Moto Gp, la Honda non iscrive Pedrosa in Malesia. Lorenzo ad un passo dal titolo iridato

Jorge Lorenzo, dopo l’ufficializzazione da parte della Honda HRC dell’assenza di Dani Pedrosa dal prossimo Gran Premio della Malesia, è ad un passo dalla conquista del titolo iridato, traguardo distante appena 6 punti per la matematica. “Potrebbe essere un fine settimana molto speciale per me, per il mio team e per la mia famiglia. Sono molto emozionato, ma so che c’è da lavorare duramente. Voglio solo pensare a correre e divertirmi nella gara che potrebbe essere la più importante della mia vita“, ha dichiarato il maiorchino del team Fiat Yamaha che, poi, ha preferito dribblare sull’argomento Giappone, parlando solo dell’avvenuto prolungamento del contratto con la casa di Iwata, salvo poi aggiungere: “Entro in un fine settimana importantissimo e il passato non conta a meno che si ripeta nel presente o in futuro“.

Della sfida del Twin Ring, però, è tornato a parlare anche Valentino Rossi: “È stata bella e divertente. Adoro le sfide e dalla TV è stata ancora più emozionante. È stata una battaglia molto aggressiva, ma nulla di più“. Il pesarese, poi, è tornato sulla possibile operazione alla spalla: “Al 99% sarò in Australia e, se non avrò più dolore alla spalla, concluderò la stagione“.

Dopo aver sciolto gli ultimi dubbi, la Repsol Honda ha infine deciso di non iscrivere Dani Pedrosa al Gran Premio di Malesia che si correrà in questo fine settimana a Sepang, dopo l’operazione alla clavicola sinistra a causa della tripla frattura rimediata lo scorso fine settimana a Motegi. Il team ha reso noto che dopo l’operazione “c’era una piccolissima possibilità che lo spagnolo fosse pronto in tempo per viaggiare da Barcellona alla Malesia e provare a prendere parte alla gara. Ma dopo un’attenta riflessione, Pedrosa ha preso la comprensibile decisione di rimanere a casa per proseguire il suo recupero. Il suo obiettivo è tornare per il Gran premio d’Australia le cui libere cominciano il 15 ottobre“. Con 69 punti di vantaggio sul connazionale e solo tre gare da disputare, 7 punti sono sufficienti a Lorenzo domenica per assicurarsi il titolo iridato.

Moto Gp, Lorenzo risponde alle critiche dei giornali spagnoli: “Non ho frignato”

L’acerrima rivalità esistente tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi non è più un mistero per nessuno da molto tempo ormai. Valentino ha vinto ben 9 titoli iridati, mentre Jorge realizzare il sogno di una vita: vincere il primo titolo iridato in carriera nella classe regina. Il traguardo è dunque vicino, ma non ancora raggiunto: sta forse proprio in questa piccola ma importante differenza, il motivo per cui Lorenzo si è lamentato dopo il “sorpasso” del suo compagno di squadra, che l’ha “buttato” giù dal podio. In patria i quotidiani spagnoli, sembra che abbiano calcato un po’ la mano sul fatto che Jorge si sia “lagnato” troppo dell’aspro duello dell’ultima gara, così Por Fuera prova a chiarire il proprio punto di vista. Alla domanda su cosa pensasse dei titoli dei giornali apparsi nei giorni scorsi, Jorge ha risposto: “Non so che dire. Non mi pento di nulla di ciò che ho detto in quel momento, perché era quello che sentivo. A partire da ora, la cosa più intelligente sarà parlare in pista. Abbiamo tra le mani la possibilità di vincere il titolo per la Spagna, il secondo titolo nella cilindrata più alta. E’ la cosa più importante e solo dopo ci sarà tempo per altri duelli e per provare a vincere altre gare. E se per caso capita un’altra bagarre con Valentino, provare a batterlo“. Il giornalista di Cadena Ser, radio a cui il pilota ha rilasciato l’intervista, gli ha allora domandato allora sarà capace di restare freddo sino al termine della stagione. “E’ difficile quando sei vicino a realizzare il tuo sogno più grande – spiega – quello di tutta la vita. E’ difficile controllarsi e non essere troppo nervosi“. Qualcuno ha pensato che l’atteggiamento nei confronti di Lorenzo sia solamente una provocazione mediatica, ma Jorge non è apparso troppo convinto di questa ipotesi. “Credo che Valentino voglia salire sul podio e ci prova – è il pensiero di Lorenzo – Se non fosse stato per le volte che ci siamo toccati, sarebbe stata una bellissima lotta e avrei accettato che mi fosse stato davanti, che mi avesse sconfitto per l’ennesima volta. Però in ogni sorpasso c’è stato un contatto. La cosa che mi dà fastidio è che molta gente pensi che io stessi frignando, ma non stavo piangendo. Solo che non mi pare logico che un compagno di squadra si comporti così col compagno che sta lottando per il titolo e ancora non l’ha vinto“.

