Moto Gp, l’annuncio di Rossi: “La spalla mi fa male, a fine stagione mi opero”. Lorenzo, Pedrosa e Stoner con la mente al Gp di Aragon

La spalla mi fa male, troppo male e quindi a fine stagione mi opero“. Questo l’annuncio dato davanti alle telecamere di Sky Sport24, che hanno intercettato ieri, al Mugello, Valentino Rossi mentre parlava con Giacomo Agostini della spalla infortunata che continua a dargli fastidio, ancor di più della gamba fratturata 100 giorni prima sullo stesso circuito nel corso del GP d’Italia. I due si trovavano sul circuito fiorentino per una giornata organizzata dalla Dainese Group con i migliori campioni degli ultimi decessi, Rossi, Agostini, appunto, e Kevin Schwanz.

Il mio obiettivo e salire sul podio e andare il più forte possibile“. Jorge Lorenzo ha recitato il solito ritornello prima di ogni gara, anche in occasione delle presentazione del Gran Premio d’Aragon, tredicesimo round del mondiale MotoGp. Lo spagnolo ha già avuto modo di scoprire i segreti della pista spagnola così come altri suo i compagni, nelle ultime due settimane: “E’ un tracciato fantastico – ha evidenziato -. La prima curva mi ricorda la pista di Istanbul e inoltre ci sono anche molti alti e bassi. E’ molto divertente. Sono eccitato dall’idea di correre per la terza volta in Spagna“. Lorenzo ha infine espresso anche un pensiero per Shoya Tomizawa, il pilota giapponese scomparso tragicamente durante il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini lo scorso 5 settembre a Misano Adriatico: “Dedicheremo la nostra gara a Shoya“, ha concluso il pilota della Yamaha.  

Con ancora ben 63 punti di svantaggio da Lorenzo, è alquanto difficile per Dani Pedrosa pensare alla vittoria del campionato. Difficile, ma non impossibile, almeno stando alle parole del suo ultimo intervento nel suo blog. “In molti mi hanno chiesto se posso ancora credere e puntare al titolo. Non si può nasconderlo, Lorenzo è lontano, ma ci sono ancora molte gare. E’ impossibile vincere il campionato? No. Però è difficile, questo di sicuro, anche perchè Lorenzo è molto regolare ed il suo peggior risultato è un terzo posto. Noi dobbiamo continuare a dare il massimo nelle ultime gare di questa stagione per provare a vincere e lavorare gara dopo gara“. La rimonta proseguirà anche durante questo fine settimana al Motorland Aragon, un circuito che ha avuto modo di scoprire girando con una Honda CBR 1000RR di serie nelle scorse settimane. “Motorland Aragon sarà un circuito nuovo per tutti, almeno in sella ad una MotoGP. Abbiamo imparato molto da Silverstone: De Puniet aveva provato prima con una moto di serie e si è subito rivelato molto veloce. Questa volta tutti i piloti hanno preso questa decisione di provare ad Alcaniz, io stesso ho percorso qualche giro con una CBR. E’ un bel circuito, impegnativo, sarà molto importante il venerdì per trovare un buon set-up“. Parlando del momento di forma che lo ha visto vincitore e dominatore assoluto nelle ultime due gare, Dani Pedrosa inevitabilmente punta al tris questo fine settimana ad Alcaniz. “Arriviamo ad Aragon dopo due vittorie consecutive, quattro stagionali. Siamo in un buon momento e sebbene sarà difficile battere gli avversari adesso siamo al loro stesso livello. Dobbiamo confermarci, spero di portare a casa la terza vittoria consecutiva“.

A partire da venerdì mattina, così come per tutti gli altri piloti, anche Casey Stoner e Nicky Hayden cominceranno a preparare il Gran Premio di Aragon, new entry del calendario del Motomondiale, che ritrova il vecchio “format” di quattro turni di prove. I due piloti del team Ducati, infatti, avranno a disposizione tre sessioni di libere e una di qualifiche, di 45’ ciascuna, per adattare la Ducati GP10 al nuovo tracciato situato nei pressi della piccola cittadina di Alcaniz. “Sono contento di andare ad Aragon. Le ultime due gare per noi sono state difficili e correre su una pista nuova è sicuramente stimolante“.

Motomondiale, la Dorna ha mentito sull’orario della morte di Tomizawa. La vergogna del “markenting” della morte

Come oramai è noto, é stata aperta un fascicolo d’indagine per omicidio colposo a danni di ignoti, a seguito della morte del pilota giapponese Shoya Tomizawa, avvenuta secondo le fonti ufficiali alle 14:19 di domenica 5 settembre. Il primo dato che trapela dall’autopsia però, è che proprio l’orario della morte non corrisponda a quello riferito dai medici: il pilota giapponese sembra infatti arrivato cadavere al “Ceccarini” di Riccione.

