Motomondiale: dopo il silenzio per lo straziante dolore, ecco le parole della famiglia Tomizawa

Dopo il silenzio dovuto al dolore straziante dei primi giorni, arrivano direttamente dal sito della MotoGp, le parole che la famiglia di Shoya Tomizawa e la sua squadra vogliono rivolgere ai fan e ai sostenitori di tutto il mondo.

Shoya Tomizawa è stato uno dei raggi di sole nel paddock e nel suo team. Non ha mai perso l’occasione di dedicare un sorriso o un ‘ciao’ a nessuno di quelli che incontrava. Gli piaceva divertirsi con i suoi colleghi, ma era anche un pilota molto professionale che è stato vivace e completamente concentrato sullo sviluppo della sua moto dopo ogni uscita. Tutti sono rimasti impressionati dal suo talento e dal suo raffinato stile di guida. Ha lavorato duramente per dare il massimo non solo per sé ma per tutti nella sua squadra, che era diventata una seconda famiglia con cui ha trascorso la maggior parte del suo tempo libero tra le corse. Non abbiamo solo perso un pilota di talento, abbiamo perso un amico e un figlio che irradiava la gioia di vivere e di trasmettere una buona sensazione a tutti quelli intorno a lui. Questo rimarrà sempre nei nostri ricordi. Scriviamo queste righe come un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno inviato messaggi di cordoglio in queste ultime ore. Attraverso questi messaggi abbiamo ottenuto una grande sensazione di calore. Tale grande sostegno dimostra che Shoya non era solo apprezzato dalla sua famiglia e dagli amici, ma da molti di più. Senza Shoya nulla sarà come prima, ma grazie alla sua passione per lo sport e all’incoraggiamento della sua famiglia, il team Technomag-CIP continuerà la sua avventura e le sfide in Moto2. I suoi genitori ci chiedono di mantenere il suo sorriso ed il suo sguardo malizioso nella nostra memoria, e ricordare che egli è morto facendo quello che amava.

Cordialmente,

Genitori, team, CIP and Technomag

Motomondiale, Melandri sulla pista di Misano: “E’ un tracciato senz’altro migliorabile”

Faccio parte della Safety commission e facciamo il possibile per migliorare la sicurezza, ma sappiamo che eventi tragici come quello di domenica costituiscono il rischio più grande per un pilota“. Il pilota Marco Melandri, intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24, é tornato a parlare sull’incidente di domenica scorsa avvenuto sul circuito di Misano in cui ha perso la vita Shoya Tomizawa.

Dopo un mio incidente simile due anni fa mi lamentai molto che il cordolo è molto liscio – racconta il pilota del team Gresini che il prossimo anno correra in Superbike con il team Sterilgarda Yamahanon c’è neppun tipo di differenziale tra cordolo ed erba sintetica. Poi il cordolo è stato alzato, l’incidente di Tomizawa è stato un po’ diverso, perché ha perso l’anteriore e non si capisce se lo ha perso sull’erba sintetica o sull’asfalto. Secondo me si potrà sempre migliorare, quando un pilota cade è sempre un suo errore, ma qualsiasi sia stata la causa di questo incidente bisogna lavorarci sopra. Per un paio d’ore non riuscivo più a parlare dopo la gara perché avevo spinto tanto per cambiare la situazione in quel punto del circuito. Si è parlato di sospendere la gara, non so quale sarebbe stata la scelta giusta, di certo non sarebbe cambiato il risultato. Tomizawa avrebbe voluto vederci correre per lui, forse sarebbe bello dedicargli un evento il prossimo anno e raccogliere fondi per la sicurezza”.

Un ‘altra polemica e’ invece quella che riguarda i troppi concorrenti presenti nella categoria della Moto2. “Anche quello può essere un altro argomento da affrontare ma non penso sia questa la causa di questo incidente perchè quel gruppetto era di soli tre piloti. Di sicuro ci sono tante partenze a rischio e se qualcuno ha una partenza lenta il rischio di essere colpiti aumenta”.

Motomondiale, il 3 ottobre la cerimonia per Tomizawa a Motegi

Shoya Tomizawa, il centauro morto domenica durante la gara del Motomondiale della Moto2 in seguito ad un terribile incidente sulla pista di Misano, sarà ricordato ufficialmente in una cerimonia che si svolgerà al circuito di Motegi, in Giappone, in occasione del MotoGp del 3 ottobre prossimo. Lo ha annunciato il quotidiano Sports Nippon, secondo cui gli organizzatori della gara e il gestore del circuito, Mobility Land, starebbero valutando il modo migliore per rendere omaggio allo sfortunato motociclista, scomparso ad appena 19 anni e mezzo. Tra le opzioni allo studio, quelle di osservare anche un minuto di silenzio e di una cerimonia ufficiale.

