Moto Gp, Gran Premio di San Marino: A Misano vince Pedrosa, poi Lorenzo e Rossi. Ma “quasi” nessuno festeggia

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Parla ancora spagnolo la Moto Gp. Precisamente la lingua di Dani Pedrosa, che con la sua Honda, dopo il successo ottenuto una settimana fa ad Indianapolis, conquista pure il GP di San Marino, in una giornata però tragica, funestata dalla morte del pilota Tomizawa durante la gara della Moto2. Il fantino della Hrc ha vinto nel suo stile: in testa dalla prima all’ultima curva. Uomo solo al comando sarebbe proprio il caso di dire: come piace a lui, con la strategia che più ama, che maggiormente si addice alle sue qualità e che lui sa interpretare alla perfezione. Adesso il divario che lo separa dal leader del Mondiale, Lorenzo, buon posto per lo spagnolo della Yamaha, anche se mai in grado di impensierire Pedrosa è di 63 punti. Ancora tanti, troppi per sperare, non solo in un sorpasso, ma anche solo in un tentativo di aggancio. Non è per rendere arrendevole Dani, alla seconda vittoria di fila, la terza delle ultime cinque gare: ma è una questione di matematica. Tutto qui.

Sul terzo gradino del podio è riuscito a salirci Valentino Rossi, che prima ha piegato Stoner, calato alla distanza dopo un incoraggiante avvio, poi ha duellato a lungo con Andrea Dovizioso, che da metà gara in poi gli ha reso la vita alquanto difficile. Il pesarese è al secondo podio dal rientro dopo la frattura della tibia, dopo quello centrato, sempre con il 3° posto, a Laguna Seca.

Alla fine, bocche cucite – A fine gara nessuno dei protagonisti del podio ha molta voglia di parlare dell’esito della gara, messo in secondo piano dalla tragedia di Tomizawa. Pedrosa: “Non ci sono parole, non so che dire, la gara è stata ok, ma la testa è altrove“. Lorenzo: “Tomizawa era un pilota molto allegro, peccato. La gara? Quando succedono queste cose la gara non conta“. Rossi: “Mi spiace molto, davanti a queste cose, la corsa non conta molto. Peccato”. Purtroppo, dei fischi disgustosi al momento della premiazione di Lorenzo sul podio, hanno quasi profanato un’atmosfera di grande mestizia e commozione.

Agostini: “Oggi meglio di ieri” – Giacomo Agostini, intervistato da Canale 5 sulla morte del giapponese Shoya Tomizawa, ha dichiarato: “Non facciamo i farmacisti. Fortunatamente, oggi succede molto meno di una volta, ma quando si corre a 300 all’ora il rischio è inevitabile“.

L’ordine d’arrivo della MotoGp al Gran Premio di San Marino:

1. Dani Pedrosa (Spa) Honda, in 44’22″059.

2. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha, a 1″900.

3. Valentino Rossi (Ita) Yamaha, a 3″183.

4. Andrea Dovizioso (Ita) Honda, a 6″454.

5. Casey Stoner (Aus) Ducati, a 18″479.

6. Ben Spies (Usa) Yamaha, a 28″385.

7. Colin Edwards (Usa) Yamaha, a 34″934.

8. Alvaro Bautista (Spa) Suzuki, a 38″157.

9. Hector Barbera (Spa) Ducati, a 40″943.

10. Marco Melandri (Ita) Honda, a 42″377.

11. Aleix Espargaro (Spa) Ducati, a 45″906.

12. Hiroshi Aoyama (Jpn) Honda, a 46″394.

13. Randy De Puniet (Fra) Honda, a 50″481.

14. Marco Simoncelli (Ita) Honda, a 1’23″143.

Così le prime posizioni della classifica: Lorenzo p. 271, Pedrosa 208, Dovizioso 139, Rossi 130, Stoner 130.

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