Il decesso è dev’essere quindi avvenuto in ambulanza, prima della fine dello “show” di Moto2, prima dei festeggiamenti sul podio, prima dell’avvio della gara di MotoGp. Dunque, secondo questa ricostruzione, tutti sapevano fuorchè il pubblico che è rimasto a seguire una gara e poi la successiva, aspettando di sapere un’unica notizia: una notizia che, purtroppo, in molti sapevano ma che sembra, per un macabro gioco di “marketing”, sia stata trascinata volutamente sul finale della giornata per il piacere della suspance, ma soprattutto dell’audience, per lasciare tutti incollati davanti alla televisione…fino alla fine.

Alla Procura di Rimini, che ha aperto l’inchiesta sulla morte di Shoya, sembra dunque chiaro che la Dorna, organizzatrice del motomondiale, abbia mentito volutamente sull’orario del decesso, posticipandolo all’arrivo del corpo del pilota all’ospedale (orario più o meno corrispondente al termine delle gare sul circuito di Santamonica a Misano Adriatico).

La polemica dunque è lungi dal volgere al termine: è giusto fermarsi, tutti, e chiedersi se mandare avanti lo show della moto Gp come nulla fosse, anche di fronte alla morte di un giovane pilota, sia la scelta migliore da fare. È giusto permettere i festeggiamenti al termine della gara di Moto2 come della successiva? Tra le domande e le discussioni le indagini continueranno a fare il loro corso. Dall’autopsia si è inoltre avuta la certezza che Tomizawa è morto a causa di uno schiacciamento della cassa toracica e degli organi interni in seguito al passaggio sul suo corpo delle moto di Alex De Angelis e Scott Redding. E il dito a questo punto, viene puntato contro questi ultimi indagati per omicidio colposo, ma solo come ‘atto dovuto’. Certamente però, non potranno essere loro il capro espiatorio di tutto questo, anche perché a quella velocità non avrebbero potuto far nulla per evitare il giovane pilota. Perchè se Lorenzo e Valentino Rossi hanno affrontato la loro gara con la consapevolezza di aver perso un amico, il pubblico si è visto costretto a vederli correre per riuscire, anch’esso, a conoscere la verità. E tolta la dignità alla morte di un pilota, gli organizzatori del Motomondiale sono riusciti, invece, a trovare l’audience, quello che sembrava l’unico risultato sperato…

Moto Gp, Valentino Rossi ha provato il nuovo circuito spagnolo di Motorland Aragon

Valentino Rossi ha provato, per la prima volta ieri, il nuovo circuito spagnolo di Motorland Aragon, prossima tappa del Motomondiale. Il nove volte campione del mondo, è sceso in pista alla guida di una Yamaha R1, poichè il regolamento della MotoGp prevede che sia proibito per i piloti, allenarsi sui tracciati utilizzati per le gare con le moto da corsa normalmente utilizzate nei Gp. Non solo Valentino Rossi, ma anche altri piloti della classe regina hanno approfittato della giornata di ieri, per provare il nuovo tracciato. Uno di questi è stato Andrea Dovizioso (Honda), che aveva provato al mattino, mentre il collega di team Hiroshi Aoyama, ha guidato martedì. Come si ricorderà, il circuito spagnolo rappresenta una novità assoluta nel Campionato Mondiale di quest’anno. Come il compagno di squadra Jorge Lorenzo, Nicky Hayden e Dani Pedrosa, Rossi ha dedicato un giorno a prendere confidenza con il disegno della pista. Valentino ha descritto il circuito come “veloce, con curve complesse ma divertenti“.

Intanto c’è da registrare l’ennesimo capitolo sulla morte del pilota della Suter Racing Shoya Tomizawa, avvenuta domenica scorsa durante il Gran Premio di San Marino della categoria Moto2 sul tracciato di Misano. La Federazione Motociclistica Italiana (Fmi), attraverso un comunicato stampa diramato in giornata, ha sottolineato il rischio insito nella corse motociclistiche, parlando dell’incidente che a causato la morte di Tomizawa: “Subito dopo l’incidente il pilota infortunato è stato velocemente trasportato in una zona sicura della pista e il personale medico è potuto intervenire in brevissimo tempo, iniziando a prestare le cure più opportune. Un’ambulanza era comunque pronta a trasportare l’infortunato al Centro Medico della pista, tra i più moderni, tecnicamente attrezzati ed aggiornati in Italia. Interrompere la gara, con la pista subito sgombrata anche dai detriti rimasti sull’asfalto dopo l’incidente, non avrebbe modificato la sicurezza dei piloti in pista, anzi avrebbe soltanto rallentato i soccorsi, dovendosi attendere l’arrivo dell’ambulanza attrezzata sul luogo“.

Motomondiale, le classifiche piloti e costruttori della MotoGp, Moto2 e 125cc dopo il Gran Premio di San Marino

Le classifiche del Motomondiale in MotoGp dopo il Gran Premio di San Marino, dodicesimo appuntamento della stagione.

