Stanno per accendersi le luci che illumineranno il deserto intorno al circuito di Losail (Qatar), che vedrà andare in scena il primo attesissimo Gran Premio della stagione 2011 del Motomondiale. Da domani infatti, tutte e tre le classi del mondiale scenderanno in pista per le prime prove libere, in vista della gara che prenderà il domenica sera. Solo l’altro ieri sono terminate le ultime prove pre-campionato che hanno ulteriolmente ribadito la superiorità delle Honda nella Motogp, che attende con ansia il debutto di Valentino Rossi in sella alla Ducati, dopo una stagione non delle migliori.
Moto2 — La classe di mezzo è la più ricca numericamente parlando: sono infatti ben 40 gli iscritti, ed anche per questo é la più equilibrata. Senza il detentore del titolo 2010, lo spagnolo Toni Elias ritornato in MotoGP, il titolo della Moto2 può essere alla portata di almeno una decina di piloti. Per quanto riguarda gli italiani, in pole c’è il romano Simone Corsi, con la sua FTR del team Ioda di Giampiero Sacchi, così come l’abruzzese Andrea Iannone, passato alla Suter del Team Speed Master. Anche il sammarinese Alex De Angelis, con la Motobi del Team Jir, può coltivare ambizioni di iride. Per loro sarà impossibile, però, non fare i conti con gli spagnoli Julian Simon (Suter), vice iridato in carica, e l’emergente talento spagnolo Marc Marquez (Suter), reduce dal titolo in 125 e che ha dimostrato nei test invernali di non essere per niente a disagio dopo il salto di categoria. Occhi puntati anche alle Moriwaki del Team Gresini, scuderia campione del mondo in carica, la cui grandissima organizzazione può portare in alto Takahashi e Pirro, all’inglese Scott Redding (Suter) e ai fratelli Espargaro, Aleix (Kalex) e Pol (FTR).
Addio 125 — La stagione 2011 inoltre, sarà ricordata come l’ultima della classe 125, che è in pista dal lontano 1949. Un addio doloroso, visto che la 125 é stata una palestra per tantissimi futuri campioni, con commiato dell’ultima categoria del motomondiale dotata di motori a due tempi: dal 2012, infatti, ci sarà la Moto3 con i suoi quattro tempi. Anche per quest’anno, la Spagna é in prima fila per i tanti piloti favoriti per la vittoria finale. Tra tutti i piloti dell’Aprilia del Team Aspar, Nico Terol ed Hector Faubel; fra i possibili outsider, il tedesco di origini italiane, Sandro Cortese (Aprilia) e gli altri spagnoli Sergio Gadea (Aprilia) ed Efren Vazquez (Derbi). Le speranze italiane sono puntate su Simone Grotzkyj (Aprilia) e sui giovanissimi del Team Italia di Roberto Locatelli, che vedrà in sella alle due moto, Alessandro Tonucci e Luigi Morciano, entrambi al primo mondiale e principalmente bisognosi di farsi le ossa.
Graziano Rossi, ex pilota di moto e padre di Valentino, ai microfoni di Radio Sportiva nel giorno del suo 57esimo compleanno ha commentato in un’intervista, le possibilità del figlio di riuscire a vincere anche con la Ducati. “L’avventura che sta per iniziare è molto difficile. Credo che ci vorranno due o tre gare per sistemare la sua spalla e la moto, poi dopo le cose potrebbero cambiare. Sono convinto che riuscirà a portare la Ducati sul gradino più alto del podio, ma ci vorrà un po’ di pazienza. Avremo delle belle soddisfazioni“. Il padre di Rossi ha anche raccontato le origini del numero 46 così caro al figlio. “Era il mio numero con cui vinsi la mia prima gara nella categoria 250cc nel 1979. Io non me lo ricordavo nemmeno più ma Valentino vide un giorno un poster, dove io con quella moto impennavo, e da quella volta fece suo quel numero“. Infine, papà Graziano ha anche espresso un giudizio sulla stagione che partirà domenica prossima con il Gp del Qatar sul tracciato di Losail. “I piloti top vincenti della scorsa stagione sono rimasti gli stessi per questa stagione: Lorenzo, Pedrosa, Stoner, Valentino ma aggiungereiDovizioso, Simoncelli e Spies. L’americano è uno dei tre nuovi arrivati che si prepara a essere competitivo, almeno per vincere alcune gare come Simoncelli e Dovizioso. Tra essere una grande promessa e un pilota che vince ci vuole qualche centesimo di secondo da mettere ancora sul tavolo. Vediamo chi dei tre chi ci riuscirà“.