Intanto, il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport, Edio Costantini, è voluto anch’egli intervenire sulla morte del motociclista Tomizawa a Misano, ha affermato: “Cos’è il valore della vita di un atleta di fronte allo spettacolo sportivo? Nulla. Lo abbiamo constatato, ancora una volta, domenica scorsa davanti alla morte in diretta del giovanissimo Shoya Tomizawa sulla pista del circuito di Misano Adriatico. Una pagina amara di sport calpestata e immolata alla causa dello spettacolo. La settimana scorsa ci interrogavamo sul senso della morte di un ragazzino di appena 13 anni, Peter Lenz, alla guida di una moto da professionista in una gara di contorno al Gran Premio di Indianapolis. Oggi ci chiediamo se ha un senso continuare una gara come se niente fosse, quando c’è un ragazzo a terra che ha perso la vita“.

Intanto, come riportato già ieri, Paolo Giovagnoli, procuratore della Repubblica di Rimini, ha aperto un’inchiesta per piena luce sull’accaduto. Una vicenda certamente drammatica, ma che potrebbe nascondere degli elementi che sarebbe giusto far emergere, perché nulla resti intentato. In ogni caso un dramma che si è consumato in pista e che vede coinvolti, oltre allo sfortunato Tomizawa, anche De Angelis e Redding, incolpevoli protagonisti di una giornata che difficilmente dimenticheranno.

Motomondiale, la Suter Racing “totalmente scossa” per la morte del loro “Tomi”. Cordoglio anche dalla Honda Motor e Honda Racing Corporation

Il mondo del Motomondiale è ovviamente ancora sotto shock per la tragica scomparsa del 19enne giapponese Tomizawa nel corso della gara delle Moto2 di ieri a Misano. Nemmeno di fronte alla morte sono mancate le polemiche: in molti pensano che la gara andava sospesa (come hanno detto gli stessi Valentino Rossi e Casey Stoner). Ma nei commenti generali, è comunque prevalso un pensiero che poi è anche una presa di coscienza della realtà del mondo delle due ruote: la dinamica dell’incidente, del tutto fortuita, e l’accettazione del rischio da parte di chi fa questo mestiere.

Il team Suter Racing ‘è totalmente scosso’ per la morte di Shoya Tomizawa. Eskil Suter, il numero uno della scuderia, ha voluto commentare l’accaduto in una nota: “Shoya era più di un amico. Era come un componente della famiglia, generoso, disponibile e amichevole. Era amato da tutti nel paddock e sono terribilmente dispiaciuto per la sua famiglia e la squadra che ha subito questa tragica perdita. Sono dispiaciuto anche per De Angelis e il nostro pilota Redding, che mentalmente è completamente distrutto. E’ triste ricordare che le corse restano ancora pericolose nonostante tutti i miglioramenti fatti in pista per la sicurezza“.

Intanto, anche Honda Motor e Honda Racing Corporation hanno voluto esprimere il proprio personale cordoglio per il tragico incidente di Misano. “Siamo molto tristi riguardo questa notizia e siamo vicini alla famiglia e agli amici di Shoya. Era all’inizio di una promettente carriera e oggi abbiamo perso un grande talento per il futuro. Shoya aveva uno spirito da lottatore e ci mancherà molto” ha dichiarato Shuhei Nakamoto, Vice Presidente di Honda Racing Corporation al sito www.motogp.com. 

Infine, una notizia a margine che ci riporta alla realtà di tutti i giorni: Loris Capirossi è stato operato quest’oggi al tendine del mignolo della mano destra; è stato assistito dal Dottor Claudio Costa della Clinica Mobile ed ha subito la ricostruzione e il riposizionamento del tendine. Ora il pilota dovrà stare fermo almeno per 15 giorni e per questo non sarà presente alla prossima gara che si svolgerà sul circuito di Aragon (Spagna) il prossimo 19 settembre.

Motomondiale, la Procura indaga sulla morte di Tomizawa. Ipotizzato reato di omicidio colposo a carico di ignoti. Il dott. Costa: “E’ stato fatto tutto il possibile”

La tragica morte del pilota Tomizawa nel Gran Premio di Misano della Moto2 avvenuta ieri, è finita sul tavolo di Paolo Giovagnoli, procuratore della Repubblica di Rimini, il quale dopo aver aperto un fascicolo d’inchiesta sulla morte del pilota giapponese, sta ora valutando quale ipotesi di reato formulare a carico di ignoti, anche se appare molto plausibile che si tratterà di omicidio colposo. Il magistrato, dopo l’ispezione esterna del corpo del giovanissimo centauro, eseguita oggi, disporrà a breve l’autopsia: a quanto si è appreso, si vuole accertare per prima cosa se possa aver avuto conseguenze sul decesso del pilota la caduta dalla lettiga dei soccorritori, avvenuta proprio perché uno di loro era inciampato nella ghiaia presente a bordo pista. Inoltre, attraverso la visione dei filmati della gara e le testimonianze raccolte dei soccorritori e dei responsabili del circuito e della Dorna che organizza il motomondiale, si cercherà di appurare se i soccorsi sono stati tempestivi e adeguati nei mezzi in dotazione e negli equipaggiamenti utilizzati. Sul circuito c’è stata anche un’ispezione della Polizia stradale di Rimini, come del resto avviene in ogni caso in cui ci sia un morto in un incidente stradale.

