La Yamaha è la scuderia a tutti gli effetti più green del Motomondiale. Infatti, appena un anno dopo aver ottenuto l’ISO 14001 (il certificato di gestione del sistema ambientale), ora il team giapponese punta a diffondere la “mentalità green” a tutte le scuderie del motomondiale. Alla base di questa scelta, non c’é soltanto il rispetto per l’ambiente ma anche e soprattutto un sistema di gestione che permetta di arrivare ad ottenere gli standard minimi di sicurezza per i piloti e gli addetti ai lavori in tutti i circuiti del mondo. Una vera e propria rivoluzione verde dunque, che parte dal basso, cercando di non imporre norme a nessuno, ma diffondendo un nuovo metodo di lavoro tra tutti gli addetti del team. “Lavoriamo a questo progetto da tre anni quando è nata la cooperazione con i prodotti Airbank – ha spiegato Marco Riva, direttore generale della Yamaha -. Questa certificazione ci permette un miglioramento continuo modificando il nostro metodo di lavoro“. Il progetto pensato dalla casa giapponese, punta in modo deciso sulla “gestione dei carburanti, la sicurezza, la struttura e l’organizzazione del lavoro e la gestione degli ospiti nel paddock”. Problemi che sarebbero ancora sottovalutati dai più, secondo Riva: “In ogni circuito ci confrontiamo con normative differenti, non esiste uno standard di riferimento a cui i team possono adattarsi“. Tra le diverse novità eco-compatibili proposte dalla Yamaha c’è ECO3, uno scooter elettrico che può essere utilizzato dal team per spostarsi all’interno dei paddock andando da una parte all’altra del circuito. Al momento gli scooter sono appena 15, ma dal prossimo anno potrebbero essere utilizzati anche dalle altre scuderie. Un’operazione per sensibilizzare in modo semplice ma efficace non solo gli addetti ai lavori ma anche l’opinione pubblica. Per promuovere questa nuova mentalità green dell’azienda, a Barcellona, con la complicità del campione del mondo Jorge Lorenzo, è stato realizzata una finta partenza di un gran premio davanti alla Sagrada Familia.
L’OPINIONE DI MEREGALLI: “E’ SOLO UNA QUESTIONE MENTALE” – “All’inizio non è stato semplice. Siamo gli unici ad adottare questo metodo di lavoro, tutti erano scettici ma poi è diventato automatico“- queste le parole di Massimo Meregalli da pochi mesi team manager Yamaha MotoGP . “E’ un modo di lavorare più professionale. Sono sicuro che anche gli altri team seguiranno il mostro esempio. E’ solo una questione di testa: bisogna cambiare la mentalità degli addetti ai lavori“.
Dopo aver preferito nascondersi per quasi tutto il tempo delle sessioni di prove, alla fine Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) é uscito allo scoperto, conquistando la Tissot-Superpole precedendo Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team), Carlos Checa (Althea Racing Ducati) e Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) che si muoveranno tutti dalla prima fila. Dalla seconda fila, invece, prenderanno il via Jakub Smrz (team Effenbert-Liberty Racing Ducati), idolo dei tifosi di casa, Michel Fabrizio (team Alstare Suzuki), Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team), autore di un superbo recupero dopo una caduta nella prima sessione e Tom Sykes (Kawasaki Racing Team). Positiva anche la prova di Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia Superbike Team) che partirà dalla terza fila.
Grazie all’ottimo tempo fatto segnare nelle prove di ieri, Carlos Checa (Althea Racing Ducati) si è confermato il più veloce al termine delle qualifiche della Superbike. Così come anche le posizioni alle sue spalle sono rimaste invariate con Jakub Smrz (Team Effenbert – Liberty Racing Ducati) e Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team). Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) é sceso sotto i due minuti ha guadagnato posizioni ed ora è al quarto posto, seguito da Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare). Non è invece riuscito a migliorarsi Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) che è scivolato in sesta posizione, davanti a Noriyuki Haga (Pata Racing Team Aprilia) e Tom Sykes (Kawasaki Racing Team). Sono rimasti fuori dalla Superpole i seguenti piloti: Ruben Xaus e Alex Lowes (Castrol Honda), Roberto Rolfo (Team Pedercini Kawasaki), Joan Lascorz e Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team), insieme all’ungherese Viktor Kispataki (Prop-tech ltd. Honda).
