Dopo il duello chiuso a favore dello spagnolo nel Gran Premio di San Marino e della Riviera Adriatica sul circuito di Misano, Casey Stoner e Jorge Lorenzo sono pronti a rientrare in pista nel week end in quel di Aragon. “Siamo tutti convinti di riuscire a ridurre il nostro gap da Casey“, ha dichiarato il campione del mondo in carica, che in classifica si trova attualmente a 35 punti dall’australiano. Che, dal canto suo, è pronto per l’ennesima sfida: “Sono contento di essermi riposato dopo Misano. Ero sfinito. Il calendario così frenetico mi aveva lasciato senza energie, così ho approfittato per riposarmi e allenarmi“. Jorge Lorenzo ha più di un motivo per puntare alla vittoria nel Gran Premio di Aragon di domenica: “Sono molto felice di tornare di nuovo davanti al mio pubblico di casa e, per la seconda volta, sul circuito spagnolo di Aragon. Non vedo l’ora di ritrovare tutti i miei tifosi ad assistermi e soprattutto il mio fan club che è già partito per raggiungermi. Devo rivendicare quel podio che ho mancato lo scorso anno mentre correvo con il casco in memoria di Shoya Tomizawa. Comunque sono molto fiducioso perché a Misano ho fatto una buona gara e so di poter puntare in alto“, ha chiarito Lorenzo.
Dal par suo Stoner, che proprio lo scorso anno colse ad Aragon la prima vittoria della sua ultima stagione in sella alla Ducati, preferisce badare al sodo evitando di fare proclami. “La pista di Aragon non è tra le mie preferite, ma non è male, forse potrebbe essere solo un po’ più veloce. Lo scorso anno avevamo lavorato molto sulla messa a punto e alla fine la moto funzionava bene. Quest’anno arriviamo con una moto completamente diversa, così avremo molte cose da imparare nella prima sessione di libere, dalla giusta messa a punto del cambio all’assetto in generale per le caratteristiche del tracciato spagnolo. Sarà interessante correre con la RC212V, lo scorso anno Dani è andato forte, così penso che saremo competitivi anche noi e puntiamo a ottenere un buon risultato“.
Dopo il fantastico ultimo giro del Gran Premio di San Marino e della Riviera Adriatica di Rimini, Marco Simoncelli arriva molto motivato ad Aragon, dove avrà come obiettivo quello di replicare o meglio ancora migliorare, il risultato ottenuto nell’ultimo appuntamento del motomondiale, ovvero il quarto posto al GP di Misano. Negli ultimi cinque Gran Premi in calendario, “Super Sic” può raccogliere quei risultati che sino ad ora gli sono sfuggiti nella prima parte del campionato, vuoi per sfortuna, vuoi per i tanti errori commessi. “L’ultimo giro di Misano è stato bellissimo, mi sono divertito moltissimo, con Dovizioso e Spies ci siamo superati due, tre volte ed aver vinto la sfida mi ha entusiasmato e credo di aver fatto un bel regalo ai miei tifosi“, ha detto il romagnolo del team Honda Gresini. “Adesso bisogna continuare di questo passo e toglierci altre soddisfazioni prima della fine dell’anno“.
Toni Elias, campione del mondo in carica del Campionato del Mondo di Moto2, ed attuale pilota del Team LCR Honda MotoGP, salirà per la prima volta nella sua carriera in sella ad un prototipo di Superbike durante le prove in programma per il 13 ed il 14 settembre presso il circuito di Misano Adriatico. Il pilota spagnolo sarà dunque impegnato nella due giorni di test a bordo di una BMW X 1000 RR per il Team BMW Motorrad Italia SBK. Una serie di circostanze ha portato alla possibilità di questo test: da un lato, il ritiro anticipato dalle corse di James Toseland, pilota del team BMW, e poi la curiosità di Toni Elias di provare l’emozione di guidare una Superbike, possibilità resa possibile dall’amicizia di lunga data che intercorre tra il direttore sportivo della BMW Motorrad Italia, Serafino Foti, e Lucio Cecchinello, titolare del Team LCR, insieme con la volontà del costruttore giapponese di concedere l’autorizzazione pilota a partecipare.