La bandiera rossa è un gesto di protezione. Tutto si ferma per vedere di salvare un ragazzo di 20 anni, ma quando in pista sfrecciano altri piloti a velocità vertiginosa si può decidere di spostare il soccorso in una zona protetta. Sono delle scelte che i medici che sono a bordo pista possono fare“. Il dottor Claudio Costa della clinica mobile, intervistato questa mattina ai microfoni di radio Anch’io Lo Sport su Radiouno, è tornato a parlare dell’incidente mortale di ieri che ha visto protagonista Shoya Tomizawa e sulle polemiche seguite alla mancata interruzione della gara. “In questo caso non entro più nel merito di questa situazione perchè la cosa che mi ha affranto è che un ragazzo che espandeva profumo ha perso la vita a 20 anni. Tutti hanno lavorato con grande impegno a Misano e a Riccione, con tanto amore. Quando alle 14.19 Shoya ci ha lasciati sul lettino, gli sono stati tolti i macchinari, i tappi alle orecchie e qualcuno lo ha baciato in fronte sembrava che quel corpo sorridesse ancora. Nel paddock anche se non sarà più presente fisicamente, resterà il suo sorriso. Come reagiscono i piloti? C’è il dolore, ma loro sanno che giocano a scacchi col rischio e pericolo della morte e proprio per questo per me sono speciali. Loro inconsciamente con questa signora vestita di nero parlano“.

Motomondiale, le classifiche piloti e costruttori della MotoGp, Moto2 e 125cc dopo il Gran Premio di San Marino

Le classifiche del Motomondiale in MotoGp dopo il Gran Premio di San Marino, dodicesimo appuntamento della stagione.

Classifica Piloti: 1. Jorge Lorenzo (Spa) 271 punti. 2. Dani Pedrosa (Spa) 208. 3. Andrea Dovizioso (Ita) 139. 4. Casey Stoner (Aus) 130. 5. Valentino Rossi (Ita) 130. 6. Ben Spies (Usa) 120. 7. Nicky Hayden (Usa) 109. 8. Randy De Puniet (Fra) 81. 9. Marco Melandri (Ita) 67. 10. Colin Edwards (Usa) 66.

Classifica costruttori: 1. Yamaha 280 punti. 2. Honda 245. 3. Ducati 170. 4. Suzuki 64.

La classifica del Mondiale della classe Moto2 dopo il Gran Premio di San Marino.

Classifica piloti: 1) T. Elias 211; 2) J. Simón 128;  3) T. Luthi 124; 4) A. Iannone 119; 5) S. Corsi 97;  6) J. Cluzel 84; 7) S. Tomizawa 82; 8) G. Talmacsi 79;  9) Y. Takahashi 72; 10) S. Gadea 59.

Classifica costruttori: 1. Moriwaki 236 punti. 2. Suter 196. 3. Speed Up 144. 4. Motobi 99. 5. FTR 84.

La classifica del Mondiale della classe 125cc dopo il Gran Premio di San Marino.

Classifica piloti: 1) M. Marquez 197;  2) N. Terol 188; 3) P. Espargaro 177; 4) B. Smith 128; 5) S. Cortese 107; 6) E. Rabat 99; 7) E. Vazquez 97; 8) T. Koyama 92;  9) R. Krummenacher 79; 10) D. Webb 64.

Classifica costruttori: 1. Derbi 260 punti. 2. Aprilia 231. 3. Honda 14. 4. Ktm 6. 5. Lambretta 1.

Il prossimo appuntamento del Motomondiale è previsto tra due settimane, per il Gran Premio d’Aragona nel weekend 17-18-19 settembre, introdotto per sostituire il Gran Premio d’Ungheria nella stagione 2010 e ne costituirà la riserva fino al 2016. Si disputerà nel circuito della Ciudad del Motor de Aragón. È una delle piste migliori del mondo ha confermato Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna Sports. La pista si trova in una località nei pressi di Alcaniz e secondo gli organizzatori del mondiale “sarà un grande successo di pubblico”.