Classifica Piloti: 1. Jorge Lorenzo (Spa) 271 punti. 2. Dani Pedrosa (Spa) 208. 3. Andrea Dovizioso (Ita) 139. 4. Casey Stoner (Aus) 130. 5. Valentino Rossi (Ita) 130. 6. Ben Spies (Usa) 120. 7. Nicky Hayden (Usa) 109. 8. Randy De Puniet (Fra) 81. 9. Marco Melandri (Ita) 67. 10. Colin Edwards (Usa) 66.

Classifica costruttori: 1. Yamaha 280 punti. 2. Honda 245. 3. Ducati 170. 4. Suzuki 64.

La classifica del Mondiale della classe Moto2 dopo il Gran Premio di San Marino.

Classifica piloti: 1) T. Elias 211; 2) J. Simón 128;  3) T. Luthi 124; 4) A. Iannone 119; 5) S. Corsi 97;  6) J. Cluzel 84; 7) S. Tomizawa 82; 8) G. Talmacsi 79;  9) Y. Takahashi 72; 10) S. Gadea 59.

Classifica costruttori: 1. Moriwaki 236 punti. 2. Suter 196. 3. Speed Up 144. 4. Motobi 99. 5. FTR 84.

La classifica del Mondiale della classe 125cc dopo il Gran Premio di San Marino.

Classifica piloti: 1) M. Marquez 197;  2) N. Terol 188; 3) P. Espargaro 177; 4) B. Smith 128; 5) S. Cortese 107; 6) E. Rabat 99; 7) E. Vazquez 97; 8) T. Koyama 92;  9) R. Krummenacher 79; 10) D. Webb 64.

Classifica costruttori: 1. Derbi 260 punti. 2. Aprilia 231. 3. Honda 14. 4. Ktm 6. 5. Lambretta 1.

Il prossimo appuntamento del Motomondiale è previsto tra due settimane, per il Gran Premio d’Aragona nel weekend 17-18-19 settembre, introdotto per sostituire il Gran Premio d’Ungheria nella stagione 2010 e ne costituirà la riserva fino al 2016. Si disputerà nel circuito della Ciudad del Motor de Aragón. È una delle piste migliori del mondo ha confermato Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna Sports. La pista si trova in una località nei pressi di Alcaniz e secondo gli organizzatori del mondiale “sarà un grande successo di pubblico”.

Moto Gp, Gran Premio di San Marino: A Misano vince Pedrosa, poi Lorenzo e Rossi. Ma “quasi” nessuno festeggia

Parla ancora spagnolo la Moto Gp. Precisamente la lingua di Dani Pedrosa, che con la sua Honda, dopo il successo ottenuto una settimana fa ad Indianapolis, conquista pure il GP di San Marino, in una giornata però tragica, funestata dalla morte del pilota Tomizawa durante la gara della Moto2. Il fantino della Hrc ha vinto nel suo stile: in testa dalla prima all’ultima curva. Uomo solo al comando sarebbe proprio il caso di dire: come piace a lui, con la strategia che più ama, che maggiormente si addice alle sue qualità e che lui sa interpretare alla perfezione. Adesso il divario che lo separa dal leader del Mondiale, Lorenzo, buon posto per lo spagnolo della Yamaha, anche se mai in grado di impensierire Pedrosa è di 63 punti. Ancora tanti, troppi per sperare, non solo in un sorpasso, ma anche solo in un tentativo di aggancio. Non è per rendere arrendevole Dani, alla seconda vittoria di fila, la terza delle ultime cinque gare: ma è una questione di matematica. Tutto qui.

Sul terzo gradino del podio è riuscito a salirci Valentino Rossi, che prima ha piegato Stoner, calato alla distanza dopo un incoraggiante avvio, poi ha duellato a lungo con Andrea Dovizioso, che da metà gara in poi gli ha reso la vita alquanto difficile. Il pesarese è al secondo podio dal rientro dopo la frattura della tibia, dopo quello centrato, sempre con il 3° posto, a Laguna Seca.

Alla fine, bocche cucite – A fine gara nessuno dei protagonisti del podio ha molta voglia di parlare dell’esito della gara, messo in secondo piano dalla tragedia di Tomizawa. Pedrosa: “Non ci sono parole, non so che dire, la gara è stata ok, ma la testa è altrove“. Lorenzo: “Tomizawa era un pilota molto allegro, peccato. La gara? Quando succedono queste cose la gara non conta“. Rossi: “Mi spiace molto, davanti a queste cose, la corsa non conta molto. Peccato”. Purtroppo, dei fischi disgustosi al momento della premiazione di Lorenzo sul podio, hanno quasi profanato un’atmosfera di grande mestizia e commozione.

Agostini: “Oggi meglio di ieri” – Giacomo Agostini, intervistato da Canale 5 sulla morte del giapponese Shoya Tomizawa, ha dichiarato: “Non facciamo i farmacisti. Fortunatamente, oggi succede molto meno di una volta, ma quando si corre a 300 all’ora il rischio è inevitabile“.

