Il pilota italiano della Honda, Andrea Dovizioso, dopo aver concluso il Gran Premio di Catalunya in quarta posizione, punta ora ad un podio per migliorare il passo di gara fatto registrare in Spagna. Secondo lo scorso anno a Silverstone, Andrea punta a riconfermarsi protagonista sulla pista inglese anche quest’anno. “Mi piace molto Silverstone, è una buona pista per noi e adesso che sono stati riasfaltati i tratti dove c’erano più buche, sicuramente sarà ancora più bello correre qui. Arriviamo determinati a lottare per il podio” afferma il forlivese. “In termini di passo gara a Barcellona abbiamo migliorato rispetto a Le Mans, anche se in Francia eravamo finiti secondi. La scorsa settimana in Spagna siamo arrivati quarti a 5 secondi da Casey perchè non sono riuscito a sfruttare tutto il potenziale della moto con condizioni di pista diverse rispetto alle prove. Sono contento di andare in Inghilterra: a Donington avevo conquistato la prima vittoria in MotoGP, a Silverstone lo scorso anno sono salito sul secondo gradino del podio– ricorda Dovizioso -. Voglio ripetermi, per questo sarà importante lavorare bene sin dal primo turno di prove. Mi spiace che Dani non correrà a Silverstone. Spero c he possa recuperare per tornare quanto prima”.
Anche nel gp inglese, la Honda dovrà rinunciare a Dani Pedrosa, affidandosi anche questo fine settimana a Casey Stoner e Andrea Dovizioso. Il pilota catalano, infatti, non verrà sostituito ed il team Repsol Honda schiererà ancora solo due piloti. Stoner, vincitore domenica a Barcellona e secondo nella classifica piloti a soli 7 punti dal leader Jorge Lorenzo, arriva a Silverstone pronto per disputare un’altra bella gara, con l’obiettivo di migliorare il quinto posto centrato lo scorso anno. “Dopo le ultime bellissime gare, sono contento di correre a Silverstone. La stagione scorsa una partenza sfortunata condizionò tutta la nostra corsa. Sono sicuro che che quest’anno sarà una storia diversa, considerato come stanno andando le cose” dice l’australiano. “Speriamo di ripeterci con un’altra bella prestazione e che vada tutto liscio. Dobbiamo restare concentrati perchè Jorge, il nostro principale rivale per il Campionato, è molto veloce su questa pista. Mi piace molto Silverstone e vedremo come andrà il fine settimana, noi ce la metteremo tutta come al solito. Mi dispiace molto che Dani non correrà a Silverstone. È una sua decisione e gli auguro il meglio in questo momento difficile”.
Il circuito inglese di Silverstone, che il 17 maggio scorso ha inaugurato l’imponente struttura “The Wing”, un’area che comprende una nuova pit-lane e box moderni e spaziosi, domenica prossima ospiterà il sesto round del motomondiale. La costruzione della nuova ala, ha inoltre causato lo spostamento della linea del traguardo, che adesso si trova quasi dalla parte opposta rispetto a prima, anche se il layout della pista è rimasto identico all’anno scorso. Valentino Rossi, un anno fa infortunato, non ha mai gareggiato a Silverstone, circuito sul quale ha percorso solo una ventina di giri in sella a una 1198 stradale. Da venerdì avrà il doppio compito di interpretare al meglio l’impegnativo e veloce tracciato inglese con la MotoGP e di lavorare a fondo sulla messa a punto della sua moto. “Silverstone è una gran pista, difficile e molto veloce – ha detto il Dottore’ della Ducati -. Venerdì comincerò con un piccolo gap perché purtroppo l’anno scorso non vi ho corso e quindi non ho mai girato con la MotoGP, ho fatto solo una ventina di giri con una 1198 da strada. Dovrò imparare bene e rapidamente la pista che è molto tecnica, con diversi punti ciechi dove le traiettorie sono molto importanti. Una cosa che si aggiunge al lavoro sulle regolazioni della moto. Comunque vediamo, stiamo capendo sempre di più come agire sulla messa a punto della GP11 mentre, contemporaneamente, in Ducati continua il lavoro di sviluppo. Ci resta ancora da fare ma le aree su cui lavorare ci sono chiare e siamo tutti concentrati e determinati a migliorare“.
