Yamaha in India doppio centro di produzione

La Yamaha ha deciso di sviluppare la propria produttività in India con due nuovi centri logistici: il primo è l’ASEAN Integrated Development Center, mentre il secondo è l’India Procurement Center.

Si tratta di una decisione importante dal punto di vista aziendale poiché l’obiettivo è quello di creare nuovi prodotti, ma anche di abbassare i costi, ed aumentare lo sviluppo del marketing.

Lorenzo protagonista con la sua Yamaha al Buddh International Circuit

C’é chi come la Ducati ha nuovamente scelto il paesaggio innevato di Madonna di Campiglio per dare il via alla stagione 2012. E invece chi, come lo spagnolo Jorge Lorenzo, ha scelto l’Oriente per inaugurare l’annata sportiva scendendo in pista con la sua Yamaha sul Buddh International Circuit, a Greater Noida, vicino a New Delhi, in India. Il maiorchino è stato infatti ospite d’onore all’Auto Expo 2012 ed ha incontrato tifosi e stampa indiani presso l’imponente pista di Buddh, che a fine ottobre 2011 ha ospitato la prima gara della storia di Formula Uno in India e che potrebbe in un prossimo futuro anche essere un nuovo palcoscenico per lo spettacolo delle MotoGP. «Mi ha fatto molto piacere visitare il Buddh Circuit», ha dichiarato Lorenzo. «La pista è moderna e larga, penso sia preparata e ad un livello tale da poter essere tranquillamente inserita nel calendario del Motomondiale». Se già la gara di F1 fu molto spettacolare, con diversi sorpassi interessanti, le due ruote dovrebbero valorizzare appieno la notevole larghezza delle carreggiate del circuito di Buddh. «Ritengo sia un tracciato divertente e con molte opportunità di sorpasso. I tifosi indiani che ho incontrato sono stati molto gentili e cortesi con me, e vorrei visitare più approfonditamente questo Paese in futuro. Adesso voleremo a Jakarta per incontrare i nostri fan indonesiani», ha proseguito il pilota della Yamaha. Dopo aver effettuato un giro della pista in sella ad una Yamaha R15, Lorenzo ha poi incontrato un piccolo gruppo di motociclisti e fan della casa dei tre diapason prima di tenere la conferenza stampa tenutasi nelle strutture del circuito. Ma il tour orientale non finisce qui: opo l’impegno indiano, come annunciato dallo stesso, Lorenzo si ritroverà col compagno di squadra, l’americano Ben Spies per andare in Indonesia dove si fermeranno per una due giorni di promozione a Jakarta, prima di trasferirsi in Malesia per i test di fine mese a Sepang.

Lorenzo sarà il primo centauro a guidare al Buddh International Circuit

Lo spagnolo Jorge Lorenzo diventa promoter della MotoGP auspicando un suo arrivo in India. Il centauro della Yamaha con la sua due ruote, solcherà l’asfalto della pista sul nuovo Buddh International Circuit situato vicino a Nuova Delhi, divenuto famoso per aver ospitato lo scorso ottobre la prima gara di F1. Jorge sarà protagonista di alcune attività promozionali che la Yamaha organizzerà proprio in India, fra cui la visita al Salone Auto Expo 2012 e la pista di Buddh International Circuit. Proprio sull’asfalto del tracciato indiano, il pilota spagnolo guiderà la sua Yamaha R15 diventando il primo motociclista a correre sulla nuovissima pista. In una intervista rilasciata al “Times of India“, il Campione del Mondo MotoGp 2010 ha dichiarato: «Sono particolarmente interessato a visitare un paese per me sconosciuto nel quale però la passione per il motociclismo è cresciuta rapidamente in questi ultimi anni. Avendo a disposizione uno dei migliori circuiti al mondo, già teatro di un GP di Formula 1, c’è da aspettarsi che in un futuro molto prossimo l’India possa accogliere anche un Gran Premio della MotoGP».