L’ordine d’arrivo della MotoGp al Gran Premio di San Marino:

1. Dani Pedrosa (Spa) Honda, in 44’22″059.

2. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha, a 1″900.

3. Valentino Rossi (Ita) Yamaha, a 3″183.

4. Andrea Dovizioso (Ita) Honda, a 6″454.

5. Casey Stoner (Aus) Ducati, a 18″479.

6. Ben Spies (Usa) Yamaha, a 28″385.

7. Colin Edwards (Usa) Yamaha, a 34″934.

8. Alvaro Bautista (Spa) Suzuki, a 38″157.

9. Hector Barbera (Spa) Ducati, a 40″943.

10. Marco Melandri (Ita) Honda, a 42″377.

11. Aleix Espargaro (Spa) Ducati, a 45″906.

12. Hiroshi Aoyama (Jpn) Honda, a 46″394.

13. Randy De Puniet (Fra) Honda, a 50″481.

14. Marco Simoncelli (Ita) Honda, a 1’23″143.

Così le prime posizioni della classifica: Lorenzo p. 271, Pedrosa 208, Dovizioso 139, Rossi 130, Stoner 130.

Motomondiale, Gran Premio di San Marino: Pedrosa, de Angelis e Marquez leader nel warm up

Ancora è una sfida a due nella sessione conclusiva della classe regina prima della gara delle 14, quella che vede Jorge Lorenzo dominare la scena durante quasi tutti i 20 minuti previsti per il warm up del Gran Premio Aperol di San Marino e Riviera di Rimini. 1’34.803 il tempo dello spagnolo del team Fiat Yamaha, con Dani Pedrosa su Honda che solo nel finale si trova quasi due decimi di vantaggio grazie ad un ultimo giro praticamente perfetto. Andrea Dovizioso ritrova invece fiducia con la sua Repsol Honda, chiudendo terza posizione a soli 83 millesimi da Lorenzo: potrebbe essere il segnale di una grande gara da disputare sul tracciato di casa quest’oggi. Non si schioda invece dalla quarta piazza Valentino Rossi, che non riesce a recuperare quei due/tre decimi che gli permetterebbero di riportarsi sui primi e giocarsi così le chance per la vittoria. Dietro di lui completano la top six Casey Stoner (Ducati Team) e Randy De Puniet (LCR Honda). Una sola caduta nella sessione: protagonista sfortunato Marco Melandri su Honda San Carlo Gresini. Nessun problema però per il pilota, subito in piedi dopo la spettacolare scivolata.

La Moto2 come sempre regala belle sfida, anche nel warm up. Con il Gran Premio Aperol di San Marino e Riviera di Rimini programmato per le 12.15, sono in molti a cercare la messa a punto perfetta e decisiva per la gara, in questa prova conclusiva. I piloti più in forma sono gli stessi che già ieri avevano occupato le posizioni della top ten in qualifica, con Alex de Angelis su Motobi Jir bravo a piazzare nel finale il tempo di 1’39.603 e ad aggiudicarsi la prova. Alle sue spalle c’è il compagno di squadra Simone Corsi che si ferma a meno di un decimo dal sammarinese, mentre Scott Redding (Marc VDS Racing) e il leader del mondiale Toni Elias (Gresini Racing) chiudono la top four. Claudio Corti (Forward Racing), Julian Simon (Mapfre Aspar), Shoya Tomizawa (Techcnomag CIP) e Gabor Talmacsi (Fimmco Speed Up) completano le prime otto posizioni di questo warm up di rifinitura. Solo 16º Andrea Iannone in ritardo di 1.1s dalla vetta.

Mattinata molto importante a Misano per la classe 125 con vari piloti, soprattutto coloro che partiranno dalla seconda linea, in netto miglioramento in vista della gara odierna. Fino quasi al termine della sessione sono Sandro Cortese, Esteve Rabat e Pol Espargaró a dominare la classifica dei tempi, salvo poi lasciare spazio nel finale a Marc Marquez (Red Bull Ajo Motorsport) e Nicolas Terol (Bancaja Aspar) rispettivamente primo e secondo. Mentre il tedesco del team Avant Ajo Mitsubishi è bravo a mantenere la terza posizione, gli altri scivolano fino alla sesta (Espargaró) e settima piazza (Rabat). Davanti a loro ben figura il pilota del team Tuenti Racing Efren Vazquez quarto, mentre è solo quinto e con un distacco superiore al secondo il poleman di ieri Bradley Smith (Bancaja Aspar).

MotoGp, Gran Premio di San Marino: Pedrosa sogna di vincere per la prima volta in carriera due gare di fila. Lorenzo non parla di Rossi che pensa a darsi una “sveglia”

Non può far altro che sorridere Dani Pedrosa dopo la conquista della quarta pole stagionale nelle qualifiche del Gran Premio di San Marino sul tracciato di Misano. E ora lo spagnolo ha un obiettivo ben chiaro davanti in vista della gara di domani: “Non ho mai vinto due gare consecutive in MotoGP e questa è una ghiotta opportunità. Stiamo facendo un ottimo lavoro e questa pole è il giusto premio. In gara sarà importantissimo non fare errori, perchè questo è un tracciato complicato e non credo di riuscire ad andarmene da subito“.