“Non sarà facile per Marco Simoncelli, quando hai tutti gli occhi addosso. Anche a me sono arrivate delle minacce di morte, lo scorso anno prima del Gp del Mugello, poi mi ricordo che lo arrestarono“. Questo il pensiero di Valentino Rossi, che di minacce personali se ne intende, visto che ha subito l’ultima appunto un anno fa, quando il responsabile fu arrestato dalla polizia italiana. “Certo che girare con la scorta non è bello. Per qualcuno è uno status symbol, per me non è una cosa simpatica, a me non è mai piaciuto andare in giro sempre con la polizia“, aggiunge. Quanto al Gp di Catalogna, non si può non ricordare come domenica prossima sarà passato un anno dal terribile incidente di Valentino Rossi al Mugello, che gli costò la frattura della tibia e del perone della gamba destra e l’assenza dalle piste per 43 giorni. “E’ vero – afferma Rossi – è già passato un anno e sono successe tante cose. Nei giorni scorsi, quando sono andato a provare la Ducati 1000 al Mugello, devo dire la verità ci ho pensato, ma non così tanto. Ero più concentrato sul lavoro da fare sulla nuova moto e avere due giorni la pista tutta per me è stato fantastico, anche perché hanno rifatto l’asfalto e tutte le buche che c’erano sono sparite”.
Marco Simoncelli non sarà certamente il pilota più tranquilo domani al via del week end del Gran premio di Catalunya, per vie delle minacce ricevute al suo arrivo in Spagna. Il pilota italiano, però, alla vigilia del venerdì di prove libere a Montmelò cerca di non pensarci e di concentrarsi sulla gara. “Sono sereno, forse sono un po’ più agitato del normale, ma adesso cercherò di tranquillizzarmi il più possibile e lavorare domani per cercare di vincere la gara”. L’assenza di Pedrosa, beniamino del pubblico di casa non fa piacere nemmeno al pilota romagnolo. “Che Dani non corra mi dispiace. Speriamo si rimetta il prima possibile, magari per Silverstone. Io da parte mia darò il meglio per fare una bella gara“.
Marco Simoncelli ha ammeso l’errore commesso a Le Mans e promette davanti a tutti che “in futuro cerchero’ in certi frangenti di valutare meglio la situazione ed essere un po’ piu’ cauto“. Il pilota della Honda Gresini, sotto scorta a Barcellona dopo le varie minacce ricevute dai tifosi catalani in seguito all’incidente con Dani Pedrosa nel Gp di Francia, auspica inoltre che “se saro’ criticato, questo avvenga in maniera civile e non come avviene in altri sport“. “In queste due settimane di sosta ho pensato parecchio alla gara di Le Mans“, dice Simoncelli. “Sono ancora dispiaciuto per quel che e’ accaduto a Dani e spero che per questo week-end si sia gia’ ripreso dall’infortunio“, aggiunge in riferimento allo spagnolo, che proprio nella giornata di oggi ha annunciato che non partecipera’ al Gp di Catalogna in programma domenica. “Mi dispiace anche che la Honda non abbia potuto piazzare quattro moto ai primi posti del Gran Premio francese. Insomma, ho riflettuto, ho capito dove ho sbagliato ed in futuro cerchero’ in certi frangenti di valutare meglio la situazione ed essere un po’ piu’ cauto“, continua. “So che a Barcellona probabilmente non ricevero’ una standing ovation, ma spero che, se saro’ criticato, questo avvenga in maniera civile e non come avviene in altri sport. In ogni caso, vorrei lasciarmi alle spalle le varie polemiche, salire sulla mia moto ed iniziare a lavorare per la gara, nella quale sono sicuro che io e il mio team possiamo puntare in alto“, ha concluso Simoncelli.