Moto Gp, a Sepang Lorenzo vede il titolo: senza Pedrosa gli basteranno 6 punti per brindare!

E’ ad una manciata di punti dal sogno di conquista il primo titolo iridato nella MotoGp. Dopo essere rimasto fuori dal podio a Motegi, la seconda volta in questa stagione, Jorge Lorenzo continua a vedere il titolo sempre più vicino. Domenica infatti si corre a Sepang e vista la quasi certa assenza di Pedrosa operato alla clavicola, al centauro spagnolo della Yamaha bastano appena sei punti per conquistare matematicamente il titolo iridato. “Penso solo a domenica e a diventare campione del mondo – conferma LorenzoE’ sempre stato uno dei sogni della mia vita e sarebbe grandioso realizzarlo a Sepang. La Malesia mi piace molto, ho fatto tantissimi chilometri lì per testare la mia M1 e ho anche splendidi ricordi visto che su quel circuito ho vinto il titolo della 250 nel 2007. E’ una pista lunga e moderna ma le condizioni atmosferiche possono essere un problema perché può fare troppo caldo senza dimenticare la pioggia“. Come nella passata stagione quando “ha piovuto e sono poi dovuto partire dall’ultima fila. Preferirei che il tracciato rimanesse asciutto, il team ed io ci concentreremo come abbiamo fatto per tutta stagione, lavorando duro sin dal venerdì e con l’obiettivo di vincere o salire sul podio. Speriamo di ottenere il miglior risultato possibile“.

A Sepang cercherà conferme Valentino Rossi, tornato sul podio proprio a Motegi dopo un entusiasmante duello proprio con il compagno di scudeira Lorenzo. “E’ stata una bella sensazione essere in lotta con i migliori sia nelle prove che durante la gara – ammette il Dottore – Era da tanto tempo che non eravamo così forti“. Ora Sepang e l’incognita della spalla. “Non so come andrà finché non scenderò in pista – continua Rossi – ma è uno dei miei due-tre tracciati preferiti e sono sempre entusiasta di correre in Malesia. Siamo andati forte lì nei test invernali, ovviamente è cambiato molto rispetto ad allora ma abbiamo effettuato alcuni miglioramenti alla moto in Giappone per cui speriamo di andare altrettanto bene anche in questo weekend“.

Moto Gp, Gran Premio del Giappone: é bufera in casa Yamaha. Lorenzo attacca Rossi: “E’ stato scorretto”. Il “Dottore” risponde: “Voleva un duello all’ultimo sangue”

Non poteva non avere strascichi polemici la gara di questa mattina di Motegi, in cui negli ultimi tre giri, Rossi e Lorenzo hanno dato vita ad un duello senza esclusione di colpi per il terzo posto. Con tanto di sorpassi, controsorpassi e manovre al limite. Comincia Valentino con le punzecchiature: “Lorenzo voleva un duello all’ultimo sangue? Beh, ha capito di cosa si tratta, anche se questo non era nulla di più del normale. Mi sono detto che dovevo farcela e l’ho fatto. Sul podio ci vado io e sono contento“. Ma lo spagnolo contrattacca: “Non è normale che un tuo compagno di squadra ti tocchi tre volte, per di più quando io sono in lotta per il titolo: ha giocato sporco“. Lamentele, quelle di Lorenzo, che hanno infatti portato la Yamaha a richiamare Rossi. Lo stesso Valentino, poi, si è detto contento di come ha funzionato la sua spalla: “Alla fine, negli ultimi giri, ero molto stanco e la moto cominciava a scivolare molto. Jorge mi ha raggiunto, era più veloce di me e abbiamo iniziato un grande duello con alcuni spettacolari sorpassi. Mi sono molto divertito, complimenti anche a lui ma tornare sul podio è importante per me e per il team, sono molto contento. Senza dubbio avrei preferito lottare per la vittoria, ma nonostante ciò è stata una grande gara, un vero spettacolo“.

Stoner ha vinto invece la seconda gara consecutiva dopo il successo di Aragon, pur avendo la scena comunque offuscata dal duello inscenato dai due combattenti della Yamaha. “Questa vittoria è una soddisfazione incredibile – ha comunque detto Casey – non avrei mai immaginato, quando ho iniziato la mia prima stagione a 16 anni, che avrei raggiunto questo livello, tutto ciò che posso dire è che è un onore, adesso, trovarmi accanto a simili campioni (Stoner ha eguagliato il record di vittorie, 22, in classe regina di Duke, Surtees e Roberts; n.d.r.). Stamattina nel warmup abbiamo provato delle piccole modifiche che non andavano, così abbiamo deciso di prendere qualche rischio per la gara e ha funzionato. Dopo essere partito bene ho capito di avere la possibilità di vincere, ma non senza combattere perché Andrea (Dovizioso) ha guidato alla grande, tenendomi sotto pressione fino all’ultimo giro“. Il Dovi conferma: “Ho spinto al 100% ma lui è stato velocissimo per tutta la gara“.