Valentino? Il rivale adesso è Pedrosa e bisogna pensare a lui. Per il prossimo anno si vedrá“. Jorge Lorenzo dribbla abilmente le domande dei giornalisti relative all’eterno rivale Valentino Rossi e preferisce concentrarsi sulla gara, che lo vedrà scattare dalla seconda posizione alle spalle della Honda di Pedrosa. “Qui – ammette Lorenzo – facciamo fatica, perchè il motore della Honda è superiore. Lavoreremo comunque per cercare di migliorare in vista della gara“.

MotoGp, Gran Premio di San Marino: Dani Pedrosa conquista la pole a Misano, ma Lorenzo é ad un passo. Stoner cade ma é terzo, Rossi chiude 4°

Nelle qualifiche del Gran Premio di San Marino, sul tracciato di Misano, lo spagnolo Dani Pedrosa su Honda ha conquistato quest’oggi la terza pole position stagionale, dimostrandosi dominatore incontrastato di una sessione che ha comunque regalato molti colpi di scena, con almeno altri quattro piloti che sono rimasti in corsa fino all’ultimo per registrare il miglior tempo. Tra questi c’era il leader del Mondiale in corso, Jorge Lorenzo. Il leader del mondiale ha infatti chiuso al secondo posto a soli 3 decimi netti di ritardo da Pedrosa, anche se oggi il suo ritmo è sembrato il migliore in prospettiva della gara di domani. Il pilota Fiat Yamaha ha preceduto per 141 millesimi un Casey Stoner su Ducati mai però del tutto convincente nella sua azione: il suo tempo è buono, ma l’ulteriore caduta con annessa perdita dell’anteriore è l’ennesima dimostrazione di un feeling mai trovato in questa stagione con la Desmosedici GP10.

Capitolo Valentino Rossi: il campione del mondo in carica è senz’altro in recupero e nel miglior momento di forma dopo il rientro dall’infortunio del Mugello, ma qualche problema nel 4º settore della pista lo costringerà comunque a partire dalla seconda fila domani. Di fianco a lui partiranno Ben Spies (Monster Yamaha Tech3) e Randy De Puniet (LCR Honda). Colin Edwards su Monster Yamaha Tech3 precede un quartetto tutto italiano formato da Andrea Dovizioso (Repsol Honda), Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), Marco Melandri (San Carlo Honda Gresini) e Loris Capirossi (Rizla Suzuki). Con i primi 11 piloti in 1,1 secondi di distacco, per domani si preannuncia un Gran Premio davvero divertente. La partenza domani alle 14.00.

I tempi delle qualifiche della Moto Gp:

1. 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 1’33.948

2. 99 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha 1’34.256

3. 27 Casey STONER AUS Ducati Team Ducati 1’34.397

4. 46 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha 1’34.470

5. 11 Ben SPIES USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1’34.472

6. 14 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP Honda 1’34.751

7. 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1’34.782

8. 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 1’34.826

9. 58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 1’34.93

10. 33 Marco MELANDRI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 1’35.018

11. 65 Loris CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 1’35.096

12. 40 Hector BARBERA SPA Paginas Amarillas Aspar Ducati 1’35.259

13. 7 Hiroshi AOYAMA JPN Interwetten Honda MotoGP Honda 1’35.286

14. 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 1’35.303

15. 41 Aleix ESPARGARO SPA Pramac Racing Team Ducati 1’35.438

16. 19 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 1’35.629

17. 36 Mika KALLIO FIN Pramac Racing Team Ducati 1’35.724

Moto Gp, Gran Premio di San Marino: Lorenzo primo nelle libere del sabato, ma Pedrosa c’é. Rossi 5° con il nuovo casco

Dopo il successo di Indianapolis e il primo posto nella sessione delle prove libere di ieri del Gran Premio di San Marino, questa mattina Dani Pedrosa ha dovuto arrendersi al leader del Mondiale Lorenzo, tornato nuovamente ai suoi livelli. Le prove libere del sabato mattina sul circuito di Misano, iniziano con un’uscita di pista all’altezza della curva 12 di Marco Melandri con la sua San Carlo Honda Gresini. L’italiano veniva imitato poco dopo da Hiroshi Aoyama con la Interwetten Honda MotoGP che rischia seriamente di farsi male, andando a toccare erba sintetica e terra in accelerazione appena fuori dalla curva 3.