Il leader attuale della classifica iridata della MotoGP 2011, l’australiano della Honda Casey Stoner, in attesa del Gran Premio di Aragon, lancia qualche frecciatina contro il pilota della Ducati, Valentino Rossi, che sta vivendo una stagione alquanto tormentata in Rosso, al di sotto di tutte le aspettative della vigilia del Mondiale: “Quando c’ero io, in Ducati, usavo la stessa moto per tutto l’anno, adesso per Valentino ne hanno già fatte due e la terza è in arrivo. Il problema non è il carbonio. Dicono che io ho sviluppato male la moto, ma nel 2010 ho chiuso con nove podi e a fine stagione ho vinto tre gare, quindi la moto che ho lasciato era vincente”, ha dichiarato l’australiano. La pronta replica di Rossi, impegnato proprio in questi giorni al Mugello per i test con la nuova Ducati, non si è fatta di certo attendere. Valentino si è infatti limitato a dire che “nonostante l’infortunio alla gamba e poi quello ancora più grave alla spalla, nell’ultima parte di stagione sono stato cinque volte sul podio e ho vinto una gara. Non penso di essere stato poco competitivo”.
Confermando il rispetto dell’impegno preso con il Mondiale Superbike, la Kawasaki ha reso noto che continuerà la partecipazione in questo Campionato anche nel 2012. Con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente le potenzialità della nuova Ninja ZX-10R, la Kawasaki ha deciso che nella prossima stagione eserciterà un controllo maggiore sul lavoro ingegneristico e sullo sviluppo strutturato della moto di riferimento. Dopo aver lavorato gomito a gomito con il Team Paul Bird Motorsport per le ultime tre stagioni, il rapporto con la squadra inglese nel Mondiale Superbike cesserà a conclusione della stagione 2011 ancora in corso. La Kawasaki ha però voluto elogiare gli sforzi di PBM, di tutto lo staff e dei piloti coinvolti in questi ultimi tre anni, attraverso le parole del Race Manager Ichiro Yoda. “Abbiamo apprezzato i tre anni passati assieme al Team Paul Bird Motorsport e vorremmo ringraziare in modo sincero il gruppo per il tempo, gli sforzi e la dedizione mostrati per il programma World Superbike di Kawasaki“. Dopo i ringraziamenti, ecco quale sarà la linea per il prossimo futuro. “L’obiettivo per il 2012 è di avere un controllo ancora maggiore dal nostro Quartier Generale in Giappone, che tornerà a prendere le decisioni. Il programma per il futuro comprende un numero di test molto maggiore e, da una prospettiva di tipo logistico, relativamente all’ambito europeo, la base operativa di Kawasaki WSB nel Vecchio Continente sarà vicina ai circuiti più importanti e con le condizioni meteorologiche più favorevoli, per ragioni puramente pratiche. Inoltre, questa nuova situazione dovrà andare di pari passo con i limiti di budget attraverso i quali l’azienda è costretta ad operare“. Ovviamente, il tutto é stato pensato per migliorare le prestazioni della Kawasaki, nella speranza di poter ottenere quanti più successi possibili nella prossima stagione. “Comprensibilmente, lo sviluppo di una nuova moto col fine di renderla potenzialmente vincente, unito al contemporaneo impegno sul palcoscenico mondiale, rappresentano una sfida notevole e per questo ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a farci arrivare a questo livello. Da parte nostra, speriamo che tutti i sostenitori del Mondiale Superbike saranno lieti di poter nuovamente rivedere in pista le Kawasaki nel 2012“.
Il suo futuro alla Honda in vista della stagione 2012, è ancora lontano dall’essere chiarito. Il pilota italiano Andrea Dovizioso, infatti, sa bene che i due leader Casey Stoner e Dani Pedrosa, sono ritenuti intoccabili dalla casa giapponese, che tra l’altro ha da tempo annunciato che nella prossima stagione, saranno solamente due i piloti che gareggieranno con la moto ufficiale, e non invece tre come accaduto in questa stagione. Dunqnue, non essendo una prima scelta nelle gerarchie della casa nipponica, il pilota italiano ha iniziato a guardarsi intorno per cercare la migliore soluzione per lui e per la sua carriera in vista della prossima stagione. Il Dovi attualmente occupa il terzo posto nella classifica piloti della MotoGp, anche se non è ancora riuscito ad ottenete una vittoria: di contro però, è anche vero che, fatta eccezione per la trasferta di Jerez, Dovizioso non ha mai terminato una gara oltre il quinto posto.