Ci sono due Ducati ad occupare le prime due posizioni al termine della prima sessione di qualifiche del mondiale della Superbike ospite del circuito ceco di Brno. Il miglior tempo è stato realizzato dal leader attuale del Mondiale, Carlos Checa (Althea Racing), seguito da Jakub Smrz (Effenbert – Liberty Racing). Marco Melandri e Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) occupano invece il terzo e quarto posto, precedendo Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) che, come di consueto,sceglie di dedicare il venerdì pomeriggio alla messa a punto. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) ha invece trovato l’ottavo tempo preceduto anche da Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) e Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport). Nella top ten rientra anche Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia Superbike Team), mentre il suo compagno di squadra Lorenzo Lanzi, salito in sella in sostituzione di James Toseland , che ha preferito rinunciare a questa sessione dopo la prima di libere di questa mattina, ha ottenuto un buon quattordicesimo crono.
Di fronte ai propri tifosi, Jakub Smrz con la Ducati del Team ceco Effenbert – Liberty Racing ha centrato il miglior tempo nella prima sessione di prove libere disputate sul circuito ceco di Brno, per l’ottavo appuntamento del mondiale della Superbike. Il pilota di casa ha tolto proprio nelle ultime battute il primato a Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team), staccato di appena 171 millesimi. Terza posizione invece per Marco Melandri (Yamaha World Superbike Racing Team), da sempre a suo agio su questo tracciato. Alle spalle del ravennate si é piazzato Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) e l’altra Ducati del Team Effenbert – Liberty Racing, guidata da Sylvain Guintoli. Carlos Checa (Althea Racing Ducati), leader attuale della classifica piloti, ha il settimo tempo, preceduto anche da Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team). Tredicesimo tempo per l’altro italiano, Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia Superbike Team), mentre Roberto Rolfo (Team Pedercini Kawasaki) ha chiuso con il quindicesimo crono.
L’ottava prova del Campionato Mondiale Superbike che si disputerà questa domenica sul circuito di Brno (Repubblica Ceca) ha preso il via oggi con il consueto appuntamento del giovedì che si è svolto nel Centro Commerciale Olympia a pochissimi chilometri dal circuito. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team), Carlos Checa (Althea Racing Ducati), Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team), Chris Vermeulen (Kawasaki Racing), Michel Fabrizio (team Suzuki Alstare), James Toseland (BMW Motorrad Italia Superbike Team) ed Alex Lowes (Castrol Honda), il fratello gemello Sam (Parkalgar Honda), oltre alla nuova giovane promessa ceca della Supersport Ondrej Jezek (SMS Racing Honda) e a Ivana Ulmanova, il CEO del circuito e Paolo Ciabatti, SBK Direttore, che hanno risposto alle domande dei giornalisti, permettendo ai visitatori del Centro Olympia che hanno avuto, così, la possibilità di incontrare i protagonisti del Mondiale Superbike. I piloti, poi, si sono simpaticamente sfidati con le auto radiocomandate in un’area apposita allestita in uno spazio del Centro, che si è trasformata in breve in una vera gara ad eliminazione. Da domani, però, si fa sul serio.
Nel 2006, quando fece il suo esordio in Superbike, Michel Fabrizio a Brno correva con una Honda privata fece subito intuire tutto il suo potenziale salendo due volte sul podio (3° e 2°) anche grazie ad uno splendido doppio-sorpasso all’ultima variante facendo vittime illustri del calibro di Noriyuki Haga e Troy Corser. Cinque anni più tardi, il pilota romano proverà a ripetersi in sella alla GSX-R 1000 del Team Suzuki Alstare, vantando su questo circuito un ruolino di marcia di tutto rispetto (sette podi su 10 gare) all’Automotodrom di Brno. L’obiettivo per “The Wizard” d’altronde, non può che esser il podio, già ottenuto quest’anno in Gara 2 a Monza, guadagnando punti preziosi per una classifica di campionato che ora lo vede al 7° posto, ma con la concreta possibilità di scalare posizioni importanti in un tracciato per lui, a tutti gli effetti, “magico”. “Brno mi piace tantissimo, è un tracciato vero, con saliscendi e diverse curve veloci“, spiega Michel Fabrizio, 3° lo scorso anno in Gara 2. “Penso che la mia moto possa andar bene qui, con la speranza di tornare sul podio che manca ormai da un pò di tempo. Per raggiungere questo traguardo è necessario qualificarmi bene, diciamo nelle prime due file. La Superpole è stato un problema per me in questo primo scorcio di campionato, non è mai facile rimontare quando parti dalla terza o quarta fila. Senza le gomme da qualifica non avrei di questi problemi, ma la situazione non cambierà quest’anno ed insieme alla squadra faremo di tutto per ottenere un buon piazzamento in griglia per Brno. Chiaro, dovrò gestire meglio gli pneumatici nei tre turni di Superpole per qualificarmi meglio, ma sono convinto con il supporto del team di riuscirci. Per Brno spero in almeno un podio, se poi tutto andrà per il meglio anche nelle prove di venerdì e sabato, per domenica senza dubbio partiremo con un vantaggio importante. In ogni caso, come sempre, farò del mio meglio per salire sul podio domenica“.
