Caro benzina allarme Codacons, 22 euro in più per un pieno

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Non è ovviamente un fulmine a ciel sereno, semmai l’ennesima conferma con dati di fatto alla mano di quanto il costo del carburante sia diventato una salassata per le tasche degli italiani.

Il riferimento arriva dal Codacons che stima in circa 22 gli euro di spesa in più che gli italiani sono chiamati a spendere rispetto al 2011 per il rientro dalle ferie: sono numerosissimi in tutta Italia – annuncia l’ente – i distributori che per la verde praticano prezzi superiori ai due euro al litro. Il presidente Carlo Rienzi sottolinea come

“rispetto al 24 agosto 2011, per fare un pieno di benzina occorre infatti spendere quasi 22 euro in più; l’anno scorso, in questo periodo, un litro di verde costava 1,57 euro; oggi supera con facilità i due euro in numerosissimi impianti di rifornimento. Ciò equivale ad una stangata senza precedenti sulle tasche degli automobilisti italiani, molti dei quali in viaggio su strade e autostrade per il rientro dalle vacanze”.

Il Codacons ricorda che da oggi parte il boicottaggio dei distributori più cari:

“Invitiamo gli automobilisti ad effettuare rifornimento a partire da oggi unicamente nei giorni e negli impianti che effettuano promozioni e sconti, boicottando quelli che applicano listini più elevati, allo scopo di speculare sul rientro dalle vacanze”.

L’altro dato interessante è riferito dal Cna-Fita, secondo cui alla base del rincaro del carburante vi siano eccessiva tassazione e assenza di concorrenza nella distribuzione dei carburanti:

“Con la benzina a 2 euro e il gasolio oltre 1,8 euro stiamo pagando a caro prezzo l’assenza di liberalizzazione nella distribuzione dei carburanti nel nostro paese. In Francia, dove il gasolio costa in media circa 0,33 centesimi in meno che in Italia, il governo ha deciso di tagliare le accise calmierando il rincaro ritenuto eccessivo”.

Infine, Federconsumatori e Adusbef affermano che

“si continua a sottovalutare colpevolmente il forte impatto che l’incremento del costo dei carburanti continua ad avere su prezzi e tariffe”

e rilevano che secondo i calcoli dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori si stima

“un incremento dell’1,1% del tasso di inflazione. Come abbiamo già calcolato, alla luce degli incredibili aumenti dei prezzi dei carburanti la stangata per gli automobilisti sarà pari a ben 768 euro. Di cui solo 420 in termini diretti, vale a dire per i pieni di benzina. I restanti 348 euro, invece, sono dovuto alle ricadute in termini indiretti”.

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