MotoGp, Gran Premio del Giappone: trionfa ancora Stoner, ma che duello tra Rossi e Lorenzo!

La vittoria del Gran Premio del Giappone è un’altra perla di Casey Stoner, mentre il secondo posto (dopo la pole di ieri) va ad Andrea Dovizioso. La scena, però, ancora una volta, se la sono presa tutta Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, rispettivamente terzo e quarto al traguardo, al termine di un duello all’arma biancazzurra come il colore delle loro Yamaha, che non si ammirava oramai da troppo tempo in MotoGp. Duello favorito da una ritrovata forma di Valentino che ha avuto la possibilità di poter fare una gara di alto livello dall’inizio alla fine. La spalla infortunata, che per sua stessa ammissione lo preoccupava non poco, all’improvviso non ha più prevalso: l’unica cosa che oggi contava era andare oltre la soglia del dolore e battere un Lorenzo che voleva soffiargli il podio. Valentino ha così stretto i denti restando davanti al super rivale dopo una bagarre eccezionale negli ultimi tre giri, che ha emozionato tutti gli spettatori presenti. Uno spettacolo davvero stupendo. Anche se, alla fine della fiera, resta il dubbio che Jorge non abbia voluto giocare sino in fondo al rischiatutto: il quarto posto gli consente di fare infatti un altro importante passo in avanti verso un comunque più che meritato titolo mondiale.

Stoner invece, dopo la vittoria ottenuta due settimane fa in Spagna, si ripete con un’altra gara delle sue, mantenuta in testa fin dal primo giro per poi diventare imprendibile per un Andrea Dovizioso che ha dato tutto, ma che non è mai riuscito a impensierire veramente l’australiano. Casey ha infatti impresso un ritm impressionante per il forlivese, che forse pensava di poter portare un attacco nel finale. Ma Stoner è stato bravo a non farsi sorprendere e anzi ad aumentare il proprio vantaggio proprio nel finale di gara. E così il Dovi ha solo potuto accontentarsi. Dietro di loro Rossi ha voluto fortemente il podio battendo il rivale che comunque ha realmente cercato di finirgli davanti. Ha fatto la differenza la fame di Valentino, ansioso di tornare finalmente a combattere corpo a corpo come ai tempi pre-acciacchi. Bellissimi infatti sorpassi e i controsorpassi continui tra i due. Lo stesso Lorenzo nelle ultimissime curve ha capito che Vale avrebbe preferito rompersi nuovamente una gamba pur di non farlo passare. Quinto posto per Colin Edwards che ha preceduto nel finale un ottimo Simoncelli. Melandri 11°, Capirossi ritirato. E tra sette giorni siri torna in pista a Sepang.

Moto Gp, la Yamaha e Lorenzo allungano il loro rapporto di altri due anni sino al 2012

La Yamaha ha annunciato nella giornata di oggi il rinnovo del contratto per altri due anni con il pilota spagnolo Jorge Lorenzo, che correrà con la squadra ufficiale giapponese fino alla stagione 2012. Lo ha reso noto la Yamaha attraverso la diramazione di un comunicato ufficiale. Il 23enne maiorchino, che corre con Yamaha dal 2008, ha già trionfato sette volte in questa stagione ed e’ oramai lanciatissimo sulla strada della conquista del primo titolo iridato in MotoGP, avendo 56 punti di vantaggio sul secondo, l’infortunato e oramai fuori dai giochi Dani Pedrosa, ad appena cinqui Gran Premi dal termine del Mondiale.

Il Managing Director di Yamaha Motor Racing Lin Jarvis ha commentato soddisfatto l’esito della trattativa con il pilota spagnolo e il suo entourage: “Siamo molto soddifatti di questo accordo. Da quando e’ arrivato in Yamaha Jorge ha registrato grandi progressi ed è passato da essere il miglior rookie nel 2008, al secondo posto nel 2009 e giocarsi il titolo quest’anno. Sono particolarmente felice di aver chiuso l’accordo qui in Giappone così ora Jorge avrà la possibilità di concentrarsi esclusivamente sul campionato. Con soli 23 anni Jorge può vincere tanto con noi”.

Lo stesso Jorge Lorenzo ha poi aggiunto: “La mia prima scelta è sempre stata Yamaha e sono felice che tutto sia andato secondo i piani. Sono felice qui; ci sono grandi persone attorno a me e Yamaha mi supporta alla grande. Voglio ringraziare Lin Jarvis, che ha sempre creduto in me. Ora siamo concentrati sul Campionato e non vedo l’ora di iniziare la prossima stagione. So che anche Ben può fare tanto per Yamaha“.

Questo il comunicato ufficiale della casa giapponese: “Yamaha Motor Co. Ltd è felice di comunicare l’accordo raggiunto con Jorge Lorenzo con lo spagnolo che rimarrà con la casa giapponese per i prossimi due anni”.

