Moto Gp, Lorenzo a 360° su “Oggi”. “Ho messo pressione a Rossi”. “Mourinho ha i ‘cojones’, da Biaggi ho imparato a guidare”

Io ho giocato sempre pulito, senza trucchetti. Però è vero: andando sempre più veloce, ho costretto Valentino Rossi a prendere rischi sempre più grandi. Le moto e lo sport sono così: nessuno dura per sempre. Ma sono sicuro che Vale, in Ducati, sarà ancora competitivo“. Lo ha dichiarato Jorge Lorenzo in un’intervista rilasciata al giornalista Valerio Staffelli per il settimanale ‘Oggi’, in edicola da domani. Il pilota spagnolo ha inoltre rivelato che da alcuni mesi frequenta uno psicologo sportivo: “Quando mi vede schiacciato dalla pressione, lui mette su un video di Tomba alle Olimpiadi invernali di Lillehammer del 1994. La prima manche scese malissimo e fece il dodicesimo tempo – aggiunge -. Nella seconda venne giù come un treno: non aveva nulla da perdere, rischiò tutto, sfiorò la vittoria. Ecco, nei momenti difficili mi ispiro a quella seconda manche“.

Poi il pilota spagnolo si è lasciato andare alla valutazione di due personaggi sportivi da lui molto amati. Primo tra tutti, l’allenatore del Real Madrid José Mourinho:  Lorenzo rientra tra quelli che lo Special One lo ammirano. “Amo le persone che hanno carattere, ambizione, cojones. E lui ne ha da vendere, di cojones“.

Domenica scorsa invece, Lorenzo ha telefonato a Max Biaggi, fresco iridato della Superbike per fargli i complimenti. “Ho sempre ammirato Biaggi per il suo stile di guida pulito e preciso, fin da quando ero piccolo e ne ero tifoso – ha detto -. Sembrava sempre che non forzasse, ma alla fine era davanti nella lista dei tempi. Se oggi io guido in questo modo è forse anche per questo, con una condotta che chiamo ‘mantequilla’, burro“. Complimenti ovviamente apprezzati da Max Biaggi e ricambiati: “La sua chiamata e i suoi complimenti mi hanno fatto molto piacere – ha detto il campione dell’Aprilia -. Lui ha 18 anni meno di me, sarà il prossimo iridato in MotoGP e so che è sempre stato un mio tifoso“.

Lorenzo ha infine colto l’occasione per rispondere anche a quanti lo hanno criticato per aver indossato, durante il weekend del Gp d’Aragona, il casco di Tomizawa, il pilota della Moto2 deceduto durante il Gran Premio di San Marino. “Prima di omaggiarlo, ho chiamato la sua famiglia: volevo capire se avrebbe apprezzato il mio gesto. Si sono commossi, mi hanno dato il via libera e allora l’ho fatto“, ha concluso.

Valentino Rossi 2009, nono Mondiale (settimo in MotoGp): le prime reazioni

rossi-malesia-2009Dopo aver tagliato il traguardo della gara malesiana di Sepang al terzo posto, Valentino Rossi è corso a festeggiare il titolo del Mondo 2009 di MotoGp. Settimo nella massima categoria, nono in carriera (Vale ne ha vinto uno in 125cc e uno in 250cc).

Le prime battute del pesarese sono ovviamente di giubilo:

Sono campione del mondo per la nona volta, è qualcosa di cui andare fieri. Sono molto contento, è stata una stagione difficile: ho dovuto combattere con il mio compagno di squadra, che un avversario tosto con il quale abbiamo inscenato un grande duello. Ci sono stati anche momenti molto deludenti ma è stato tutto più complicato dell’anno scorso, quando la voglia di vincere era alle stelle”.

Gli hanno fatto eco i complimenti delle più alte personalità dello sport – di categoria e non – a livello mondiale. Il primo ad aver espresso grande soddisfazione per l’affermazione del pesarese è stato il presidente del Coni, Gianni Petrucci:

Spies su Yamaha Tech 3, Valentino Rossi su Mourinho e Balotelli

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Mentre la Yamaha Tech 3 annuncia di aver ottenuto la wild card per schierare lo statunitense Ben Spies nella classe MotoGp del Gp di Valencia che andrà a chiudere il Motomondiale – nel prossimo 8 novembre, Valentino si appresta a racimolare quei punti sufficienti a fargli vivere le ultime fasi di MotoGp nel pieno della tranquillità.

Il forte centauro Spies, attualmente secondo nel Mondiale Superbike e in lotta con Haga, pare affascinato all’idea di poter testare la moto prima del debutto ufficiale del prossimo anno e Vale ha tutto il tempo per rispondere alle domande dei cronisti di RaiDue (Dribbling) che lo incalzano sulla sua squadra del cuore. Valentino Rossi e l’Inter, una storia di passione che il centauro non ha mai nascosto. E lo fa parlando di Josè Mourinho e Mario Balotelli.

“Mourinho è un personaggio estremo e, se non fossi interista, mi starebbe antipatico. Ma ha dimostrato nella sua storia di essere un grande allenatore, adesso deve dimostrarlo anche con l’Inter. Mourinho ha un modo molto particolare di comunicare, è molto aggressivo, se la prende, si arrabbia, è comunque un personaggio. Se ha vinto la Champions con il Porto significa che sa il fatto suo. Conosco Mario Balotelli. E’ un bravo ragazzo, molto giovane, deve imparare certe volte ad essere più intelligente e furbo. Anche nell’ultima occasione il rosso è stato una bella pietra per l’Inter. E’ un pò come i piloti di moto che vanno forte ma cadono tanto, ma è un grande talento”.

Rossi, conteso tra F1 e MotoGp: “Non pronto per la Ferrari”

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MotoGp messa a riposo per tre settimane, visto che da Misano (dove abbiamo assistito al bel successo dell’asino volante capace di metterseli ancora una volta tutti dietro) all’Estoril (si corre il 4 ottobre) vi è una pausa utile a ritemprare animo e corpo, vanno di scena battute volanti rilasciate dal Campione del Mondo che è in procinto di passare qualche giorno al mare con gli amici.

Valentino Rossi e la Formula 1 sono stati ad un passo dall’incontrarsi. E’ questo ciò che traspare dalle parole del 46Yamaha ad un paio di giorni dal trionfo del MotoGp di Misano:

“Sì, potevo passare alla Formula 1 con effetto immediato e tentare un’esperienza che certo sarebbe stata fantastica. Ma non mi sono sentito pronto a lasciare le moto per un salto di categoria a cui non sono in realtà preparato”.