Saranno gli organizzatori del Gp del Giappone, in calendario a Motegi il 24 aprile come terzo appuntamento del Motomondiale, a decidere in completa autonomia se confermare o meno l’evento, dopo il drammatico sisma che ha sconvolto il paese. ”Il Giappone e’ un paese molto importante per il campionato, siamo accanto a loro in questi momenti drammatici”, dice Carmelo Ezpeleta, numero 1 della Dorna, la societa’ che organizza il Motomondiale. ”Nessuna decisione verra’ presa prima che vengano verificati gli sviluppi della situazione in questa situazione. Gli interessi del Giappone vengono prima di quello che dovrebbe essere il terzo Gp dell’anno”, aggiunge dal sito del Motomondiale. ”Ho avuto l’opportunita’ di parlare con le persone a Motegi, fortunatamente li’ nessuno e’ rimasto ferito. Bisogna vedere come si sviluppera’ la situazione dopo questo terribile evento. Noi siamo a disposizione per qualsiasi necessita’, faremo quello che ci chiedera’ il Giappone”.
”E’ andata abbastanza bene, a parte la cadutina fatta, la prima con la Ducati, ma ci stava”. Valentino Rossi ha commentato in questo modo il suo primo giorno di test a Losail, anche se la posizione nella classifica non e’ ancora quella che ci si aspetterebbe da lui. ”In confronto all’ultimo test in Malesia va molto meglio. Sette decimi non sono un granche’, siamo tutti attaccati, comunque e’ un distacco onorevole”. Valentino ha infatti ancora qualche difficolta’ fisica, la sua spalla non e’ al 100%.
Nel primo giorno di test pre-campionato della Motogp sul circuito di Losail in Qatar il piu’ veloce in notturna sotto i riflettori, e’ stato lo spagnolo Pedrosa (Honda) in 1’56”271, seguito dal compagno di squadra, l’australiano Casey Stoner, staccato di appena 0,143”. Terzo tempo invece per il giapponese Hiroshi Aoyama, sempre su Honda. Valentino Rossi, invece, ha chiuso solo con l’ottavo tempo, lontano 0,767” dalla vetta. Il nove volte campione del mondo é anche caduto per un ”dritto” a una curva, ma per fortuna per lui niente di grave.
La terribile tragedia che ha colpito il Giappone rischia di far saltare l’appuntamento di quest’anno del Motomondiale 2011 in programma in calendario il prossimo 24 aprile. Una catastrofe ambientale che non può essere ignorata dagli organizzatori anche perché il circuito di Motegi dista solamente a 200 km (circa) dalla centrale nucleare di Fukushima che proprio nelle ultime ore sta creando grande allarma: il sospetto di fuga di materiale radioattivo è infatti altissimo. Una vera e propria maledizione dunque per il Giappone, che già l’anno scorso si era visto posticipare l’appuntamento iridato a causa dell’esplosione del vulcano islandese Eyjafjallajokull che aveva impedito ai centauri di sfidarsi sul circuito nipponico. Eravamo sempre ad aprile, e in quell’occasione si decise di recuperare nei primi giorni di ottobre. Decisione che però quest’anno però difficilmente potrà essere ripresa visto che in quel periodo si svolgerà anche il GP di Formula 1 a Suzuka. Si attende dunque una decisione ufficiale della Dorna, che si dovrebbe esprimere dopo i test di Doha che si concluderanno lunedì 14 marzo. Molto, però, dipenderà molto anche da come si evolverà la situazione in Giappone.
Andrea Dovizioso é pronto per vivere una nuova stagione in sella alla Honda: un Mondiale MotoGp che si preannuncia davvero pirotecnico e che molto probabilmente ci regalerà delle grandissime emozioni. Il centauro della Honda, dopo aver vissuto un buon 2010 condizionato però da troppi alti e bassi, punta ora con convinzione al titolo iridato e ha presentato la nuova stagione, rilasciando una lunga intervista al sito ufficiale di Motogp quando mancano pochi giorni dagli ultimi test in Qatar (13 e 14 marzo). “Credo che possiamo pensare al campionato perché abbiamo molte possibilità per centrarlo – ha spiegato il forlivese – La situazione ora mi vede meno veloce di Dani o Casey, specialmente nei giri veloci, ma anche un po’ sul ritmo di gara. Abbiamo fatto entrambe le prove nello stesso circuito, quindi abbiamo bisogno di sapere quale sarà il livello in un’altra pista e quale sarà la differenza con gli altri rivali. Credo davvero che abbiamo molte possibilità di batterci. Dobbiamo ancora migliorare in alcuni settori e risolvere i problemi con l’anteriore, ma sono sicuro che sarò in grado di fare una stagione molto buona. Se sarò in lotta per il campionato, non posso ancora dirlo”.
