Honda, in Giappone otto piloti MotoGP

Honda Racing Corporation a Motegi, in Giappone, schierata in pompa magna: saranno ben otto i piloti utilizzati in MotoGP e legati al marchio nipponico.

E’ la prima volta che il Twin Ring Motegi ha la possibilità di ammirare la compagnia di casa sventagliata in simil forza propulsiva: il prossimo 2 ottobre, infatti, oltre ai tre centauri che corrono sulle moto uffiali del Repsol Honda Team – e vale a dire Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso e Casey Stoner -, ai due del San Carlo Gresini Team – Marco Simoncelli e Hiroshi Aoyama – e a Toni Elias dell’LCR Team saranno presenti anche i collaudatori HRC Shinichi Ito e Kosuke Akiyoshi, in gara rispettivamente come wild card con un Team HRC e al fianco di Toni Elias nel Team LCR.

La scelta è motivata attraverso le parole rese note con un comunicato da parte dello stesso gruppo:

“Con la loro partecipazione al gran premio del Giappone, Hrc spera di infondere coraggio e portare supporto alle aree del Giappone orientale, maggiormente colpite dal terremoto”.

La motoGP a Motegi: Dorna, come hai fatto?

Convincerli tutti, ma proprio tutti, pareva essere una impresa titanica. A un certo punto, anche la Dorna sembrava doversi rassegnare non diciamo a non correre il gran premio del Giappone ma quantomeno a prendere atto della defezione di più di un pilota di prima fascia. E a quel punto, se levi Stoner e Lorenzo, se togli Rossi e Dovizioso non è che la gara sia effettivamente tanto piacevole e interessante come se i migliori ci fossero.

In un istante, Dorna ha convinto tutti: sfoggiando studi e statistiche aggiornate al minuto (in alcuni casi al secondo) secondo cui a Motegi nessuno corre alcun pericolo nè di radioattività nè di altro. Se neppure tale garanzia pareva bastare, è poi successo che sia bastata. Tutti convinti.

Ducati e Rossi: sì al Giappone

La diatriba ha tenuto banco per diversi mesi nel corso dei quali, se da un lato la Dorna era assolutamente convinta che si potesse e dovesse recuperare la gara di MotoGP non disputata in Giappone a causa della sciagura dello tsunami, i centauri della categoria regina e buona parte dei tecnici delle differenti scuderie si erano sempre opposti in maniera significativa annunciando che, in caso di forzatura da parte della Federazione, non si sarebbero presentati per la competizione.

Nella circostanza, va ricordato che i centauri, capeggiati proprio dai due piloti che si stanno giocando l’iridato – ovvero Casey Stoner e Jorge Lorenzo – erano schierati in modo determinato per il no: pareva un fronte compatto al quale aveva garantito il proprio appoggio anche Valentino Rossi.

MotoGp, Honda preoccupata per mancanza pezzi di ricambio

La Honda é ancora in allarme per le possibili conseguenze che il terribile sisma e tsunami che hanno colpito il Giappone potrebbe avere nel prosieguo della stagione del Motomondiale. “Sono stati consegnati i pezzi necessari per le prime due gare in Qatar e Jerez. Se la situazione in Giappone non cambia, saremo costretti a rivedere i nostri programmi“, ha affermato Shunei Nakamoto, vicepresidente della Honda Racing Corporation (HRC) facendo così il punto della situazione. Domenica la MotoGp torna nuovamente in pista sul tracciato andaluso di Jerez, sede del Gp di Spagna. Il terremoto che ha colpito il Giappone infatti, ha avuto un impatto sulla produzione dei costruttori giapponesi, anche se la Yamaha si dice tranquilla. “Nel nostro reparto corse in Giappone l’attivita’ e’ quasi normale. In questo momento non ci aspettiamo che l’attivita’ della MotoGp venga in qualche modo colpita dalla situazione“, spiega William Favero, portavoce di Yamaha Motor Racing.