La mattinata vedrà per tutto il tempo uno Jorge Lorenzo decisamente più in forma e già sotto l’1’35 a metà sessione (ieri non ci era mai riuscito), mentre Dani Pedrosa su Repsol Honda avrà bisogno di quasi 40 minuti per recuperare e migliorare le crono di ieri. I due ingaggiano una bella sfida sul finire della sessione, con il leader del mondiale questa volta bravo a spuntarla con il tempo di 1’34.627. Con Pedrosa che chiude a 104 millesimi di ritardo (per lui anche un’uscita di pista alla curva 1), sono Casey Stoner su Ducati Team e Colin Edwards su Monster Yamaha Tech3 a completare la virtuale top4. Se per l’australiano continuano i soliti problemi con l’anteriore, per il texano è l’ennesima dimostrazione di valere sino in fondo il rinnovo del contratto (che potrebbe arrivare già durante questo fine settimana).

Valentino Rossi è l’ultimo pilota in grado di correre in 1’34. L’italiano del team Fiat Yamaha chiuderà infatti a poco più di tre decimi dal compagno di squadra, precedendo sul traguardo Andrea Dovizioso su Repsol Honda. Il numero 4 migliora troppo poco rispetto a ieri, perdendo così ben 4 piazze. Nicky Hayden (Ducati Team), Hector Barberà (Ducati Paginas Amarillas), Ben Spies (Monster Yamaha Tech3) e Loris Capirossi (Rizla Suzuki) chiudono la lista dei piloti in top10.

Nuovo casco per Rossi – Valentino Rossi ha intanto indossato una nuova grafica per il suo casco durante le prove libere di quest’oggi. Al posto del solito “sole-luna” sulla testa di Valentino c’è una enorme sveglia che segna l’ora d’ingresso del turno. Per Rossi un modo simpatico di ironizzare sul suo calo di prestazioni in gran parte dovuto alle conseguenze dell’infortunio del Mugello. Il messaggio che Rossi vuole darsi è quello di “darsi una sveglia” per tornare a vincere.

Moto Gp, Gran Premio di San Marino: Lorenzo insoddisfatto della sua M1. Rossi non si dà per vinto

Dopo il terzo posto fatto registrare nelle prove libere del Gran Premio di San Marino, lo spagnolo Jorge Lorenzo non ha nascosto un suo personalissimo disappunto, imputando il distacco maturato dal connazionale Daniel Pedrosa, alle sue condizioni fisiche e ad una Yamaha non proprio al meglio oggi sulla pista di Misano. “Oggi è stata una giornata abbastanza difficile per noi, più di quanto ci aspettassimo, non sono riuscito a guidare come volevo. Non mi sono ancora completamente ripreso dal difficile fine settimana di Indianapolis, oggi abbiamo sofferto molto e non ho sentito abbastanza fiducia in moto e pneumatici – dice il leader iridato della MotoGp -. Sia in frenata che in accelerazione, per questo non ho guidato come volevo. Comunque -aggiunge- siamo ancora terzi, abbiamo tempo per recuperare e spero che io e il mio team domani potremo essere più competitivi“. Prima del via delle prove libere, Lorenzo aveva tirato una stoccata delle sue all’ormai ex compagno di scuderia della Yamaha. “Se Valentino è passato alla Ducati non è certo per un problema di rapporti personali tra di noi”. Jorge Lorenzo commenta il passaggio di Rossi alla Ducati sulle pagine di Maxim. “E’ una scelta professionale rispettabilissima ma tra noi non c’è stato il minimo screzio, checchè se ne dica. Il Mondiale? Nessuno sa cosa sarebbe successo con Rossi in pista ma una cosa è certa: io ero già in testa alla classifica“.

Valentino Rossi è invece moderatamente soddisfatto dopo il quarto posto ottenuto nelle prove libere del Gran Premio di San Marino sul circuito di Misano Adriatico. “Siamo lontani da Pedrosa, ma sono abbastanza contento perchè abbiamo fatto un buon lavoro. Specialmente verso la fine delle prove abbiamo migliorato l’assetto della moto e sono riuscito a essere più veloce“. Rossi ha preso infatti circa 8 decimi dal leader Pedrosa, ma si è detto comunque convinto che domani nelle prove ufficiali si possa migliorare: “Abbiamo alcune cose da provare, nell’elettronica e nelle impostazioni dei pneumatici, ma sono sicuro che questo è stato un buon modo per cominciare il weekend. Domani cercheremo di limare qualche decimo”. Il campione di Tavullia ha avuto anche buoni segnali dalla sua condizione fisica: “E’ ok, non ho troppo dolore, ma questa pista ha due o tre sezioni di frenata a destra e soffro un po’ con la mia spalla in quei punti“.

