125cc, per Terol una pole che a Sepang ha il sapore del titolo iridato

La sessione di qualifiche della 125cc, parte con la bandiera a righe gialle e rosse sventolata dai commissari di pista per indicare la presenza di zone del circuito bagnate. Ma il leader del Campionato Nicolas Terol (Bankia Aspar) non si lascia impressionare e conquista una pole position fondamentale per la corsa all’ultimo titolo mondiale della classe cadetta, che dalla prossima stagione sarà sostituita dalla nuova categoria Moto3. Solo il francese Johann Zarco (Avant-AirAsia-Ajo) può ancora provare ad ostacolare la corsa dello spagnolo al titolo iridato, che domani partirà davanti a tutti, forte del suo 2:13.579. Al suo fianco, al centro della prima fila, ci sarà il compagno di squadra di Terol, Hector Faubel (Bankia Aspar), staccato di soli 15 millesimi (2:13.594 per lui). Completa il trio il vincitore di Phillip Island Sandro Cortese (Intact-Racing Team Germany), giunto 6º nei due precedenti appuntamenti malesi. Il tedesco ha chiuso con un crono di 2:13.954, a 375 millesimi dalla testa. In apertura della seconda fila ci sarà lo spagnolo Efren Vazquez (Avant-AirAsia-Ajo) che nell’ultimo dei 14 giri dell’International Circuit percorsi ha trovato il suo miglior tempo con un 2:14.581 (+1.002s) che gli vale la quarta piazza. Dal quinto posto scatterà il connazionale Luis Salom (RW Racing GP), con un tempo di 2:14.682, a 1.103 secondi dal detentore della pole. Chiude la fila il tedesco Jonas Folger (Red Bull Ajo MotorSport) sul traguardo con un tempo sul giro di 2:14.776 (+1.197s). Terza fila dello schieramento tutta di marca rigorosamente spagnola con Maverick Viñales (Blusens by Paris Hilton Racing), Alberto Moncayo (Andalucia Banca Civica), e Adrian Martin (Bankia Aspar). Sabato pomeriggio da dimenticare invece per Johann Zarco, che dopo 8′ dall’avvio finisce nella ghiaia all’altezza della curva numero 11. Il francese torna in pista con la sua Derbi, ma non riesce ad andare oltre l’ultimo piazzamento della quinta fila. Stando così le cose, il titolo pare essere nelle mani di Terol, al quale basterà domani chiudere davanti al francese per laurearsi Campione del Mondo.

Motomondiale 125cc, Terol chiude al vertice le libere di Sepang

La prima giornata di prove libere dello Shell Advance Malaysian Motorcycle Grand Prix, sedicesimo appuntamento della stagione 125cc 2011, si é conclusa con lo spagnolo Nico Terol autore del milgior tempo dell’intera categoria. L’attuale leader del Campionato del Mondo 125, che domenica ha la possibilità di tagliare il traguardo dei 1000 punti nella sua avventura con la classe cadetta, ha chiuso con il tempo di 2:13.864, migliorando di poco più di un secondo al risultato delle FP1. Alle sue spalle c’é il tedesco Sandro Cortese (Intact-Racing Team Germany), il più veloce nelle fp1. Il tedesco ottienee il miglior tempo nell’ultima delle 13 tornate percorse con un 2:14.486, a 622 millesimi dalla testa. Terzo tempo per Efren Vazquez (Avant-AirAsia-Ajo), a Sepang per la seconda volta nella sua carriera dopo il 4º posto dello scorso anno. Lo spagnolo chiude a 628 millesimi dal connazionale Terol (2:14.492 per lui). Subito dietro c’é un altro spagnolo, Hector Faubel (Bankia Aspar), sulla linea d’arrivo nei secondi finali con il tempo sul giro di 2:14.703 (+0.839s). A completare la top5 c’é il francese Johann Zarco (Avant-AirAsia-Ajo), l’unico pulito che può ancora provare a contendere allo spagnolo Nico Terol il titolo finale. Per il francese oggi un tempo di 2:14.960, a 1.096 dal rivale spagnolo. Lo schieramento finale prosegue poi con l’inglese Danny Kent (Red Bull Ajo MotorSport), in sesta posizione con il suo 2:15.637 (+1.773s), il giovane Maverick Viñales (Blusens by Paris Hilton Racing), con un crono di 2:15.686 (+1.822s), e gli altri due piloti spagnoli Luis Salom (RW Racing GP), con un 2:15.704 (+1.840s), e Adrian Martin (Bankia Aspar), grazie al tempo di 2:15.717 (+1.853s). Completano la top ten il tedesco Jonas Folger (Red Bull Ajo MotorSport) che ha fatto registrare un tempo di 2:15.861 (+1.997s). Da segnalare dopo 8 minuti dall’avvio della seconda sessione, la caduta dello spagnolo Alberto Moncayo (Andalucia Banca Civica) poco prima della linea d’arrivo: per fortuna nessuna conseguenza fisica per lui.