PATENTE IN VISTA – Ma Lorenzo si é reso protagonista di un altro episodio. Giorni prima di partire per l’India, il maiorchino aveva infatti scritto sulla sua pagina Facebook: «Non è uno scherzo, ho appena passato l’esame di teoria per la patente della moto» e qualche giorno dopo: «Domani vado in India per sei giorni, dopo inizierò a prepararmi per la pratica, penso che sarà molto più difficile della teoria… Non credete?». Il bello è che é tutto vero: Lorenzo sta facendo gli esami per la patente per le moto da strada, quelle che si guidano tutti i giorni: non é però strano che lo spagnolo ne fosse sprovvisto, visto che avendo sempre guidato in pista, come accaduto anche ad altri piloti in passato, non aveva mai avuto l’opportunità di prenderla.

Moto Gp, circuito di Delhi in India si farà, ma nel 2012

Il tracciato di Delhi potrebbe vedere all’opera anche la Moto Gp oltre che la Formula 1 già dal prossimo anno. In India infatti stanno facendo passi da gigante e si potrebbe intravedere la possibilità di vedere una gara di Moto Gp anche nel circuito asiatico. Il portavoce della Jaypee Sports ha confermato le voci, ma non sembra essere un discorso imminente. “Stiamo trattando con la Dorna Sports per portare anche la MotoGp in India, ma siamo ancora alla fase embrionale del discorso e non è stato raggiunto alcun tipo di accordo. Abbiamo parlato con la Dorna, ma abbiamo parlato anche con altri per non precluderci alcuna possibilità. Penso quindi che la MotoGp potrà arrivare in India, ma non subito, sicuramente nel 2012”.

Harley Davidson, ufficiale, sbarco in India nei primi 6 mesi del 2011

E’ una notizia che aleggiava nell’aria già da diverso tempo ma ha avuto la sua conferma, la Harley Davidson sbarca in India, dal primo semestre del nuovo anno. L’annuncio ora è ufficiale: “Le operazioni di assemblaggio CKD in India sono un passaggio obbligato per Harley-Davidson, in quanto stiamo rafforzando la presenza del nostro Marchio in tutto il mondo”, ha detto Matthew S. Levatich, Presidente e COO della Harley-Davidson Motor Company. “Questo investimento ci permetterà di migliorare la nostra capacità di risposta e flessibilità produttiva oltre che consentire una riduzione degli oneri fiscali, condizioni che agevoleranno nel tempo la crescita rendendo le nostre moto più accessibili ai consumatori indiani. Considerando la risposta ricevuta in questi primi mesi nella vendita al dettaglio, crediamo sia il giusto investimento per questo mercato strategico”. L’H-D India importerà comunque, nel momento in cui l’impianto industriale nello Stato di Haryana sarà operativo naturalmente, esclusivamente i kit CKD solo di alcuni modelli, comprendenti alcuni componenti prodotti dagli stabilimenti americani.

Valentino Rossi dice no alla F.1: “Sarò troppo vecchio”

rossi_ferrariValentino Rossi e la Formula 1. Un amore che non tramonta mai, ma che, ahinoi, è destinato a non sbocciare mai. A scrivere la parola fine alla liason d’amore è lo stesso Valentino che dall’India (dove si è recato per pubblicizzare due nuove moto Yamaha, la YZF-R15 e la FZ16, come abbiamo già detto in un altro intervento) dice: “quando avrò finito con la MotoGp sarò troppo vecchio per la Formula 1”. Quindi niente Circus per The Doctor che, però, ha ancora intenzione di stupire e regalare gioie sulle due ruote. Eppure quei test con la Ferrari avevano fatto sperare più di un tifoso della Rossa per l’arrivo del nove volte campione del mondo. Anzi, quando Felipe Massa si è infortunato nelle qualifiche del Gran Premio d’Ungheria, i media hanno anche provato a fare il nome di Rossi per la sostituzione del brasiliano, nel caso Massa non fosse stato più in grado di guidare una monoposto.