Rispondendo durante un’intervista alle domande dell’ex pilota Daryl Beattie, Jeremy Burgess ha spaziat su vari argomenti, fra cui il suo passaggio in Ducati per la stagione 2011. “L’infortunio di Valentino non è stato sicuramente il miglior modo per cominciare“, ha sentenziato Burgess in un’intervista per il canale australiano One HD. “La moto è stata ultimata alla fine dello scorso anno e nella prima di Qatar credo che molto abbia fatto il non aver avuto un pilota nel pieno della forma fisica. Ma è andata come è andata, ora cominciamo a vedere i primi progressi grazie ai miglioramenti fisici di Valentino, giunti dopo la pausa di Estoril“. “La sessione di test post Portogallo ci ha dato quello che volevamo in entrambi i reparti, il telaio ed il motore. Rimaniamo comunque sempre in cerca di ulteriori miglioramenti, perchè a ben vedere, quello è stato solo il primo test e siamo ancora un po’ indietro rispetto al programma“.
Bridgestone, in vista del difficile tracciato spagnolo, per l’anteriore ha scelto la stesse mescole medie e dure utilizzate a Jerez. In caso di pioggia invece, per la prima volta in questa stagione, Bridgestone ha selezionato la mescola dura da bagnato. Questo il pensiero di Hirohide Hamashima, Assistant to Director-Motorsport Tyre Development Division: “Catalunya è una pista scorrevole, ma con un’alta velocità che genera temperature maggiori nella spalla destra degli pneumatici a causa della conformazione del circuito. La curva numero 3 e la parte finale portano a temperatura molto elevate nelle gomme posteriori, rendendo quello di Catalogna uno dei circuiti più difficili dal punto di vista pneumatici“. “La pista prevede otto curve a destra, la maggior parte delle quali lunghe e veloci, e solo cinque curve a sinistra, per lo più lente, e vi è quindi un significativo squilibrio tra le temperature raggiunte dagli pneumatici posteriori nelle spalle destra e sinistra. Proprio per questo motivo abbiamo scelto le slick posteriori asimmetriche per bilanciare questa particolare esigenza. Abbiamo analizzato attentamente i dati della gara dello scorso anno e le scelte degli pneumatici fatte arrivando così alla scelta finale di posteriori più morbidi quest’anno“.
E’ una pista impegnativa e veloce quella del Montmeló, dotata di un rettilineo di 1047 metri dove si arriva a sfrecciare anche sui 330 chilometri orari: con punti di frenate violente, come l’ingresso nella prima curva e quello che immette nella ‘Caixa’ alla fine del rettilineo di ritorno, ed una serie di lunghi curvoni a raggio costante dove il pilota sta a lungo in piega. Proprio per queste sue caratteristiche, il Gran Premi Aperol de Catalunya è un appuntamento che piace molto ad entrambi i piloti del Ducati Team. Valentino Rossi, che nel 2010 non è sceso in pista perché infortunato, su questo tracciato ha vinto con tutte le cilindrate, collezionando ben nove vittorie e altri quattro podi. Sul podio spagnolo è salito anche Nicky Hayden, nel 2006, mentre si preparava a conquistare il titolo della MotoGP.
Se é vero che il team Honda dovrà dolorosamente rinunciare all’infortunato Dani Pedrosa, é altrettanto vero che potrà contare sul duo formato da Casey Stoner ed Andrea Dovizioso, che arrivano all’appuntamento di Barcellona forti dell’ottimo risultato ottenuto a Le Mans, che li ha visti salire rispettivamente sul primo e secondo gradino del podio. “Dopo la vittoria di Le Mans, sono veramente contento di correre a Barcellona, una delle prime piste del Mondiale su cui ho gareggiato – dice il pilota australiano Casey Stoner – È un circuito veloce e il pubblico spagnolo è fantastico. Nelle scorse edizioni Dani e Dovi hanno dimostrato che la nostra moto va molto bene su questa pista, così speriamo di poter trovare una buona messa a punto per essere veloci e competitivi perché abbiamo bisogno di recuperare dei punti. Mi dispiace che Dani non possa correre questo fine settimana. Gli auguro di tornare presto in pista“.
Il Repsol Honda team non potrà contare per il quinto appuntamento stagionale, il Gran Premio di Catalunya, sul driver Dani Pedrosa. Il pilota spagnolo, infortunatosi in una rovinosa caduta durante il GP diFrancia, era stato operato lo scorso 18 maggio alla clavicola destra, ma purtroppo il consolidamento delle ossa sta procedendo molto più lentamente di quanto previsto dallo staff medio che lo ha operato: per questo motivo, Dani si è visto costretto a rinunciare alla gara di casa di fronte ai suoi tifosi. A questo punto il ritorno in pista dipenderà del driver del team Repsol Honda, dipenderà inevitabilmente dalle condizioni della spalla nei prossimi giorni. Pedrosa resterà quindi ancora inchiodato al terzo posto in classifica piloti a quota 61 punti. “Rientrato dalla Francia – ha dichiarato il pilota spagnolo – mi sono sottoposto ad una operazione per stabilizzare la frattura alla clavicola destra ed essere pronto per Barcellona. Ho fatto tutto il possibile, ma sento che la mia spalla non è ancora pronta. Purtroppo devo aspettare e recuperare bene”. “Dall’inizio dell’anno – continua Dani Pedrosa – ho sofferto per problemi ed operazioni e adesso credo che la cosa giusta sia fermarsi e cercare di guarire bene. Mi sarebbe piaciuto essere al Montmelò con i fans che mi hanno sempre seguito, ma quando scendo in pista, voglio farlo per provare a vincere, e adesso non sono nelle condizioni per farlo. È un peccato quello che è successo. Nonostante tutti i problemi che ho avuto ad inizio stagione, quest’anno mi sentivo molto forte e consapevole di poter battere i miei avversari. Desidero ringraziare tutti per il supporto e spero di tornare presto in piena forma per continuare a dare il massimo“. A proposito di tifosi di “Camomillo”, c’é da dire che resta molto alta l’attenzione delle autorità spagnole, dopo le minacce che sarebbero pervenute al driver italiano, Marco Simoncelli, reo di aver costretto alla caduta Pedrosa dopo una manovra a dir poco azzardata nel corso del Gp di Francia.
“Il Gran Premio di Catalunya è uno dei più belli della stagione per tanti motivi: Barcellona è una città stupenda, il circuito è molto bello, probabilmente il mio preferito dopo il Mugello, e infine sulle tribune c’è sempre un pubblico fantastico, appassionato e numeroso come in tutte le gare spagnole“. Valentino Rossi é pronto in vista del prossimo impegno nel Mondiale MotoGP. “Sono molto contento di tornarci visto che l’anno scorso ho guardato la gara da casa. E’ un tracciato dove sono sempre andato molto forte e quindi ho tanti bei ricordi, come l’ultimo, la vittoria del 2009 dopo un gran duello con Lorenzo. Ci arriviamo motivati perchè stiamo lavorando moltissimo sulla moto e vediamo che, passo dopo passo, facciamo dei progressi. Sappiamo che c’è ancora da fare ma dobbiamo continuare su questa strada e cercare di avvicinarci ai primi“.