Moto2, Bradl chiude in testa il venerdì di prove libere in Malesia

Con il secondo turno della classe Moto2, si é chiuso il venerdì di prove libere dello Shell Advance Malaysian Motorcycle Grand Prix. E nella seconda sessione torna protagonista Stefan Bradl (Viessmann Kiefer Racing), in lotta con lo spagnolo Marquez per la conquista del titolo 2011. Il tedesco ha ottenuto il miglior crono a metà sessione, quando ha fermato il cronometro sul tempo di 2:08.464 migliorando di oltre un secondo il risultato delle FP1. Nei secondi finali ha conquistato la seconda posizione Aleix Espargaró (Pons HP 40), che cadde rovinosamente nella gara malese del 2010 al 7º giro. Lo spagnolo ha ottenuto il tempo di 2:08.486, a soli 22 millesimi dal tedesco al comando. Completa la prima top3 virtuale, il pilota più veloce della mattinata, lo svizzero Dominique Aegerter (Technomag-CIP), che al nono giro ha ottenuto il tempo di 2:08.572 (+0.108s).  È l’italiano Michele Pirro (Gresini Racing Moto2) ad occupare la quarta posizione della seconda sessione dei tempi grazie al suo 2:08.594 (+0.130s), mentre termina lo svizzero di Interwetten Paddock Moto2 Thomas Luthi, che ottiene il suo miglior tempo dopo soli 4 giri dell’International Circuit quando supera il traguardo con un 2:08.609, a 145 millesimi da Bradl. Conclude in  sesta posizione il vincitore di Phillip Island Alex De Angelis (JiR Moto2), con il tempo di 2:08.807 (+0.343s), seguito dall’italiano Simone Corsi (Ioda Racing Project), autore di un buon 2:08.862 (+0.398s), e dal finlandese Mika Kallio (Marc VDS Racing Team), sul traguardo con il tempo di 2:08.970 (+0.506s). Chiudono la top ten l’altro italiano Claudio Corti (Italtrans Racing Team) e il giapponese Yuki Takahashi (Gresini Racing Moto2).

Tante le cadute che hanno caratterizzato i 40 minuti di libere pomeridiane: finiscono sull’asfalto l’italiano Iannone (Speed Master), il tedesco Neukirchner (MZ Racing Team), il francese Di Meglio (Tech 3 Racing), il turco Sofuoglu (Technomag-CIP), e gli spagnoli Rabat (Blusens-STX), Pol Espargaró (HP Tuenti Speed Up), Moreno (Mapfre Aspar Team Moto2), Torres (Mapfre Aspar Team Moto2) e Cardús (QMMF Racing Team). Per quest’ultimo il violento impatto con il suolo che gli costa la frattura del polso sinistro. Per sua fortuna Marc Marquez, protagonista con Smith e Cluzel di una sequenza di cadute avvenute all’altezza della curva numero 10 durante le FP1, se la cava con qualche livido e una contusione al braccio sinistro. Lo spagnolo ha preferito rinunciare alle libere del pomeriggio per riposare e presentarsi in forma agli impegni di domani. Non è altrettanto fortunato l’inglese Bradley Smith che si vede costretto a lasciare l’International Circuit con la clavicola sinistra fratturata. Proprio come conseguenza di quanto accaduto in mattinata, la FIM ha deciso di multare gli organizzatori con 15.000 euro per non aver esposto alla curva in questione la bandiera bianca atta ad indicare la presenza di acqua sull’asfalto, dando vita così ad una situazione di estremo pericolo per i piloti in pista.