Motomondiale, prove libere Gran Premio di San Marino: a Misano in MotoGp primo Pedrosa, in Moto2 il pilota di casa De Angelis, in 125cc primo Terol

Lo spagnolo della Honda Dani Pedrosa è stato il più veloce nelle prove libere del venerdì della MotoGp per il Gran Premio di San Marino: il pilota della Honda ha infatti chiuso in 1’34″772. Secondo, il nostro Andrea Dovizioso, ovviamente sempre su Honda, terzo il leader del Mondiale Jorge Lorenzo. Quarta piazza per Valentino Rossi, solo decimo Marco Melandri. Prima del via delle prove libere, Lorenzo aveva tirato una stoccata delle sue all’ormai ex compagno di scuderia della Yamaha. “Se Valentino è passato alla Ducati non è certo per un problema di rapporti personali tra di noi”. Jorge Lorenzo commenta il passaggio di Rossi alla Ducati sulle pagine di Maxim. “E’ una scelta professionale rispettabilissima ma tra noi non c’è stato il minimo screzio, checchè se ne dica. Il Mondiale? Nessuno sa cosa sarebbe successo con Rossi in pista ma una cosa è certa: io ero già in testa alla classifica“.

Nelle prove libere della Moto2, è stato il pilota di casa di San Marino Alex De Angelis (Motobi) a chiudere con il miglior tempo (1.40.064) il primo turno di prove a Misano. Secondo tempo per lo spagnolo Julian Simon (Suter), seguito dal giapponese Shoya Tomizawa (Suter) e da Claudio Corti (Suter). Bene anche l’altro italiano Mattia Pasini (Suter), sesto, che corre a Misano come wild card. Nono tempo invece per Simone Corsi (Motobi), mentre Andrea Iannone (Speedup) ha chiuso con l’undicesimo tempo, ottimo risultato se si pensa che il pilota italiano ha corso con due fratture alla mano e al polso destro rimediate in una caduta in prova a Indianapolis.

L’iberico Nico Terol (Aprilia), è stato invece il più veloce nel primo turno di prove libere del Gp di San Marino con il tempo 1’44″229. Secondo tempo per il leader del Mondiale della ottavo di litro, il catalano Marc Marquez (Derbi), poi l’altro catalano Pol Espargarò (Derbi). Quarto tempo per lo spagnolo Efrem Vazquez (Derbi), mentre il tedesco Sandro Cortese (Derbi) è in quinta posizione. Il migliore degli italiani è ancora una volta il pesarese Simone Grotzky Giorgi (Aprilia) che ha chiuso con il 16/o tempo a 2’4″ da Terol.

Moto Gp, Pedrosa guarda con fiducia a Misano: “Lotteremo per la vittoria”. Dovizioso sente aria di casa: “Qui incominciai la mia carriera…”

Dopo il grande trionfo conquistato nell’ultimo Gran Premio di Indianapolis di domenica scorsa, terzo della stagione in MotoGp, il pilota spagnolo della Honda Dani Pedrosa, e con lui tutta la squadra, arriva all’appuntamento di Misano Adriatico con la ferma convinzione di poter puntare di nuovo al gradino più alto del podio, tentando così di ridurre ulteriormente l’ancora consistente gap (68 punti), che in classifica generale lo separa dal connazionale Lorenzo, attuale leader del Mondiale con la sua Yamaha M1. “Stiamo vivendo un importante periodo di forma ed il mio nuovo record personale di tre Gran Premi conquistati in un anno, non può che caricarmi ulteriormente”, ha confessato ai microfoni della stampa il centauro di Sabadell. “Misano si è rivelato un tracciato spesso ostico per la Honda negli ultimi anni, ma io spero che questa volta la musica finalmente possa cambiare. Ci concentreremo a lungo sul setting della moto, con particolare attenzione alla trazione. In classifica generale il ritardo da Lorenzo è ancora molto consistente, fin troppo direi. Il nostro obiettivo resta comunque quello di dare il massimo fino alla fine. Poi, quando taglieremo il traguardo dell’ultimo Gran Premio, vedremo se saremo o meno riusciti nell’impresa impossibile. Si vedrà…”.

Chi invece andrà a Misano alla caccia del colpo grosso sarà il nostro Andrea Dovizioso, terzo nella classifica mondiale con la sua Honda, particolarmente positivo in vista della gara di domenica. “Arriviamo al Gran Premio di San Marino in ottima forma con l’obiettivo di puntare dritti al podio. Il circuito è caratterizzato da curve strette e da un asfalto non particolarmente curato, ma dopo l’esperienza di Indianapolis non credo che il tracciato romagnolo possa riservarci spiacevoli sorprese da questo punto di vista. Qui cominciai la mia carriera da motociclista 10 anni fa. Tanti amici saranno presenti e mi daranno quella carica in più per fare davvero bene”.

Superbike, Biaggi sogna di riportare il Mondiale al Mugello: “Per il nostro campionato sarebbe perfetto”

Il pilota romano dell’Aprilia Max Biaggi, in un’intervista rilasciata al sito dell’Autodromo del Mugello, ha confessato il suo sogno nel cassetto: quello di riportare il Mondiale Sbk sul circuito toscano. Il romano, che attualmente guida la classifica piloti del Mondiale delle derivate di serie, non ha dubbi sull’eventuale riuscita dell’evento da un punto di vista dello spettacolo offerto ai tanti appassionati italiani di moto. “Speriamo che anche qui presto si corra la Superbike, credo che ci sarebbe una grande partecipazione perchè gli spettatori hanno grandi visuali, grandi possibilità di assistere davvero alla gara. Sono convinto che vi parteciperebbero in gran numero – ha aggiunto -. Speriamo ci si arrivi alla svelta perchè io non è che possa correre all’infinito“.