Marco Simoncelli arriva a Barcellona con un unico obiettivo: voltare pagina e guardare avanti, cercando di lasciarsi alle spalle lo spiacevole episodio che lo ha visto protagonista in negativo durante il Gran Premio di Le Mans. Un “episodio” che certamente non ci voleva nella carriera del pilota romagnolo, e che ha segnato mente ed animo del pilota della San Carlo Gresini Honda: “In queste due settimane di sosta ho pensato parecchio alla gara di Le Mans. Sono ancora dispiaciuto per quel che è accaduto a Dani e spero che per questo week-end si sia già ripreso dall infortunio” dice Simoncelli. “Sono anche dispiaciuto perchè la Honda non ha potuto piazzare quattro moto ai primi posti del Gran Premio francese. Insomma, ho riflettuto, ho capito dove ho sbagliato ed in futuro cercherò in certi frangenti di valutare meglio la situazione ed essere un po’ più cauto. So che a Barcellona probabilmente non riceverò una standing ovation, ma spero che, se sarò criticato questo avvenga in maniera civile e non come avviene in altri sport. In ogni caso, vorrei lasciarmi alle spalle le varie polemiche, salire sulla mia moto ed iniziare a lavorare per la gara, nella quale sono sicuro che io e il mio team possiamo puntare in alto“. Intanto però, non tutti la pensano alla stessa maniera. Dalla Spagna infatti, arrivano notizie preoccupanti, che parlano di un Simoncelli a rischio sicurezza nel prossimo GP di Catalogna di MotoGP, in programma domenica. La notizia, giunge da ambienti giornalistici spagnoli, è confermata dal team manager di Simoncelli, Fausto Gresini, secondo il quale Super Sic avrebbe ricevuto delle minacce in vista della gara del Montmelò. Divesi tifosi spagnoli non hanno gradito l’atteggiamento in pista di Marco Simoncelli, che nel GP di Francia, con una manovra alquanto azzardata, ha provocato la caduta dell’iberico Dani Pedrosa, che con quella caduta si è procurato la frattura della clavicola destra, poi operata. La stampa spagnola non è stata da meno, dipingendo il pilota italiano come un elemento pericoloso: poi sui blog, social forum, con un gruppo su Facebook che ha anche chiesto il ritiro della licenza di pilota a Simoncelli, fino alle accuse rivolte dal manager di Pedrosa, Albert Puig, che ne ha chiesto addirittura la galera.
Max Biaggi e Valentino Rossi, non si sono mai troppo amati. I due piloti italiani, dopo aver dato vita a storici duelli nella 500cc prima e nella MotoGp dopo, non hanno sopito la loro storica rivalità nemmenodopo il passaggio del Corsaro romano dalla MotoGP alla Superbike , dove l’anno scorso lo stesso si è laureato campione iridato. Sollecitato da alcune domande dei giornalisti presenti, Max risponde abbastanza seccato sulle dichiarazioni rilasciate dopo il test del Mugello dal “Dottore” e della passione di Valentino per le SBK: “Ho altro a cui pensare”. Dopo aver smalito la delusione per la penalizzazione subita a Monza, Biaggi é alla ricerca della giusta concentrazione per la prossima gara della Sbk che avrà luogo a Salt Lake City. Max è sembrato sereno e concentrato sulla pista del Miller che potrebbe essere determinante in chiave Mondiale. Ma il centauro dell’Aprilia Sbk si irrigidisce subito quando si parla di Rossi e preferisce concentrarsi sulla sua stagione: “Sono sereno come prima di qualsiasi altro week end di gare. Non ho particolari motivi di preoccupazione, figuriamoci se penso al test di Rossi al Mugello”.
“Se vinco il decimo titolo mondiale, vado in barca un mese con Casey Stoner, tanto so che non ci verrebbe mai”. Risponde con una battuta delle sue Valentino Rossi, durante l’intervista concessa direttamente a casa sua a Tavullia, da Sky Sport24 su cosa farebbe nel caso in cui vincesse il suo decimo titolo iridato scartando le altre due possibilità offerte, di un mese di castità o di condurre l’edizione del TG sportivo di Sky all’alba. Il “Dottore“, poi, rispondendo alle altre domande con tre possibili risposte, si vede tra dieci anni “con qualche ruga in più ma sempre in moto“, mentre non andrebbe a cena con nessuno dei suoi tre colleghi, Stoner, Lorenzo e Biaggi.