MotoGp, Rossi verso Sepang: “Lavoriamo per una buona messa a punto”

La Ducati ha lasciato l’Australia lunedì e dopo solo 24 ore di riposo, è tornata al lavoro sulla GP11.1 in vista del GP della Malesia. Sepang è uno dei circuiti più larghi in calendari: in alcuni punti il tracciato arriva a 16 metri di larghezza con l’asfalto che raggiunge temperature molto elevate a causa del clima tropicale. Da quando ha debuttato nella MotoGp, la Ducati vi ha conquistato tre vittorie e un podio, mentre Valentino Rossi vanta sei vittorie e tre podi. «Il circuito di Sepang mi piace molto anche se le condizioni sono sempre estreme dal punto di vista meteo», ha dichiarato Valentino. «In Australia non abbiamo avuto molta fortuna e abbiamo anche faticato più del previsto con la messa a punto della moto quindi qui in Malesia speriamo di fare meglio già da venerdì. In ogni caso potremo anche verificare come ci troveremo rispetto ai test che abbiamo fatto l’inverno scorso. A Sepang avevamo provato molti giorni e sarà interessante comparare le sensazioni rispetto ad allora», ha concluso il pesarese. Intanto però, il team manager della Rossa bolognese, Vittoriano Guareschi, ha illustrato il programma di lavoro sulla moto: in una stagione da dimenticare, si cerca di sfruttare questo tempo in pista per sviluppare la moto del 2012. «In Malesia continueremo a lavorare sulla GP11.1 per la gara e per raccogliere informazioni per il nostro programma di lavoro in ottica 2012. Le condizioni saranno opposte a quelle australiane, molto impegnative da punto di vista fisico sia per i piloti che per il team che in questo finale si stagione stanno lavorando davvero molto e su molti fronti. La Desmosedici che scenderà in pista venerdì è diversa da quella con cui abbiamo provato nei test invernali e ci permetterà di fare dei confronti interessanti per quanto riguarda i dati che raccoglieremo», ha chiuso il capo della Ducati.

MotoGp, Gresini assicura: “Simoncelli a Sepang correrà per la vittoria”

Fausto Gresini, team manager della scuderia in cui milita Marco Simoncelli, esalta lo stato di forma del romagnolo, dopo lo splendido secondo posto ottenuto nello scorso week end al Gp di Australia. «Se ci fossero stati ancora dubbi sulle potenzialità di Marco in Australia sono stati completamente dissipati», ha dichiarato il capo della Honda Gresini. «Sic è stato grande dimostrando di essere ormai estremamente consistente in gara e soprattutto determinato nel trovare la grinta necessaria per conquistare il risultato che si è prefisso. Le tre scivolate delle prove non lo hanno affatto scalfito anzi ne ha fatto tesoro ed ha gestito la gara con saggezza rallentando quando era necessario per non assumersi rischi oltremisura ed attaccando con decisione quando ha voluto riconquistare il risultato che si era costruito nel corso di tutta la gara». Ora Simoncelli ha deciso di puntare al bersaglio grosso, ovvero alla prima vittoria in MotoGp, specialmente dopo che Stoner ha vinto il Mondiale e correrà più rilassato nelle due ultime gare della stagione. «Adesso niente gli è più precluso e a Sepang, dove nei test invernali era stato velocissimo, sarà sicuramente ancora un protagonista», ha continuato Gresini. «Sono invece dispiaciuto per Hiroshi che aveva iniziato molto bene il fine settimana ed invece lo ha concluso nel peggiore dei modi. Aoyama non sarà più con noi nel 2012 ma vogliamo dare a lui il massimo del supporto affinchè disputi i suoi ultimi Gran Premi in MotoGP alla grande. Sepang è un circuito che gli piace ed avrà modo di dimostrarlo».