La MotoGp si stringe attorno al Giappone

La comunità della MotoGP si muove in favore del Giappone, a seguito del devastante terremoto e tsunami, che hanno portato gravissimi danni e migliaia di morti. I 17 piloti del Campionato del Mondo hanno messo il loro autografo su una speciale T-shirt con il messaggio: “Siamo con il Giappone“. La t-shirt sarà disponibile su tutti i circuiti del Campionato del Mondo e potrà essere acquistata per €20. I fondi raccolti, verranno devoluti ad una organizzazione umanitaria durante il GP di Giappone che si terrà il 2 ottobre. Questi i pensieri dei piloti della MotoGp sull’iniziativa che li ha visti coinvolti in prima persona. Jorge Lorenzo: “Dobbiamo assolutamente dare il nostro massimo supporto al Giappone in momento come questo. È un Paese che ha già dimostrato di saper superare le difficoltà. Un grande abbraccio a tutti i giapponesi e ai tifosi delle moto che vivono lì”. Casey Stoner: “Consideravamo l’alluvione di inizio anno in Australia un disastro, ma quello che è successo in Giappone va oltre la normale comprensione. Ho ascoltato storie dai colleghi in Honda e ho visto le notizie in tv ed è devastante sapere cosa stanno passando…Il nostro cuore e i nostri pensieri vanno tutti al Giappone. Spero trovino la forza per continuare a lottare e superare questo periodo ricostruendosi una vita“. Valentino Rossi: “Questo è un momento durissimo per tutti ma dobbiamo sostenere il Giappone e gli amici giapponesi. Dobbiamo incoraggiarli a non mollare e augurargli buona fortuna da parte mia e di tutto il mio team”.

Capirossi e Bautista in visita al museo della Suzuki in Giappone

capirossi_baustistaLa Suzuki moto d’agosto? Con quest’espressione l’altra sera Marco Melandri, pilota del team San Carlo Honda Gresini, ha definito la scuderia giapponese. La Suzuki, infatti, ha dimostrato di poter tenere il passo dei piloti più veloci e nelle ultime prove libere in Malesia, Loris Capirossi e Alvaro Bautista hanno chiuso alle spalle delle due Yamaha del team Tech 3 di Ben Spies e Colin Edwards. Ma il pre-stagione è ancora lungo e forse l’opinione di Melandri – attualmente indietro con il feeling sulla Honda – non è del tutto fuori luogo. Intanto Capirossi e Bautista hanno approfittato delle due settimane di pausa per andare in Giappone a far visita alla sede della Suzuki con il team manager Paul Denning.

Nuovi caschi firmati MomoDesign e Logico Design

momoIl 2010 si presenta ricco di novità nel settore delle moto. Archiviato il 2009 e le sue innovazioni tecnologiche, il nuovo anno si apre subito con alcune proposte interessanti anche per l’abbigliamento e la sicurezza. Tra questi non si può non considerare la nuova partnership firmata tra la MomoDesigna e Logico Design per la progettazione di nuovi caschi. L’azienda milanese della MomoDesign, nata nel 1964, mira infatti a consolidare la propria presenza sui mercati già esistenti per conquistarne di nuovi, cercando sempre di coniugare lo stile inconfondibile di un marchio famoso nel Mondo con un sempre attento sviluppo tecnologico. Per questo è stato firmato l’accordo con Logico Design che ha gia pianificato una serie di investimenti importanti nell’innovazione tecnologica con un nuovo stabilimento nel veronese.

Kallio-Hayden, scintille post Le Mans: chi ha ragione?

kallioA tenere banco nel post Le Mans – parliamo della classe regina della MotoGp – è la polemica divampata tra Mika Kallio e Nicky Hayden, protagonisti in negativo di un incidente che ha tolto entrambi dai giochi legati posizione finale. Soprattutto Kallio ha parecchio di cui lamentarsi, dopo le ottime prestazioni fatte registrare in Qatar e Giappone, a cui hanno fatto seguito le cadute di Jerez e Le Mans.

Il fotogramma dell’incidente parla chiaro: di mezzo c’erano due Desmosedici, quella del pilota Pramac, e quella ufficiale di Nicky Hayden, entrati in contatto durante il sorpasso di Kallio sull’americano, ma entrambi ne sono usciti con conseguenze negative. Il racconto fatto da Kallio non lacia adito a dubbi: