
Dal giorno dell’incidente cha visto protagonista in negativo il pilota della Yamaha Valentino Rossi, é partito il toto piloti per il possibile sostituto del pesarese. In questi giorni Colin Edwards é stato indicato come uno dei possibili sostituti dal Gran Premio di Barcellona in avanti di Valentino Rossi, con la seconda Yamaha YZR M1, vuoi per la sua esperienza, vuoi per l’ampia conoscenza di tutto il team Fiat Yamaha (ha infatti corso ininterrottamente con la squadra ufficiale Yamaha dal 2005 al 2007).
Il problema principale al momento però, riguarda la condizione fisica del due volte iridato della Superbike, che proprio in occasione del Gp del Mugello ha lamentato un forte dolore all’avambraccio destro a cominciare dal Warm Up di domenica mattina. In gara non è andata poi tanto meglio, visto il 13° posto finale sul traguardo.
Il “Texas Tornado”, così soprannominato dai suoi tifosi, è stato curato in Clinica Mobile con fisioterapia dedicata e non sembrano esserci particolari preoccupazioni in vista di Silverstone. Con due settimane di sosta Edwards confida infatti di ritrovare la forma fisica migliore per le tre gare consecutive che porteranno la MotoGP da Silverstone a Barcellona passando per Assen.
Ma non c’è solo Edwards nei pensieri della Yamaha. Il pilota Garry McCoy e la Fb Corse hanno infatti trovato un accordo per separarsi consensualmente. Il pilota australiano, il cui obiettivo era quello di rientrare in MotoGP, contava molto sulla moto della Fb Corse, ma al momento attuale il progetto della Oral engineering è ancora poco sviluppato e un suo debutto nella MotoGP è tutt’altro che sicuro. Ed ecco che allora proprio l’ex pilota della Yamaha 500 potrebbe essere il giusto sostituto dell’infortunato Valentino Rossi in sella alla Yamaha M1 del Team Fiat Yamaha. Ecco le le parole del pilota McCoy. “Il mio obiettivo è quello di tornare al campionato del mondo. Ho pensato che la FB Corse era pronta a fare il passo ma fino ad ora non sono riusciti a farlo. Speriamo che presto, sarò in grado di aggiornarvi con ulteriori notizie”.
Tornare a correre in sella alla sua Yamaha M1 a Misano Adriatico. E’ questo il sogno nel cassetto, ma mica poi tanto, di Valentino Rossi. L’appuntamento, a pochi chilometri dalla cittadina di Tavullia, casa del “Dottore” è previsto in calendario per il fine settimana del 5 settembre. Un ritorno che inevitabilmente finirebbe per riempire di giallo il “Misano World Circuit“, già preso d’assalto dai tifosi lo scorso anno, quando il pilota della Yamaha vinse alla sua maniera il Gran Premio, sfoggiando un casco raffigurante un asino per auto prendersi in giro, sull’errore commesso nell’appuntamento precedente di Indianapolis e frutto di diversi critiche da parte della stampa e degli addetti ai lavori che indispettirono non poco Valentino. L’altra ipotesi paventata sul rientro del pilota italiano in una gara ufficiale, per il Gran Premio del Portogallo, in programma il prossimo 31 ottobre.
Nello sport le cose possono cambiare da un momento all’altro. E’ ciò che per esempio é successo al pilota della Honda Dani Pedrosa, nel Motomondiale in corso nella Moto Gp 2010. Il pilota spagnolo é passato da una situazione, emersa nei test invernali, dalla quale sembrava difficile uscirne fuori alla ritrovata competitività per inseguire niente meno che l’obiettivo campionato. Dani Pedrosa al Mugello ha ottenuto una vittoria importante e senza discussioni, portando il proprio svantaggio in classifica rispetto a Jorge Lorenzo a soli 25 punti. Ma ancor più che questo dato, a render fiducioso verso il futuro il 24enne tre volte iridato tra 250 e 125cc, è la velocità fatta registrare in gara dalla sua Honda RC212V, come viene riportato nel proprio blog promosso da Repsol.
E’ terminata alle ore 16.50 la seconda operazione alla gamba destra di Valentino Rossi, intervento resosi necessario per suturare e pulire la ferita, dopo l’operazione avvenuta ieri in cui al pilota italiano è stato applicato un chiodo con quattro viti. Questo il commento del professor Buzzi al termine dell’intervento: “Valentino sta bene, ha già la testa sulle due ruote, ma dovrà restare qui almeno altri 6 giorni. La seconda operazione è andata bene, è stata tolta la vac, il sistema per per l’aspirazione ventilata della ferita, ed è stato suturato“. Il campione di Tavullia è quindi rientrato nella sua stanza: ora l’obiettivo è di metterlo al più presto su una sedia a rotelle, in modo tale che possa così iniziare a muoversi e acquisire un po’ di indipendenza. Domani, inoltre, un altro professore lo visiterà alla spalla che Vale si è infortunato nella caduta in motocross a metà aprile.
Yamaha senza fretta – La Yamaha non ha fretta di trovare il sostituto di Valentino Rossi in sella alla moto giapponese. Davide Brivio, team manager della Fiat Yamaha, dopo aver fatto visita al pilota pesarese al CTO di Firenze, ha fatto sapere che a Silverston e Assen, ci sarà solo Jorge Lorenzo in pista in sella alla M1. Scartate le ipotesi che a sostituirlo siano “i collaudatori Yamaha, troppo lenti come tempi, nè che possa farlo Spies, che è sotto contratto con un’altra marca. Se fosse stata la Yamaha a decidere autonomamente non avremmo schierato nessuno al suo posto da qui a fine campionato“. Rossi ieri ha visto la gara ma “non c’è stato nessun suo commento particolare – commenta Brivio – Come team Yamaha abbiamo ringraziato Lorenzo per la sua maglia gialla dedicata a Valentino, così come ha fatto Valentino che ha ritenuto il gesto carino“. Il centauro di Tavullia “sta bene, il clima nella sua stanza è scherzoso, allegro, gioviale e rilassato. Ama essere circondato da persone a lui care, fra poco fara un’intervento (chiusura della ferita, ndr), poi cercherà di farsi mandare a casa il più in fretta possibile. Il suo recupero deve essere esclusivamente di tipo ‘umano’ e non sportivo perchè la cosa che più ci preme è il suo stato fisico – aggiunge Brivio – Fra un mese e mezzo o due, dopo le radiografie che dovrà effettuare, capiremo meglio i tempi di recupero del suo rientro“.
E’ andata allo spagnolo Marquez la vittoria del Gran Premio d’Italia sul tracciato del Mugello, nella categoria 125 cc. La partenza ha visto il leader del mondiale Nico Terol (Bancaja Aspar) andare subito in fuga, mettendo in un solo giro una decina di metri tra sè e gli inseguitori. Come in un vero e proprio remake di Le Mans, Espargaró si é subito portato all’inseguimento del connazionale, mentre il poleman Cortese (Avant Ajo Mitsubishi) è subito fuori all’inizio della seconda tornata. Rientrato in pista, cadrà nuovamente una decina di giri più tardi.
Sarà lo spagnolo Dani Pedrosa su Honda a partire in pole position nel Gran Premio d’Italia di domani sul circuito del Mugello. Lo spagnolo ha preceduto tutti con il tempo di 1’48″819, superando proprio nell’ultimo giro il connazionale Jorge Lorenzo, giunto secondo con la Yamaha. A seguire la Ducati, terza con Casey Stoner e quarta con Nicky Hayden.
Gravissimo infortunio per per Valentino Rossi. Il pilota italiano della Yamaha, ad un quarto d’ora dalla fine dalla seconda sessione di prove libere al Mugello, è caduto rovinosamente procurandosi una frattura scomposta ed esposta di tibia e perone della gamba destra. La lesione necessita dell’intervento. Il pesarese è stato trasferito in elicottero a Firenze, al Cto, dove il professor Roberto Buzzi, direttore dell’area traumatologica, lo ha operato. Per lui si parla di almeno tre mesi di stop. “Sono tranquillo – ha detto Valentino al medico della clinica mobile, dottor Macchiagodena – aspetto con calma, facciano il meglio possibile”. Il pilota è stato trasferito in un altro reparto, in terapia intensiva.
Il Mondiale 2010 non poteva iniziare nel migliore dei modi per la Yamaha. Nei due gran premi fin qui disputati nella MotoGP 2010, il primo in Qatar e il secondo in Spagna (ricordiamo che il Gran Premio del Giappone, non fu disputato per via della nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese, che bloccò i voli di tutta l’Europa: la gara sarà recuperata ad ottobre n.d.r.), sono state caratterizzate da due vittorie per il team Fiat Yamaha, che è in cima alla classifica mondiale: Jorge Lorenzo e Valentino Rossi sono dunque ripartiti da dove avevano terminato la scorsa stagione, anche se al momento le parti sono invertite.