MotoGp, Lorenzo rende onore a Stoner: “Titolo meritato”

Dopo il buon esito dell’intervento chirurgico alla mano, Jorge Lorenzo ha fatto ritorno a Barcellona per inziare la fase riabilitativa di recupero. Come già annunciato, il il pilota della Yamaha salterà l’appuntamento in Malesia del prossimo fine settimana, mentre la decisione finale sulla sua presenza o meno nell’ultimo round della stagione 2011 a Valencia, sarà presa soltanto durante le due prossime settimane in base al miglioramento delle sue condizioni. «Casey si è reso protagonista di una stagione incredibile, con pochissimi errori», ha commentato Lorenzo. «E’ stato sempre veloce e costante, e di conseguenza difficilmente raggiungibile. Gli faccio i complimenti, è stato il migliore quest’anno e si merita questo secondo titolo». L’impossibilità del maiorchino di scendere in pista a Phillip Island ha in pratica regalato il titolo a Stoner. «Mi sarebbe davvero piaciuto poter lottare con lui fino alla fine, magari fino a Valencia, ma quanto successo domenica mi ha escluso dai giochi. Sono molto orgoglioso del duro lavoro fatto dal mio team che ci ha permesso di chiudere il Campionato in seconda posizione. Ora dobbiamo cominciare a pensare al prossimo anno, lavorando al massimo per tornare a vincere. Dopo l’incidente ero davvero preoccupato per il mio dito, ma grazie all’ottimo lavoro svolto dallo staff medico non c’è stato alcun problema con i nervi e i tendini. Non vedo l’ora di tornare in sella alla mia M1», ha concluso il campione del mondo uscente.

MotoGp, Simoncelli a Sepang con l’obiettivo di vincere

Dopo aver ottenuto un ottimo secondo posto sul circuito australiano di Phillip Island alle spalle del Campione del Mondo 2011 Casey Stoner, Marco Simoncelli è caricato a mille e vuole chiudere alla grande gli ultimi due appuntamenti dell’anno. Il pilota del Team San Carlo Honda Gresini è volato dall’Australia alla Malesia con l’auspicio di conquistare un’altra volta al podio anche sul circuito di Sepang sul quale si è dimostrato velocissimo nei test d’inizio anno. Supersic non vuole porsi limiti e spera di ottenere la vittoria nei restanti due Gran Premi dell’anno. «Ho lasciato Phillip Island, un circuito ed un posto che prediligo, felicissimo», ha spiegato il romagnolo. «Ho disputato un altro Gran Premio da protagonista ed il secondo posto riconquistato dopo una bellissima bagarre con Dovizioso mi ha dato enorme soddisfazione». Continua, inoltre, il duello tutto italiano tra Simoncelli e Dovizioso: in questa stagione il risultato delle sfide tra Sic e Dovi è di tre vittorie a due per il pilota della Gresini. «Ero stato tutta la gara in seconda posizione e lasciare ad Andrea il secondo gradino del podio mi scocciava, ho stretto i denti e ci sono riuscito. E’ stato bello! Sul circuito di Sepang in 250 non ho mai vinto ma negli ultimi due anni sono sempre salito sul podio e soprattutto nei test invernali d’inizio anno sono stato velocissimo e quindi sono convinto di poter fare bene. Ci ho preso gusto nello stare davanti a lottare con i migliori e salire sul podio è veramente emozionante. Certo salire sul gradino più alto sarebbe ancora più bello e quindi ci proverò già domenica prossima nel Gran Premio della Malesia», ha concluso Simoncelli.