Motomondiale, Moto2: il pauroso incidente di Tomizawa oscura la sesta vittoria di Elias, sempre più vicino al titolo

Al via del Gran Premio di San Marino sul tracciato di Misano, si assiste all’incredibile uscita dai blocchi di Andrea Iannone, che trova subito la vetta della corsa già alla prima curva con la sua Speed Up. Buona la partenza anche per tutta la prima fila e per Simone Corsi che si ritrova quinto. Ma immediatamente dopo, ecco il primo e inaspettato colpo di scena con un “ride through” proprio per l’abruzzese, colpevole di una partenza anticipata. Davanti rimangono così in sei: Tomizawa, Cluzel, Redding, Corsi e Simon, che provano a rubare la scena al leader del mondiale Toni Elias, partito in pole position e saldamente al comando. Lo spagnolo del team Gresini guida il gruppo, con Simone Corsi (Jir) primo antagonista. Nel frattempo intanto Di Meglio che era in 16a posizione. Da dietro intanto si registra una doppia tornata rapida per Alex de Angelis (Jir) che si aggancia così al gruppo di testa, mentre lascia sfortunatamente la gara Mattia Pasini che era alle spalle del sammarinese.

Poi, accade l’inprevedibile: Tomizawa perde improvvisamente il controllo della sua Suter con De Angelis e Redding che non possono evitare l’impatto con la moto nel mezzo della pista, investendolo. Solo De Angelis lascia la pista sulle proprie gambe, per l’inglese e il giapponese costretti alla barella. Cadono anche Gadea e Takahashi. Una scena incredibile: le ultime notizie riportano un Tomizawa in lotta tra la vita e la morte.

Toni Elias intanto impone il suo ritmo fino alla fine e la sua vittoria è la conseguenze inevitabile di quanto visto in pista. Si tratta per il pilota del team Gresini della sesta stagionale, la quarta consecutiva: numeri che parlano di un mondiale che ha il suo cognome quasi scolpito sul trofeo soprattutto grazie all’errore di Iannone, costretto al ritiro a due giri dal termine mentre era 15o.

In seconda e terza posizione chiudono Julian Simon (Mapfre Aspar), ora secondo anche nel mondiale con 83 punti di ritardo, e Thomas Luthi (Interwetten Honda Moto2) che trova il quinto podio della stagione dopo una grande rimonta. Simone Corsi (Jir), Stefan Bradl (Viessmann Kiefer Racing) e Jules Cluzel (Forward Racing) completano le prime sei piazze. Top ten anche per Claudio Corti, nono, e Roberto Rolfo, decimo.

L’ordine d’arrivo della Moto2:

Motomondiale, Gran Premio di San Marino: Pedrosa, de Angelis e Marquez leader nel warm up

Ancora è una sfida a due nella sessione conclusiva della classe regina prima della gara delle 14, quella che vede Jorge Lorenzo dominare la scena durante quasi tutti i 20 minuti previsti per il warm up del Gran Premio Aperol di San Marino e Riviera di Rimini. 1’34.803 il tempo dello spagnolo del team Fiat Yamaha, con Dani Pedrosa su Honda che solo nel finale si trova quasi due decimi di vantaggio grazie ad un ultimo giro praticamente perfetto. Andrea Dovizioso ritrova invece fiducia con la sua Repsol Honda, chiudendo terza posizione a soli 83 millesimi da Lorenzo: potrebbe essere il segnale di una grande gara da disputare sul tracciato di casa quest’oggi. Non si schioda invece dalla quarta piazza Valentino Rossi, che non riesce a recuperare quei due/tre decimi che gli permetterebbero di riportarsi sui primi e giocarsi così le chance per la vittoria. Dietro di lui completano la top six Casey Stoner (Ducati Team) e Randy De Puniet (LCR Honda). Una sola caduta nella sessione: protagonista sfortunato Marco Melandri su Honda San Carlo Gresini. Nessun problema però per il pilota, subito in piedi dopo la spettacolare scivolata.

La Moto2 come sempre regala belle sfida, anche nel warm up. Con il Gran Premio Aperol di San Marino e Riviera di Rimini programmato per le 12.15, sono in molti a cercare la messa a punto perfetta e decisiva per la gara, in questa prova conclusiva. I piloti più in forma sono gli stessi che già ieri avevano occupato le posizioni della top ten in qualifica, con Alex de Angelis su Motobi Jir bravo a piazzare nel finale il tempo di 1’39.603 e ad aggiudicarsi la prova. Alle sue spalle c’è il compagno di squadra Simone Corsi che si ferma a meno di un decimo dal sammarinese, mentre Scott Redding (Marc VDS Racing) e il leader del mondiale Toni Elias (Gresini Racing) chiudono la top four. Claudio Corti (Forward Racing), Julian Simon (Mapfre Aspar), Shoya Tomizawa (Techcnomag CIP) e Gabor Talmacsi (Fimmco Speed Up) completano le prime otto posizioni di questo warm up di rifinitura. Solo 16º Andrea Iannone in ritardo di 1.1s dalla vetta.

