Il cuore pesante di Colin Edwards

Tu tum.
A volte non sono pulsazioni.
Tu tum.
Diventano schianti. Da fare male dentro.
Il mondo dentro. Di Colin Edwards. Il mondo fuori. Che si risveglia.
Houston, Texas. Sepang, Malesia. Italia, ovunque capiti.
Edwards viene da lì, è stato qui, poi la vita gli si è fermata. Fermata là. Sepang, i fatti. Poi Texas. Casa.

La città emblema indiscusso dell’obesità. Mangiano, a Houston. Mangiano da ingrassare in fretta. E sembra che divorino anche l’aria, da quanto sono grossi. Pare che anche le emozioni, oltre al cibo. E invece. Poi vorresti divorare il passato più recente e non puoi. Invece. Provi a ingurgitare le ultime decine di giri che le lancette hanno compiuto. Ma il tempo, nemmeno se sei di Houston – Texas, lo puoi fare a brandelli. Allora poi. A morsi, Colin Edwards, prova a prendere il dolore. Che picchia, picchia e intontisce.

Tu tum.

Picchia duro. Il mondo dentro. Di Colin Edwards. E i cowboy.
Ci sono i cowboy in Texas – Houston. La vita fuori la prendono a lanci di lazzi. Una bestia, un lancio. Un’altra bestia, un altro lazzo. Ma il cuore pesante. Ci sono momenti – tu tum – che il cuore pesante non lo riprendi nemmeno se se sei un cowboy del Texas. Una bestia. Nel cuore. Pesante.

Simoncelli, salma in Italia già domani

Effettuata l’autopsia sul corpo di Marco Simoncelli: a questo punto, niente trattiene più la salma del centauro a Kuala Lumpur e il rientro della stessa in Italia è previsto per domani. Le pratiche di rimpatrio sono state seguite dalla famiglia in stretta cooperazione con la Dorna che ha fatto il possibile per agevolare e snellire le tempistiche.

La società organizzatrice del mondiale, toccata dalla tragica circostanza, si è adoperata affinché la salma di SuperSic possa già essere trasportata in patria nelle prossime ore. In giornata, dunque, la partenza del volo dalla Malesia.

“Valentino non si ritira”

Le voci si rincorrono a ritmo incessante e sono la direta conseguenza dell’incidente avvenuto in Malesia che è costato la vita a Marco Simoncelli. Valentino Rossi, coinvolto nella circostanza sfortunatissima, sarebbe a tal punto toccato da meditare il ritiro dalle corse.

E un pensiero che si insinua con naturalezza disarmante: che Valentino non regga il dramma. Che possa arrivare a restarne coinvolto fino a decidere di non correre più. Lo ha ribadito Nico Cereghini, profondo conoscitore del circus a due ruote: l’eventualità non è da escludere.

Marco e Kate

CORIANO ABBRACCIA SIMONCELLI: LA DIRETTA
PAPA’ SIC: IL DOLORE DI UN PADRE

Kate. Marco e Kate. Indissolubili.

Pennello e vernice, contenuto e contenitore. Kate, la fidanzata bergamasca. La fidanzata storica di Simoncelli: alle gare, Kate, c’era. In quei 22 anni appena, quasi un quarto del tempo era poi scivolato via al fianco di SuperSic: stavano assieme da un lustro. Cinque anni che fanno capire. Fanno capire un casino.

Kate. Marco e Kate. In divenire.

E i progetti, quel progetto lì. Di vivere assieme, di fare famiglia. Quel progetto lì. Di fare che cinque anni diventassero un’eternità. E l’esigenza. Quell’esigenza lì di stare l’uno con l’altra. Fretti-Simoncelli. Magari già là, sul citofono.

“Erano sempre insieme, ormai da qualche anno”,

dice attonita la mamma della ragazza in quattro parole scambiate con una tv di Bergamo.

E io.

Cereghini: “Per Simoncelli, Rossi potrebbe smettere di correre”

E’ una conclusione cui – di riffa o di raffa – si arriva con lineare consequenzialità. Anche perché le immagini di Valentino Rossi sconvolto per la morte di Marco Simoncelli – per come è morto Marco Simoncelli – non le abbiamo dimenticate.

E’ pensiero ricorrente, tuttavia, anche nella mente di Nico Cereghini, opinionista tivvu ed ex pilota di due ruote:

“Rossi è comprensibilmente sconvolto, lui e Marco erano molto legati, si allenavano insieme da tanti anni. Questa tragedia potrebbe diventare uno choc tanto grande che Vale potrebbe poi anche pensare di smettere. Queste sono cose che scavano”.

Vale Rossi e Colin Edwards: la sorte maledetta si accanisce contro i due che – beffa nel danno – rischiano davvero di non riprendersi tanto facilmente:

Ferrari, Montezemolo: “Simoncelli era come Villeneuve”

Luca Cordero di Montezemolo a nome di tutta la Ferrari. Il ricordo di Marco Simoncelli va a incrociarsi, nei pensieroi del patron del Cavallino, con quello di Jacques Villeneuve, paragone che viene stimolato ulteriormente dalla fine tragica che gli ha riservato il destino:

“Sono molto triste per la morte di Marco Simoncelli. Mi aveva molto impressionato per la velocità, il talento e la grinta che aveva dimostrato quest’anno: per queste qualità mi ricordava Gilles Villeneuve ma il destino ha voluto accomunarli in una maniera così drammatica”.