MotoGp, Pedrosa deluso dall’Australia pensa alla Malesia

In attesa di approdare in Malesia, Dani Pedrosa rivive il film del GP di Australia, chiuso per lo spagnolo con un deludente quarto posto. «E’ stata davvero dura a Phillip Island, non mi sono sentito tranquillo per tutto il fine settimana», ha dichiarato lo spagnolo della Honda Repsol. «Appena scattati dal via ho quasi perso l’equilibrio, arrivando a mettere il piede sinistro a terra proprio mentre i semafori si spegnevano, una partenza da dimenticare. Nelle prime tornate non ho girato come avrei voluto, poi per fortuna ho recuperato un po’. Ho superato Andrea Dovizioso e lottato per un po’ con lui, ma la gomma anteriore era molto consumata negli ultimi giri. Appena ho provato a spingere, ho sentito l’anteriore cedere, quindi è stato per me impossibile non farlo passare». Archiviato l’appuntamento in Australia con il trionfo del compagno di squadra Stoner e con la battaglia persa con l’altro pilota Repsol, Dovizioso, Pedrosa è insieme all’ex campiona del mondo in carica Lorenzo, il grande deluso della gara australiana. E questo quando sono passate appena due settimane dalla vittoria a Motegi«Voglio al più presto mettermi alle spalle questo weekend e spero di fare meglio in Malesia. Faccio comunque le mie congratulazioni a Casey per il suo titolo: è stato il più forte in questa stagione, sempre sul podio, senza errori, quindi se lo merita», ha chiuso l’hondista.

MotoGp, in Australia il miglior week end della stagione della Ducati Pramac Racing

Il GP di Australia è stato decisamente positivo per la coppia di piloti della Ducati Pramac Racing, con il francese Randy De Puniet che ha chiuso al sesto posto, suo miglior risultato stagionale e Loris Capirossi che ha terminato la gara nella Top 10 nonostante il recente infortunio alla spalla«Sono partito bene ma dopo qualche giro, tra il dolore alla spalla e il tempo in continuo cambiamento, ho cercato di gestire la gara con l’obiettivo di portarla a termine», ha dichiarato Capirossi.«Negli ultimi quattro giri ho sentito l’arrivo di un forte acquazzone proprio prima del rettilineo, e quindi ho pensato fosse opportuno entrare ai box per cambiare moto. Purtroppo non si è rilevata la scelta giusta perché avrei probabilmente potuto terminare la gara un paio di posizioni più avanti, ma il nono posto è comunque soddisfacente viste le mie condizioni fisiche». Anche Randy De Puniet si è detto molto soddisfatto della sua in Australia, nonostante un lungo nei primi giri che ha rischiato di compromettere il suo gran premio: «Sono molto contento della giornata di gara, nelle qualifiche siamo stati molto sfortunati ma in gara le cose sono girate a nostro favore. All’inizio ho perso un po’ di tempo per superare Loris, ma una volta sorpassato, mentre cercavo di raggiungere Edwards e Hayden, un po’ di pioggia mi ha

MotoGp, Lorenzo operato con successo: salterà il Gran Premio della Malesia

Dopo essersi stato vittima di un bruttisimo infortunio alla mano sinistra a causa di una caduta nella sessione di warm up dell’Iveco Australian Grand Prix, il pilota spagnolo della Yamaha, Jorge Lorenzo, ieri è stato sottoposto ieri ad un intervento chirurgico ricostruttivo. L’operazione é stata compiuta con successo, ma l’ovvia convalescenza costringerà Lorenzo a rinunciare al Grand Premio della Malesia in calendario il prossimo fine settimana. Il chirurgo é riuscito a salvare i nervi e i tendini dell’anulare infortunato del pilota della Yamaha, senza che sia sta compromessa la perdità di funzionalità nella mano o nel dito. La brutta notizia è che il lungo periodo di riabilitazione che richiede un intervento simile, costringerà il maiorchino a saltare la gara di Sepang in programma nel prossimo fine settimana. Ed anche la partecipazione all’ultimo GP del calendario a Valencia sarà presa in base alle condizioni di Lorenzo una volta rientrato a Barcellona.