Mattinata molto importante a Misano per la classe 125 con vari piloti, soprattutto coloro che partiranno dalla seconda linea, in netto miglioramento in vista della gara odierna. Fino quasi al termine della sessione sono Sandro Cortese, Esteve Rabat e Pol Espargaró a dominare la classifica dei tempi, salvo poi lasciare spazio nel finale a Marc Marquez (Red Bull Ajo Motorsport) e Nicolas Terol (Bancaja Aspar) rispettivamente primo e secondo. Mentre il tedesco del team Avant Ajo Mitsubishi è bravo a mantenere la terza posizione, gli altri scivolano fino alla sesta (Espargaró) e settima piazza (Rabat). Davanti a loro ben figura il pilota del team Tuenti Racing Efren Vazquez quarto, mentre è solo quinto e con un distacco superiore al secondo il poleman di ieri Bradley Smith (Bancaja Aspar).

Motomondiale, Gran Premio di San Marino: Toni Elias conquista la pole nella Moto2. Gli italiani sparsi tra la seconda e la terza fila

E’ un Toni Elias davvero senza rivali quello visto quest’oggi sul circuito di Misano durante la sessione delle qualifiche ufficiali della Moto2 per la conquista della pole position nella gara di domani. Lo spagnolo ha infatti conquistato la seconda stagionale e l’11ª della carriera con il tempo di 1’38.991. È stato l’unico pilota a correre sotto l’1’39, mentre al suo fianco domani ci sarà Scott Redding (Marc VDS Racing). L’inglese, per la prima volta sul podio quest’anno ad Indianapolis, dimostra di aver finalmente trovato le dimensioni giuste di questa categoria con un altro buon risultato. In prima fila con lui anche Julian Simon su Mapfre Aspar e il francese Jules Cluzel su Forward Racing.

Gli italiani proveranno l’attacco alla vittoria casalinga a partire dalla seconda e proseguendo in terza fila: Andrea Iannone, fuori nell’ultima parte di sessione per un problema alla frizione, è quinto mentre Simone Corsi (Jir) e Mattia Pasini (Italtrans) chiudono rispettivamente in sesta e nona posizione. Con Alex De Angelis (Jir) settimo e Shoya Tomizawa a chiudere la top8, da segnalare anche la 14ª piazza di Claudio Corti su Forward Racing. Cadute invece per Raffaele de Rosa (tech3 Racing), Dominique Aegerter (Technomag CIP) e Michael Ranseder (Vector Kiefer Racing). Nessun problema di natura fisica per entrambi.

I tempi delle qualifiche della Moto2:

Motomondiale, Gran Premio di San Marino: nelle libere del sabato la Moto2 parla italiano con Iannone e Pasini. In 125cc dominio spagnolo con Marquez, Terol ed Espargarò

Ci sono due piloti italiani al comando nella seconda e ultima sessione delle prove libere del Gran Premio di San Marino della classe Moto2 sul circuito di Misano. Davanti a tutti si è piazzato Andrea Iannone su Fimmco Speed Up grazie al tempo di 1’39.835, nonostante non sia al meglio della condizione. Mentre alle sue spalle il redivivo Mattia Pasini, in gara con la wild card, fa valere la sua esperienza su un circuito che conosce a menadito, guidando benissimo in sella alla Suter del team Italtrans STR.

Con i primi sei piloti racchiusi in soli 184 millesimi poco contano le posizioni, ma per il momento dietro al duo di casa sorridono Scott Redding (Marc VDS Racing), Alex De Angelis (Jir Moto2), Julian Simon (Mapfre Aspar) e il leader del mondiale Toni Elias (Gresini Racing). Non lontano c’è Claudio Corti, settimo con la sua Forward Racing a meno di 4 decimi di distacco, mentre Simone Corsi è decimo con un distacco inferiore al mezzo secondo. Due le cadute durante la sessione di stamattina: la prima vede protagonista Alex Baldolini (Caretta Technology Race dept.), mentre la seconda è del pilota belga Xavier Simeon, sostituto di Fonsi Nieto nel team Holiday Gym G22.

La Spagna e i suoi giovani piloti continuano a dominare la classe 125cc. E i protagonisti principali sono gli stessi di ieri: il leader del mondiale Marc Marquez e i due terni inseguitori Nico Terol e Pol Espargaró. Ma se da una parte il pilota del Tuenti Racing è apparso ancora in leggera difficoltà a causa di un prolungato test di gomme in questa sessione, la sfida tra il giovane del Red Bull Ajo Motorsport e quello della Bancaja Aspar non finisce di stupire i tanti appassionati delle due ruote.