Moto Gp, Gran Premio del Giappone: Rossi ritrova la prima fila dopo 3 mesi. Dovizioso felice, Stoner fa il tecnico, mentre Lorenzo é deluso

Andrea Dovizioso (Honda): Sono contento e soddisfatto della mia prima pole. Non sono riuscito a scendere sotto l’1.47 ma va bene così. La moto va molto bene e sono sicuro di poter fare una bella gara. Il mio stile non è quello di andare troppo forte in qualifica, ma stavolta ci sono riuscito. Dopo il Gp di Misano, per me questa è la seconda gara di casa”.

Valentino Rossi (Yamaha): È una bella sensazione tornare in prima fila dopo così tanto, l’ultima volta era stata Le Mans, prima dell’incidente del Mugello. Questa prima fila è molto importante e domani, sperando in condizioni climatiche buone, vedremo cosa riusciremo a fare. Siamo migliorati in tutti i settori, iniziando dal setting e continuando con il nuovo motore Yamaha che ci ha permesso di spingere di più ed essere ovviamente più veloci nei rettilinei. Anche le gomme Bridgestone, leggermente più dure rispetto ad Aragon, si adattano meglio al mio stile di guida. Come ho detto ieri mi aspettavo di soffrire di piuùcon la spalla, ma mi sento abbastanza bene in frenata, dove non ho troppo dolore“.

Casey Stoner (Ducati): “Ieri abbiamo iniziato con un assetto tipo quello usato ad Aragon, con una geometria simile, ma oltre ad avere qualche problema in staccata, in uscita di curva l’anteriore si alzava. Abbiamo modificato la distribuzione dei pesi, per cercare di avere più stabilità, ma in quel modo abbiamo perso aderenza. Le condizioni della pista miglioravano giro dopo giro e io guidavo piu’ forte, ma andavamo più piano. A questo punto siamo tornati indietro, portando più peso sul posteriore, e pazienza se la moto tende ad impennarsi in accelerazione. Abbiamo trovato subito un miglioramento e i nostri tempi sono scesi velocemente. Abbiamo montato una gomma morbida e abbiamo evitato la terza fila quindi siamo contenti”.

Jorge Lorenzo (Yamaha): “Sono un pò deluso, non era il risultato che mi aspettavo. Mi sarebbe davvero piaciuto partire in prima fila qui in Giappone, a casa della Yamaha, dopo aver firmato stamane un nuovo contratto biennale. Ad ogni modo, queste sono solo le qualifiche. La cosa più importante è che siamo pronti per la gara, abbiamo un buon ritmo e dobbiamo sistemare solo un paio di dettagli. Oggi pomeriggio abbiamo provato per la prima volta il nuovo motore e mi ha fatto un’ottima impressione. Per la prima volta in questa stagione sono in seconda fila, ma sono comunque vicino al top e cercherò di partire nel modo migliore”.

Moto Gp, Gran Premio del Giappone: a Motegi Dovizioso conquista una pole storica. Secondo un ritrovato Rossi, poi Stoner e Lorenzo. In Moto2 Simon e in 125cc Marquez davanti a tutti

Andrea Dovizioso in sella alla sua Honda ha conquistato la prima personale pole position stagionale al Gp del Giappone. Il forlivese ha preceduto sul traguardo la Yamaha di un ritrovato Valentino Rossi, di 0,054 secondi e la Ducati di Casey Stoner. Quarto tempo invece per Jorge Lorenzo, in corsa per il suo primo titolo, e fresco della firma apposta sul contratto con la Yamaha per altri due anni. In seconda fila ci sarà il duo del team Monster Yamaha Tech3 Colin Edwards e Ben Spies. Ci saranno poi altri due italiani nella top ten con Simoncelli 8º e un redivivo Capirossi 10º. Uniche cadute della sessione per Loris Capirossi (Rizla Suzuki) e Hector Barberá (Paginas Amarillas Ducati), mentre sono finite nelle vie di fuga anche Aleix Espargaró (Pramac Racing), Randy de Puniet (LCR Honda), Hiroshi Aoyama (Interwetten MotoGP) e Casey Stoner (Ducati Team).

Nella Moto2 è andata a Julian Simon la pole position del Gp di Giappone. Il pilota spagnolo in sella alla Suter del team Aspar ha infatti chiuso il turno delle qualifiche con il tempo 1.53.008. In prima fila partiranno anche l’inglese Scott Redding (Suter) con il secondo tempo, il giapponese Yuki Takahashi (Tech3) con il terzo tempo e il leader della classifica iridata, lo spagnolo Toni Elias (Moriwaki) in quarta posizione. Bene il “nostro” Claudio Corti (Suter) che ha chiuso con il quinto tempo in 1.53.507, mentre il pilota di San Marino, Alex De Angelis (Motobi) è finito sesto. Andrea Iannone ha invece chiuso al decimo posto, a circa sette decimi di distacco dal pole-man Simon.