FORFAIT ANCHE PER SPIES – Intanto, mentre Casey Stoner andava a vincere il Mondiale, la Yamaha doveva registrare anche la defezione del suo secondo pilota: il compagno di squadra di Lorenzo, l’americano Ben Spies, aveva infatti ricevuto un colpo alla testa nell’incidente che lo aveva visto protagonista in negativo del turno di qualifiche del sabato e dopo alcuni giri di pista effettuati nel warm up mattutino, l’americano si é fermato a discutere con i membri del proprio team per via delle sensazioni di confusione e disorientamento provate in sella alla sua M1, decidendo così di rinunciare alla gara per evitare di correre inutili rischi e mettere a rischio la sua incolumità e quella degli altri piloti in pista. Al via della gara australiana dunque, non c’era nessun pilota schierato dunque per la Yamaha Factory Racing a Phillip Island ed ora bisognerà vedere se la casa dei tre diapason provvederà a sostituire il campione del mondo uscente nella gara di Sepang.

Motomondiale, Aoyama saluta MotoGp e il team Gresini: nel 2012 correrà in Superbike

Nel prossimo Mondiale della MotoGp del 2012, il pilota giapponese Hiroshi Aoyama non farà più parte del Team San Carlo Honda Gresini. “Il rapporto con Hiroshi Aoyama è stato sicuramente di reciproca stima e rispetto e spero che il nostro il Team San Carlo Honda Gresini abbia contribuito a farlo crescere sportivamente nel corso di questa stagione in una categoria non certo facile come la MotoGP. Il prossimo anno inizierà per lui una nuova avventura nel Campionato del Mondo Superbike e quindi formulo a lui i migliori auspici per trovare determinazione e motivazioni per essere vincente”, ha dichiarato il team manager della scuderia di Faenza, Fausto Gresini. «Aver corso in MotoGP negli ultimi due anni è stata per me una grande esperienza», ha invece dichiarato il pilota giapponese. «Voglio ringraziare sentitamente Fausto Gresini, tutto lo staff ed i tecnici del Team San Carlo Honda Gresini per questo straordinario periodo della mia carriera e tutte le persone della mondo della MotoGP che mi hanno aiutato e supportato. Adesso mi aspetta una nuova esperienza in un’altra categoria, la Superbike, dove spero fortemente di riuscire a fare un ottimo lavoro con il mio nuovo Team».

IN GRANDE DIFFICOLTA’ ANCHE IN AUSTRALIA – Aoyama ha oramai 30 anni e ha esordito nel Motomondiale nel 2004. Nella classe MotoGP da appena due stagioni, non si é mai veramente adattato al mondo delle 800cc e ha faticato non poco per emergere nella classe regina, come si è ampiamente visto anche in occasione della gara di ieri a Phillip Island, in cui è caduto proprio quando era in rimonta. «E’ stata una gara molto difficile per il forte vento e le mutevoli condizioni atmosferiche», ha commentato in proposito il nipponico. «Desideravo tanto fare una bella gara perché questi sono per me gli ultimi Gran Premi in MotoGP. Purtroppo il fine settimana è stato particolarmente difficile, ieri la caduta ed oggi quando stavo facendo una gara di recupero sono scivolato alla curva nove a causa della pista bagnata dallo scroscio improvviso di pioggia. Sono veramente dispiaciuto e spero di rifarmi il prossimo fine settimana in Malesia», ha infine concluso Aoyama.

Moto2, a Phillip Island ritorna al trionfo De Angelis. In 125cc vince Cortese

Alex De Angelis ha trionfato nel Gran Premio d’Australia al termine di una gara molto emozionante nella classe della Moto2. Il sanmarinese (JiR Moto2) ha dunque ripetuto l’exploit di un anno fa sul circuito australiano. Secondo posto per Stefan Bradl (Viessmann Kiefer Racing) che grazie a questo risultato é ritornato in vetta alla classifica generale. Rimonta incredibile invece, per lo spagnolo Marc Marquez (Team CatalunyaCaixa Repsol) che ha chiuso al terzo posto, dopo essere partito in coda per la penalizzazione di un secondo sul tempo della qualifica. La classifica generale vede ora al comando Bradl a quota 254 punti, seguito da Marquez a 251, Iannone a 165, De Angelis a 157, e Corsi a 127.