Norton starebbe valutando di entrare in MotoGP a partire dalla stagione 2012. A confermare i contatti con la Dorna è stato Carmelo Ezpeleta che ha parlato anche di contatti avviati con la KTM per una collaborazione tecnica, che potrebbe prevedere la realizzazione di un propulsore che avrebbe come base quello della RC8.”Sulla carta il piano della Norton è molto buono e so che stanno parlando con la Inmotec. Mi hanno mandato una lettera nella quale mi chiedevano un accordo di partecipazione, ma prima di firmare qualunque cosa voglio capire con che moto e con che motore hanno intenzione di presentarsi. In ogni caso sto parlando molto con loro” .
“Posso solo confermare che non me l’ha data“. Questa é solo una delle tante battute regalate da Valentino Rossi nel corso della registrazione della puntata del Chiambretti Night che andrà in onda in due serate venerdì e sabato. Il riferimento è la risposta che il “Dottore” ha dato al conduttore che gli chiedeva se fosse vero il flirt con Elisabetta Canalis. Naturalmente si è parlato moltissimo di moto e lil maggiore interesse di tanti milioni di tifosi, è l’attuale condizione della sua spalla: “Sono stato oggi dal dottore che mi ha operato alla spalla – ha detto – mi fa ancora male ma abbiamo capito perché. È colpa del tendine del bicipite che non è sceso come doveva. Mi fa ancora male, ci vorrà un po’ di tempo“. Lo scorso anno, Valentino al Mugello si ruppe anche tibia e perone. “Ma le ossa più simpatiche, in poco tempo si sistemano, invece la spalla…“. Vale ha parlato anche della paura: “La paura è importante per cercare di non esagerare: il nostro limite è un po’ più alto, ma ogni volta che si cade si sente paura“. “Dicono che so cadere bene, ma secondo me non è vero, è una questione di culo” ha aggiunto il pilota della Ducati, 32 anni appena compiuti, confermando però che per il suo futuro pensa alla Superbike. “Spero di restare ancora qualche anno in MotoGP, poi spenderò la pensione in Superbike“.
Ieri c’è stato il primo vero contatto tra Valentino Rossi e il mondo Ducati. Sotto le Due Torri a Bologna, a poco più di due settimane dal via della MotoGP, il “Dottore” prima ha visitato lo stabilimento di Borgo Panigale, poi ha vissuto il primo bagno di folla in piazza Maggiore. D’altronde, l’anno é di quelli speciali: un pilota italiano 9 volte campione del mondo, su una moto tutta Italiana, nell’anno del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia. “Avremo più responsabilità“, ha ammesso Rossi, “diciamo che ho firmato con Ducati perché erano i 150 anni dell’Italia” la battuta riservata ai cronisti. Poi è tornato serio. “Siamo stati fortunati a firmare proprio quest’anno, per me era l’ultima occasione per passare in rosso. Cercheremo di essere una cosa positiva per il Paese“. Per esempio, vincendo. “Le prime gare dovremo giocare in difesa – ha chiarito Valentino – per cercare poi di essere più veloci il prima possibile“. Non doveva essere giornata di commenti sulla nuova Desmosedici Gp11, ma Rossi non si è tirato indietro: “La nuova moto è molto veloce, va molto forte in accelerazione ma possiamo migliorare diversi aspetti come l’elettronica. La moto fa un po’ fatica a curvare, dobbiamo lavorare sulla distribuzione dei pesi e sul telaio“. Prima di dedicarsi alla Piazza, Valentino ha come detto scoperto la fabbrica Ducati. Il primo regalo di benvenuto che l’azienda ha riservato a lui e ad Hayden, è stato un grande poster che ha coperto il muro dello stabilimento, dedicato a Nicky e Vale in azione. Raccolti in tre diversi punti dello stabilimento, al termine del turno lavorativo tutti i dipendenti hanno voluto salutare i due piloti, riservando loro un’accoglienza caldissima. “Abbiamo tanto lavoro da fare, le cose da migliorare sono più di una ma soprattutto devo migliore io, non sono ancora in forma” ha ammesso Rossi nel corso della conferenza stampa tenuta prima della “Ducati MotoGP Night” in piazza Maggiore. Parlando dell’intervento chirurgico a cui si é sottoposto lo scorso anno, Valentino ha ribadito come la spalla migliori di giorno in giorno “ma l’intervento è stato pesante e non ho ancora tanta forza“. Che siano i segni dell’età che avanza? “Tra qualche anno, quando sarà più vecchio – ha sorriso Rossi – potrei correre anche in SuperBike con la Ducati“. “Non credo che questo sia il momento più importante della mia carriera, è uno dei momenti più importanti” ha infine concluso Rossi. “Sento più peso sulle spalle perché oltre ai miei tifosi si sono aggiunti tutti i tifosi della Ducati“.
