Caro benzina allarme Codacons, 22 euro in più per un pieno

Non è ovviamente un fulmine a ciel sereno, semmai l’ennesima conferma con dati di fatto alla mano di quanto il costo del carburante sia diventato una salassata per le tasche degli italiani.

Il riferimento arriva dal Codacons che stima in circa 22 gli euro di spesa in più che gli italiani sono chiamati a spendere rispetto al 2011 per il rientro dalle ferie: sono numerosissimi in tutta Italia – annuncia l’ente – i distributori che per la verde praticano prezzi superiori ai due euro al litro. Il presidente Carlo Rienzi sottolinea come

Prezzo carburante estate 2012 Codacons fa i conti per le vacanze

“Considerando i consumi medi di una automobile, il calcolo è presto fatto: rispetto alle vacanze estive 2011, oggi chi si metterà in viaggio in auto potrà percorrere, con una spesa di 100 euro, 111 km in meno rispetto all’anno scorso in caso di auto a benzina, e addirittura 172 km in meno se la vettura è diesel”.

Dl liberalizzazioni gestori impianti carburante, ecco cosa cambia

Rivoluzione in atto firmata – in senso lato – Governo Mario Monti. I gestori di impianti di carburante (non i benzinai ma solo i titolari della pompa) sono tra le categorie maggiormente interessate dal decreto interventi volto a garantire una serie di liberalizzazioni.

Quel che dovrebbe accadere qualora i contenuti della bozza di decreto del governo venissero confermati sarebbe ciò: i benzinai titolari e gestori del distributore sarebbero liberi di acquistare benzina, gasolio o gpl non solo dal rivenditore riconducibili alla compagnia che campeggia sul marchio dell’impianto ma anche presso grossisti diversi dala griffe di riferimento.

Carburanti, pompe chiuse per lo sciopero dall’8 al 10 Novembre

Nemmeno il tempo di respirare un po’ ed ecco che i benzinai tornano sul fronte dello sciopero, pompe chiuse o quasi in tutta Italia per due giorni dall’8 al 10 Novembre. La causa è la mancata liberalizzazione del settore e quindi è allerta tra i consumatori. Oltre 14 mila posti si lavoro, ma sono circa 3,5 miliardi di euro che le imposte che i gestori incassano e riversano all’erario. Il Comitato dell’Adoc, Codacons e Unione Consumatori non giustifica i rialzi dei listini carburanti con la benzina che è stata venduta alla cifra assurda di 1,70 Euro al Litro. Quindi alcuni gestori hanno utilizzato il pretesto della protesta per tassare ancora gli automobilisti che sono ora disperati, e che dovranno fare un pieno con 300 euro in più sul portafoglio.