125cc, VINCE CORTESE – Il tedesco Sandro Cortese (Intact-Racing Team Germany) vince per la seconda volta nella stagione 2011 conquistando il Gp d’Australia della classe 125, che é stato interrotto a 2 giri dal termine per una bruttisima caduta del finlandese Niklas Ajo. Secondo posto per Luis Salom (RW Racing GP), terzo Johann Zarco (Avant-AirAsia-Ajo).

MotoGp, Super Sic e Dovizioso centrano il podio a Phillip Island

Marco Simoncelli, giunto secondo al traguardo, è il primo dei piloti “normali” , considerando l’irrangiungibile Stoner, che a Phillip Island vince da cinque gare di fila: “Sono davvero contento – ha detto Marco -, è stata dura per le condizioni, con il vento forte e la pioggia nel finale. Il problema era che non si sapeva quanto si dovesse spingere, ma dopo aver fatto tutta la gara al 2° posto ho pensato non potevo farmi fregare negli ultimi due giri così, quindi ho spinto e ho tenuto la posizione“. Dopo questo risultato, il migliore nella carriera in MotoGP, Super Sic è ora 6° nella classifica piloti del Mondiale, a pari merito con Valentino Rossi, e con la concreta possibilità di andare a prendere Spies, attualmente distante 17 punti. E sul suo recupero, non fa alcun tipo di illazione legato al rendimento della moto. “La mia moto è sempre stata ad alto livello, il suo rendimento non è stato condizionato dall’incidente di Le Mans, ne sono convinto. Il segreto di Stoner? Qui fa paura e in generale la differenza è che riesce a dare gas prima degli altri“. Poi, nel finale, un saluto all’infortunato Lorenzo: “Non ci siamo molto simpatici, ma vorrei dargli un in bocca al lupo e salutarlo: mi dispiace che non abbia corso per quello che gli è successo“.

Per Andrea Dovizioso, é arrivato il sesto podio stagionale, con Pedrosa giunto alle sue spalle, suo compagno di squadra nell‘Hrc, ma anche principale rivale nella lotta per il terzo posto nella classifica del mondiale, che lo vede ancora davanti per 4 punti. “Contava stare davanti a Dani – ha detto Andrea – perché l’obiettivo vero sarà di confermare il terzo posto nel mondiale. Non che sia il mio obiettivo massimo in carriera, ma ruiuscirci quest’anno, con il livello alto che c’è, non sarebbe male, e non certo per i soldi in palio. La gara è stata dura, con condizioni difficili e tante incognite con la pioggia nelle curve, ma il risultato è stato importante“.

 

MotoGp, la delusione di Valentino Rossi: “Guido al 70%, non mi fido della moto”

La gara australiana di Valentino Rossi si è conclusa al 14° giro, nel mentre effettuava un sorpasso normale a Bautista, con cui stava battagliando per il 5° posto. “È molto difficile, abbiamo problemi, ma in mattinata avevo migliorato il feeling e in gara, grazie anche all’assenza delle Yamaha, pensavo di ottenere un risultato onorevole. Avevo un passo migliore di Hayden e Bautista e sono andato all’attacco per passarli“. Come detto la manovra del sorpasso e la successiva caduta, non sono sembrate così pericolose. “Ho frenato, sono entrato tranquillo nella piega a destra – ha spiegato – forse mezzo metro più stretto, ma lei non vuole fare i sorpassi, ho perso l’anteriore, sono caduto ed è andata pure bene che Bautista non mi abbia centrato“. Una caduta dunque senza senso, un po’ come la stagione davvero inspiegabile vissuta sin qui da Rossi con la Ducati. “Sono entrato alla solita velocità e con il solito angolo di piega, era un sorpassino, non ero impiccato, non ha senso“. Poi, provando fornire qualche motivazione al perché di tanta difficoltà, Vale si stringe nelle spalle: “Io devo guidare al 70 per cento perché non mi fido della moto, e poi anche così cado. Non ce la faccio, il mio stile non si adatta; non è questione di sfortuna, è che ci sono dei problemi che non riusciamo a risolvere“.