Proprio ieri infatti, il pilota romano ha provato la sua Aprilia sulla pista toscana, in vista del prossimo appuntamento, domenica prossima al Nurburgring in Germania, fondamentale nella corsa al titolo del 2010. Biaggi ha inoltre voluto ricordare il grande tifo del pubblico che accorreva numerosissimo al Mugello per assistere alla gare della MotoGp, quando lui battagliava con Valentino Rossi, Loris Capirossi e Marco Melandri. “Effettivamente – ha proseguito Biaggi – al Mugello c’è sempre stata un’atmosfera speciale: ricordo che il sabato andavo ad incontrare i tifosi alla Casanova Savelli, c’erano sempre delle grigliate fantastiche. Erano cose molte belle che si facevano solo qui, dove ho corso ininterrottamente dal 1992 al 2005, qui ho conquistato il mio primo podio, qui ho colto alcune fra le vittorie della mia carriera. E’ un circuito davvero affascinante con curve cruciali come il Correntaio, l’Arrabbiata 1 e 2, la Bucine, una curva veloce che ti immette sul rettilineo dei box dove superi tranquillamente i 300 km/h. Con i suoi saliscendi, le montagne verdi, è un tracciato misto veloce che diverte chi guida e chi assiste alle gare“.

Moto Gp, Dovizioso deluso dal 5° posto di Indianapolis. A Simoncelli non basta il 7° posto e l’ennesima sfida vinta contro Bautista

Il pilota italiano della Honda Andrea Dovizioso, non era di certo l’immagine della felicità ieri al termine del Red Bull Indianapolis Grand Prix, nel quale nonostante abbia dimostrato di essere tra i piloti più in forma, almeno per gran parte della gara, non può trovare consolazione nel quinto posto finale. Scattato dalla quarta posizione, autore di una buona partenza, il biker italiano si era portato prima secondo e poi terzo dietro al compagno di squadra Pedrosa. Dovizioso ha poi resistito alla pressione di Lorenzo per 8 giri continuando a mantenere il passo con il pilota spagnolo fino al 12esimo giro, quando è stato infine superato. A 8 giri dalla fine Dovizioso non ne aveva più e non è stato in grado di respingere gli attacchi di Valentino, chiudendo così quinto. “Sono deluso, mi aspettavo un risultato migliore. Le condizioni erano veramente estreme, con la temperatura dell’asfalto superiore ai 50 gradi. Ho fatto una buona partenza e per due terzi della gara sono stato in grado di lottare per il podio. Poi ho iniziato a perdere troppo in determinati punti per cui è sfumata questa possibilità. Ero più lento di ieri, Dani invece era molto veloce e fortissimo a metà curva. Anche il suo stile di guida ha fatto la differenza. Credo che dovrò rivedere la mia posizione e anche il mio stile di guida. Adesso guardo a Misano, la mia gara di casa, dove arrivo terzo in campionato”.

Di tutt’altro umore l’altro italiano Marco Simoncelli, che ieri ha centrato il suo secondo miglior risultato della stagione sul circuito di Indianapolis, concludendo in settima posizione. L’italiano ha infatti fatto meglio solo al Sachsenring (). “È stata durissima! – ha affermato Marco – Una gara stile Malesia perché chiunque forzava il ritmo come in prova finiva per terra senza la massima attentenzione” ha commentato il numero 58. La settima piazza è comunque un buon piazzamento, specie se ottenuto a seguito della sfida vinta contro il rivale di sempre Álvaro Bautista (Rizla Suzuki), ma l’ex Campione del Mondo 250 vuole puntare ancora più in alto: “Sono abbastanza contento anche se sinceramente avrei preferito arrivare un po’ più avanti, cercherò di farlo prossimamente. È stata comunque bella la lotta con Bautista ed in questo caso mi sono piaciuto perché ho tenuto duro. In definitiva sono il primo dei debuttanti, Spies a parte, e questa è per me già una piccola soddisfazione”.

Anche Fausto Gresini ha commentato soddisfatto la prova del pilota della sua scuderia: “Simoncelli da parte sua ha fatto una bella gara non era facile con questo caldo torrido. C´era una grande difficoltà a mettersi nella condizione di fare bene. Lui ci ha creduto fino in fondo nonostante la pressione che gli ha messo Bautista”. “È riuscito a mantenere la settima posizione e quindi, secondo me, ha fatto gara di buon auspicio per il futuro. Ancora una volta ha dimostrato di avere un buon potenziale e forse a tutt´oggi non ha ancora raccolto quello che in effetti meriterebbe”. Marco Simoncelli ora vanta 63 punti in classifica e occupa la posizione a 15 lunghezze da Randy De Puniet.