Colin Edwards ha tratto conclusioni positive dai test di Sepang con buone sensazioni, e il pilota del team Monster Yamaha Tech3 ha sfruttato tutti i tre giorni per migliorare le performance della sua moto. Edwards ha lavorato a lungo nella configurazione del telaio della sua M1 e nelle migliorie sull’anteriore, sulla trazione posteriore e sulla miglior uscita dalle curve. L’americano si è quindi detto fiducioso per questa ennesima annata in MotoGP, che inizierà in Qatar il 20 marzo, “Abbiamo una buona chance quest’anno e per questo sono galvanizzato. Sono molto soddisfatto del nostro pacchetto, anche se entrare nella top5 sarà una cosa complicata per chiunque”. Edwards ha concluso: “Sono sicuro che nel 2011 Jorge vorrà ripetere quanto fatto lo scorso anno, ma stiamo a vedere. C’è grande competizione e vedremo delle belle gare”.
Al termine dei test di Sepang, Vittoriano Guareschi ha sottolineato i progressi fatti registrare dal team Ducati per quanto riguarda la stagione 2011. Il Team Manager e ex collaudatore Ducati, al fianco ei due piloti Valentino Rossi e Nicky Hayden, si dice certo che l’annata alle porte sarà positiva, a partire dal 20 marzo quando avrà inizio in Qatar. “È stato un test interessante per entrambi i piloti,” dice Guareschi nel video intervista in allegato. “Abbiamo provato diverse impostazioni, ma avremo bisogno di ulteriori test. Dobbiamo fare più prove in Qatar per prendere una direzione precisa“. “La Ducati attuale non presenta grandi differenze con la GP10, abbiamo tante piccole cose nuove e ora sappiamo di cosa abbiamo bisogno esattamente dalla moto per fare un buon inizio di stagione. Siamo soddisfatti“. Commentando il test di Valentino Rossi e Nicky Hayden, Guareschi aggiunge: “La moto di Valentino sta diventando più facile da guidare e lui, insieme a Jerry (Burgess) capisce sempre meglio la Desmosedici, anche se avremo bisogno di più chilometri“. “Nicky ha iniziato con la vecchia configurazione, ma abbiamo lavorato su diversi equilibri e soluzioni, e ha cercato una posizione diversa sulla moto. Adesso gli ingegneri Ducati hanno tutto quello di cui hanno bisogno per prendere decisioni definitive,” conclude Guareschi.
Wilco Zeelenberg, Team Manager di Jorge Lorenzo nel team Yamaha Factory Racing ha parlato con il portale motogp.com, commentando positivamente i risultati ottenuti nei test pre-stagionali. In Malesia, il Campione del Mondo in carica, ha dovuto prendere atto della competitività gruppo di piloti Honda decisamente in forma: “Devo dire che è interessante, perché abbiamo migliorato molto la moto rispetto allo scorso anno, ma ovviamente i nostri avversari sono molto forti“. “Il fatto che la concorrenza sia più agguerrita è un aspetto positivo per noi, perché vincere con 138 punti come lo scorso anno è troppo. Jorge è il pilota più costante e finora sta andando tutto bene“. Dopo aver portato a termine il secondo test di Sepang, con l’obiettivo di ottenere più trazione nella parte posteriore, Zeelenberg ha detto che Lorenzo rimane alla ricerca di più potenza nel motore. “Sappiamo che la configurazione del motore Honda è completamente diversa dalla nostra, e non vogliamo arrivare a quello perché siamo convinti che non sarà necessario considerando che le 18 gare del campionato sono tutte molto diverse. Non stiamo provando nuove soluzioni, ma solo cercando di controllare la potenza, di questo si tratta. Siamo nella direzione giusta, ma dobbiamo continuare a lavorare duro“.
Luca Cadalora ritieneValentino Rossi ovviamente un pilota straordinario, che ha fatto cose uniche e straordinarie nella storia della moto, ma è convinto che sia meglio vinca nel 2012. “Lo dico per lui. Non deve sentire troppa pressione subito, in questa prima stagione in Ducati – spiega l’ex pilota nell’intervista a Riders Italian Magazine, in uscita domani -. E ha molto da fare: la Desmosedici di oggi è impostata in un modo molto lontano da quello che serve a Rossi. Deve ribaltarla. E può farlo, ma gli serve tempo. Le moto di Vale sono sempre state agli antipodi, con il motore alto e più avanzato, super reattive, estreme, delicate da mettere a punto, qualche volta anche troppo. Ma gli piacciono così, va forte con quelle. La storia di Rossi dice che il pilota, e i tecnici che lo seguono da tanti anni, hanno tutta l’esperienza per trasformare la Ducati“.