Lo “Shoya’s Day“, ideato per commemorare la scomparsa del giovanissimo pilota giapponese Shoya Tomizawa, si svolgerà presso la pista Pole Mécanique d’Alès. All’evento parteciperanno sia i piloti della classe 125cc che quelli della Moto2 e comprenderà tantissime iniziative nella giornata in cui l’evento si svilupperà: pista, aste, mostre fotografiche e video, lotterie e tanto altro ancora. Il pilota giapponese verrà infatti ricordato con una giornata speciale il 13 settembre al Pole Mécanique d’Alès, la pista casalinga del team Technomag-CIP. L’evento sarà ovviamente aperto al pubblico ed offrirà a tutti coloro che lo vorranno la possibilità di rendere omaggio al giovane pilota nell’anniversario della sua scomparsa. Diverse come detto le tante attività in programma, e fra queste ci saranno anche diverse aste con gli oggetti appartenuti al pilota offerti dal team Technomag CIP, che saranno inserite su ebay.com a partire dal 28 agosto fino al 6 settembre. Si svolgerà inoltre una lotteria con premi speciali, fra cui anche materiale autografato dai piloti delle classi 125cc e Moto2, giornate in pista, o la possibilità di vivere per un giorno le emozioni di un weekend di Gran Premio nel box Technomag-CIP. Sarà dunque possibile acquistare i biglietti della lotteria, inviando una mail con il proprio nome, indirizzo e numero di biglietti desiderati (4€ a biglietto o 3 biglietti per 10€) all’indirizzo
Domenica si correrà il Gp di Brno: sul circuito ceco non ha mai corso con la Superbike Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team), che ha al suo attivo un quinto posto nel 2006, suo miglior risultato di sempre su questo circuito ottenuto nella MotoGP. Il ravennate invece, vinse la gara della 250 GP nel 2002. Attualmente l’italiano è al terzo posto nella classifica piloti del Mondiale Superbike a 66 punti di distacco dal leader Checa. Stesso discorso per il compagno di squadra, Eugene Laverty si tratta di un debutto con la Superbike su questo circuito: ha già corso invece con la Supersport per due volte senza ottenere risultati di rilievo (quinto nel 2009). Sicuramente però, l’irlandese – vincitore già di due gare in questa stagione – vorrà difendere la sua quarta posizione nel Mondiale dagli attacchi che sicuramente gli porteranno i britannici Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) e Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsports) che lo seguono poco lontano in classifica.
Loris Capirossi é riuscito a recuperare e venerdì mattina sarà regolarmente in pista al Sachsenring con la sua Ducati Pramac per la prima sessione di prove libere del GP di Germania. Capirex ha infatti saltato il weekend del Mugello per via della lussazione alle spalla destra e alla frattura di alcune costole rimediata dopo la caduta nelle qualifiche del GP d’Olanda ad Assen. Capirossi ci proverà comunque, anche perché , come lui stesso ha ribadito, ha “sofferto troppo a non correre al Mugello“.
Max Biaggi apporda in uno dei circuiti a lui più graditi. Si tratta di Brno, bellissimo impianto della Repubblica Ceca che ospiterà domenica l’ottavo round del Mondiale Superbike 2011: “Non è un mistero che la pista di Brno mi piaccia moltissimo. Qui ho vinto tanto e in tutte le categorie, c’è un feeling particolare con questo tracciato che ben si adatta al mio stile di guida. Ma pensare che possa essere un weekend semplice è l’ultima cosa da fare, le gare della Superbike fanno ognuna storia a sè, e poi qui hanno dimostrato di andare benissimo anche i nostri avversari: Ducati e Yamaha su tutti. Posso certamente dire che mi sento in forma, il weekend di Aragon ha dimostrato che non abbiamo tirato i remi in barca e che lavoreremo col solito scrupolo fin dal primo minuto, sperando di trovare un bel pacchetto moto-gomme. Spero che il bello del campionato inizi proprio adesso“.