Lo spagnolo Marc Marquez ha conquistato la pole position nella classe 125 del Gp del Giappone. Il pilota spagnolo della Derbi è stato il più veloce nelle qualifiche con il tempo di 1’58″030. Marquez ha fatto dunque meglio del connazionale Nicolas Terol (1’58″447), secondo in sella ad una Aprilia. Terza posizione per la Aprilia del britannico Bradley Smith (1’59″026), seguito dal tedesco Sandro Cortese (1’59″102) che chiuderà la prima fila con la sua Derbi. Il migliore dei piloti italiani è stato il solito Simone Grotzkyj (1’59″991), ottavo con una Aprilia del team Fontana Racing.

Moto Gp, a Motegi solo lacrime e rabbia per Pedrosa: “Non mi merito questo”. Rossi raggiante per il 1° posto, Lorenzo ora é più tranquillo che mai

E’ stata una giornata molto brutta. Si è trattato di uno strano incidente quando ero solo al secondo giro pieno. Ho provato a fermare la moto come al solito, ma ho sentito che c’era qualcosa di strano e non ho potuto fare altro che cadere. Mi sono accorto subito di essermi fatto male perchè avevo molto dolore“. Dani Pedrosa ha raccontato con queste parole il suo sfortunato incidente nel corso delle prove libere del GP del Giappone della MotoGP. “Cadendo ho preso un colpo forte alla caviglia sinistra e alla spalla. Gli esami hanno accertato la frattura alla clavicola sinistra. Una sfortuna perchè ultimamente stavamo ottenendo dei risultati molto buoni” prosegue il pilota della Repsol Honda Hrc. “La stagione era iniziata nel migliore dei modi. Ero in forma nei test invernali e abbiamo lavorato molto per raggiungere e mantenerci ai massimi livelli. Non sento di meritarmi questo. Dopo i controlli medici abbiamo deciso che la soluzione migliore era andare in Spagna dove verrò operato. Spero che vada tutto bene“.

Sono davvero felice, onestamente sono il primo a essere sorpreso – ha ammesso Valentino -. Mi aspettavo di soffrire tantissimo con la spalla e sono contento che invece tutto sia andato bene. Mi sono sentito a mio agio sulla moto sin dall’inizio e abbiamo fatto un gran lavoro col setting, ho usato il nuovo motore e la Yamaha è stata brava“. In particolare Rossi ha notato dei miglioramentiin quarta e in quinta e tutto sta funzionando al meglio. Lo so che oggi è solo venerdì ma era da tanto tempo che non ero davanti a tutti per cui cerco di godermi questa dolce sensazione. So che c’è il rischio di pioggia, sarebbe un peccato, ma se la pista sarà bagnata faremo del nostro meglio“. Un pensiero va anche allo sfortunato Pedrosa: “Mi dispiace per lui, è stato davvero sfortunato“.

L’infortunio di Dani Pedrosa spalanca ovviamente le porte verso il titolo iridato MotoGp a Jorge Lorenzo. “Ma non voglio pensare quali conseguenze possa avere la situazione di Dani – replica il pilota della Yamaha, leader in classifica -, mi dispiace per lui, è un brutto colpo di sfortuna farsi male a questo punto della stagione“. Lorenzo preferisce allora parlare dei progressi della sua moto. “Siamo andati molto meglio rispetto ad Aragon, il che è un sollievo, non ho avuto ancora il nuovo motore come Rossi ma spero di utilizzarlo presto. In ogni caso abbiamo perso molto meno in rettilineo rispetto alle ultime gare e abbiamo un’accelerazione migliore. Possiamo migliorare ancora un po’ la trazione in alcune parti del tracciato ma in generale è stata una giornata positiva e non sono troppo lontano da Valentino“.

Moto Gp, Gran Premio del Giappone: a Motegi il ritorno di Valentino, 1° nelle libere. Pedrosa cade e mette il Mondiale nella mani di Lorenzo, oggi 3°. In Moto2 c’é Simon, in 125 Terol

Valentino Rossi è tornato. Il Dottore ha fatto registrare con la sua Yamaha il miglior tempo in 1’48″174 durante la prima sessione di prove libere del Gran Premio del Giappone sul tracciato di Motegi. Valentino ha inflitto 213 millesimi ad Andrea Dovizioso, secondo con la Honda in 1’48″387, mentre ha staccato di tre decimi netti Lorenzo (1’48″474). Quarto tempo invece per Casey Stoner su Ducati, sette millesimi più lento di Lorenzo, quinto Ben Spies, nono Loris Capirossi subito seguito da Marco Simoncelli e Marco Melandri. Ottima sesta piazza per il giapponese Hiroshi Aoyama. Durante la prima sessione, uscite di pista senza conseguenze per Ben Spies (Monster Yamaha Tech 3), Aleix Espargaró (Pramac Racing), Marco Melandri (San Carlo Honda Gresini Team) e Randy de Puniet (LCR Honda).