Dopo aver centrato il traguardo delle 200 gare proprio domenica scorsa, senza alcun preavviso, nella giornata di venerdì, il Campione del Mondo Superbike 2004 e 2007 James Toseland, ha annunciato il suo ritiro con effetto immediato dalle corse. Il trentenne di Sheffield è giunto a questa amara ma appare inevitabile decisione, dopo l’ennesimo consulto specialistico con il Dottor Mike Hayton, specializzato in chirurgia della mano e dei polsi. “Il 2011 è stato un anno durissimo per me, e questa settimana una delle più dure della mia vita, ma i consigli degli esperti hanno reso chiaro il fatto che la mia caduta di Aragón ha causato una disabilità permanente, il che vuol dire che non sarò mai più in grado di correre in modo competitivo, a questi livelli“.
Dopo la tre giorni di test di Misano sui prototipi 1000, il pilota americano della Ducati Nicky Hayden, spera che il circuito di Motorland Aragon gli porti bene come la passata stagione. Nicky Hayden infatti, proprio ad Aragon disputò la sua miglior gara della stagione del 2010, quando superò Jorge Lorenzo nel giro finale per ottenere un ottimo terzo posto. Ma il circuito spagnolo, ha dimostrato di essere la miglior gara in assoluto di una stagione difficile come quella passata per la Ducati, in quanto trionfò con Casey Stoner: fu la sua prima vittoria nello scorso campionato. Ma Hayden ritiene che sarà un compito impossibile ripetere il doppio podio: “Aragon è una pista favorevole alla Ducati, ma probabilmente non sarà abbastanza buona come l’anno scorso quando abbiamo disputato quella che è stata chiaramente la nostra migliore gara“, ha dichiarato il campione del mondo 2006 al sito motorcyclenews.com. “Sto cercando di pensare positivo e sinceramente dovremmo essere più vicini lì agli avversari rispetto ad altre piste. Il tracciato era nuovo e appariva perfetto, con l’asfalto completamente liscio, quindi vedremo come ha retto dopo dodici mesi“.
Dopo aver conquistato una splendida vittoria in solitaria sul tracciato di Misano Adritatico nell’ultimo appuntamento del motomondiale della MotoGp, il Gran Premio di San Marino e della Riviera Adriatica di Rimini, il pilota spagnolo della Yamaha e campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo, ha riaperto di fatto i giochi per il titolo piloti 2011, tornando a mettere pressione al leader attuale della classifica piloti, l’australiano della Honda, Casey Stoner, apparso nell’ultimo gran premio stranamente fuori forma. Per Lorenzo però, i punti da recuperare sono ancora tanti e lo spagnolo si é accorto che, per continuare ad alimentare le speranze di mantenere il titolo mondiale MotoGP, non potrà commettere altri passi falsi. Tra questi però, rischia di essercene già uno sengato sul calendario, esattamente al 2 ottobre: data in cui é in programma il discusso Gran Premio del Giappone sul tracciato di Motegi. Il problema però, non é di quelli semplici da gestire, visti i grandi timori espressi dalla maggior parte dei piloti, per i rischi sulla salute che potrebbero derivare dal trascorrere 4 giorni in un sito ad appena 130 km di distanza dalla centrale nucleare di Fukushima, fortemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami che colpirono il Giappone nello scorso mese di marzo. Dunque, alla fine, lo spagnolo come molti altri piloti, potrebbero decidere di non gareggiare, a differenza di altri, come ad esempio Casey Stoner, che nonostante si sia subito detto contrarissimo ad andare in Giappone, molto probabilmente sarà costretto a farlo dalla stessa Honda, proprietaria del circuito e che ha già ufficialmente dichiarato di aspettarsi che tutti i piloti sotto contratto con la casa giapponese, rispettino gli accordi gareggiando a Motegi. La gara é stata spostata in un primo momento da aprile a ottobre per i danni subiti dopo il terremoto, ma i piloti della MotoGP non sono convinti che il luogo sia sicuro e hanno espresso in varie occasioni l’intenzione di non correre. Il pilota della Yamaha, dunque, si trova nella difficile situazione di dover decidere se rischiare di subire danni fisici dalle radiazioni oppure perdere punti preziosi e dire addio alle possibilità di rivincere il titolo mondiale.