La sessione è comandata dal numero 93 Marquez, che proprio nell’ultimo giro utile ha guadagnato ben 3 decimi di vantaggio sul primo rivale per la rincorsa al titolo Terol, mentre Espargaró chiuderà solo quinto preceduto da Efren Vazquez (Tuenti Racing) e Sandro Cortese (Avant Ajo Mitsubishi). Problemi meccanici nel finale di sessione per Nico Terol, bloccato dalla sua Aprilia nell’ultimo giro a disposizione per provare a rispondere a Marquez. Bradley Smith (Bancaja Aspar), Esteve Rabat (Blusens STX) e Luis Salom (Stipa Moleenar) completano la top7. Caduta infine per la wildcard Giovanni Bonati, ma per fortuna senza gravi conseguenze.

Motomondiale, prove libere Gran Premio di San Marino: a Misano in MotoGp primo Pedrosa, in Moto2 il pilota di casa De Angelis, in 125cc primo Terol

Lo spagnolo della Honda Dani Pedrosa è stato il più veloce nelle prove libere del venerdì della MotoGp per il Gran Premio di San Marino: il pilota della Honda ha infatti chiuso in 1’34″772. Secondo, il nostro Andrea Dovizioso, ovviamente sempre su Honda, terzo il leader del Mondiale Jorge Lorenzo. Quarta piazza per Valentino Rossi, solo decimo Marco Melandri. Prima del via delle prove libere, Lorenzo aveva tirato una stoccata delle sue all’ormai ex compagno di scuderia della Yamaha. “Se Valentino è passato alla Ducati non è certo per un problema di rapporti personali tra di noi”. Jorge Lorenzo commenta il passaggio di Rossi alla Ducati sulle pagine di Maxim. “E’ una scelta professionale rispettabilissima ma tra noi non c’è stato il minimo screzio, checchè se ne dica. Il Mondiale? Nessuno sa cosa sarebbe successo con Rossi in pista ma una cosa è certa: io ero già in testa alla classifica“.

Nelle prove libere della Moto2, è stato il pilota di casa di San Marino Alex De Angelis (Motobi) a chiudere con il miglior tempo (1.40.064) il primo turno di prove a Misano. Secondo tempo per lo spagnolo Julian Simon (Suter), seguito dal giapponese Shoya Tomizawa (Suter) e da Claudio Corti (Suter). Bene anche l’altro italiano Mattia Pasini (Suter), sesto, che corre a Misano come wild card. Nono tempo invece per Simone Corsi (Motobi), mentre Andrea Iannone (Speedup) ha chiuso con l’undicesimo tempo, ottimo risultato se si pensa che il pilota italiano ha corso con due fratture alla mano e al polso destro rimediate in una caduta in prova a Indianapolis.

L’iberico Nico Terol (Aprilia), è stato invece il più veloce nel primo turno di prove libere del Gp di San Marino con il tempo 1’44″229. Secondo tempo per il leader del Mondiale della ottavo di litro, il catalano Marc Marquez (Derbi), poi l’altro catalano Pol Espargarò (Derbi). Quarto tempo per lo spagnolo Efrem Vazquez (Derbi), mentre il tedesco Sandro Cortese (Derbi) è in quinta posizione. Il migliore degli italiani è ancora una volta il pesarese Simone Grotzky Giorgi (Aprilia) che ha chiuso con il 16/o tempo a 2’4″ da Terol.

Moto Gp, Rossi guarda a Misano: “La mia M1 lì é andata sempre fortissimo”. Intanto il Motomondiale fa il pieno di spettatori in Tv

Il “Dottore” Valentino Rossi, a distanza di sole 24 ore, torna a parlare del Gp di Indianapolis, conclusosi per il pilota di Tavullia con un grigio quarto posto: “Mi manca il fiato – ammette sinceramente Rossi – dopo metà gara non ce la facevo più. La gamba e la spalla vanno anche bene, ma bisogna avere pazienza. Voglio vincere qualche gara prima della fine della stagione e sono sicuro che la Yamaha farà il massimo per aiutarmi, ma non bisogna avere fretta“. Il Motomondiale nel prossimo weekend farà tappa a Misano: “A Misano la mia M1 è sempre andata bene e spero di fare una buona gara, ma questa è una parte della stagione dove tutti vanno bene, anche la Honda e la Ducati funzionano bene, quindi magari ci potrà essere un pò più di bagarre e spero di poter andare meglio al Santa Monica. Ma è soprattutto la Honda che va meglio di noi, nelle piste dove ci si immette sul rettilineo da un tornantino stretto e li noi soffriamo. A Indy ho visto Dovizioso ed è andato forte, se avessimo il nuovo motore non cambierebbe molto, perchè ha solo un cavallo e mezzo in più e a noi ne servirebbero 10, però… A Misano, comunque, mi aspetto naturalmente una buona accoglienza e vorrei invitare tutti a Tavullia nel week end di gara perchè abbiamo organizzato una serie di eventi e di feste molto divertenti“.