E’ invece stato Julian Simon (Mapfre Aspar) a far registrare il miglior tempo nella Moto2. Il pilota spagnolo ha infatti fermato il cronometro a 1’54″203, precedendo di 124 millesimi il connazionale Toni Elias (Moriwaki). Terzo Alex De Angelis, che con la sua Motobi ha girato in 1’54″456, a poco più di due decimi e mezzo da Simon. Con Scott Redding (Marc VDS Racing) in prima fila virtuale, si rivede nelle prime posizioni anche Yonny Hernandez su Blusens STX, ottimo nel riuscire a piazzarsi nella top5 a poco più di mezzo secondo di ritardo dalla vetta. Sesta posizione per Simone Corsi (JiR Moto2), mentre per quanto riguarda gli altri italiani in pista Claudio Corti (Forward Racing) è 10°, Roberto Rolfo (Italtrans STR) è 12esimo, Alex Baldolini (Caretta Technology Race Dept) 14esimo, Raffaele De Rosa (Tech3 Racing) 22esimo, Andrea Iannone (Fimmco Speed Up) 27esimo e Ferruccio Lamborghini (Matteoni Racing) 32esimo.

Nella 125, infine, è stato Nicolas Terol, su Aprilia, a firmare il miglior tempo. Il centauro spagnolo ha girato in 1’59″882, precedendo di poco più di due decimi il connazionale Marc Marquez (Derbi), secondo con 2’00″085. Terzo crono invece per il tedesco Sandro Cortese (Derbi) in 2’00″405, solo 13esimo Simone Grotzkkyj, primo degli italiani ma staccato di 2″2. Più indietro Marco Ravaioli (22esimo) e Lorenzo Salvadori (25esimo).

Moto Gp, Valentino Rossi si racconta a 360° su “GQ”. Colleghi rivali, sulle sue idee per nuove regole, sul perché ha scelto la Ducati

Il campione di Tavullia Valentino Rossi (nella foto Ap/LaPresse), 31 anni e 9 titoli mondiali vinti in tutte le categorie, dall’esordio in 125 ad oggi, si racconta sulle pagine di “GQ” – che gli dedica la copertina in edicola da domani 1° ottobre – : dal gravissimo incidente del Mugello, alle verità che stanno dietro alle parole dei suoi colleghi, sul prossimo passaggio alla Ducati, ma soprattutto, per la prima volta, ipotizza le regole per una ipotetica MotoGp ideale. In copertina Rossi mostra la gamba incidentata scoperta, dove si possono vedere chiaramente le ferite causate dalla brutta caduta del Mugello.

Rossi e Stoner? Quando sei ferito e cominci a perdere sangue, i più giovani si sentono immediatamente più forti e pensano di poterti sbranare: è come nella giungla. Però mi piace. È giusto così. All’inizio, Lorenzo, come Stoner, diceva: ‘Ah, Valentino era il mio eroe, quando ero piccolo’, ma non è vero. Sono tutte palle. Io sono solo un ostacolo, un bersaglio. Come Biaggi lo era per me. Quando due persone lottano per lo stesso obiettivo, è normale che si odino a vicenda. Chi lo nega, mente. Non dico un odio omicida, ma violento sì. Perciò mi fa piacere che Stoner e Lorenzo dicano veramente quello che pensano di me. Perché è la verità“. Tanto per capirci: Lorenzo davanti alle telecamere aveva augurato a Rossi di guarire presto. Ma Valentino commenta con un laconico: “Che falso…“.

Se Valentino potesse inventare un nuovo campionato motociclistico queste sarebbero le sue regole. “Innanzitutto il numero giusto di concorrenti sarebbe 24 o 26. Al momento io terrei i quattro tempi, perché se è vero che a tutti piacciono le 500 due tempi, il mondo ormai viaggia con il quattro tempi, purtroppo. Io credo che la cilindrata giusta sia 1000 cc, non 800 cc; con un limite di 16.000-17.000 giri al minuto, e non di 19.000 come adesso, in modo che le moto non possano arrivare a 360 km/h. Secondo me, 320 km/h possono bastare. Bisognerebbe poi togliere molta elettronica e molti accorgimenti di aiuto alla guida – continua Rossi – Si potrebbe tenere un po’ di controllo sulla trazione, un piccolo aiuto, perché le moto sarebbero potentissime, ma io vorrei un quarto dell’elettronica che usiamo adesso. Sai, ora noi possiamo impostare la potenza, il gas e il controllo di trazione a ogni curva, per ogni marcia. La moto sa esattamente dove si trova, sulla pista, e quindi sfruttando l’elettronica puoi adattarla in modo che percorra ogni curva alla perfezione. Il controllo di trazione lo terrei, madovrebbe essere fisso, non adattabile a ogni tipo di curva. E niente controllo anti-impennata, niente controllo in frenata: così vedremmo bellissime impennate, grandi derapate in zona di frenata e gare più combattute. Per me, il campionato migliore sarebbe questo. E per gli pneumatici? Massima apertura. La concorrenza tra i diversi produttori è positiva. Jorge Lorenzo più forte, psicologicamente, di Biaggi e Gibernau? Il fatto è che i miei rivali di adesso, soprattutto Lorenzo, Pedrosa e Stoner, sono di una nuova generazione e sono più veloci di Sete e Max. Non ho dubbi su questo. Fra i tre, Lorenzo mi pare il più equilibrato“.