Che più di qualcosa non stia andando nel verso giusto in casa Ducati, non è più una novità. Valentino Rossi non solo non torna ad essere competitivo al Mugello, circuito che è stato di suo esclusivo dominio per ben nove volte in carriera, ma ottiene un sesto posto con cui non raggiunge nemmeno la sufficienza. In un tracciato che lo aveva visto protagonista in moto GP dal 2002 al 2008, il campione di Tavullia ha spiegato così il suo distacco dai migliori: “Il nostro livello è quello che abbiamo espresso ad Assen, se fossi partito meglio i secondi di ritardo dai primi sarebbero stati una ventina“. La pista toscana che ha ospitato nel weekend appena passato l’ottavo appuntamento del motomondiale, ba mostrato ai tanti tifosi presenti, solamente l’ombra del Valentino Rossi che abbiamo ammirato negli anni scorsi. Dodicesimo in qualifica, con un ritardo dai primi di oltre 1,8 secondi e sesto in gara con addirittura 26lunghissimi secondi da Lorenzo. Come non bastassero questi dati già di per sé molto negativi, durante la gara Rossi ha preso circa 8 decimi al giro dai piloti che gli stavano davanti. Ignorare questi campanelli d’allarme, vorrebbe dire essere ciechi e sordi allo stesso tempo. “In Ducati stanno lavorando – ha poi detto Rossi – ma ci vuole tempo“: ma la Casa di Borgo Panigale non è minimamente paragonabile ai colossi giapponesi della Honda e della Yamaha che stanno dominando sin qui il mondiale. Il pilota italiano non può utilizzare la versione 2010 e la successiva 2011 della Ducati perchè non possiede la confidenza necessaria e la GP11.1 sembra essere nata vecchia guardando ai risultati che stanno facendo i suoi avversari. “Sappiamo ora ancora di più che la GP12 non potrà essere la moto del prossimo anno – ha detto Rossi al Mugello – anche con la mille, al Mugello nei test, non ho fatto i tempi di chi mi è finito davanti in gara“. Per vedere la Ducati e Rossi in testa, dunque bisognerà continuare ad avere pazienza. Ma fino a quando?
”Se vinco, non smetto”. E’ questa la promessa del pilota spagnolo Carlos Checa, attuale leader del Mondiale Superbike con i suoi 261 punti conquistati a bordo della Ducati. Il titolo iridato e’ dunque alla portata del 38enne pilota spagnolo del team Althea Racing. ”In Althea posso ancora fare molta strada, soprattutto se Ducati continua a darci supporto tecnico”, ha dichiarato Checa in un’intervista rilasciata a Riders Italian Magazine. La sua lunga carriera nel mondo delle due ruote, e’ stata condizionata dal terribile incidente avvenuto nel 1998: come ricordo di quel tragico evento, c’e’ una cicatrice enorme che dal pube arriva fino al petto: ”Io sono cambiato tanto dopo il mio incidente”. Mostra la lunga linea di punti che percorre la sua pancia: ”Quando mi sono risvegliato, dopo l’operazione, ho avuto un ictus. Non potevo muovermi, avevo tubi dappertutto, pero’ ero cosciente. Mi hanno somministrato grandi dosi di eparina, i medici non sapevano se la situazione si sarebbe risolta. Mi hanno operato nuovamente. E sono tutti rimasti sorpresi dal mio perfetto recupero”. ”Unico difetto – prosegue -: l’occhio sinistro che balla, ma la vista e’ ottima. Quando sono tornato a correre, Sito Pons voleva che rientrassi nel suo team, ma non ho voluto. Lui ha messo la sua azienda davanti alla mia vita. Volevo smettere. In quel periodo ho conosciuto il peggior nemico: la depressione. Mi ha aiutato Alberto Vergani della Nolan, che adesso e’ il manager mio e di Marco Melandri”.
Se in pista la gara del Mugello é stata molto tranquilla, lo stesso non si può dire rispetto a quanto accaduto sugli spalti. Al termine della giornata infatti, si contano arresti, denunce e 20 Daspo. E’ questo il bilancio finale del servizio di ordine pubblico per il Gran Premio d’Italia che si e’ svolto dal primo al 3 luglio all’Autodromo di Barberino del Mugello (Firenze). Le attivita’ di prevenzione e repressione, hanno visto l’impiego congiunto e coordinato del personale della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato, in coabitazione col servizio d’ordine organizzato dalla direzione dell’autodromo, hanno portato alle denuncia di 44 persone per il reato di “scavalcamento ed invasione di luogo in occasione di manifestazione sportiva, in quanto colte, anche con l’ausilio del sistema di videosorveglianza, a superare indebitamente la recinzione esterna dell’autodromo“. Venti tra queste sono state colpite da Daspo con “divieto di frequentare circuiti automobilistici per 3 anni“. Nel corso delle attivita’ mirate alla prevenzione e repressione della vendita e dell’uso di sostanze stupefacenti invece, 2 persone sono state arrestate e 25 denunciate. 79 sono le persone sono state sanzionate e segnalate per possesso di droga ai fini di uso personale. Infine, sono stati sequestrati 405,63 grammi di sostanza stupefacente, tra cocaina, hashish, marijuana e droghe sintetiche.