IL MOTOMONDIALE FA IL PIENO DI ASCOLTI – Intanto ieri il Gp di Indianapolis, undicesimo appuntamento con il Motomondiale 2010, ha fatto registrare l’ennesimo boom d’ascolti per la classe MotoGP, che si è aggiudicata la prima serata di Canale 5: la vittoria di Dani Pedrosa, con la sorprendente gara di Ben Spies – che, partito dalla pole, ha conquistato la seconda posizione – e il quarto posto di Valentino Rossi, hanno incollato al televisore ben 4.445.000 telespettatori con una share del 24.63% sul target commerciale. Dati che registrano una crescita rispetto al G.P. di Indianapolis 2009, quando la MotoGP ottenne 4.315.000 telespettatori. Alle 21.44 la gara ha raggiunto il picco massimo di 4.760.000 telespettatori. Molto bene anche gli ascolti per la classe Moto2 che ha ottenuto il 12.59% di share sul target commerciale con 1.566.000 telespettatori. Anche in questo caso dati in crescita rispetto al G.P. di Indianapolis 2009, quando la 250 aveva ottenuto 1.447.000 telespettatori, mentre la classe 125 ha raggiunto il 6.89% di share (623.000 telespettatori).

Infine “Fuori Giri”, l’approfondimento condotto da Franco Bobbiese, conquista 1.442.000 telespettatori con l’8.52% di share sul target 15-64 anni. In day time, “Grand Prix” ha realizzato il 12.57% di share (896.000 telespettatori).

Motomondiale, Gp Indianapolis: in Moto2 trionfa Elias, mentre in 125cc Marquez cade e Terol trionfa

Gran Premio di Indianapolis davvero pirotecnico quello corso in Moto2. Già in avvio c’è una doppia caduta con almeno una decina di piloti implicati. Inevitabile infatti la bandiera rossa e gara posticipata alle 19,45 ora italiana e soli 17 giri invece che 26. Simone Corsi non fa in tempo e recuperare e riparte dal fondo del gruppo, con la prima fila con un pilota in meno nella seconda partenza. Non si presenta nemmeno in griglia invece Tomizawa (Technomag CIP) per un problema fisico. Pronti via ed uscita dai blocchi perfetta per Toni Elias, che sfrutta il buco lasciato libero da Corsi in griglia e guadagna subito la vetta della corsa. Seguono Redding e Simon a ruota. Subito ritirato Michael Ranseder (Vector Kiefer Racing), mentre Alex Debon (Aeroport de Castelló) e Vladimir Ivanov (Gresini Racing) cadono dopo un tocco. Fuori Bradl (Viessman Kiefer Racing), mentre spettacolare caduta anche per Hector Faubel con la Suter del Marc VDS Racing Team. Insomma, un vero e proprio stillicidio di piloti. Intanto Iannone guadagna il decimo posto, mentre partiva dalla 25ª piazza. Nel frattempo continuano le cadute in serie con Teshima, Cardus, Takahashi, Rolfo, Raffaele De Rosa e Cluzel ad allungare la lista. A nove giri dal termine va fuori anche Ratthapark Wilairot (Honda PTT Sag): rimangono 26 piloti in pista dei 39 al via. Davanti invece inizia una sfida tutta spagnola tra Simon ed Elias che si giocano la vittoria, mentre Redding rimane attaccato al treno del gradino più basso del podio. Grande prestazione anche di Simone Corsi che dall’ultima posizione in griglia si ritrova quinto, davanti a lui Iannone prova addirittura l’inseguimento ai tre fuggitivi. Ma Toni Elias migliora vistosamente negli ultimi giri trovando un ritmo impossibile da reggere anche per Julian Simon. Si chiude così il Gp di Indianapolis con la terza vittoria consecutiva per il pilota Gresini, sempre più leader del mondiale considerando la quarta piazza di Andrea Iannone, ora staccato di 67 punti, e la settima di Thomas Luthi, a 78. Redding completa il podio, il primo della sua carriera in Moto2, mentre Corsi completa il suo capolavoro personale chiudendo la top5 dopo essere partito in 39ª posizione.