Nel quartier generale di Yamaha Motor Racing nella giornata di ieri ha fatto visita un ospite d’eccezzione: il tre volte Campione del Mondo, Wayne Rainey. Una delle più grandi leggende viventi del motociclismo mondiale, ha trascorso l’intera giornata in compagnia dei dipendenti di Yamaha Motor Racing, Yamaha Motor Italia e Yamaha Motor R&D Europa. E’ stato proprio Rainey poi, ad inaugurare ufficialmente la Boardroom che porterà il suo nome, prima di visitare l’impianto accompagnato dai due piloti ufficiali della scuderia Yamaha in MotoGp, Jorge Lorenzo e Ben Spies. La settimana scorsa invece, Rainey è tornato sul luogo del delitto per la prima volta: sul circuito di San Marino infatti, nel 1993 avvenne il tragico incidente che gli troncò la carriera: sono passati 18 anni da allora, ma la ferita sanguina ancora. Domenica scorsa, prima della partenza della gara MotoGP, Wayne è stato accolto da una vera e propria standing ovation da tutti i tifosi presenti sugli spalti del circuito di Misano Adriatico. Dopo aver assistito alla bella vittoria di Lorenzo, Rainey è salito sul podio con il Campione del Mondo in carica ed ha ricevuto il premio costruttori, sempre accompagnato dal grande affetto mostrato dal pubblico di Misano. “Mi ha dato immenso piacere l’aver trascorso del tempo qui al quartier generale”, ha dichiarato Wayne Rainey. “È affascinante capire ed osservare tutto quello che accade lontano dalla pista, rendendosi così conto di ciò che serve per gestire un team di successo oggi. Sono rimasto sorpreso dall’accoglienza positiva ricevuta da parte di tutti. Il weekend a Misano è stato fantastico, Yamaha mi ha accolto calorosamente ed è stato emozionante per me rivedere vecchi amici e facce conosciute. Sono onorato di far parte della famiglia Yamaha e tornerò di nuovo!”.
“La situazione di Marco è ormai definita: con Nakamoto abbiamo parlato domenica sera, siamo a posto su una grandissima parte degli aspetti, specie quelli economici. Mancano solo alcuni dettagli, ma all’85, 90% Marco correrà ancora una stagione del Team Gresini con assistenza ufficiale Hrc: contratto annuale, secco, senza alcuna opzione“. E’ questo quanto dichiarato da Carlo Pernat, manager di Marco Simoncelli, che é intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per provare a fare il punto su alcune situazioni importanti legate alla MotoGp. Pernat ha parlato anche del prossimo addio di Capirossi: “Dispiace perché Loris è prima di tutto un amico, ha vinto tre mondiali ma ne poteva vincere molti di più. Ha fatto bene nella sua carriera. Ha ricevuto altre offerte, non solo dalla Moto Gp, ma anche dalla Superbike. Lui ha detto basta perché non si divertiva più. Mi sono commosso quando giovedì, durante una conferenza stampa con la Dorna, tutti i giornalisti del mondo hanno fatto un’ovazione per Loris“.
Al termine del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, Dani Pedrosa non si era detto del tutto soddisfatto dopo il secondo posto dietro allo spagnolo Lorenzo su Yamaha. Poi però, pensandoci a mente fredda, il pilota della Honda ha cambiato idea, dichiarando che si é trattato di un risultato molto positivo. “E’ stato un altro Gran Premio in cui le cose sono andate molto bene, ha detto lo spagnolo della Honda. “La verità è che il secondo posto in questo weekend a Misano è un ulteriore passo in avanti per continuare ad aggiungere fiducia alla mia stagione. Il team ha lavorato duramente per farmi fare una buona gara e salire sul podio alla fine della giornata è stato importante per mantenere la sequenza positiva dopo Indianapolis“. Il segreto del secondo posto, che ha confinato il leader del mondiale e compagno di scuderia al gradino più basso del podio, ha il suo segreto nel lavoro del team di Pedrosa e della cura di ogni minimo dettaglio. “Sapevamo quanto fosse importante per raggiungere la parte finale della gara con le gomme in ottime condizioni e abbiamo lavorato per tutto il week-end a tal fine. Abbiamo preso cura di ogni dettaglio e al riguardo credo che abbiamo avuto un buon set-up, abbiamo finito la gara con un buon risultato. Era molto difficile battere Jorge Lorenzo”.