Dl liberalizzazioni gestori impianti carburante, ecco cosa cambia

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Rivoluzione in atto firmata – in senso lato – Governo Mario Monti. I gestori di impianti di carburante (non i benzinai ma solo i titolari della pompa) sono tra le categorie maggiormente interessate dal decreto interventi volto a garantire una serie di liberalizzazioni.

Quel che dovrebbe accadere qualora i contenuti della bozza di decreto del governo venissero confermati sarebbe ciò: i benzinai titolari e gestori del distributore sarebbero liberi di acquistare benzina, gasolio o gpl non solo dal rivenditore riconducibili alla compagnia che campeggia sul marchio dell’impianto ma anche presso grossisti diversi dala griffe di riferimento.

Ancora: gli stessi ditributori potranno essere impostati e strutturati quali veri e propri minimarket nella condizione di fungere da tabacchi, edicole e market. Ancora, favoriti e velocizzati due passaggi capaci di garantire un supporto evidente: quello per cui i proprietari di pompe di benzina possono trasformare con maggiore facilità il proprio impianto in self service e l’altro, per cui diventano possibili gruppi di acquisto tra benzinai per abbattere i costi.

Alcuni stralci del dl sulle liberalizzazioni:

“i distributori si riforniscono liberamente da qualsiasi produttore o rivenditore, nel rispetto della vigente normativa. Nei nuovi contratti eventuali clausole che prevedano forme di esclusiva nell’approvvigionamento sono nulle per violazione di norma imperativa di legge. Nei contratti in essere alla data di entrata in vigore della presente legge, il gestore può comunque avvalersi della libertà di approvvigionamento presso qualsiasi produttore o rivenditore nella misura del cinquanta per cento di quanto erogato nel precedente anno dal singolo punto vendita. In questo caso, le parti possono rinegoziare le condizioni economiche e l’uso del marchio. I gestori degli impianti che non sono anche proprietari degli stessi impianti hanno la facoltà di rifornirsi liberamente da qualsiasi produttore o rivenditore, nel rispetto della vigente normativa, per una percentuale non inferiore al venti per cento del proprio fabbisogno o di quanto erogato nel precedente anno dal singolo punto vendita e secondo modalità contrattuali, anche diverse dal comodato d’uso entro il primo luglio 2012”.

A prendere posizione sul provvedimento in discussione è Antonio Catricalà, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con funzioni di segretario del Presidente del Consiglio:

“I contenuti al vaglio e in discussione sono differenti e variegati: si parla di liberalizzazione di farmacie, notariato, ferrovie e taxi  ma un provvedimento in particolare interessa gli automobilisti, ovvero quello della liberalizzazione della rete carburanti.In relazione ai prezzi della benzina, vogliamo creare una situazione per cui i gestori abbiano la possibilità di vendere la benzina insieme ad altri beni di consumo”.

Giunge immediata la presa di posizione di Codacons che invita a una riflessione:

“I prezzi dei carburanti potranno scendere solo se si incrementerà la concorrenza tra operatori, e se si annienterà il fenomeno speculativo della doppia velocità dei prezzi”.

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