Nella 125cc ci sono 25 piloti al via con l’assenza di Alexis Masbou (Ongettta Team), Sturla Fagerhaug (AirAsia), problemi fisici per entrambi e del wildcard Kristian Turner non qualificatosi ieri. Marc Marquez su Red Bull Ajo Motorsport come al solito non fa “prigionieri” e dopo poche curve dall’inizio del Red Bull Indianapolis Grand Prix fa già il vuoto, chiudendo il primo giro con 7 decimi di vantaggio su Terol, principale rivale. Subito fuori invece il migliore degli italiani qualificati Simone Grotzskyj. Il pilota Fontana Racing è costretto a rientrare in pista in ultima posizione. Intanto si ritirano Luis Rossi su CBC Corse per un problema meccanico e Isaac Viñales (Lambretta Rep.Corse) per una caduta. Davanti la situazione rimane invariata con Marquez che dopo sette giri ha già circa 3” di vantaggio su Terol, oltre che il record della pista. Espargaró (Tuenti Racing), Smith (Bancaja Aspar) e Vazquez (Tuenti Racing) sono lontanissimi già a 10” dalla vetta e si giocano il podio. Ma a 15 giri dal termine accade l’imponderabile: cadono in rapida successione Marc Marquez e Marcel Shrotter all’altezza della curva 10. Il tedesco è costretto al ritiro, mentre il leader del mondiale riesce a rientrare in 14ª posizione. Ora la gara è tutta nelle mani di Nico Terol, che non deve nemmeno guardarsi le spalle da Smith, visto che l’inglese cade e si ritira a 10 giri dal traguardo. La curva 10 continua a mietere vittime: cade anche Tomoyoshi Koyama (Racing Team Germany). Poco dopo va fuori anche Luis Salom che correva in 5ª posizione: tutto favorisce il leader Marquez che recupera fino alla quinta posizione. Ma che sia una giornata storta per lo spagnolo si capisce quando un taglio di pista lo condanna a fine gara a 20” di penalizzazione e alla 10ª piazza finale. Nico Terol corre così il più veloce possibile verso la terza vittoria dell’anno, la seconda consecutiva dopo quella di Brno di 15 giorni fa. Lo spagnolo consolida così la sua seconda posizione nel mondiale con 168 punti, solo 4 in meno del leader che rimane Marquez. Sul podio salgono anche Sandro Cortese, limitato da una partenza complicata, ma bravo ad arrivare fino in fondo, e Pol Espargaró (Tuenti Racing) che nonostante le difficoltà di tutto il fine settimana trova 16 punti importantissimi per la classifica. Efren Vazquez (Tuenti Racing) chiude quarto, mentre Rabat (Blusens STX), Webb (Andalucia Cajasol), Krummenacher (Stipa Molenaar) e Moncayo (Andalucia Cajasol) completano la top eight.

Motomondiale, ad Indianapolis Spies in pole nella Moto Gp. Simon davanti a tutti in Moto2, Marquez nella 125cc. Nwl Warm-up brillano Lorenzo, Iannone e Marquez

Ben Spies ha piazzato a sorpresa il miglior tempo nelle qualifiche a Indianapolis davanti a Lorenzo nella Moto Gp: miglior modo per festeggiare il passaggio nel team ufficiale della Yamaha nella prossima stagione proprio non c’era per il pilota statunitense. Stoner, dominatore assoluto nelle libere del venerdì e del sabato è finito sesto, terza fila, invece, per Valentino Rossi. Nella 125cc Marquez regola il connazionale Nico Terol, mentre nella Moto2 la pole è di Simon.

Jorge Lorenzo (Yamaha), leader attuale del mondiale della Motogp, è stato il più veloce nel warm-up del Gp di Indianapolis con il tempo 1.40.482. E’ invece finito a terra, per la terza volta in questo week end, Valentino Rossi (Yamaha), tradito dall’anteriore della sua moto: un segnale non proprio ben augurante in vista del Gran Premio di questa sera. Rossi ha chiuso con il sesto tempo, staccato da Lorenzo di 0,419”. Secondo tempo per lo spagnolo Dani Pedrosa (Honda), poi l’americano Ben Spies (Yamaha), quarto l’australiano Casey Stoner (Ducati). Quinto tempo per Andrea Dovizioso (Honda) a 0,401s da Lorenzo, nono Marco Melandri (Honda), 14/o Marco Simoncelli (Honda), 17/o Loris Capirossi (Suzuki).

Risorge il nostro Andrea Iannone (SpeedUp), che ieri era caduto procurandosi una forte contusione al piede sinistro, mentre oggi ha chiuso al primo posto il warm up del Gp di Indianapolis Moto2 con il tempo 1’45″720. L’abruzzese ha preceduto sul traguardo lo spagnolo Julian Simon (Suter), l’inglese Scott Redding (Suter) e il romano Simone Corsi (Motobi). Undicesimo è giunto il napoletano Raffaele De Rosa (Tech3), mentre 15/° ha chiuso Claudio Corti (Suter) alle spalle dell’attuale leader del mondiale Toni Elias (Moriwaki).

Nemmeno le briciole agli avversari. E’ questo ciò che ha deciso il catalano della Derbi Marc Marquez: attuale leader del Mondiale, dominatore delle prove libere e delle qualifiche con relativa pole conquistata, è stato il più veloce anche nel turno di prove pre-gara della classe 125 con il tempo di 1’48″352. Alle spalle di Marquez, l’inglese Bradley Smith (Aprilia), poi l’altro iberico Nico Terol (Aprilia), mentre Luois Salom (Aprilia) ha chiuso in quarta posizione. Il migliore degli italiani è stato Simone Grotzky Giorgi (Aprilia) che ha chiuso in 14/a piazza.