Rossi ha poi voluto spiegare cosa lo ha spinto a lasciare la Yamaha per approdare in Ducati: “La Ducati è italiana, come me. Se volessi inseguire il record di Agostini, resterei con la Yamaha, perché sarebbe più facile. Di certo, il movente non è il denaro, perché alla Ducati mi daranno esattamente quello che avrei preso alla Yamaha. Non ho mai scelto la moto con cui correre sulla base dei soldi. La Yamaha mi aveva fatto un’offerta. Io sono andato alla Ducati e ho detto: ‘Vi va bene questa cifra?’. Loro hanno risposto di sì, e la questione si è risolta. È stato facile. È più la voglia di provare sensazioni nuove, a spingermi“.

Moto Gp, Lorenzo a Motegi senza rischi: “Non farò pazzie, ma lotterò per il podio o la vittoria”

La MotoGP in questo weekend è di scena a Motegi, prima tappa di tre che potrebbero regalare il nome del prossimo Campione del Mondo. Il favorito è ovviamente Jorge Lorenzo che però tiene a precisare: “Non sono a mio agio, ma la posizione in classifica è buona. Non siamo a posto tecnicamente: c’è un piccolo divario in termini di potenza, ma l’ultima evoluzione del motore dovrebbe riportare le cose a posto. Quindi vorrei lottare per il podio o magari per la vittoria“. Lo spagnolo della Yamaha quindi continua: “Sto pensando al Campionato, anche se credo che ci sarà da correre molto forte. Cercherò comunque di non fare pazzie per mantenere il vantaggio in classifica“. Ma nel weekend di Motegi ci saranno sia Dani Pedrosa, che proverà ad ostacolare nuovamente la corsa di Lorenzo verso il titolo, e Casey Stoner che vorrà sicuramente provare il bis dopo il successo di Aragon: “I cambi apportati alla moto in Spagna speriamo funzionino anche qui. A Motegi siamo sempre stati abbastanza veloci in passato, ma dovremo lottare come sempre e vedere come andrà la gara“.

Infine, ha chiuso il classico meeting del giovedì, l’unico pilota giapponese della MotoGP, Hiroshi Aoyama, che ha finalmente recuperato dopo l’infortunio alla schiena e che garaggerà con un pensiero fisso nella testa: “L’obiettivo a Motegi sarà quello di correre per la top ten, ma soprattutto per Shoya Tomizawa, che so avrebbe voluto correre come nessun’altro il GP di casa“.

Il calendario provvisorio del 2011 – La Fim ha reso noto il calendario provvisorio 2011 del Campionato del Mondo MotoGP. Si comincerà il 20 marzo in Qatar e sarà una gara in notturna. Il 6 novembre l’ultima gara a Valencia sulla pista Ricardo Tormo. Questo il calendario: 20 marzo: Qatar-Losail; 3 aprile: Spagna-Jerez; 24 aprile: Giappone-Motegi; 1 maggio: Portogallo-Estoril; 15 Maggio: Francia-Le Mans; 5 giugno: Catalogna-Catalunya; 12 giugno: Gran Bretagna-Silverstone; 25 giugno: Olanda-Assen; 3 luglio: Italia-Mugello; 17 luglio: Germania-Sachsenring; 24 luglio: Stati Uniti-Laguna Seca; 14 agosto: Repubblica Ceca-Brno; 28 agosto: Indianapolis-Indianapolis; 4 settembre: San Marino & Riviera di Rimini-Misano; 18 settembre: Aragon-(MotorLand); 16 ottobre: Australia-Phillip Island; 23 ottobre: Malesia-Sepang; 6 novembre: Valencia-Ricardo Tormo-Valencia.

Moto Gp, Lorenzo a 360° su “Oggi”. “Ho messo pressione a Rossi”. “Mourinho ha i ‘cojones’, da Biaggi ho imparato a guidare”

Io ho giocato sempre pulito, senza trucchetti. Però è vero: andando sempre più veloce, ho costretto Valentino Rossi a prendere rischi sempre più grandi. Le moto e lo sport sono così: nessuno dura per sempre. Ma sono sicuro che Vale, in Ducati, sarà ancora competitivo“. Lo ha dichiarato Jorge Lorenzo in un’intervista rilasciata al giornalista Valerio Staffelli per il settimanale ‘Oggi’, in edicola da domani. Il pilota spagnolo ha inoltre rivelato che da alcuni mesi frequenta uno psicologo sportivo: “Quando mi vede schiacciato dalla pressione, lui mette su un video di Tomba alle Olimpiadi invernali di Lillehammer del 1994. La prima manche scese malissimo e fece il dodicesimo tempo – aggiunge -. Nella seconda venne giù come un treno: non aveva nulla da perdere, rischiò tutto, sfiorò la vittoria. Ecco, nei momenti difficili mi ispiro a quella seconda manche“.