La sciagura di Sepang ha evidentemente toccato il contesto motoristico e lo stesso Montezemolo ha voluto rendere omaggio al campione emiliano parlando appunto a nome dell’intera scuderia:

Dovizioso: “Io e Marco a correre insieme fin da piccoli”

Dirlo con le parole di Andrea Dovizioso significa incappare in un singhiozzo costante. Occchi visibilmente lucidi. Paura e rabbia. Marco Simoncelli non c’è più e sembra non ci si possa credere. Nessuno ha ancora realizzato appieno quanto accaduto. Le parole del centauro italiano in sella alla Honda sono un cordoglio continuativo. Da stamane a chissà quando. Che il core, i sentimenti, il trasporto. Vallo a riprendere, certe volte.

“Di fronte a queste situazioni, le parole non servono. Penso alla famiglia di Marco e tutte le persone a lui vicine, in particolare il papà e la mamma. Anch’io sono padre, ho una figlia e quello che è successo penso sia la cosa più dura. Ho rivisto le immagini della caduta. Quello che è successo mi destabilizza. Provo a rivivere quello che si prova quando si spinge forte in gara e la tragedia è dietro l’angolo. Sono molto rattristato per la perdita di Marco. Era un pilota forte, ha sempre spinto tanto. Corriamo insieme da quando siamo bambini. L’ho sempre visto correre dando il massimo, l’ho visto cadere tante volte senza farsi male, quasi fosse invulnerabile. Assistere a un incidente come quello di oggi mi lascia esterrefatto, mi sembra impossibile”.

Stoner: “Il pensiero alla famiglia di Marco”

E’ un Casey Stoner affranto, scioccato dalla ricezione di una notizia tanto drammatica: l’incidente che è costato la vita a Marco Simoncelli sul circuito di Sepang in Malesia è qualcosa di indicibile. Solo dolore e parecchie riflessioni, ricorda l’australiano:

“Sono scioccato e rattristato dalla perdita di Marco. Queste cose quando succedono ti ricordano quanto sia preziosa la vita e mi sento molto triste. Sono vicino alla famiglia di Marco, non posso immaginare quello che stanno vivendo. Il mio pensiero va a loro. Spero che possano restare uniti per superare insieme questa tragedia”.

Biaggi: “Sconvolto per SuperSic”

Compagni di squadra anche solo per un momento: era nel corso della passata stagione e Max Biaggi e Marco Simoncelli hanno militato nelle file dell’Aprilia per la gara di Imola della Superbike. Oggi, nel corso di “Pomeriggio 5”, trasmissione televisiva in onda su Canale 5, Biaggi ha parlato della prematura scomparrsa di SuperSic:

“Siamo tutti sconvolti per questa grande mancanza, non solo il mondo dello sport. Non ci sono parole adatte in queste circostanze, preferisco il silenzio anche se è doveroso ricordarlo. L’ho avuto compagno di squadra per una sola gara e oggi tutto questo è surreale. Il mio pensiero va ai suoi familiari. Un grande saluto a Marco”.

Pedrosa: “Ho abbracciato il papà di Simoncelli e ho capito”

Daniel Pedrosa, sconvolto come il resto dei colleghi. Alla morte di Marco Simoncelli, il centauro spagnolo di MotoGP ha reagito affidando le sue parole al quotidiano spagnoolo As:

“A volte ci si dimentica di quanto sia pericoloso questo sport – ha affermato il pilota Honda – Quando accadono fatti del genere  c’è poco da dire, tutto il resto non conta. Ho capito che era accaduto qualcosa di grave quando ho visto il padre di Simoncelli, e quando l’ho abbracciato. Simoncelli in pista era forte”.

Lorenzo: “Marco, ci mancherai”

Jorge Lorenzo ha scelto twitter per esternare il profondo dolore in seguito alla morte di Marco Simoncelli nel corso della gara malesiana di MotoGP sul circuito di Sepang. Inevitabile l’accenno al fatto che in realtà l’incredulità non lascia spazio alle espressioni.

“Non ci sono parole in un giorno così. Ci mancherai. Riposa in pace Marco“.

Ducati: “Simoncelli e il suo sorriso”

Cordoglio nel mondo del motociclismo. Cordoglio in Italia, a prescindere dal contesto. La morte di Marco Simoncelli vine ricoradata così dalla Ducati, che sul sito ufficiale ha postato un messaggio che ne evidenzia lo stato di incredulità e lutto.

“La Ducati, il team e i suoi piloti si uniscono al dolore che oggi ha colpito tutta la MotoGP e si stringono intorno alla famiglia, agli amici e al team di Marco Simoncelli che ha perso la vita in un incidente fatale durante il Gran Premio della Malesia. Ricorderemo sempre Marco per il suo sorriso, la sua disponibilità, il suo grande cuore e per le emozioni che ci ha fatto vivere in questi anni. Era uno di noi”.

Simoncelli campione del mondo 2008 – L’intervista VIDEO

Neo campione del mondo calsse 250cc.

Era il 2008 e Marco Simoncelli mostra di essere campione non solo su pista: ironia e umiltà non gli sono mancate. Mai. Qui, lo spassoso intervento al Tg1 ne conferma ciascuna delle virtu.

Da Valentino Rossi al tressette, dal culo delle ragazze al distacco totale verso la superficie delle cose.

Pernat: “SuperSic, l’amico di tutti”

Il primo a rilasciare qualche dichiarazione dopo la tragedia avvenuta sul circuito di Sepang, nel corso del MotoGP di Malesia, è stato il manager di Marco Simoncelli, Carlo Pernat, che ha paarlato ai microfoni di Mediaset:

Marco era un ragazzo solare, amico di tutti. Aveva delle aspettative, dei sogni. Un ragazzo di altri tempi, con una bella famiglia che gli ha insegnato dei valori. È terribile, non ci sono parole, dispiace moltissimo a tutti”.