‘mantequilla’, burro“. Complimenti ovviamente apprezzati da Max Biaggi e ricambiati: “La sua chiamata e i suoi complimenti mi hanno fatto molto piacere – ha detto il campione dell’Aprilia -. Lui ha 18 anni meno di me, sarà il prossimo iridato in MotoGP e so che è sempre stato un mio tifoso“.

Lorenzo ha infine colto l’occasione per rispondere anche a quanti lo hanno criticato per aver indossato, durante il weekend del Gp d’Aragona, il casco di Tomizawa, il pilota della Moto2 deceduto durante il Gran Premio di San Marino. “Prima di omaggiarlo, ho chiamato la sua famiglia: volevo capire se avrebbe apprezzato il mio gesto. Si sono commossi, mi hanno dato il via libera e allora l’ho fatto“, ha concluso.

Il casco IDI Zerouno, passa tutti i test

cascoÈ omologato ha passato tutti i test e anche la spada di Damocle di Altroconsumo. È l’ennesimo marchio prodotto dalla vulcanica New Max che produce anche i prestigiosi caschi Ferrari, Momodesign, Cromwell, Borsalino, e Moschino (solo per citare i più noti). Il modello Zerouno che abbiamo provato è parente stretto di due modelli da noi testati in precedenza, il Momo Fighter ed il Cromwell Air Force. Un casco che ben si inserisce nella gamma dei prodotti New Max in quanto presenta tutte le caratteristiche tipiche dei caschi di questa azienda Italiana che si è specializzata nella progettazione e nella realizzazione di caschi fashion, dal look particolarmente curato ed accattivante. In aggiunta questo Zerouno presenta un innovativo sistema di sostituzione della cover superiore che oltre ad aumentare la sicurezza del casco, consente all’utilizzatore di cambiarne il colore.

Nuovi caschi firmati MomoDesign e Logico Design

momoIl 2010 si presenta ricco di novità nel settore delle moto. Archiviato il 2009 e le sue innovazioni tecnologiche, il nuovo anno si apre subito con alcune proposte interessanti anche per l’abbigliamento e la sicurezza. Tra questi non si può non considerare la nuova partnership firmata tra la MomoDesigna e Logico Design per la progettazione di nuovi caschi. L’azienda milanese della MomoDesign, nata nel 1964, mira infatti a consolidare la propria presenza sui mercati già esistenti per conquistarne di nuovi, cercando sempre di coniugare lo stile inconfondibile di un marchio famoso nel Mondo con un sempre attento sviluppo tecnologico. Per questo è stato firmato l’accordo con Logico Design che ha gia pianificato una serie di investimenti importanti nell’innovazione tecnologica con un nuovo stabilimento nel veronese.

Nolan presenta N43 AIR: il casco si trasforma, il comfort rimane inalterato

n43air_classicIl sogno di ogni motociclista? Probabilmente generalizzare è sbagliato: esiste infatti un sogno per ogni genere di centauro, dalla Harley Davidson tanto desiderata dai nostalgici al giubbotto imbottito per coloro che si muovono in città, specie in inverno; dai guanti, morbidi eppure sufficientemente rigidi da garantire la sicurezza dell’arto in caso d’impatto, fino ad arrivare al casco. Ecco, il casco: c’è chi lo vuole integrale e chi apribile, chi retrò e chi invece ultramoderno. Alla fine, quello che conta è sicuramente il fatto di indossarlo in ogni occasione, anche per andare semplicemente in piazza a comprare il pane di prima mattina. Nolan, però, ha approntato una soluzione buona a soddisfare un po’ tutti i palati.

Caschi: Altroconsumo segnala modelli poco sicuri, la Finanza sequestra

caschiQualità o quantità? Il dilemma è annoso, e vede il mondo – specie quello imprenditoriale – diviso in due fazioni: produrre poco, ma bene, nel tentativo di fidelizzare la clientela; produrre molto, gioco-forza meno bene, per vendere molto. Probabilmente la prima di queste è una logica a più lungo termine, mentre la seconda massimizza il profitto “subito”, salvo comportare una ricerca ossessiva di nuovi mercati per garantirsi l’ossigeno necessario alla sopravvivenza. Probabilmente, i produttori dei quattro modelli di casco “difettosi” segnalati da Altroconsumo alla Guardia di Finanza appartengono a questo secondo, famigerato, emisfero.