Poi il pilota spagnolo si è lasciato andare alla valutazione di due personaggi sportivi da lui molto amati. Primo tra tutti, l’allenatore del Real Madrid José Mourinho:  Lorenzo rientra tra quelli che lo Special One lo ammirano. “Amo le persone che hanno carattere, ambizione, cojones. E lui ne ha da vendere, di cojones“.

Domenica scorsa invece, Lorenzo ha telefonato a Max Biaggi, fresco iridato della Superbike per fargli i complimenti. “Ho sempre ammirato Biaggi per il suo stile di guida pulito e preciso, fin da quando ero piccolo e ne ero tifoso – ha detto -. Sembrava sempre che non forzasse, ma alla fine era davanti nella lista dei tempi. Se oggi io guido in questo modo è forse anche per questo, con una condotta che chiamo ‘mantequilla’, burro“. Complimenti ovviamente apprezzati da Max Biaggi e ricambiati: “La sua chiamata e i suoi complimenti mi hanno fatto molto piacere – ha detto il campione dell’Aprilia -. Lui ha 18 anni meno di me, sarà il prossimo iridato in MotoGP e so che è sempre stato un mio tifoso“.

Lorenzo ha infine colto l’occasione per rispondere anche a quanti lo hanno criticato per aver indossato, durante il weekend del Gp d’Aragona, il casco di Tomizawa, il pilota della Moto2 deceduto durante il Gran Premio di San Marino. “Prima di omaggiarlo, ho chiamato la sua famiglia: volevo capire se avrebbe apprezzato il mio gesto. Si sono commossi, mi hanno dato il via libera e allora l’ho fatto“, ha concluso.

Moto Gp, preview Motegi: Rossi soffre per la spalla, Lorenzo appare sereno, mentre Stoner storce il naso

Valentino Rossi, archiviato il deludente fine settimana del Gran Premio di Aragona, concluso  con un amaro sesto posto, si prepara alla 14esima prova della stagione, in programma sul circuito giapponese di Motegi. “Ho dei bei ricordi del circuito di Motegi, soprattutto per il Mondiale vinto nel 2008, ma questa volta mi aspetto un week-end abbastanza difficile. Quello di Aragona è stato un fine settimana negativo, sia perchè non siamo riusciti a trovare il giusto assetto per la M1, che per i miei problemi alla spalla – sottolinea il campione di Tavullia -. Ho anche iniziato a correre, il vero problema è sempre la spalla e questo non cambierà fino a quando non tratteremo il problema in modo corretto. Ora stanno per arrivare due circuiti tra i miei preferiti, speriamo di fare buoni risultati“.

Restando sempre in casa Yamaha, Jorge Lorenzo, ormai vicinissimo a conquistare il primo titolo Mondiale in MotoGp, proverà a bissare il successo della scorsa stagione. “E’ la casa della Yamaha e sono orgoglioso di correrci. La vittoria qui dello scorso anno – racconta lo spagnolo – fu uno dei momenti migliori del 2009“. I 56 punti di vantaggio nella classifica piloti sul connazionale Daniel Pedrosa (284 a 228), permettono a Lorenzo di mantenere una certa tranquillità nella corsa al titolo: “L’obiettivo è quello di andare sul podio e prendere più punti possibili. Cercheremo di essere veloci fin da venerdì“.

Motegi è una pista fatta di continui stop and go, non offre tratti scorrevoli: non è una delle mie piste preferite“. Casey Stoner non è un granché entusiasta di correre il Gp di Motegi. “Richiede che la moto sia stabile in frenata ed efficace in accelerazione e, proprio per queste sue caratteristiche, spero che le ultime modifiche di assetto che abbiamo usato ad Aragon si rivelino efficaci di nuovo. In Spagna infatti siamo finalmente riusciti a migliorare la stabilità e a trovare un pò più di ‘grip’ e se ci riusciremo anche qui potremo provare a fare un altro bel risultato“.

Di tutt’altro avviso è Marco Simoncelli, pilota della Honda, ottimista per il Gp di Motegi. “Dobbiamo ancora migliorare l’assetto partendo dal positivo bilanciamento che abbiamo trovato ad Aragon, adesso andiamo a Motegi su una pista che già ai tempi della 250 mi piaceva abbastanza. Qui riesco a essere molto veloce, spero di riuscirci anche con la MotoGp. Le sensazioni sono positive, staremo a vedere“.